Task Manager impazzito su Windows 11: invece di chiudersi si clona all'infinito. Lo strano bug

Microsoft ha di recente distribuito l'aggiornamento facoltativo KB5067036 per Windows 11, destinato sia alla versione 24H2 che alla 25H2. L'update porta con sé diverse modifiche interessanti, tra cui un nuovo menu Start, icone rinnovate per la batteria nella barra delle applicazioni e miglioramenti a Esplora File. Tuttavia, gli utenti che hanno deciso di installare anticipatamente la patch stanno riscontrando un comportamento anomalo del Task Manager, in italiano Gestione attività, che potrebbe compromettere le prestazioni del sistema.

Quando gli utenti tentano di terminare il programma attraverso il classico pulsante "X" presente nell'angolo superiore della finestra, l'applicazione non si chiude effettivamente ma continua a funzionare in background. Le segnalazioni provengono sia dalla community di Reddit che da testers indipendenti che hanno verificato il problema su decine di macchine virtuali. Il difetto diventa preoccupante se si considera che ogni tentativo di aprire e chiudere nuovamente il Task Manager genera un'istanza aggiuntiva del processo, con potenzialmente infiniti cloni dell'applicazione che possono finire in esecuzione rallentando le prestazioni.

L'accumulo progressivo di processi Task Manager attivi in background può comportare conseguenze tangibili sulle prestazioni del computer. Ogni singola istanza dell'applicazione consuma approssimativamente tra 20 e 25 MB di memoria RAM e gli utenti che utilizzano frequentemente il Task Manager durante la giornata lavorativa potrebbero ritrovarsi con decine di processi attivi senza rendersene conto. WindowsLatest ha dimostrato che aprendo e chiudendo l'applicazione un centinaio di volte, si arriva ad occupare circa 2 GB di RAM complessivi, una quantità che può risultare critica per sistemi dotati di memoria limitata.

L'ironia della situazione non sfugge agli osservatori più attenti: il Task Manager, progettato proprio per monitorare e gestire i processi in esecuzione sul sistema, diventa esso stesso fonte di problemi prestazionali.

Particolarmente curiosa appare la documentazione ufficiale dell'aggiornamento KB5067036. Le note di rilascio menzionano esplicitamente una correzione per il Task Manager, volta a risolvere un problema di raggruppamento delle applicazioni con i rispettivi processi. Tuttavia, non viene fatto alcun riferimento ad altre modifiche apportate all'utility di sistema. Al momento della pubblicazione di questa analisi, Microsoft non ha ancora riconosciuto pubblicamente l'esistenza del bug, e il changelog dell'aggiornamento continua a dichiarare che l'azienda "non è attualmente a conoscenza di alcun problema con questo aggiornamento".

Fortunatamente, la community ha individuato metodi alternativi per aggirare il problema: la soluzione più immediata consiste nell'utilizzare il pulsante "Termina attività" presente all'interno della stessa app Gestione attività anziché il tradizionale pulsante di chiusura della finestra. Selezionando il processo "Gestione attività" dall'elenco e cliccando su "Termina attività", l'istanza viene effettivamente chiusa senza generare processi residui. Per chi si trovasse già con multiple istanze attive in background e volesse eliminarle tutte simultaneamente, esiste un approccio più radicale attraverso il Prompt dei Comandi. Aprendo il CMD di Windows 11 ed eseguendo il comando taskkill /im taskmgr.exe /f è possibile terminare forzatamente tutti i processi Task Manager in un colpo solo, ripulendo completamente il sistema dalle istanze duplicate.