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#1 |
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Junior Member
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 3
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ansys vs pro engineer
salve a tutti.
devo fare dei calcoli su alcune strutture tipo telai in acciaio e verifiche di vario tipo su dei complessivi (carichi su cerniere, tensioni massime bla bla bla...) i disegni li devo importare dal CAD e il mio prof ha detto:" i calcoli e le verifiche li devi fare con ansys o pro/e...scegli tu": ora li ho entrambi sul pc e devo impararne uno...QUALE? |
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#2 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vinci
Messaggi: 6258
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La risposte è: dipende.
Pro/e è un eccellente CAD 3D (modella con le superfici come pochi altri) ma il FEM associato non è che sia questo gran che (sempre meglio di cosmos). Ansys è il FEM. Però il Classic è parecchio difficile da "imparare" se nessuno ti insegna un minimo, anche se imparato quello sei a cavallo. Se non devi fare niente di che prova Ansys Workbench: facile e veloce e importa tranquillamente i parasolid sputati ad esempio da SolidWorks o affini anche senza licenze aggiuntive. Occhio che le geometrie dei CAD fanno pietà a volte; magari con workbench non tene accorgi ma con il Classic si.
__________________
222 Trattative sul forum; 99 Punteggio Feedback su ebay, clicca; 4 Trattative su Mercatino Musicale. ~molte altre trattative (eBazar, LaPulce, vari mercatini/foum ecc.) Contattatemi tramite e-mail anziché MP se possibile, è molto più agevole e veloce per me. Grazie |
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#3 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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be se devi fare i calcoli su telai (quindi modelli 2d con elementi trave) non serve un fem serio: anzi ad essere rigorosi non si dovrebbe nemmeno parlare di analisi fem visto che i risultati che ottieni sono esatti (se hai studiato come funziona il fem sai che in questo caso le funzioni di forma sono esatte
in sostanza ansys workbench va piu' che bene sia come solutore sia come interfaccia cad (devi solo disegnare linee e nodi i problemi nascono quando devi fare modelli 3d non banali in tal caso devi per forza passare per un cad tipo pro e, ma come ti è già stato detto molte volte la geometria scazza. |
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#4 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 1501
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Quote:
cmq vai tu a fare un'analisi fem di un telaio reale qualsiasi...fai prima ad imparare ad usare un fem che a scomporre tutta la struttura in sotto strutture elementari.. bio |
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#5 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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rileggi quello che ho scritto
mica gli ho detto di fare i calcoli a mano (almeno credo tu abbia capito questo, visto che parli di risolvere scomponendo la struttura in strutture elementari). anzi gli ho detto di usare ansys,visto che non serve solo a risolvere modelli 2d e 3d... ho solo detto che per risolvere telai, che quando parliamo di analisi strutturale, sono per me strutture schematizzabili con elementi di tipo trave, quindi elementi 1d, non ha senso utilizzare un cad esterno. e ho precisato che quando fai un'analisi 1d, non è nemmeno corretto parlare propriamente di analisi agli elementi finiti, visto che la soluzione che si ricava è esatta, nel senso che è quella prevista dalla teoria, mentre il concetto del fem è la ricerca di una soluzione approssimata, appunto mediante il metodo degli elementi finiti. Ultima modifica di e.greg.io : 23-11-2009 alle 20:25. |
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#6 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 1501
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#7 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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il fatto di considerare i beam un elemento fem o meno è un dettaglio, poco importante (direi pedante
io non li considero tali per i motivi che ti ho detto: forniscono risultati esatti (quelli analitici), mentre il fem nasce come indagine numerica. l'importante è comunque sapere cosa si sta facendo e come interpretare (e controllare) i risultati. volevo solo dire all'autore del thread che doveva attendersi dei risultati esatti, e non approssimati, come la parola fem lascia intendere. per quanto riguarda l'uso di un cad continuo a essere perplesso: che senso ha quando devono essere disegnati solo punti e linee: il tempo impiegato è lo stesso e ti eviti di dover importare. |
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#8 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 1501
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Quote:
i risultati sono tanto esatti quanto lo sono gli elemnenti 2d e 3d...e parlando di precisione, beh, schematizzare un telaio a beam non è sempre meglio chefarlo con elementi di altro tipo...dipende sempre dal contesto.. essere pendante è una cosa, dire che non consideri una cosa per quello che è solo perchè a te non sta bene è un'altra..e cmq il mio primo post riguardava principalmente un altro argomento.. bio |
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#9 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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se ritieni che gli elementi 2d e 3d forniscano risultati esatti non hai capito nulla del fem
se fossero esatti che bisogno ci sarebbe di infittire la mesh lì dove è elevato il gradiente di tensione? |
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#10 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 1501
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Quote:
sia che tu usi 1,2 o 3d i calcoli e i risultati sono gli stessi e su questo non si piò discutere, dato che la matematica che ci sta alle spalle è la stessa..se non sei convinto ti copio/incollo il manuale di abaqus che su questo argomento è decisamente chiaro.. bio |
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#11 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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certo che la matematica è la stessa ma nel caso 1d è esatta nei casi 2d e 3d no.
faccio un breve riassunto di quello che immagino saprai già: considerando un singolo elemento (il comportamento sia elastico e lineare) -il fem ne calcola, per analisi strutturali,la matrice di rigidezza -per descrivere lo stato deformativo (e quindi, attraverso il legame costitutivo, tensionale) dell'elemento, si usano le funzioni di forma. -le funzioni di forma descrivono lo spostamento di un generico punto dell'elemento in funzione degli spostamenti nodali (e delle coordinate di tale punto in un sistema di rif locale) -tali funzioni di forma sono INVENTATE: per esempio si assume che tale legame sia una legge lineare o parabolica. -se conosci la matematica che sta alla base sai che la matrice di rigidezza è calcolata come integrale sul volume (o sull'area nel caso 2d o sulla linea nel caso 1d) dell'elemento del seguente prodotto (di matrici) Bt* D* B (è un'applicazione del teorema dei lavori virtuali) dove D è la matrice del legame costitutivo tensioni-deformazioni (quella che esprime la legge di hooke generalizzata per intenderci) B è la matrice che contiene la derivata delle funzioni di forma (tale derivate sono le deformazioni, come noto dalle equazioni di corrispondenza spostamenti-deformazioni). Bt è la trasposta di B questo per dire che le funzioni di forma costruiscono la matrice di rigidezza. come detto sopra le funzioni di forma sono inventate: supponiamo di assumere una legge lineare. per elementi 1d la legge lineare è esatta: la teoria della trave ti dice questo. per elementi 2d e 3d no (non esiste nemmeno, salvo casi particolari, una teoria che fornisca le funzioni di forma esatte: quindi non sai quale legge assumere). cosa si fa allora? semplice: utilizzando molti elementi stutturali si approssima in maniera sempre più corretta l'andamento reale. esempio: hai una piastra con foro centrale. ipotizziamo di usare elementi piani con funzioni di forma lineari (in ansys plane42). la derivata di una funzione lineare è una costante. come già detto sopra, tale derivata esprime la deformazione. quindi tu stai dicendo che la deformazione di un elementino 2d può essere solo costante per tutti i suoi punti. modella ora la seziona netta della paistra con 1 elemento: riesci a descrivere il gradiente di tensione dovuto al foro? no: lui descrive una deformazione costante ( e quindi anche una tensione costante). se ne usi due le cose vanno meglio: puoi approssimare l'andamento reale con due valori costanti. aumentando ancora la discretizzazione le cose migliorano (il concetto è lo stesso di quello che sta alla base della teoria dell'integrazione, dove approssimi l''integrale di una curva piana, cioè la sua area, con tanti rettangolini: più sono, al limite infiniti, meglio è; l'esempio è tra l'altro azzeccato visto che i rettangolini potrebbero essere considerati proprio come la configurazione deformata dell'elementino tirato). il motivo per cui si creano delle mesh è proprio perchè i risultati che il fem fornisce sono approssimati. prova a schematizzare una mensola caricata in punta: -modello 1d (quindi ti riconduci alla linea media): usi l'elemento trave (beam3). ti basta un solo elemento, come puoi verificare plottandoti il diagramma del momento flettente, che sarà triangolare.motivo? per un elemento 1d ansys usa ovviamente funzioni di forma lineari, che, come detto, sono esatte. -modello 3d: usa il brick45.se usi un solo elemento ti verrà fuori un diagramma di momento costante, per i motivi espressi sopra. è corretto? direi di no.aumentando il numero di brick usati ovviamente ti avvicini all'effettiva distribuzione triangolare. per quanto riguarda le img che hai linkato se non mi fai vedere i modelli (le mesh) non dicono proprio nulla ora, pensando che tu sia uno studente (come me), ti consiglio questo testo se vuoi capire come funziona il fem: "metodi e procedimenti di calcolo nella progettazione meccanica" di atzori. Ultima modifica di e.greg.io : 29-11-2009 alle 16:02. |
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#12 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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miseria che wall of text è venuto fuori
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#13 |
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Senior Member
Iscritto dal: Dec 2007
Messaggi: 1501
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#14 |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2009
Messaggi: 1111
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se permetti l'errore è non sapere come funziona un codice fem, ma limitarsi a utilizzarlo in maniera automatica : ansys è fatto per sputare numeri che, se non si sanno interpretare in modo critico (e qui serve la teoria) possono portare a macrocazzate.
e ti assicuro, perchè lo uso pure io ansys, che sbagliare anche di ordini di grandezza è un attimo. |
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