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Bannato
Iscritto dal: Jun 2002
Città: Roma
Messaggi: 587
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Chernobyl
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: milANO
Messaggi: 196
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Senza parole...
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#4 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Roma Caput Trafficus Sesso: Maschile
Messaggi: 9146
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Già postato qui. Cmq fanno impressione quelle foto.
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* Vendo Nintendo Switch 1.1 * Case Sliger SM580 | CPU AMD Ryzen 5900X | Mobo Gigabyte B550I Aorus PRO | VGA Nvidia RTX 4080 Super FE | RAM 32GB G.Skill DDR4 3600MHz CL16 | SDD Sabrent 1TB PCIe 4.0 | PSU Corsair SFX SF750 |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6051
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Impressionante
Che ne pensate del fatto che sia in lavorazione un video gioco che si basa, anche se solo in parte, sulla tragedia di Chernobyl? |
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#6 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Roma Caput Trafficus Sesso: Maschile
Messaggi: 9146
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Quote:
1) E' solo in parte basato sul disastro nucleare. 2) E' servito e servirà a non dimenticare. Non vedo cosa ci dovrebbe essere di male. In fin dei conti giochi ambientati sulla IIa guerra mondiale, sul Vietnam, ecc si sprecano.
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#7 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6051
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#8 |
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Moderatrice
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Vatican City *DILIGO TE COTIDIE MAGIS* «Set me as a seal on your heart, as a seal on your arm: for love is strong as death and jealousy is cruel as the grave.»
Messaggi: 12394
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Un comodissimo copia e incolla...
Dunque, come sapete l'incidente di Chernobyl avvenne nel 1986, quando ancora c'era l'URSS. Nella centrale nucleare di Chernobyl c'erano quattro reattori di tipo RBMK. Questi sono reattori ad ossido di uranio debolmente arricchito, moderati a grafite e refrigerati ad acqua: essenzialmente, moderatore a parte, sono analoghi ai PWR, i reattori ad acqua in pressione occidentali, la filiera di maggior successo (quasi tutti i reattori moderni sono PWR). La differenza fondamentale tra i PWR e gli RBMK è che questi ultimi sono privi del contenitore esterno di sicurezza. Va ricordato che l'incidente di Three Miles Island, analogo a quello di Chernobyl ma accaduto in USA nel 1979 a un reattore PWR dotato di contenitore, non ha fatto praticamente danni. Ma torniamo ai fatti di Chernobyl. La centrale come ho detto contava quattro unità uguali da circa 1000 MW. Il reattore che ebbe l'incidente, l'unità 4, era il più nuovo. Si desiderava fare un esperimento per vedere per quanto tempo continuasse a girare l'alternatore avendo staccato la turbina. Al momento di effettuare il test non era presente un ing nucleare e così la supervisione venne affidata a un ing elettrotecnico che ovviamente non aveva le conoscenze adatte a gestire una tale responsabilità. In estrema sintesi l'incidente avvenne perché vennero buttate giù le barre di controllo per abbassare la potenza, in seguito vennero rialzate ma il reattore divenne sopracritico (ossia la reazione a catena cominciò a crescere in maniera incontrollata) per un errore di progetto che fa sì che la potenza aumenti anziché diminuire quando la temperatura sale: in gergo tecnico si dice che un reattore così ha il coefficiente di temperatura positivo. In un PWR il coefficiente di temperatura è negativo perché va da sè che questa sia una sicurezza intrinseca del reattore, visto che nell'eventualità in cui la temperatura iniziasse a salire la potenza tenderebbe ad abbassarsi. In un RBMK questo non succede, quindi la potenza in eccesso ha fatto evaporare l'acqua di raffreddamento; questo ha causato da una parte la fusione della guaina del combustibile con conseguente fuoriuscita dei prodotti di fissione, e dall'altra un aumento di pressione. L'aumento di pressione ha scoperchiato il reattore. Nel frattempo lo zirconio della guaina del combustibile ha reagito con l'acqua: questa è una reazione esotermica (cioè, produce energia sotto forma di calore) che si attiva ad alta temperatura. La temperatura quindi è ancora aumentata. La grafite (il moderatore del reattore, presente in grandi quantità) allora ha cominciato a bruciare (si tratta pur sempre di carbonio!) ed ha creato una colonna di prodotti di combustione gassosi (analoghi ai gas di scarico di una macchina, per intenderci) che è uscita dal reattore salendo verso l'alto e recando con sè tutti i prodotti di fissione gassosi. Il vento ha fatto il resto e tali effluenti sono arrivati in mezzo mondo. In molte nazioni pioveva e quindi gli isotopi radioattivi sono arrivati a terra in quantità concentrata. Da quanto detto si evince che la causa dell'incidente è dovuta alla progettazione non adeguata dell'impianto e alla sua gestione del tutto inefficiente, prima e dopo l'incidente stesso. I morti in seguito all'incidente furono 40. La stima di quattrocentomila vittime, comprensiva degli effetti ritardati, mi sembra esagerata, tuttavia è anche vero che, considerato il regime che vigeva in quei luoghi all'epoca, lo stato di emergenza è stato gestito in maniera che definirei quasi folle: popolazione civile evacuata con giorni di ritardo, giovani soldati mandati senza protezione all'interno dell'impianto, notizie incomplete e devianti fornite ai governi esteri...l'autrice del reportage ha ragione quando dice che tutto ciò che è stato fatto in realtà lo sapranno se va bene i nostri nipoti.
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«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
How you have fallen from heaven, O star of the morning, son of the dawn! You have been cut down to the earth, You who have weakened the nations! (Isaiah 14:12) |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
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Sono impressionanti le foto dei mezzi dei pompieri, comunque, quando dice che quella gente non fu avvisata di cosa andavano a spegnere, e credevano che fosse un normale incendio.
The fire engines never returned in their garages, and the firemen never returned to their homes. These fire engines are some of the most radioactive objects in all of Chernobyl. The firemen were the first on the scene, and they thought it was an ordinary fire. No one told them, what they were really dealing with.
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#10 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
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#11 | |
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Moderatrice
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Vatican City *DILIGO TE COTIDIE MAGIS* «Set me as a seal on your heart, as a seal on your arm: for love is strong as death and jealousy is cruel as the grave.»
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In realtà questo è un copia e incolla parziale da un breve articolo che ho scritto oggi per quanto riguarda la parte "tecnica" centrale, ma anche un copia e incolla totale dal post che ho scritto di là a partire dall'articolo succitato... ![]() Quindi insomma, il lavoro risale a stamattina perciò è abbastanza "originale"...ciò non toglie che questo post ora me lo sia archiviato in un file di testo per usi futuri... Topic ricorsivo, post ricorsivo!
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#12 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
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#13 | |
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Moderatrice
Iscritto dal: Nov 2001
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Quote:
Certo...l'incidente di Tokaimura, a settembre del 1999. L'incidente è avvenuto in un impianto per la preparazione del combustibile nucleare, ma per quanto riguarda la sconsideratezza ha molte similitudini con quello di Chernobyl. In estrema sintesi, ignorando le prescrizioni di sicurezza è stato ordinato agli operai di intensificare la produzione di combustibile. Come conseguenza, nella fase di purificazione sono state versate in una vasca 16 kg di uranio al posto dei 3 previsti dalle norme. Ovviamente tale ordine è stato dato da personale non qualificato, perché qualsiasi tecnico nucleare, anche uno studente, avrebbe saputo che così facendo si oltrepassava la massa critica corrispondente a quella geometria. La reazione nucleare è iniziata e per intenderci il fenomeno era paragonabile a un piccolo reattore lasciato scoperto, non a una esplosione stile Hiroshima. A questo punto ci sono stati altri problemi dovuti all'inefficienza dei responsabili: non si sapeva come affrontare l'emergenza e addirittura non era stato predisposto nemmeno un piano di evacuazione per la popolazione civile (in occidente questo piano di emergenza deve essere preparato prima di costruire la centrale e deve essere presentato insieme al progetto alle autorità competenti). Dopo l'incidente è stato dichiarato alla stampa che tre lavoratori erano stati fortemente irraggiati e versavano in condizioni critiche. Più tardi si è diffusa la notizia, mai confermata con certezza, che costoro (chiamati in seguito "i kamikaze di Tokaimura") siano stati mandati a morire consapevolmente, allo scopo di fermare la reazione che andava avanti ormai da un giorno e nessuno sapeva come arrestare in maniera remota. Ma nulla di ciò è stato mai confermato. Comunque siano andate le cose, la reazione è stata arrestata e in seguito coloro che hanno lavorato alla bonifica dell'impianto sono stati accuratamente monitorati e non hanno preso dosi superiori ai limiti imposti per i lavoratori del settore. Ancora una volta, quindi, errore umano e assoluta sconsideratezza nel non predisporre adeguate misure di sicurezza.
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6051
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Già che ci sei mi diresti qualcosa sull'incidente americano del '79? Io non ne so praticamente nulla. Volevo poi chiederti se oltre a questi 3 incidenti di cui abbiamo parlato se ne sono verificati altri.
Grazie per le risposte |
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#15 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Zancle
Messaggi: 398
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5 mesi fa sono stato in Bielorussia per un breve periodo lavorativo:
(Chernobil si trova(va) in ucraina al confine con la bielorussia) tutt'ora dopo 20 anni i cittadini della grande russia bianca (bianca sta per "indipendente" no per "popolata da europei") non possono cogliere (come da millenaria tradizione) i funghetti nei boschetti di Minsk a causa del contenuto radiattivo del terreno.... non so se c'è un fondamento scientifico o è solo paura... fattostà che in bielorussia non mangiano funghetti!
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sono un coglione, fannullone ed indegno di essere italiano |
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#16 | |
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Moderatrice
Iscritto dal: Nov 2001
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Ma certo! L'incidente al quale accennavo è il famoso incidente di Three Mile Island, risalente appunto al marzo 1979. Come ho detto il reattore è un PWR da circa 1000 MW, in perfetta analogia con il caso di Chernobyl. Spiegare la dinamica dell'incidente è un po' complicato perché coinvolge la struttura profonda del reattore...io ci provo, se non è chiaro qualcosa dimmelo... Dunque, innanzitutto un PWR è fatto così: ![]() (perdonami limmagine in aramaico ma non ho tempo di cercarne una migliore! Il circuito verde che passa dentro al reattore si chiama circuito primario ed è percorso da acqua in pressione. L'acqua attraversando il reattore si scalda molto ma, poiché si trova a pressione elevata, non vaporizza.e rimane liquida ben oltre i 100 gradi. Come puoi vedere il primario, dopo essere passato dentro al reattore, si infila in quell'oggetto fatto a fungo di colore blu. Quello si chiama generatore di vapore ed è uno scambiatore di calore. Nel generatore di vapore passa anche un altro circuito sempre percorso da acqua, che nella figura è quello blu e si chiama circuito secondario. Quello che succede all'interno di questo scambiatore è che l'acqua del primario entra calda (è appena uscita dal reattore) e cede il suo calore all'acqua del secondario, dopodiché esce raffreddata e torna a scaldarsi nel reattore. Per contro, l'acqua del secondario entra fredda ed esce sotto forma di vapore caldo: infatti, essendo a pressione molto più bassa di quella del primario, ricevendo tutto quel calore, vaporizza. Per questo lo scambiatore si chiama generatore di vapore. Il vapore così prodotto va poi in turbina come in una centrale tradizionale. In questo modo l'acqua che passa nel reattore non è la stessa che finisce in sala macchine e si evita di mandare acqua attivata dalle radiazioni vicino a dove la gente lavora; in più il fluido radioattivo viene mantenuto in un circuito (il primario) chiuso, isolato e schermato. L'acqua del secondario ha bisogno di certi trattamenti di purificazione chimica e per questo, all'uscita della turbina, essa viene prelevata e fatta passare attraverso un letto di resine a scambio ionico. C'è un sistema che cambia le resine esaurite spingendole via con un getto d'aria compressa. Ecco, l'incidente è partito perché queste resine si erano incastrate. Così sono avvenuti dei guasti in cascata: prima si è bloccato il circuito dell'aria compressa, quindi la pompa di estrazione del condensato (che manda l'acqua a purificarsi quando è uscita dalla turbina) e infine tutto il circuito secondario. Di conseguenza l'acqua fredda da riscaldare non arrivava più al generatore di vapore. Non riscaldando l'acqua del secondario, l'acqua del primario restava calda e la pressione nel primario aumentava. A questo punto il reattore è in sequenza incidentale e iniziano le procedure automatiche di emergenza. Innanzitutto parte il raffreddamento di emergenza del nocciolo, visto che il primario è caldo e non lo raffredda più efficacemente. Il raffreddamento di emergenza mediante tre pompe forza dell'acqua nel generatore di vapore, ripristinando il secondario. Ma ecco l'errore umano: le pompe giravano e l'incidente si sarebbe fermato lì se queste fossero riuscite a far girare l'acqua nel secondario, ma...la squadra di manutenzione aveva dimenticato delle valvole chiuse, e le pompe non riuscivano ad agire! In sala di controllo era presente un segnale che denunciava il fatto che queste valvole erano chiuse, ma gli operatori, non sufficientemente addestrati, se ne accorsero solo dopo una decina di minuti. A quel punto, senza raffreddamento, il primario era arrivato a pressioni troppo alte e scattò una valvola che si chiama PORV, destinata a depressurizzarlo. Questa valvola dovrebbe richiudersi quando la pressione del primario ritorna a valori nominali, attorno ai 150 bar, ma restò aperta a causa di un guasto. Anche qui gli operatori non addestrati non interpretarono il segnale in sala controllo e non si accorsero che la PORV non si era chiusa. Così l'acqua del primario uscì per due ore e il nocciolo si scoprì, arrivando alla fusione come nell'incidente di Chernobyl. Ma questo reattore era provvisto di contenitore esterno di emergenza: nessun prodotto di fissione uscì a contaminare l'ambiente. Il bilancio fu zero morti, zero feriti. Mi sembra che la differenza si evidente. Aggiungo che l'errore umano è da sempre, nell'analisi di sicurezza, la causa di malfunzionamento più frequente. Dopo questo incidente molte cose cambiarono nel campo della sicurezza delle centrali nucleari. Naturalmente fu rivisto il layout della sala controllo e venne istituito un training severo degli operatori.
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Iscritto dal: Nov 2001
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Ah dimenticavo, gli altri incidenti...grosso modo direi che sarebbero questi:
1957---> Windscale, Inghilterra: incidente a reattore militare. Non era un PWR ma un reattore a gas-grafite, senza contenimento esterno. Si incendiò la grafite a caus di un errore in una procedura ordinaria. Uscì molta radioattività quindi, fu un incidente grave. 1975 ---> Browns Ferry, USA 1989 ---> Vandellas, USA Entrambi incidenti potenzialmente pericolosi (incendi). 1991 ---> Mihama 1 (Giappone). Ci fu la rottura di un tubo di un generatore di vapore, si scoprì che ciò er accaduto perché le barre antivibranti di cui tali tubi erano provvisti erno state posizionate in modo sbagliato, quindi il tubo si era rotto fatica. Controllando altri reattori trovarono lo stesso errore di montaggio anche in altre centrali. Tutti questi incidenti non ebbero conseguenze fuori dall'impianto.
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#18 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Zancle
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ne ricordo uno in Korea (south) nel 1999, lo ricordo perchè mi trovavo la...
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#19 |
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Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6051
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Grazie per le informazioni e complimenti per la competenza.
Ti chiedo ancora una cosa poi ti lascio in pace (forse |
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#20 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Loano (Savona)
Messaggi: 1430
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scusa Christina, ma tu lavori al MARS?
c'era un articolo su un numero di Le Scienze di qualche anno fa, ma l'ho prestato a un mio compagno di liceo e non l'ho più rivisto |
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