Epic contro Apple: arriva la sentenza! App Store non può vietare sistemi di pagamento paralleli

Il giudice non ha potuto determinare se Apple operi in regime di monopolio, ma ha ravvisato una condotta anticoncorrenziale. Epic ritenuta invece colpevole di violazione contrattuale
di Andrea Bai pubblicata il 10 Settembre 2021, alle 18:12 nel canale AppleAppleEpic
Arriva la sentenza sul caso Epic contro Apple: il giudice Yvonne Gonzalez-Rogers ha emesso un'ingiunzione permanente che rappresenta, di fatto, un durissimo colpo al modello di business dell'App Store di Apple. Si legge nel documento:
" Ad [Apple] è permanentemente impedito di vietare agli sviluppatori di includere nelle loro app e nei loro metadati pulsanti, collegamenti esterni o altri inviti all'azione che indirizzano i clienti a meccanismi di acquisto, oltre agli acquisti in-app e (ii) comunicare con i clienti attraverso punti di contatto ottenuti volontariamente dai clienti attraverso la registrazione dell'account all'interno dell'app"
Il giudice ha spiegato il suo punto di vista nella sentenza completa, affermando che "la corte non può concludere se Apple sia un monopolista ai sensi delle leggi antitrust federali o statali. Tuttavia il processo ha dimostrato che Apple è impegnata in una condotta anticoncorrenziale ai sensi delle leggi sulla concorrenza della California".
Apple ha ora 90 giorni di tempo per apportare le opportune modifiche in accordo con la sentenza. E' bene precisare, per quanto gli effetti possano essere identici, che Apple non è obbligata ad accogliere metodi di pagamento paralleli, ma semplicemente non li può vietare.

La sentenza giunge in qualche modo inattesa: gli osservatori del caso avevano ipotizzato che difficilmente si sarebbe arrivati ad una conclusione del caso tale da costringere Apple ad apportare significativi cambiamenti al suo modus operandi. Tuttavia quanto stabilito dal giudice potrà avere effetti incisivi anche al di fuori dell'ecosistema Apple e rappresentare un precedente importante. Epic è infatti impegnata in un'altra battaglia legale contro Google, per motivi simili.
La corte ha però riconosciuto valida la tesi di Apple secondo la quale Epic avrebbe operato una violazione contrattuale quando lo scorso anno ha deciso di introdurre in Fortnite un collegamento che aggirasse gli acquisti in-app di App Store. Per questo motivo Epic è tenuta a risarcire Apple di una somma pari al 30% del fatturato degli oltre 12 milioni di dollari che la società ha raccolto dagli utenti iOS tramite i pagamenti diretti avvenuti tra agosto 2020 e ottobre 2020, addizionata del 30% di qualsiasi fatturato rientrante in questa descrizione che Epic ha raccolto dall'1 novembre 2020 fino alla data della sentenza, più gli interessi.
Apple, che ancora non ha rilasciato una dichiarazione ufficiale al momento in cui scriviamo, è verosimile ricorrerà in appello.
18 Commenti
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Per il resto, come prevedibile, Epic ha perso dato che il giudice ha complessivamente sentenziato a favore di Apple su 9 capi d'accusa su 10.
Per il resto, come prevedibile, Epic ha perso dato che il giudice ha complessivamente sentenziato a favore di Apple su 9 capi d'accusa su 10.
a me sembra di aver capito che nell’app si potrá mettere il collegamento a un pagamento esterno. una roba del tipo “vuoi pagare direttamente da epic? clicca qui”. se fosse cosí praticamente non cambia nulla, giá prima si poteva pagare esternamente gli acquisti in app tramite safari
Vittoria di Pirro?
Cambia tutto invece.
Intanto metti a conoscenza la gente delle possibilita' di pagamenti alternativi all'interno dell'applicazione stessa, mentre prima se non andavi in un sito web non potevi saperlo (manco una mail potevi mandare per informarli).
Inoltre, adesso puo' tranquillamente diventare l'unica forma di pagamento; gli sviluppatori possono introdurre pagamenti in-app senza passare dall'App store e dai suoi balzelli.
Infine, puoi pagare direttamente dentro l'app, quindi non devi per forza collegarti ad una pagina web esterna, facilitando soprattutto le microtransazioni, piuttosto che gli abbonamenti, quindi con un pulsante (e un'autorizzazione) puoi effettuare il pagamento alternativo.
Beh, potrebbe starci. Epic ha intentato causa ma nel frattempo era comunque tenuta a rispettare le norme contrattuali. Eventualmente poteva rivalersi dopo la sentenza.
Non vedo invece note riguardanti la possibilita' di avere store alternativi all'app store, quindi probabilmente rimarra' solo quello, almeno per il momento. Ma a questo puoi puoi comunque fare un app a pagamento in maniera tale da poterla scaricare gratuitamente ma pagando in-app per abilitarla. Rimangono fuori solamente le societa' come huawei ed epic (e steam) che fondano tutto o parte del loro business non sulle singole applicazioni ma sulla gestione degli store.
Intanto metti a conoscenza la gente delle possibilita' di pagamenti alternativi all'interno dell'applicazione stessa, mentre prima se non andavi in un sito web non potevi saperlo (manco una mail potevi mandare per informarli).
Inoltre, adesso puo' tranquillamente diventare l'unica forma di pagamento; gli sviluppatori possono introdurre pagamenti in-app senza passare dall'App store e dai suoi balzelli.
Infine, puoi pagare direttamente dentro l'app, quindi non devi per forza collegarti ad una pagina web esterna, facilitando soprattutto le microtransazioni, piuttosto che gli abbonamenti, quindi con un pulsante (e un'autorizzazione) puoi effettuare il pagamento alternativo.
boh vedremo, non credo ci sará “prezzo apple:10” “prezzo epic:7” ma come dicevo prima un semplice collegamento. nessuno pagherebbe quei 3 euro in piú
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