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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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"Lula beve", reporter espulso dal Brasile
«Lula beve», reporter espulso
Brasile, provvedimento contro il giornalista del «New York Times» RIO DE JANEIRO - Questione numero uno: Lula è davvero un ubriacone? Questione numero due: perché il New York Times , quotidiano americano di tendenze liberal, decide di attaccare così violentemente il presidente di sinistra più famoso e coccolato del mondo? Martedì il ministro della Giustizia ha deciso di togliere il visto di residente in Brasile al corrispondente del giornale Usa, Larry Rohter. Una misura che equivale all’espulsione del giornalista, autore di un articolo forte sulla presunta passione per la bottiglia del leader brasiliano. Decisione senza precedenti. «Un reportage bugiardo e offensivo, con grande danno per l’immagine del Brasile», dice una nota ufficiale. L’ordine è partito dallo stesso Lula («è quel che si merita, quell’articolo è un’aggressione al Paese intero», ha detto), ma ha sollevato un vespaio in Brasile, dove in molti hanno parlato di reazione esagerata, antidemocratica. Un leader dell’opposizione, Tasso Jereissati, ha definito la decisione di Lula «da dittatore di repubblichetta di serie C». Fino a ieri commentatori, politici e gente comune, fan o detrattori di Lula erano rimasti uniti dall’indignazione per l’articolo americano. Dove la passione di Lula per l’alcool viene definita «preoccupazione nazionale» e si accenna a possibili interferenze sull’azione di governo. Che Luiz Inacio Lula da Silva, ex tornitore meccanico, ex leader sindacale beva, e volentieri, birra e cachaça, non è un mistero. In tutte le classi sociali, in Brasile, si beve in abbondanza. Lula appare spesso in pubblico con un bicchiere in mano. Agli occhi di un giornalista americano può sembrare disdicevole. Ma l’articolo non riesce a citare nemmeno un caso in cui una alterazione o sbronza abbia avuto ripercussioni pubbliche o politiche. Riporta soltanto dichiarazioni generiche di tre avversari di Lula, un politico e due giornalisti. Mentre i giornali brasiliani sono pieni di commenti di reporter e colleghi della politica che non ricordano episodi imbarazzanti al proposito. Perché allora questo attacco? Tra i corrispondenti stranieri a Rio de Janeiro si ricorda l’antico astio tra Rohter e il governo, legato anche ai ripetuti «no» del leader brasiliano alle richieste di intervista del quotidiano Usa. Altri reportage del New York Times dal Brasile e dall’Argentina sono stati oggetto di polemiche per l’eccesso di sensazionalismo e una certa leggerezza di interpretazione di Rohter. Al polverone il giornale newyorchese ha risposto confermando la «correttezza» del lavoro del proprio giornalista e protestando contro il provvedimento di espulsione, definito dal direttore Bill Keller, qualcosa che «genera seri dubbi sull’impegno brasiliano per la libertà di stampa». Il New York Times ricorrerà dunque contro il provvedimento, giudicato «disastroso per il Brasile tanto quanto l’articolo» anche da Roberto Busato, presidente degli avvocati brasiliani. Opinione condivisa da molti: Lula avrebbe potuto optare per le vie legali, una denuncia per diffamazione per esempio. Qualcuno a Brasilia deve però aver fatto bene i conti. Con un governo in calo di popolarità, il patriottismo è sempre un buon tonico. Soprattutto se diretto contro gli Stati Uniti. |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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samu che ti è successo?
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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Si è vergognato talmente delle sue posizioni che ha cambiato lato della barricata.
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Milano
Messaggi: 240
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e se gli dicevano che era mafioso cosa faceva?
ma va deve essere una notizia falsa,il paese dove non c'è la liberta' di stampa è l'Italia.
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"Primo Ministro Ombra della Setta dei Logorroici - Quotatore Atipico - Cavaliere della Replica Instancabile" |
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#5 | |
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Bannato
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Mestre
Messaggi: 886
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chiedeva 40 miliardi di danni e non lo faceva più lavorare |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Milano
Messaggi: 240
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Quote:
ho capito giusto?
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"Primo Ministro Ombra della Setta dei Logorroici - Quotatore Atipico - Cavaliere della Replica Instancabile" |
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Devo cercare di trattenermi dal porre la scontatissima domanda: "e se l'avesse fatto Berlusconi?"
Devo cercare di trattenermi dal porre la scontatissima domanda: "e se l'avesse fatto Berlusconi?" Devo cercare di trattenermi dal porre la scontatissima domanda: "e se l'avesse fatto Berlusconi?" .. Ops, l'ho posta.:o p.s.sarebbe venuto giù il mondo. |
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#8 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 20007
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Sarà di origini venete...
Ciaozzz
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FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
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#9 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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#10 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Casteddu
Messaggi: 532
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non li ha cacciati fuori dal paese ma dal posto di lavoro |
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#11 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Vicenza
Messaggi: 20007
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Ciaozzz
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FINCHE' C'E' BIRRA C'E' SPERANZA !!!
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Risparmiatevi le risposte di circostanza ragazzi..
![]() Fate almeno finta di essere democratici e postate un po' di finto sdegno per l'atto fascista di Lula. |
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 2776
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Samu vuole dire che è meglio quando c'erano i fascisti in brasile, appoggiati dagli americani. Nessun report americano avrebbe mai pensato di criticarli.
E tutti vestiti bene. |
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Legnano
Messaggi: 1467
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Adesso che parlate di Lula mi viene in mente che tempo fa ho letto che lula si è fatto un'aereo presidenziale nuovo da paura. E mi sono chiesto ma con tutti i problemi che ci sono in Brasile non poteva prendersene uno piccolo o farne a meno. E si che quando è stato eletto pensavo potesse risolvere gran parte dei problemi del brasile, ora comincio a dubitarmi, spero di sbagliare.
ciao |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Legnano
Messaggi: 1467
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OT; ma perche' samu e shambler1 avete stesso avatar e sign, crea un po di confusione.
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#16 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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interessante...
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#17 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 1999
Città: Milano
Messaggi: 240
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Quote:
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"Primo Ministro Ombra della Setta dei Logorroici - Quotatore Atipico - Cavaliere della Replica Instancabile" |
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Quote:
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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Ammetto che non ho idea di cosa stia facendo il governo Lula, non sono affatto d'accordo con questa decisione.
Da Nytimes.com: Reporter's Expulsion Brings Mounting Criticism in Brazil By WARREN HOGE Published: May 13, 2004 Brazilian opposition leaders, press associations and legal and judicial groups yesterday protested their government's decision to expel a New York Times correspondent for a report critical of President Luiz Inácio Lula da Silva, but Mr. da Silva said he would not consider revoking the action. Speaking at a breakfast of political party heads allied to his government in Brasília, Mr. da Silva said: "This journalist will not stay in the country," he said. "He will be legally forbidden to enter." The article, written by Larry Rohter, the Rio de Janeiro bureau chief, and published on Sunday, reported publicly expressed concerns about Mr. da Silva's drinking habits. It said, "Some of his countrymen have begun wondering if their president's predilection for strong drink is affecting his performance in office." Brazil's Justice Ministry said that Mr. Rohter's banning was justified because the article was "lightweight, lying and offensive to the honor of the president." Mr. da Silva said that the article represented "a malicious assault on the institution of the presidency." Roberto Busato, president of Brazil's national bar association, protested that Mr. da Silva was resorting to a repressive press law last used during the 1964-85 military dictatorship. Mr. da Silva's left-leaning government contains many ministers who fought the military rulers. Mr. da Silva himself, then an outspoken labor leader, was imprisoned. In an open letter to the government, the Foreign Correspondents Association of São Paulo said, "We do not understand how a democratic government that had many of its leaders persecuted and censured can take such an authoritarian decision, especially since it was the foreign press during the years of military regime that was responsible for attracting international attention to denunciations of the dictatorship." Fernando Henrique Cardoso, Mr. da Silva's predecessor as president, said at a breakfast meeting of foreign correspondents in São Paulo yesterday that while he found the New York Times article superficial and frivolous, he was surprised and disappointed by the reaction to it. "The expulsion is an overreaction,'' he said. "It goes against democratic principles." The chorus of denuncations represented an about-face in Brazilian public reaction, which on Monday had been supportive of the scornful response to the article and had even succeeded in uniting feuding political parties behind the increasingly embattled president. In recent months, Mr. da Silva's government has been buffeted by successive crises, and his popularity has tumbled. His decision to seek Mr. Rohter's expulsion, however, seemed to dispel that momentary rallying to his cause. Força Sindical, the country's second largest labor union, which on Monday had urged the government to declare Mr. Rohter "persona non grata," issued a statement yesterday condemning the government's effort to throw him out. "The action taken by the government worries us because it is a reaction typical of authoritarian governments that don't like contrary voices," the union's president, Paulo Pereira da Silva, said. The New York Times said that it believed Mr. Rohter's reporting was accurate and that it would oppose the move to expel him. "Based on consultations with Brazilian legal counsel, we believe there is no basis for revocation of Mr. Rohter's visa and would take appropriate action to defend his rights," said Catherine J. Mathis, a spokeswoman for the newspaper. Bill Keller, the executive editor, said on Tuesday that if Brazil "intends to expel a journalist for writing an article that offended the president, that would raise serious questions about Brazil's professed commitment to freedom of expression and a free press." Brazilian newspapers reported that Brazilian diplomats were working to change Mr. da Silva's mind, but Foreign Minister Celso Amorim declared yesterday that he fully backed the president's action. - Cmq SaMu, il NYT non è affatto un giornale liberal, e quasi più liberal il WP...
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
Messaggi: 1009
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Ha fatto un gran cazzata, autolesionista, per di più...se voleva farla pagare al giornalista, avrebbe potuto farlo in mille modi più furbi...insomma SaMu, avrebbe potuto imparare dal berlusca
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