Apple cambia l'App Store in Europa: nuove regole e commissioni per gli sviluppatori

Apple cambia l'App Store in Europa: nuove regole e commissioni per gli sviluppatori

Apple ha annunciato cambiamenti significativi all'App Store per conformarsi al Digital Markets Act europeo, tra cui nuove commissioni e maggiore libertà per gli sviluppatori nella promozione di offerte esterne. Le misure, però, sono state duramente criticate da Epic Games, che accusa Apple di ostacolare la concorrenza con pratiche scorrette.

di pubblicata il , alle 08:18 nel canale Apple
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Apple ha annunciato una serie di cambiamenti alle regole dell'App Store nei paesi dell'Unione europea, nel tentativo di adeguarsi al Digital Markets Act (DMA), la normativa europea che impone obblighi ai colossi digitali per garantire maggiore concorrenza e libertà di scelta per utenti e sviluppatori.

Le modifiche sono arrivate in seguito a una multa da 500 milioni di euro inflitta dalla Commissione europea ad aprile, proprio per violazioni del DMA. Apple ha dichiarato di non concordare con l'esito e ha annunciato l'intenzione di presentare ricorso entro il 7 luglio.

Le modifiche coinvolgono sia le modalità con cui gli sviluppatori possono promuovere offerte e metodi di pagamento alternativi, sia i termini economici legati alla distribuzione delle app. Gli sviluppatori potranno ora includere link multipli nelle app, anche con parametri di tracciamento e reindirizzamenti, e promuovere offerte attraverso qualsiasi canale - non solo il proprio sito web. Inoltre, sarà possibile personalizzare liberamente l'interfaccia di questi link.

Apple ha anche rivisto il sistema di notifiche per gli utenti che cliccano su link esterni: la cosiddetta "scare sheet" - che interrompe il processo e allerta gli utenti sull'uscita dall'App Store e dell'uso di altri servizi esterni alla Mela - sarà mostrata solo al primo utilizzo, dopodiché potrà essere disattivata per le interazioni successive con la stessa app.

Sul piano economico, Apple ha introdotto nuove tariffe:

  • Initial Acquisition Fee: una commissione del 2% per le vendite a nuovi utenti nei primi sei mesi dall'installazione, con esenzioni per i membri dello Small Business Program.
  • Store Services Fee: due livelli di commissioni (5% e 13%, ridotta al 10% per piccoli sviluppatori e abbonamenti consolidati) per accedere a servizi dell'App Store come distribuzione, sicurezza e gestione.
  • Core Technology Fee / Commission: per chi aderisce ai nuovi termini alternativi, si applica una tariffa di 0,50€ per installazione annuale oltre il milione; per chi resta ai termini standard, una commissione del 5% sulle vendite attraverso link che portano a metodi di pagamento alternativi. Entro il 1° gennaio 2026 Apple adotterà un modello commerciale unificato basato sulla Core Technology Commission.

A partire da iOS 18.6 e iPadOS 18.6, iOS e iPadOS offriranno un'esperienza utente aggiornata nell'UE per l'installazione di marketplace alternativi o di app dal sito web di uno sviluppatore. Inoltre, più avanti nel corso dell'anno, Apple fornirà un'API che consentirà agli sviluppatori di avviare il download delle app distribuite in modo alternativo che pubblicano dall'interno della loro applicazione.

Le nuove regole, tuttavia, non hanno placato le critiche del CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha definito il piano di Apple una "conformità fraudolenta" e "una beffa alla concorrenza". Secondo Sweeney, le app che utilizzano sistemi di pagamento alternativi non solo vengono penalizzate da commissioni aggiuntive, ma sono rese volutamente difficili da usare dagli utenti, con limitazioni su aggiornamenti automatici, supporto clienti e visibilità nella ricerca dell'App Store. Ha inoltre proposto un modello alternativo in cui Apple fornisca i propri servizi a tutti gli sviluppatori, senza imporre tasse su metodi di pagamento concorrenti.

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