iOS deve funzionare meglio con smartwatch e accessori di terze parti: l'UE incalza Apple

La Commissione europea ha appena avviato due nuove procedure per obbligare Apple a migliorare l'integrazione di dispositivi non proprietari con iOS, nell'ambito del Digital Markets Act. L'azienda di Cupertino dovrà adeguarsi alle specifiche che verranno delineate nei prossimi sei mesi o rischierà sanzioni.
di Nino Grasso pubblicata il 19 Settembre 2024, alle 14:31 nel canale AppleAppleiOSiPadOS
La Commissione europea ha ufficialmente avviato due procedure che potrebbero rivoluzionare ancor di più l'ecosistema Apple, costringendo il colosso tecnologico a rendere iOS più aperto e compatibile con accessori di terze parti. L'annuncio, giunto oggi, si inserisce nel quadro del Digital Markets Act (DMA), la normativa dell'UE attraverso cui Apple ha già introdotto diverse novità nelle sue piattaforme mobile, considerate "gatekeeper".
Al centro dell'attenzione c'è l'interoperabilità di iPhone e iPad con dispositivi come smartwatch, cuffie e visori VR prodotti da altre aziende. La Commissione ha dichiarato che definirà nei prossimi mesi le modalità con cui Apple dovrà garantire il supporto a funzionalità come notifiche e accoppiamento dei dispositivi per prodotti non appartenenti al suo ecosistema.
L'UE incalza ancora Apple: chiede maggiore apertura verso gli accessori di terze parti
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva dell'UE per la politica di concorrenza, ha sottolineato l'unicità di questa procedura, evidenziando come sia la prima volta che vengono avviate "procedure di specifica" nel contesto del DMA. L'obiettivo dichiarato è quello di instaurare un "dialogo costruttivo" con Apple per guidarla verso il pieno rispetto degli obblighi di interoperabilità. Le regole precise verranno delineate nei prossimi sei mesi, periodo durante il quale la Commissione dettaglierà le proprie aspettative riguardo all'integrazione di dispositivi di terze parti nell'ecosistema della Mela.
La nuova mossa della Commissione rappresenta un'evoluzione significativa rispetto alla formulazione iniziale del DMA, che aveva lasciato intenzionalmente vaghi i requisiti per le piattaforme "gatekeeper", categoria in cui rientrano iOS e iPadOS. L'iniziativa potrebbe accelerare un processo che Apple sembrava aver già timidamente avviato visto che con il nuovo iOS 18, ad esempio, l'azienda aveva annunciato il supporto per una configurazione semplificata degli accessori di terze parti compatibili, simile a quella offerta per AirPods.
Tuttavia, le implicazioni della decisione europea vanno oltre. Apple si trova ora di fronte a una scadenza precisa: entro sei mesi dovrà confrontarsi con specifiche dettagliate su come implementare l'interoperabilità richiesta. In caso di mancato adeguamento, l'azienda rischia di incorrere in sanzioni e misure correttive. Va ricordato che questa non è l'unica battaglia che Apple sta combattendo sul fronte europeo: l'azienda è già sotto indagine per presunte violazioni del DMA relative all'App Store e ha recentemente ricevuto una multa di 1,8 miliardi di dollari in un caso separato riguardante le pratiche anti-concorrenziali nel mercato dello streaming musicale.
La decisione dell'UE potrebbe avere ripercussioni globali, spingendo Apple a riconsiderare la sua strategia di integrazione verticale anche nel resto del mondo. Gli utenti potrebbero beneficiare di una maggiore libertà di scelta, mentre i produttori di accessori vedrebbero aprirsi nuove opportunità di mercato.
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa Commissione europea ha appena avviato due nuove procedure per obbligare Apple a migliorare l'integrazione di dispositivi non proprietari con iOS, nell'ambito del Digital Markets Act. L'azienda di Cupertino dovrà adeguarsi alle specifiche che verranno delineate nei prossimi sei mesi o rischierà sanzioni.
Click sul link per visualizzare la notizia.
mi domando cosa c'è veramente sotto a questa richiesta insistente dell'EU di far aprire i sistemi operativi altrui e spiocciare dentro ..
un sistema chiuso come iOS ha dimostrato negli anni di essere più sicuro di Android che era ed è aperto a tutto..
non riescono a spiare i dispositivi iOS ?
un sistema chiuso come iOS ha dimostrato negli anni di essere più sicuro di Android che era ed è aperto a tutto..
non riescono a spiare i dispositivi iOS ?
nessuno ha chiesto di spiare ios hanno solo chiesto magior interoperativita cosa completamente diversa, dovresti essere contento invece di frignare
coda di paglia ?
non frigno.. come pare sia tu a fare..
https://www.ansa.it/sito/notizie/to...7735351451.html
si inizia con chiedere maggiore interoperabilità.. parolone che alla fin fine non significa niente.. tanto che poi chiedono anche maggiore trasparenza sui costi e le fee.. poi chiedono che vengano accettati software di terze parti.. e chiedono che vengano "semplificati" i processi di accettazione di software altrui.. ovvero ridotti i controlli per permettere un maggiore afflusso di SW a vantaggio (dicono) dei clienti.
così come chiedono a google di cambiare l'algoritmo di ricerca ..
io capisco che frignare non serve a molto (lo dimostra il tuo commento) ma a te pare che tutto questo porti vantaggi all'utilizzatore ?
tu che usi iOS dici che sei felice di avere più buchi nei controlli come chiesto da UE.. io che uso iOS invece non sono molto contento di trovare più immondizia .. cambia poco visto che farò lo stesso attenzione a cosa scarico ma è ridicolo che l'UE voglia immondizia e apra le porte ad essa
si sviluppiamo SW.. ma non è aperto perchè è proprietario..
p.s. quello che hai quotato dall'ANSA è appunto politichese e non vuol dire niente... se hai sviluppato mezzo software lo sai che quello non ha significato visto che l'iter di verifica dei terzi non è il tuo problema.
non ho mai visto chiedere che i revisori spieghino che controlli faranno prima di farli perchè appunto devono fare controlli senza che gli altri sappiano di cosa si parla altrimenti si fa in modo che solo le cose controllate siano a posto...
se voglio fare un SW per iOS posso già farlo.. ci sono le librerie per farli ed è spiegato come fare in modo che possano finire sulla piattaforma ma il DMA chiede anche di conoscere come verrà gestita la fatturazione ed il resto relativo ai costi..
suvvia siamo così ingenui da non capire dove voglia parare l'UE ?
finisce come i TEE del GSE.. nati per certificare il beneficio energetico e diventati strumenti economici per verificare gli investimenti altrui...
qua pare di assistere alla stessa cosa.. chiedo una cosa fumosa per avere accesso ai conti economici..
e come detto sopra.. perchè dovrei prendere un accessorio NON nato per iOS per usarlo con iOS ?.. perchè sono un cretino immagino..
Altri soldi in arrivo!!! (con il lavoro degli altri)
è "colpa" di Garmin? no, è "colpa" di Apple che non permette lo stesso accesso alle stesse funzionalità che invece ha l'Apple Watch.
ergo, facendo leva sulla presenza di iPhone sul mercato, mi avvantaggio sul mercato degli smartwatch perché i concorrenti non possono competere allo stesso livello su iPhone.
su Android tutti gli smartwatch sono (potenzialmente) uguali. tranne gli Apple Watch, che non funzionano proprio su Android.
come si vede in firma ho tutto Apple, non sono certo un hater.
una maggiore "apertura" verso il mercato può solo portare benefici ai consumatori.
migliori alternative disponibili, una "pressione" maggiore su Apple per rilasciare VERI aggiornamenti e non la solita minestra riscaldata, ecc.
in azienda abbiamo dei tornelli all'ingresso. abbiamo il tesserino con chip NFC. se hai un Android puoi installare un'app e semplicemente usare il telefono per l'accesso.
con l'iPhone che possiedo non posso. devo aprire un'app, selezionare il bluetooth, aspettare che si colleghi, scegliere da quale tornello uscire, poi posso passare. ovviamente faccio prima col tesserino.
perché caspita Apple ha blindato l'NFC? fortuna che l'UE gli sta rompendo i maroni anche su questo.
è "colpa" di Garmin? no, è "colpa" di Apple che non permette lo stesso accesso alle stesse funzionalità che invece ha l'Apple Watch.
ergo, facendo leva sulla presenza di iPhone sul mercato, mi avvantaggio sul mercato degli smartwatch perché i concorrenti non possono competere allo stesso livello su iPhone.
su Android tutti gli smartwatch sono (potenzialmente) uguali. tranne gli Apple Watch, che non funzionano proprio su Android.
come si vede in firma ho tutto Apple, non sono certo un hater.
una maggiore "apertura" verso il mercato può solo portare benefici ai consumatori.
migliori alternative disponibili, una "pressione" maggiore su Apple per rilasciare VERI aggiornamenti e non la solita minestra riscaldata, ecc.
in azienda abbiamo dei tornelli all'ingresso. abbiamo il tesserino con chip NFC. se hai un Android puoi installare un'app e semplicemente usare il telefono per l'accesso.
con l'iPhone che possiedo non posso. devo aprire un'app, selezionare il bluetooth, aspettare che si colleghi, scegliere da quale tornello uscire, poi posso passare. ovviamente faccio prima col tesserino.
perché caspita Apple ha blindato l'NFC? fortuna che l'UE gli sta rompendo i maroni anche su questo.
per interessi personali e per sicurezza
https://www.hwupgrade.it/news/sicur...nfc_130088.html
https://www.hwupgrade.it/news/sicur...nfc_130088.html
solo la prima.
per la seconda non c'è niente di sicuro al 100% nel mondo dell'informatica, nemmeno se c'è una mela sopra.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".