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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Pieve a Nievole (PT), Granducato di Toscana
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Milano, Gay Pride 2005: the day after
Prima di tutto, la cronaca (http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...gaypride.shtml) :
MILANO — L'Italia è una giovane transessuale. Abito candido, corona d'argento, fascia blu con la scritta: « Repubblica laica » . Ha i polsi incatenati. Cammina tra due guardie svizzere che la tengono prigioniera. Dietro l'allegoria, sfilano i 40 mila del Gay Pride 2005. Facciata glamour : coriandoli, colori, parrucche, musica sfondatimpani. Ma anche un messaggio ai politici dell'Unione, con il tono dell'ultimatum: « O inserite la legge sulle coppie di fatto nel programma elettorale, o alle prossime elezioni non andremo a votare » . Parola d'ordine della manifestazione: Pacs. Sventola su mille bandiere. Sta per « Patto civile di solidarietà » . Istituto giuridico che sancisce la relazione tra due coniugi, indipendentemente dal sesso. Definisce la vita in comune della coppia: diritti e doveri. Non un matrimonio, ma qualcosa che ci si avvicina molto: unione legalizzata e riconosciuta. « Il centrosinistra si metta d'accordo con Rutelli e le altre forze che ancora storcono la bocca — sbotta Aurelio Mancuso, presidente del l'Arcigay — altrimenti raccomanderemo a milioni di omosessuali di disertare le urne » . Minaccia soft . I 40 mila del Pride non concedono deroghe, uniti nello slogan: « Patti chiari, amici zia lunga » . A stringere i patti, in questa piazza milanese vestita da carnevale di Rio, arrivano ben pochi politici. Tutti di centrosinistra. Tutti d'accordo nel sostegno alla legge: « Chiediamo che l'Italia si metta al passo con l'Europa — spiega Franco Grillini, deputato ds, anima storica dell'Arcigay — e riconosca le unioni di fatto con i Pacs. La proposta riguarda quattro milioni di persone che convivono e non possono essere lasciate a se stesse » . La Francia ha legalizzato le unioni di fatto nel 1999. In Italia se ne parla da anni. Durante l'ultimo congresso dei Ds, il segretario Piero Fassino disse che i « Pacs » sarebbero entrati nel programma di governo. Alla Camera — oltre a quelle di FI, An e socialisti — è ferma una proposta di legge Grillini. La Spagna di Zapatero, autorizzando i matrimoni gay, ha rilanciato il dibattito. Con il corteo di ieri, il movimento gay lesbico italiano prova a segnare un punto di non ritorno. Un aut aut pronunciato da « 100 mila persone » ( stimano gli organizzatori). Non più di 40 mila, secondo un calcolo più attendibile. « È finito il tempo delle chiacchiere — incalza Mancuso — pretendiamo impegni » . Risponde Luigi Manconi, responsabile dei diritti civili per i Ds: « Credo che il centrosinistra nella sua totalità sia d'accordo nell'approvare i Pacs, la cosa si potrebbe fare entro la prossima legislatura » . « Se ci saranno dei problemi sull'approvazione — aggiunge il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio — faremo delle primarie sul programma » . Venti carri. Tir che trasportano discoteche. Decine e decine di associazioni rappresentate. La rivendicazione dei diritti che passa per le danze scatenate, gli slogan dei genitori di omosessuali ( « Etero o gay, son sempre figli miei » ) , la stilettata di Alessandro Cecchi Paone al sindaco di Milano: « Albertini è diventato famoso nel mondo per essersi fatto fotografare in mutande, ma si è schierato contro il patrocinio al Gay Pride. È assurdo » . Il corteo sfila davanti a Palazzo Marino. Fischi. Passaggio in piazza del Duomo ( che fu negato nel 2003). Fine pomeriggio. Cala il sole. L'Italia del Gay Pride è ancora in catene. Coro: « Liberatela » . Gianni Santucci http://www.repubblica.it/2005/f/sezi.../gaypride.html MILANO - Voglia di famiglia, di diritti, e pure di festa fra i centomila (ventimila secondo la polizia) in corteo a Milano per il Gay Pride 2005. La manifestazione nazionale dell'orgoglio omosessuale si è aperta con uno striscione con lo slogan "Pacs, patti chiari e amicizia lunga". Il tema dell'edizione di quest'anno è infatti l'appoggio al Pacs, il patto civile di solidarietà. Un istituto - sostiene, fra gli altri, l'Arcigay - che attesta la relazione di due persone maggiorenni dello stesso o di differente sesso, definisce legalmente la vita in comune dei contraenti, sancisce l'obbligo al mutuo sostegno morale e materiale, stabilisce i diritti e doveri reciproci e verso la società. Il corteo è partito con, in testa, numerosi esponenti politici, dal parlamentare diessino Franco Grillini, al giornalista Alessandro Cecchi Paone (con un cartello con la scritta, riferita al prossimo referendum, "Ponzio Pilato si è astenuto"), dal leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio al presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, a Nichi Vendola: "Credo sia giunto il tempo di fare i conti con questa grande domanda di riconoscimento del diritto non solo alla libertà ma del diritto all'affettività", ha dichiarato il presidente della Regione Puglia. In corteo anche lo striscione del Coordinamento gay cattolici. In testa al corteo un trenino elettrico, con a bordo una ventina di bambini. Molti di loro sono figli della procreazione assistita. "E' l'amore che crea la famiglia" si legge sul "muso" della locomotiva, firmato "Famiglia Arcobaleno, Associazione genitori omosessuali". Una presenza, quella dei più piccoli, che ha irritato il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli. "Una schifezza", he detto, "utilizzare bimbi innocenti per sostenere le proprie perversioni". Per Calderoli, "i bambini nati in coppie lesbiche da fecondazione eterologa, che vengono fatti sfilare in questo corteo, gridano vendetta a Dio". Il corteo, che si è mosso da piazza della Repubblica e che, passando da piazza Cavour, via Manzoni, piazza Scala e piazza Duomo, ha raggiunto l'Arena Civica, è stato anche un'esplosione di colori e di musica. Ad accompagnarlo, tredici camion con coriandoli, palloncini, slogan, bandiere della pace, della Spagna e dell'Unione Europea. Su uno dei camion, anche le mamme dei gay che cantavano "lesbiche o gay, sono sempre figli miei". Davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, in molti hanno mostrato cartelli con la scritta "Ci siamo anche noi", altrettanti hanno cantato slogan indirizzati al sindaco, "Albertini, vieni anche tu", in polemica per il mancato patrocinio da parte del Comune. Davanti all'Arena civica "Gianni Brera", dove a Milano vengono celebrati i matrimoni civili, la conclusione del lungo corteo. La festa è continuata poi al Gay Village, allestito con la partecipazione della Provincia di Milano all'Idroscalo, dove fino al 18 giugno saranno organizzati happy hours, concerti, rassegne e dibattiti sulle tematiche omosessuali. (4 giugno 2005) E poi, la inevitabile polemica sui figli delle donne lesbiche ![]() Loro sono lì beati, una ventina. Qualcuno sale, qualcun altro scende, c'è chi si mangia un panino, qualcuno si addormenta profondamente tra le braccia delle sue due mamme. Ignari, che su quel trenino prestato dalla Provincia di Milano, destinato ad aprire il Gay Pride nazionale, si stanno per addensare nuvole gonfie di polemiche. Loro, i piccoli, sono i figli di coppie lesbiche, nati grazie alla fecondazione assistita. Loro, sono lì, insieme alle loro mamme, per testimoniare una cosa semplice: che ci sono, che esistono. « E che dopo la legge 40 — dicono le mamme lesbiche — sono destinati a non esserci più ». La bufera politica è nell'aria. L'attacco, durissimo, arriva dal ministro delle Riforme, il leghista Roberto Calderoli: « Milano nella sua storia ha visto di tutto, sia in bello che in brutto, ma la schifezza di utilizzare dei bimbi innocenti per sostenere le proprie perversioni gli mancava. E credo che oggi si sia veramente toccato il fondo » . Parla di « manifestazione abietta » , di « corteo di bimbi che grida vendetta a Dio » . Per concludere con un invito ad astenersi dai referendum del 12 giugno: « La gente deve sapere — continua il ministro — che andando a votare al referendum apre la porta ad abiezioni del genere, che coinvolgono perfino i bambini. E che bisogna approvare la mia proposta di legge di riforma costituzionale che specifica che il matrimonio deve essere tra persone di sesso differente » . «Se non si fa questo — conclude Calderoli — avremo a casa nostra figli di coppie lesbiche o bimbi adottati da coppie di finocchi ». Ma anche se con toni diversi altri esponenti della Casa delle Libertà scendono in campo. Come il parlamentare di Fi, il cattolico Maurizio Lupi: « Calderoli esagera nei toni e nei modi, ma siamo molto preoccupati per quello che è accaduto a Milano. È il tipico esempio di una libertà che non si pone limiti, l'affermazione di un desiderio sempre e comunque che arriva a utilizzare dei bambini per affermare quello che si ritene essere la concezione giusta » . A sorpresa, a fianco della Cdl, scende in campo anche il vicepresidente del la Provincia di Milano, il margheritino Alberto Mattioli: « Strumentalizzare i bambini in questo modo è inadatto e fuori luogo. E non attira certamente la simpatia dei cittadini. Non si può far apparire una festa per bambini una questione che attiene regole e valori ben più importanti e complessi » . È come se sul Gay Pride fosse scesa una nuvola nera. Le parole di Calderoli provocano una reazione durissima. Riassumibile in sei parole: « Il ministro deve dare le dimissioni» . Le chiede il segretario nazionale dell'Arcigay, Aurelio Mancuso: «Le abbiamo chieste più volte perché è uno dei peggiori ministri italiani e sulla questione omosessuale è il peggiore dei peggiori perché offende 4 milioni di persone. Chiediamo a Berlusconi se le aree liberal del centrodestra sono d'accordo con le osservazioni aberranti del ministro » . Gli fa eco Franco Grillini, deputato ds e primo firmatario del disegno di legge sui Pacs: « Si dimetta subito, perché Calderoli è una vergogna nazionale. È un insulto che al governo sieda una persona razzista come lui. Dovrebbe lasciare il campo a persone che hanno un maggior rispetto della convivenza civile » . Anche Luigi Manconi, responsabile dei Diritti civili per i Ds attacca il ministro: « O si decide una moratoria generale che prevede l'esclusione dei bambini dalle manifestazioni oppure si dovrebbe vietare la presenza di bambini anche alle manifestazioni della Lega che sono profondamente negative perché tese all'esclusione. Ma siccome un divieto di tal fatta non esiste, non deve esistere neanche per questo civilissimo corteo». Sia Grillini, sia Mancuso difendono la presenza dei bambini. « È molto semplice — attacca Grillini — . È ora che si smetta di dire che gli omosessuali non possono fare figli. Ci sono, sono lì, li vedete? Bisogna guardare queste cose con rispetto » . «A volte ci dicono che non facciamo figli e quindi siamo inutili — conclude Mancuso — se li facciamo siamo esseri immondi. La vita è uguale per tutti: i bambini sono un dono di vita e di Dio. I bambini sono venuti qui per testimoniare che esistono per tutti ma non per la legge italiana » . Loro, i venti bimbi sono lì, un po' stanchi, ma ancora beati. Un giro in trenino di quattro ore non lo avevano mai fatto in tutta la vita. Maurizio Giannattasio 05 giugno 2005 A parte che la giornata dell'orgoglio omosessuale io la farei (e a modo mio la faccio) tutti i giorni anche senza manifestazioni di piazza, riconosco che è sempre utile per far venire alla luce la pochezza intellettuale di persone che ricoprono importanti incarichi governativi (e per inciso Calderoli "finocchio" lo va a dire al su' fratello, perché se lo dice in ghigna a me gli tiro uno schiaffo e lo mando a fare un giro a Fun Cool ![]()
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Quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere, ma il qualcosa che ti porti dentro, cioè vivere - Twitter ![]() Ultima modifica di bluelake : 05-06-2005 alle 11:28. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
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Provocazioncina: orgoglio omosessuale? Ma non volete essere considerati "normali" (non c'è giudizio in "normali", è semplicemente un termine per esprimere ciò che è consuetudine)? Perchè allora non c'è la giornata dell'orgoglio eterosessuale? O dell'orgoglio single? O dell'orgoglio menopausa? E perchè se non si vogliono dare più diritti di quelli dovuti e più riconoscimenti di quelli che meriterebbero certe situazioni, si grida alla ghettizzazione?
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Città: troppo poco lontano dal confine con il Po
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Ma e' vero che il 5% della popolazione mondiale e' gay?
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Dal 1899 la seconda squadra di milano ![]() 24/04/2010 Per chi fosse interessato, vi suggerisco di puntare 1000€ sulla vittoria della coppa libertadores da parte dell'Internacional di Porto Alegre. Galliani spalmati sotto un treno |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
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[quote=gpc]Provocazioncina: orgoglio omosessuale? Ma non volete essere considerati "normali" (non c'è giudizio in "normali", è semplicemente un termine per esprimere ciò che è consuetudine)? Perchè allora non c'è la giornata dell'orgoglio eterosessuale? O dell'orgoglio single? O dell'orgoglio menopausa? E perchè se non si vogliono dare più diritti di quelli dovuti e più riconoscimenti di quelli che meriterebbero certe situazioni, si grida alla ghettizzazione?[/QUOTE
straquoto!
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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#6 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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#8 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
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Calderoli V E R G O G N O S O !
Ormai fatico anche semplicemente a considerarlo un rappresentante di se stesso, figuriamoci dello Stato. Per chi contesta i gay pride perchè, a loro dire, nosense per chi è gay ed ambisce ad una vita *normale* e non sopra le righe: è la conseguenza di millenni di repressione, se non persecuzione. Non ci si può trincerare dietro un:"Se vogliono essere considerati normali la finissero di mettersi cappelli con le piume di struzzo e sfilare come se fosse carnevale". Fermarsi alla superficialità dell'apparire è tipico della ristrettezza mentale Italiana. Per chi contesta il presunto "uso" dei bambini da parte delle coppie gay... non capisco per quale motivo delle coppie FELICI non dovrebbero portare I LORO FIGLI ad una manifestazione gioiosa e giocosa, e rendere partecipe il mondo che SI PUO' ESSERE FIGLI di coppie gay ed essere FELICI, crescendo bene, educati, sani e sereni. Capisco che quest'ultima cosa possa ferire chi, nel suo intimo, è convinto che i gay non siano in grado di educare un figlio, ma dovrebbero cominciare a guardare un po più in la del loro naso e, soprattutto, levarsi quel velo di intolleranza che gli ricopre gli occhi. LuVi |
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#9 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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Ma poi hai visto come fuma la sigavetta? Per me è sospetto! ![]() ![]() |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
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![]() Io credo invece che queste manifestazioni da una parte ottengano il risultato opposto a quello che vogliono loro, ossia si separano dalla normalità della gente di cui vorrebbero far parte: ripeto, chi è che fa la sfilata dell'orgoglio eterosessuale o della menopausa? Il fatto è che evidentemente loro sono i primi non considerarsi facenti parte della normalità e ci tengono a farlo vedere. In secondo luogo, mi sembra che molto spesso certe rivendicazioni prevarichino quella che è, appunto, la normalità. Ossia, siamo tutti uguali ma loro sono più uguali di noi: nel momento in cui la comunità gay fa una rivendicazione, qualunque essa sia, invece che valutare se si tratta di un diritto riconosciuto ad altri e negato a loro, lo si prende immediatamente come qualcosa che deve essere accettata a priori, perchè loro sono gay, perchè loro sono vittime, perchè devono essere come tutti. Voglio dire, tra una mela e una pera, non è che discrimino la pera se per la torta di mele ci vogliono le mele: se ci mettessi le pere non sarebbe più una torta di mele ma qualcos'altro.
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#11 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Roma - Milano - Lagos
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--- --- VENDO AppleCare per Macbook Pro 15"/17" a 200E --- --- Ho trattato con mezzo forum, per l'altra meta' mi sto attrezzando... ![]() ![]() Perditempo di professione: signirr |
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2003
Messaggi: 1144
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una manifestazione schifosa, portare i bambini chidere il diritto di averli ma cosa hanno in testa, mi fanno solo schifo ma soprattutto mi fanno schifo ki gli permette certe cose
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Meglio un anno a meno 30, che 30 anni a chi l'ha visto! ![]() |
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#13 | ||||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Sorvolo sulla superficialità e la ristrettezza mentale... ![]() Quote:
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Il problema dell'educazione secondo me esiste, ma non è questione dell'educazione scolastica o di dire le parolacce, è un altro aspetto. Ossia, per il bambino, chiunque esso sia e in qualunque famiglia nasca, la "normalità", ossia il modo in cui va il mondo e il modo in cui si forma, è la sua famiglia. Qualunque bambino prende la famiglia che lo cresce come punto di riferimento per valutare il mondo esterno e per formare se stesso. Ora, per un bambino che cresce in una "famiglia" omosessuale, il mondo sarà normale se le "famiglie" saranno formate da due uomini o due donne, e crescerà con questa impostazione. Quando sarà più grande potrebbe anche chiedersi come è nato e di chi è figlio, se è per questo: capita con bambini adottati da famiglie vere, non c'è motivo per cui non possa capitare in "famiglie" omosessuali, con l'aggravante che un figlio da loro non può proprio nascere. In conclusione, io non sono uno psicologo, ma credo che sicuramente il momento in cui questo bambino debba scontrarsi con il modo, porterà certamente a dei problemi. Prendere per esempio il momento in cui inizierà a sentire la necessità di crearsi degli affetti: la sua normalità è quella che una persona sta assieme con una dello stesso sesso, come potrebbe sentirsi se fosse attratto da una persona di sesso diverso? Come lo potrebbe dire a casa? Si arriverebbe all'assurdo dove ora il ragazzo gay non lo dice a casa per paura di essere escluso e rifiutato, mentre magari il figlio cresciuto da due omosessuali si vergognerebbe della sua eterosessualità, con tutti i problemi psicologici e familiari che ne possono derivare. Questo solo per prendere in considerazione un aspetto, ma volendo ce ne sono molti altri, dal confronto con gli altri bambini al momento in cui si deve formare una famiglia. L'intolleranza quindi c'entra molto poco, è questione di usare più il cervello e meno gli slogan.
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#14 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 1999
Città: Castelfranco Veneto (TV)
Messaggi: 4207
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se esistono 2 sessi un motivo ben specifico ci sarà non ho nulla contro gli omosessuali, ognuno viva la sua sessualità come meglio credere, ma sono contrario a permettere loro l'adozione di bambini non dico che magari non siano in grado di educare, ma non c'è solo l'educazione a parole... come gpc ha fatto notare, c'è anche quello che il bimbo impara "da solo" cioè quello che assimila dal comportamento dei genitori... Quote:
il caso dell'emarginazione potrebbe anche venire al contrario (il figlio che non vuole parlare con i genitori perchè etero....) |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Però credo che come ci siano gli etero tolleranti e intolleranti, così ci siano anche gli omosessuali tolleranti e intolleranti, per cui i problemi relativi alla sessualità del figlio che nascono nel caso dei ragazzi omosessuali nelle famiglie etero ci possano essere anche per i ragazzi etero nelle coppie omosessuali. Il problema comunque è che non credo che necessariamente ci debba essere una "pretesa" da parte dei genitori per far sentire il figlio escluso: molto spesso, a mio avviso, è il figlio che si auto-esclude perchè si sente lui per primo diverso rispetto a quello che ha rappresentato per sempre la sua normalità. E attenzione, perchè non faccio un discorso su problemi di tolleranza o intolleranza, ma proprio a livello psicologico e umano.
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Quote:
Dopo di che, da utente, mi chiedo perchè bisogna sempre invocare qualche principio di "necessità naturale" in proprio supporto. Dire "se esistono due sessi un motivo ben specifico ci sarà" equivale, come profondità di analisi, alla frase "se Dio avesse voluto che volassimo, ci avrebbe dato le ali". Per tutta la sua esistenza su questa terra, l'uomo non ha fatto null'altro che vivere secondo la sua coscienza ed i suoi sentimenti e non secondo (presunti) limiti impostigli dalla natura. Posso capire che la difficoltà ad accettare l'omosessualità, non la condivido, quello che non capisco è il continuo tirare in mezzo la "natura".
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Napoli
Messaggi: 432
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che noia...
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#18 |
Junior Member
Iscritto dal: May 2005
Città: Milano
Messaggi: 1
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Frena frena frena... I figli delle donne lesbiche fatti con la procreazione assistita??? Ora non ci vedo più
![]() ![]() I gay vogliono riconosciute le coppie di fatto? Posso anche essere d'accordo. I gay vogliono il matrimonio? NO, il matrimonio prima di essere civile è essenziamente religioso, anche se ti sposi solo in comune considero la cosa sacrilega (non è il termine più corretto ma rende l'idea) I gay vogliono adottare/avere dei bambini? NO NO NO, un bambino ha diritto ad una vita normale, con un papà (uomo) e una mamma (donna)!!! ![]() ![]() ![]()
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![]() ![]() EJR
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#19 |
Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Paullo (MI)
Messaggi: 137
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Mi rivolgo in particolare a Blulake.
Capisco che gli imbecilli ci siano ovunque, in qualsiasi gruppo, schieramento, contesto e categoria possibile (da motociclista ne so qualcosa!), però mi chiedo una cosa. Giusto il rivendicare i diritti. Posso accettare le provocazioni. Ma perchè circa un quarto di voi ('voi' omo e 'noi' etero non per discriminare, ma per capirci, per brevità...) è partiolarmente pesante? Mi spiego: capita che qualche ragazza mi 'abbordi'. Sono già impegnato, rispondo, si scusano e se ne vanno. Ma quando capita coi gay... beh, qualcuno fa due chiacchiere amichevolmente, qualcun'altro non molla... mi è capitato di dover cambiare locale per non essere scortese. Il dubbio e la considerazione nasce dal fatto che con le ragazze basta una frase. Con alcuni uomini non c'è verso invece. E mi piacerebbe capire se è una questione di ruoli, nel senso che le donne da relativamente poco 'ci provano' in modo esplicito, quindi un rifiuto le mette in un piano emotivamente inferiore, o che altro possa essere? ![]() |
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#20 | |||
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
Messaggi: 1524
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Quote:
![]() Quote:
![]() ![]() E della PACS cosa ne pensi? Quote:
![]() Cosa è una vita "normale"? Guarda, quando leggo certe cose, e vedo certe scene, a volte, penso che la *normalità* sia sopravvalutata.... LuVi |
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