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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75174
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Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/inno...at_118859.html
L'annuncio da parte di Red Hat sulla chiusura dell'accesso ai sorgenti di RHEL ha scatenato parecchia confusione nel mondo Linux. AlmaLinux, Rocky Linux e anche SUSE hanno dato le proprie (sorprendenti) risposte a questo cambiamento Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2008
Messaggi: 1318
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Pur essendo estraneo a questi eventi, io avevo capito che il bersaglio principale di Red Hat fosse Oracle Linux. Se fosse così, quanto qui citato avrebbe poco importanza, per Red Hat e per il movimento. In particolare mi piacerebbe avere un'idea sull'uso delle distribuzioni citate in termini statistici, per capirne l'importanza relativa.
Mi ero sbagliato? Qualcuno ha i dati? L'articolo sembra basato su un modello astratto e ideale delle relazioni tra i vari sistemi come, ahinoi, capita spesso nel mondo Linux. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Aprilia
Messaggi: 12532
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Suse so che era comunque abbastanza diffusa, alma e Rocky sono praticamente nate ora per sostituire centos quindi stanno prendendo piede
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Quelli che dicevano che era impossibile non hanno mai fatto un tentativo Inventario Steam contattatemi se interessati |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 8066
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Come si fà a quantificare le contribuzioni al codice di linux (kernel e DE vari) per vedere chi scrive più codice fra utenti "comuni" e mega corporazioni? Dove si può vedere?
Senza avere questi numeri si sta parlando del niente. -edit- Avendo seguito poco la vicenda xkè redhat ha chiuso l'accesso ai sorgenti? Vuole fare più profitto e pensa che questa sia la strada?
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System Failure ![]() Ultima modifica di Perseverance : 31-07-2023 alle 19:24. |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2007
Città: Sicilia
Messaggi: 5912
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Mi spiace per chi ha speso energie in queste distribuzioni, ma a questo punto la soluzione per me e' abbandonarle e passare a soluzioni debian, che secondo me sono validissime alternative in ambito enterprise anche come supporto ufficiale, ad esempio il supporto di ubuntu. In questo modo scenderebbe l'adozione di red-hat (se la gente e' abituata ad utilizzare soluzioni free basate su debian, anche in ambito enterprise aumentera' il loro utilizzo), e Red-hat vedrebbe calare il suo fatturato.
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Non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri L'abbiamo preso in prestito dai nostri figli |
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#6 | |
Member
Iscritto dal: Dec 2016
Città: Toulouse/Montpellier/Melbourne
Messaggi: 254
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Quote:
Non è chiara la mossa di RedHat a nessuno. O meglio, sì hanno un po’ le palle girate con Oracle, e da quando IBM è entrata in RedHat, non hanno mai nascosto il fastidio di distribuzioni come CentoOS. Quando sviluppavamo per RHEL, per ogni istanza di RHEL ne avevamo almeno 50 di CentOS che garantiva 100% compatibilità. Mettici poi che schiere di sistemisti si sono formati sui sistemi della famiglia RedHat grazie a CentoOS. E CentOS come percentuale di ambienti di produzione ne ha sempre avuti tanti, ma tanti di più di RHEL, seppur il grosso dei soldi è RH che li ha sempre intercettati con forti politiche post-sale rivolte a grandi aziende. Questa mossa rischia di relegare RH ad una nicchia del mondo Linux, quando ora non lo è, con RHEL profittevole ma poco rilevante a lungo andare. Un po’ come è finita per Solaris/OpenSolaris, seppur per altri motivi. Nel frattempo il mondo è pure cambiato, e sono sempre più rare le installazioni dirette, 99% in produzione girano container basati su Alpine o su Ubuntu/Debian, e se proprio c’è un sistema fatto e finito da qualche parte, di solito è una VM dedicata a qualcosa di specifico. Salvo alcuni casi di infrastrutture particolari e di solito molto molto grandi, oppure piene di roba legacy, l’installazione del sistemone sul serverone si vede poco ormai. E di cosa gira sulle workstation frega poco a tutti, perché tanto quasi tutto mondo pro è su Debian/Ubuntu comunque. La”guerra delle distro” WS è finita da un pezzo, se RH si isola anche sul mondo server per me rischiano davvero grosso. Sempre che non si becchino una causa in faccia grossa come una casa, perché con tutto il codice sotto GPL-2 e GPL-3 che c’è dentro RHEL, hanno torto marcio. E lo dico da amante del SW libero ma che detesta le GPL come concetto.
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ds/dev, del resto non me ne intendo |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2017
Messaggi: 1156
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La distribuzione....
Della distribuzione, della distribuzione, della distribuzione ....
![]() ![]() ![]() Linux .... e va bhè ... ![]() ![]() ![]() |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Torino
Messaggi: 1053
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https://it.wikipedia.org/wiki/Causa_legale_tra_SCO_e_IBM
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Torino
Messaggi: 1053
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https://en.wikipedia.org/wiki/SCO_Group,_Inc._v._International_Business_Machines_Corp.
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 4750
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Lucca
Messaggi: 14295
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C'è anche il 99% degli utenti di PC che ha semplicemente bisogno di usarlo per lavorarci coi programmi e di quello che ci gira sotto non gliene frega niente e non ha nemmeno tempo da perderci, per cui usa quello che gli fa più comodo senza dovere fare guerre di religione.
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焦爾焦 |
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#12 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 4750
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Quote:
Ma addirittura venire a criticare la libertà di scelta, come fosse un difetto... |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: Lucca
Messaggi: 14295
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E' un difetto quando disorienta l'utente, ma soprattutto quando non permette un porting semplice di un programma creando incompatibilità fra le distro, l'utente comune cerca la massima semplicità, vedi mondo Apple.
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焦爾焦 |
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#14 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 4750
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La vediamo in modo diverso.
Io, al supermercato, se trovo 5 marche di pasta, sono contento di poter scegliere la pasta che mi piace di più. Altre persone sono disorientate perché non c'è un'unica tipologia di pasta? Quote:
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Ma poi non si lamenti che non può personalizzarli... |
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#15 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2022
Messaggi: 783
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Non è una questione di semplicità di utilizzo. E' una questione di chi è arrivato prima, quando nel 1991 nasceva il kernel linux, microsoft con ms-dos e i primi windows era già su tutti i personal computer. Questo non vuol dire che la semplicità per le masse di utenti non conta, ma qui a determinare il vincitore è stata la tempistica. La tempistica del più veloce ha creato un'abitudine ormai consolidata impossibile da scalfire per chi è arrivato così in ritardo. Se in un universo alternativo si fosse imposto sui personal computer un sistema operativo open source prima di ms-dos, oggi avremo tale sistema operativo open source (chiamiamolo sempre linux per comodità) su tutti i pc. Ma avremmo secondo me una distribuzione di linux "dominante" che per semplicità d'uso e diffusione sarebbe l'analogo di quello che è windows e una miriade di distro alternative per smanettoni. Quindi si la semplicità d'uso conterebbe comunque, ma non è il fattore che ha fatto vincere ms-dos/windows contro linux: ms-dos/windows aveva già vinto perchè era arrivato prima alle masse. |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2007
Città: Sicilia
Messaggi: 5912
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In ambito smanettone e' una manna, in ambito aziendale anche no: le aziende e i professionisti hanno bisogno di roba certificata che sanno che va, e di cui hanno il supporto in caso di problemi. Non vogliono perdere giorni per capire quale distribuzione si adatti meglio alle proprie esigenze, ed e' uno dei motivi per cui preferiscono pagare redhat che sperimentare millemila distribuzioni fino a trovare quella che in quei giorni si adatta meglio, perche' e' open e dopo cambia qualcosa che spacca altro; si preferisce di gran lunga utilizzare distribuzioni ben testate che si sa che funzionano. Non a caso, ad esempio, quando vuoi impostare una macchina linux su cloud, Azure, Google Cloud, Amazon e cosi' via ti fanno scegliere solo fra poche distribuzioni, quasi sempre supportate anche commercialmente.
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Non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri L'abbiamo preso in prestito dai nostri figli |
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#17 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 4750
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Quote:
Un sistema è stato portato avanti da una società a scopo di lucro, che ha investito in pubblicità, accordi commerciali con produttori hardware, pratiche (anche scorrette) per l'ottenimento della posizione dominante. L'altro è stato messo lì a disposizione, "chi vuole se lo prenda"... Quote:
Se una persona volesse passare a Linux, non deve affatto avere il problema del "disorientamento da miriadi di distribuzioni", si installa una delle distribuzioni principali, ed è apposto. Se è un'azienda anche, usa una delle poche distro certificate, solide, per uso enterprise. Se sei uno smanettone, a cui non basta la versione base di Ubuntu, ti installi altro, hai la possibilità di farlo. Non vedo come questa libertà possa essere un difetto... Quote:
Se ce ne fosse una sola, starebbero tutti a lamentarsi che o non è abbastanza stabile, o che non è abbastanza aggiornata, o non è abbastanza leggera, ecc... Ultima modifica di marcram : 01-08-2023 alle 11:36. |
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#18 | |
Amministratore
Iscritto dal: Jun 2009
Città: Glasgow, Scozia
Messaggi: 1935
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Quote:
Invito te, così come Perseverance, a cliccare sul primo link in cima all'articolo dato che porta al pezzo sulla chiusura dell'accesso ai sorgenti con (spero) tutte le spiegazioni del caso. Non ci sono dati affidabili sull'uso delle varie distribuzioni, in particolare nel mondo server.
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Riccardo Robecchi - autore per Hardware Upgrade MB ASUS Crosshair VI Hero, CPU Ryzen 7 1700X, RAM 32 GiB Corsair Vengeance 3000MHz, VGA Sapphire AMD Radeon RX 5700 XT Pulse, CASE Sun Ultra 24, PSU Corsair TX650W. KDE neon x64 & Win 10 Pro x64. |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 8066
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Ho letto. Ma non sò se ho capito bene: RedHat non sta violando nessuna licenza GPL mettendo un paywall sui suoi sorgenti; chi forka da redhat invece andrebbe a violare l'accordo di licenza con redhat stessa.
Leggendo sul web il rapporto di distribuzioni installate fra RHEL e fork è di circa dieci volte di più a favore delle derivate. Guardando delle medie storiche mi sembra di capire che più o meno è sempre stato così. Quindi se a RHEL non ha mai dato fastidio la cosa evidentemente da fastidio ad IBM che l'ha acquistata. Noto però una sorta di ipocrisia da parte di IBM xkè, dico ironicamente, RHEL stessa non si rende conto che buona parte del suo sistema operativo dipende dal lavoro di altre persone ed entità che forniscono sorgenti gratuiti? Il mondo opensource ha sempre funzionato così, nel bene e nel male con tutti i suoi difetti. Questa mossa io la vedo come un impoverimento per l'azienda stessa e secondo me verrà marginalizzata. Se poi questo è l'obiettivo di IBM, cioè di renderla ancora più di nicchia e di farci ancora più profitto, contenti loro... non mi meraviglierò se seguiranno licenziamenti di massa in IBM.
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#20 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Messaggi: 4750
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Quote:
Quote:
In pratica, tu, cliente RHEL, hai diritto di vedere il sorgente; puoi anche condividerlo, la licenza lo permette, ma quelli di RHEL sono liberi di interrompere il rapporto con te. Questo, almeno leggendo in giro, sembra essere il succo della questione. Quote:
Probabilmente se ne pentiranno, ma chissà, magari alla fin fine avevano i loro buoni motivi... Certo è che SUSE sta prendendo la palla al balzo per inserirsi anche nei mercati nordamericani... |
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