Apple e PowerBook G5 presto una realtà?

I nuovi processori di IBM sono adatti per un'implementazione in ambito mobile. Apple sarà disposta ad utilizzarli oppure "tirerà a campare" fino all'introduzione dei sistemi Intel-based?
di Andrea Bai pubblicata il 11 Luglio 2005, alle 10:13 nel canale AppleAppleIntelIBM
L'annuncio di IBM relativo alla nuova famiglia di processori 970FX PowerPC G5 a basso consumo ha lasciato sorpresi alcuni analisti i quali ipotizzano che il nuovo chip potrebbe essere utilizzato per i tanto attesi PowerBook G5 di Apple. Non è ancora noto, tuttavia, se la compagnia intenda utilizzare realmente questi processori.
Le due varianti del chip (1,2GHz e 1,4GHz) dovrebbero consumare circa 13 watt di potenza, caratteristica che li rende abbastanza indicati per essere implementati all'interno di un PowerBook con un avanzato sistema di raffreddamento. La versione di fascia alta, operante ad 1,6GHz, consuma 16 watt.
A titolo di confronto segnaliamo che la recente introduzione da parte di Freescale (Motorola) del processore MPC7448 PowerPC G4, il successore dei chip attualmente impiegati nei sistemi PowerBook G4, consuma circa 10 watt a 1,4GHz e 15 watt alla frequenza di 1,7GHz.
Alcuni analisti affermano che l'annuncio dei nuovi chip G5 sono la risposta alle motivazioni addotte da Steve Jobs per il passaggio ai processori Intel. La vicenda assume tratti ironici se si pensa che i nuovi processori G5 low-power, con consumi di 13 watt e 16 watt, risultano confrontabili e competitivi con gli attuali processori Intel Pentium M installati sui sistemi Centrino.
L'attuale generazione di processori Pentium M consuma infatti tra i 10 watt e i 15 watt. Secondo alcune implementazioni i processori che consumano meno di 10 watt non necessitano di un sistema di raffreddamento particolarmente complesso o efficiente, mentre i processori al di sopra di questa soglia sono solitamente abbinati ad un sistema di raffreddamento attivo.
Con i nuovi processori PowerPC Apple ha ora la possibilità di colmare il divario per i prossimi due anni prima del passaggio ai processori Intel. Certo risulterà un paradosso dover commercializzare per i prossimi due anni sistemi con processori PowerPC performanti ma già, di fatto, senza futuro a causa del passaggio ad Intel.
Quel che è certo è comunque la forte domanda da parte dei consumatori per un sistema PowerBook G5. In questo caso se effettivamente Apple dovesse decidere di produrre un sistema di questo tipo e fosse realmente in grado di soddisfare la domanda, potrebbe riuscire a sfruttare un'ottima occasione di guadagno.
L'ultimo aggiornamento di Apple alla linea PowerBook è stato effettuato nel mese di Gennaio con l'introduzione dei processori G4 a 1,5 e 1,67 GHz. Se Apple dovesse scegliere di non usare i nuovi processori IBM, difficilmente l'aggiornamento vedrà processori più veloci del recente 1.7GHz MPC7448 PowerPC G4. I primi PowerBook con processore Intel sarà immesso sul mercato non prima del mese di luglio del prossimo anno.
Fonte: Appleinsider
35 Commenti
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è importante che consumino poco, ma contano anche le prestazioni! forse Steve Jobs non pensava che IBM potesse garantire bassi consumi e buone prestazioni per il futuro!
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è importante che consumino poco, ma contano anche le prestazioni! forse Steve Jobs non pensava che IBM potesse garantire bassi consumi e buone prestazioni per il futuro!
Si c'è un pò di ironia.
L'ironia sta che Big Blue ha preso per i fondelli Apple, ma solo il futuro deciderà chi ha fatto la mossa migliore...
Se è passata a Intel un motivo ci sarà; non è che ha scelto Intel senza sapere tutto il futuro dei suoi processori..
E soprattutto, con uno sguardo al futuro, il problema è assicurare una piattaforma competitiva con il resto del mondo. Gli attuali G5 lo sono... i prossimi dual core probabilmente (visto che ancora non sono usciti) pure... ma poi?
Sinceramente penso sempre più che Apple l'abbia fatto solo per i $oldi più che per reali motivi tecnici e di roadmap...
non so quanto questi G5 Mobile castrati nella cache potranno essere competitivi con i Pentium M
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