Apple potrebbe risparmiare oltre 500 milioni di dollari all'anno se abbandonasse Intel

L'azienda di Cupertino con l'abbandono possibile dei processori Intel potrebbe risparmiare fino a 500 milioni di dollari in un solo anno. La produzione interna infatti costerebbe molto meno ad Apple. Ecco i calcoli della Bank of America Merryll Lynch.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 05 Aprile 2018, alle 16:01 nel canale AppleAppleiMacMacBookIntel
Da tempo ormai si parla di un abbandono da parte di Apple dei processori Intel per i propri MacBook e iMac. Non si è ancora mai concretizzata la cosa ma negli ultimi anni abbiamo visto con gli iPhone e i vari iPad come l'azienda di Cupertino sia ormai capace di progettare e realizzare CPU di alto livello in casa e questo ha dato il via ad indiscrezioni sempre più forti e vicine all'azienda sulla possibilità di un abbandono dei processori Intel a favore di una produzione interna. La notizia dell'altro giorno ha spiazzato però un po' tutti visto che l'indiscrezione, seppur già ventilata in passato, è tornata prepotentemente ai vertici della cronaca con la possibilità che Apple compia il passaggio definitivo nel 2020.
Quanto risparmierebbe Apple facendo le CPU in "casa"?
Se quanto paventato da Bloomberg sull'abbandono definitivo di Intel si avverasse, Apple, secondo le stime della Bank of America Merrill Lynch riuscirebbe a risparmiare la bellezza di 500 milioni di dollari all'anno e questo solo se riuscisse a coprire la metà dei computer Mac con CPU "made in Cupertino". Palesemente se nel corso dei successivi anni l'azienda di Tim Cook riuscisse a coprire completamente la richiesta dei propri dispositivi con processori fatti in casa, il risparmio rispetto ad oggi potrebbe lievitare addirittura a più di un miliardo di dollari.
Conti alla mano a Cupertino entrerebbero risparmi per oltre 40/50 dollari per ogni Mac realizzato con un totale appunto di circa 500 milioni di dollari in un solo anno. Chiaramente il risparmio per l'azienda della Mela morsicata deriverebbe dalla mancata necessità di acquistare CPU da Intel ma non solo. Secondo l'analista Wasmi Mohan, infatti, tanti sarebbero i vantaggi per Apple nella realizzazioni di un chip proprietario visto che potrebbe controllare completamente e nei minimi dettagli l'hardware in modo tale da garantire migliori ottimizzazioni sul prodotto finale proprio come avviene oggi con iPhone e iPad.
Oltretutto potrebbe anche modificare le proprie roadmap di rilascio dei prodotti non essendo più legata a quelle di rilascio delle CPU Intel. Questo garantirebbe un' assoluta autonomia sia in termini tecnici ma anche in termini di marketing. E non solo perché avere CPU fatte in casa permetterebbe anche modifiche dirette all'hardware da parte dell'azienda capaci di garantire sempre e comunque aggiornamenti mirati in caso di problematiche o anche di cambiamenti futuri.
55 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer un attimo ho tenuto la fine del mondo...
Menomale che niente è cambiato...
I soliti analisti... HWnovella 2000...
Il grafene?
Risparmiare 500-1000 milioni di euro annui abbandonando Intel, a favore di sistemi "fatti in casa" (anche se Apple non produce, si limita a progettare o riprogettare).
In fondo gli ingegneri necessari alla progettazione da zero di nuovi processori non devono essere pagati. I programmatori necessari per adattare MacOs pure.. Che vuoi che sia, non occorre spendere molto. Non occorre pagare altre aziende per usufruire di brevetti per protocolli o set di istruzioni..
In fondo non si rischia il crollo delle vendita per la mancanza di programmi..
Come se fare CPU fosse semplice come fare focacce.
Apple può anche arrivare a mettere insieme una CPU tutta sua (che pertanto NON PUO' essere X86) ma certamente a costo di ingenti investimenti e risorse.
Il tutto senza alcuna garanzia di ottenere un prodotto altrettanto efficente e performante come le attuali soluzioni proposte da intel o amd.
In sostanza "l'analista" ha sparato una cagata di prporzioni epiche.
Dunque la strada Apple l'ha intrapresa gia da tempo, e non dovrebbe partire oggi da zero. I vantaggi di svilupparsi un microprocessore multicore ad alte prestazioni in casa sarebbero innumerevoli per la prossima decade. Intel vediamo che si è letteralmente fermata, con incrementi prestazionali ridicoli tra un'archietettura e l'altra.
Il tempo ci dirà.. Ma sicuramente Apple oggi ha le spalle e la tecnologia per realizzare integrati custom, come gia del resto sta facendo in ogni suo prodotto ( Chip serie Ax, W, T e S). Vedremo.
Dunque la strada Apple l'ha intrapresa gia da tempo, e non dovrebbe partire oggi da zero. I vantaggi di svilupparsi un microprocessore multicore ad alte prestazioni in casa sarebbero innumerevoli per la prossima decade. Intel vediamo che si è letteralmente fermata, con incrementi prestazionali ridicoli tra un'archietettura e l'altra.
Il tempo ci dirà.. Ma sicuramente Apple oggi ha le spalle e la tecnologia per realizzare integrati custom, come gia del resto sta facendo in ogni suo prodotto ( Chip serie Ax, W, T e S). Vedremo.
ancora con questa storia del confronto ARM vs intel guardando i benchmark, giustamente non c'è macOS/windows per arm solo per sport, mica perchè i set di istruzioni sono diverse e proprio per come sono architetturalmente costruite, le cpu x86 sono più performanti per il mondo desktop? ma no, la cpu dell'iPhone X sbaraglia gli i5/i7 nei benchmark
tornando all'articolo, sarei curioso di capire in base a cosa valutano il costo della cpu apple per macbook, risparmiano 50$ a mac rispetto a cosa?
Quei punti non hanno alcun significato, non significano nulla dato che vengono eseguiti su due sistemi completamente diversi. E' come voler fare una gara di velocità fra un tir con rimorchio a pieno carico ed una freccia scoccata da una balestra con attaccato un bigliettino.Partendo fermi, su una distanza di 50 metri ovviamente la freccia arriverà prima, ma.. io eviterei di usare la balestra per rifornire un Ikea.
Che i processori per cellulari, anzi.. i cellulari stessi pian piano si avvicinano a diventare dei piccoli portatili, questo non significa che basta prendere un processore per smartphone, fare due modifiche.. e renderlo adeguato ad un uso desktop. Bisogna progettarlo da capo.. Ad oggi, nessun processore ARM di pubblico dominio è stato in grado di scalfire i processori seri di Intel o AMD di pari generazione e classe di prezzo. Sono due prodotti completamente diversi utilizzati in ambienti diversi..
Come se fare CPU fosse semplice come fare focacce.
Apple può anche arrivare a mettere insieme una CPU tutta sua (che pertanto NON PUO' essere X86) ma certamente a costo di ingenti investimenti e risorse.
Il tutto senza alcuna garanzia di ottenere un prodotto altrettanto efficente e performante come le attuali soluzioni proposte da intel o amd.
In sostanza "l'analista" ha sparato una cagata di prporzioni epiche.
Inoltre penso proprio abbiano buona visibilità sulla pipeline dei prossimi 2/3 anni e sanno cosa saranno in grado di offrire in termini di performance.
L'analista non "spara a zero", semplicemente ritiene che i costi di design e produzione (da parte di TSMC) siano significativamente inferiori al Gross Margin di Intel.
Intel ha un gross margin del 63,14% stando ai dati del primo trimestre 2018. Di conseguenza per ogni CPU che Intel vende a Apple per 100$, i costi di produzione sono inferiori a 37$ (approssimazione, non è noto sapere il gross margin specifico del contratto che intel ha con Apple).
Se Apple può risparmiarsi di pagare i restanti 63,14$, che finiscono direttamente nelle tasche di Intel, pagando solamente 10, 15 o magari anche 30$ per R&D, il risparmio annuale diventa notevole con un volume di oltre 20 milioni di Mac / anno.
Risparmiare anche solo 20$ per CPU implica un risparmio annuale di 400 milioni.
Evidentemente l'analista in questione ritiene che un risparmio di 50$ per CPU sia ottenibile, il che porta appunto ad oltre 1 miliardo l'anno per l'intera gamma computer Apple.
Un miliardo rappresenterebbe circa un +2% degli utili netti per Apple.
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