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#161 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Roma
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A quel punto le medie le fece in una scuola privata parificata, dove si passa pagando (se queste sono novità per voi, allora siete poco avvezzi al mondo della scuola). La scuola elementare non era parificata, infatti ha dovuto fare l' esame da "privatista" altrove (nel caso delle elementari il termine è un altro, ma non lo ricordo). Credo che poi sta ragazza sia mia cugina di secondo grado o giù di lì ![]() Anche se questo fosse l'unico caso in Italia, dimostrerebbe come chiunque, se volesse, potrebbe aprire una scuola senza essere riconosciuto dallo Stato. E secondo me è ingiusto, l'istruzione dovrebbe essere tutelata in modo migliore. Spero che in questi anni sia stata eliminata questa possibilità (questa cosa è successa intorno agli anni '90).
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"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk Io c'ero Ultima modifica di Scoperchiatore : 12-09-2005 alle 12:30. |
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#162 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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Sulla scuola di via quaranta non mi esprimo, se l'hanno chiusa ci saranno stati i motivi [a quanto ho capito principalmente il fatto che quel palazzo non andasse bene a quel determinato uso] Quote:
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Guarda....una medusa!!! Ultima modifica di Nicky : 12-09-2005 alle 13:32. |
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#163 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
Messaggi: 2093
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Il paragone di queste "scuole" con una scuola da 5 anni e 500 bambini a tutti gli effetti mi pare un po' azzardato! E soprattuo e ribadisco questo sono private, perchè mai il comune di milano (pubblico) dovrebbe provvedere a trovare e pagare una sede adatta per una "scuola consolare egiziana" (privata e estera) quale è quella di via quaranta? |
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#164 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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In alcuni casi le parole usate sono esagerate [Dio è piuttosto vendicativo] e/o di difficile interpretazione. Comunque è palese che è stato scritto in un'altra epoca e quindi ci sono delle cose, inapplicabili od inutili, al giorno d'oggi.
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Guarda....una medusa!!! |
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#165 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 2164
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è l'interpretazione che se ne fa che cambia le carte in tavola. chi legge oggi la bibbia la interpreta in un certo modo, anche non essendo credente non si può non ammetterlo. ma vedo un pò troppe persone che interpretano il corano alla lettera e certe belle sparate viste in tv o lette sui giornali di esponenti islamici più o meno di punta ne sono la testimonianza. che poi siano la maggioranza o la minoranza è relativo, il problema esiste e visti i fatti di cronaca sottovalutarlo in nome della tolleranza, della cultura, del rispetto mi pare quantomeno idiota. preferisco razzista con la pelle al sicuro che accondiscendente con una bomba sotto al culo e di islamici moderati ne conosco pure io, peccato che se non fosse per il nome o per il fatto che abbiano il corano in borsa nessuno se lo sarebbe sognato. forse questi sono culturalmente troppo omologati, fatto sta che non è il vestiario o il mangiare a fare la differenza quanto il modo di porsi verso il mondo occidentale aggiungerei pure che venire sputare nel piatto dove si mangia richiede ua bella faccia da c****o, io non andrei mai in casa di gente che detesto |
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#166 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2002
Città: Londra
Messaggi: 2433
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Vedo persone che seguono e non seguono i dettami del Corano..i cosidetti "credenti non praticanti" Che poi ci sia gente assurda, che fa sparate assurde non lo nego mica e credo che quella gente vada allontanata o isolata il più possibile, perchè può nuocere e influenzare troppe persone. Io non credo che sia il caso di sottovalutare il fenomeno, ma nemmeno di essere paranoici a priori, prendendosela anche con chi non c'entra una fava.
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Guarda....una medusa!!! |
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#167 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 1299
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P.S : ho risposto in topic, anche perche il titolo del thread era mirato alla scuola in Via Quaranta.
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![]() Referenti in Compravendite Ognuno sceglie le cause per cui combattere in base alla propria statura. |
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#168 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Roma
Messaggi: 1944
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Sto parlando di scuole normali, ovviamente private. Di ami ci che ci sono andati al Liceo ne conosco almeno 3. Sulla scuola di Via Quaranta mi sono espresso favorevolmente alla chiusura, e dieci ![]()
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"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk Io c'ero |
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#169 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
Messaggi: 2093
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Spiegati. |
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#170 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Roma
Messaggi: 1944
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Scuole anche private, dato che le scuole pubbliche sono solo un'unica grande famiglia. Scuole che possiamo aprire anche io e te e dire che sono posti in cui insegnamo meglio delle scuole pubbliche. Poi i ragazzi debbono fare gli esami in scuole pubbliche o in altre scuole private parificate.
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"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk Io c'ero |
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#171 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
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#172 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 1299
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Gli esami si sostengono a fine anno, su tutte le materie.
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#173 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Cavalese
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#174 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2003
Messaggi: 12338
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Io dico questo sulla faccenda:
curioso che, in un paese come l'Italia in cui l'agilibilità di una scuola o un edificio si definisce sempre SOLO dopo la morte delle persone al suo interno, venga chiusa una scuola perchè "non rispetta certe normative". Poi, la scuola se era veramente fuori normative, è stata bene chiuderla. Ma mi pare che il motivo della chiusura, per il motivo fondamentale che ho descritto, non sia propriamente quella dell'inagibilità della suddetta scuola. Poi: le scuole musulmane per me sono sacrosante. Come tutte le altre scuole religiose. PERO': i bambini musulmani devono frequentare la scuola pubblica (o provata). Perchè se stanno in Italia e si apprestano a diventare, come spero, cittadini italiani, hanno l'obbligo scolastico. In questo modo si possono inserire e integrare. L'unico modo per non creare problematiche in futuro e cattiva convivenza tra italiani e persone di altre culture è quella di abituare fin da piccoli all'incontro e al rispetto. Ora, nessuno vieta loro di crearsi scuole coraniche o altro. In fondo noi italiani quando siamo andati in america o in altri paesi abbiamo importato nostre feste religiose (alcune davvero assurde, come quella che prevedeva il leccare la strada dopo il passaggio della statua di una santa...). Ma devono andare nelle nostre scuole. Dove, spero, verranno rispettati e accettati. Se i loro genitori non vogliono mandarli a scuola, sono passibili per legge. In quanto l'istruzione minima la DEVONO garantire ai loro figli. Se poi vogliono, dopo la scuola italiana, dargli lezioni di corano o della loro lingua nativa o della loro cultura, benissimo. Che lo facciano. Ma se non vogliono portare i loro figli nelle nostre scuole, a questo punto che vadano a studiare la loro cultura nel loro paese. E' chiaro che se non vogliono è perchè non vogliono far perdere l'identità culturale al proprio figlio. Ma ripeto, se non vogliono che questo accada allora che rimangano nei loro luoghi di origine. Su tante cose soprassiedo, vedi velo o altre cose. Ma per quanto riguarda questo caso specifico sono abbastanza categorico. Il più bel gesto d'amore che un padre di qualsiasi etnia e religione può fare al suo figlio in un altro paese, è quello di portarlo a scuola e fargli frequentare i ragazzi della sua età.
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"Il potere non te lo dà un distintivo, o una pistola. Il potere te lo danno le bugie, grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti di quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle..." |
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#175 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Città: Napoli
Messaggi: 432
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Comunque si, la legge non vieta scuole non parificate. Prescrive solo requisiti riguardo all'igiene e alla sicurezza delle strutture. Infatti la scuola di via quaranta è stata chiusa per questi motivi, non perchè non parificata. I genitori che intendono provvedere all'educazione dei propri figli in questo modo, se non sbaglio devono sottoscrivere una dichiarazione, allegando forse un certificato della scuola stessa. Volendo comunque l'obbligo scolastico si può assolvere anche privatamente in casa propria, facendo gli esami da privatisti.
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#176 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Messaggi: 1299
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#177 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Città: UK
Messaggi: 7458
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Ho seguito poco la vicenda perchè ero all'estero (e quindi ancor meno il thread
![]() Una scuola cattolica si rifà ad una tradizione millenaria che ha portato l'occidente a tramandare la cultura di generazione in generazione, e ad oggi è regolata da norme ben precise che ne delimitano i programmi e l'autonomia. E' a tutti gli effetti un luogo dove si dà una cultura e non una scuola religiosa: è gestita dai religiosi ma non serve a indottrinare la gente. Scuole straniere, invece, si rifanno comunque ad istituzioni internazionalmente riconosciute. Una scuola islamica è invece una scuola religiosa a tutti gli effetti, che ha come scopo quello di divulgare la religione islamica con tutte le sue tradizioni e basta. Spero che non ci sia bisogno di ricordare la pericolosità di questo a persone che si preoccupano giustamente dell'integrazione delle varie comunità, dell'importanza di una istruzione slegata dalla religione e che si indigna per rigurgiti integralistici quando si vuole spostare Darwin più avanti negli studi. Di conseguenza, ben venga la chiusura di qualunque scuola islamica che non si adegui ai programmi statali.
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"Questo forum non è un fottuto cellulare quindi scrivi in italiano, grazie." (by Hire) ![]() Le mie foto su Panoramio - Google Earth |
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#178 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Roma
Messaggi: 1944
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Quote:
![]() Un mio amico è capitato peggio, dato che se non sapeva a memoria il versetto del giorno, doveva mangiare il sapone.... Quote:
Ma che ne sai [TA-DAAN] Ma che ne sai, se non hai fatto il piano bar ![]() Scherzosa risposta sulle parole di Proietti, Di Capri e Palatresi, per ricordarti che, finchè non le vedremo queste scuole, non potremo dirlo. La scuola di Via Quaranta non era parificata, era una scuola "di nicchia", un posto in cui sostanzialmente i bambini e i genitori si riunivano (scopo illegale o no, non ne ho idea). Io ritengo plausibilissima una scuola in cui si insegni la cultura, la scienza e la storia, come le impariamo noi alla scuola pubblica, in cui si aggiunga una parte di programma adatta per permettere ai bambini di conoscere la storia dei paesi d'origine, e anche il Corano. Alla fine io imparavo salmi (magari sotto forma di canzoni), perchè a loro dovrebbe essere vietato imparare il Corano? Quote:
![]() Sicuramente il discorso islamico è più delicato, sia perchè loro sono, come ad esempio la maggioranza degli ebrei, attaccati alle tradizioni e agli insegnamenti del loro libro sacro (cosa che noi Cristiani abbiamo perso negli anni), e sia perchè l'integrazione fra la loro cultura e la nostra è più complicata. Mi piacerebbe che le scuole islamiche non servissero, ma sono sicuro che qualcuno le chiederebbe, prima o poi. Spero che possano servire come passo di transizione, e spero soprattutto che siano sempre parificate. Ma come detto prima, la parificazione è auspicabile per qualunque edificio che si consideri "scuola", che sia cattolico, mussulmano, induista, pastafariano o satanista. Considero un "errore", la presenza sul territorio di scuole non scuole, ovvero luoghi in cui ti istruiscono ma non seguendo un programma autorizzato dal ministero.
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"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk Io c'ero |
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#179 |
Junior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 8
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Quell'Islam che chiede tutto e non cede nulla di mattias maniero
Lasciateci passare il facile gioco di parole: storia istruttiva, questa della scuola araba di Milano. Ci insegna come cinquecento ragazzi di fede islamica (e soprattutto i relativi genitori, nonni, zii e parenti vari), pur vivendo stabilmente in Italia e pur pretendendo agevolazioni, sconti, occhi di riguardo e attenzione, non si considerino affatto italiani e come non abbiano alcuna voglia di diventare cittadini di questo Paese. Vivono tra noi, alcuni anche da diversi anni, ma l'ultima cosa alla quale pensano è quella di integrarsi. Se ne infischiano del dialogo, dell'inserimento, delle nostre leggi. E se pensate che la nostra sia solo un'esagerazione frutto di malafede antislamica, siete pregati di seguire la storia. Breve riassunto delle puntate precedenti: a Milano, via Quaranta numero civico 54, periferia della città, c'è un'ex fabbrica trasformata in una scuola. A frequentarla sono ragazzi islamici, molti egiziani, alcuni anche italiani convertiti alla fede di Allah e del suo profeta Maometto. La scuola funziona da sei anni: arabo il maestro, arabo il programma di studio, arabi i libri. Di italiano non c'è nulla o quasi. Magdi Allam, sul Corriere della Sera, è andato oltre. Ha scritto che la scuola è sorta all'ombra delle due moschee più colluse con il terrorismo in Italia, che è fuorilegge per il nostro Paese e non è neppure riconosciuta da quello egiziano, a differenza di quanto i responsabili dell'istituto hanno più volte detto. Ma questa è un'altra storia. Ritorniamo alla nostra. Quest'anno, ai primi di settembre, il Comune di Milano ha deciso di chiudere la scuola per motivi igienico-sanitari. Qualcuno si chiederà: e il Comune scopre solo oggi, dopo anni di attività, i motivi igienici? Come mai? Nessun mistero: li ha scoperti oggi perchè proprio oggi gli islamici hanno fatto richiesta di aprire una scuola straniera, una scuola paritaria, però, non privata. Paritaria significa che i ragazzi possono frequentare quelle aule, essere interrogati dal loro maestro arabo, studiare sui loro libri arabi, imparare la storia araba e prendere una licenza riconosciuta in Italia, dove notoriamente tutti parliamo italiano e tutti studiamo la storia italiana. Per necessità di sintesi, vi risparmiamo gli altri particolari, non meno assurdi, e tutti i passaggi della vicenda. Procediamo. Giunta la richiesta, le autorità competenti hanno effettuato il sopralluogo, steso la relazione e reso note le motivazioni: l'edificio, ad uso industriale, non può ospitare una nuova scuola, e dunque neppure la vecchia scuola islamica. Si deve chiudere. Anzi, non si può aprire. Ovvio, scontato. Per noi. Per loro no. Ed è esploso il caso, con tanto di corollario, rispettabilissimi esponenti del centrosinistra che si dichiarano favorevoli alla parificazione della scuola fuorilegge, altri rispettabilissimi esponenti del centrosinistra che si dicono contrari alla parificazione ma temono che la non parificazione possa spingere gli allievi verso l'estremismo. Assieme ai rispettabilissimi, i genitori dei ragazzi, che ieri hanno trasformato il marciapiede di via Quaranta in un'aula a cielo aperto. Lezione in strada, per rivendicare il diritto, in Italia, ad avere un'istruzione araba riconosciuta dalle leggi italiane. Attenzione. Può capitare che una scuola straniera presente sul nostro territorio, scuola inglese o americana o svedese che sia, si trovi ad avere locali non conformi con le nostre normative. In questo caso, il preside o chi per lui tenterà di comprare o prendere in affitto locali conformi. Gli islamici, quei locali, li pretendono dall'Italia. In alternativa, pretendono (il verbo "pretendere" ricorre spesso in questa storia) di poter continuare ad insegnare nella scuola fuorilegge. Attenzione di nuovo: in Italia ci sono molte scuole straniere, inglesi o americane o svedesi che siano. Alcune, pochissime, sono anche parificate. Nessuna ha mai preteso di insegnare la storia della dinastia regnante inglese, infischiandosene di Garibaldi e di Mazzini, e di avere pure la possibilità di concedere titoli riconosciuti legalmente in Italia. Loro, gli islamici, vorrebbero questo: noi vi spieghiamo la storia di Maometto, vi parliamo della Mecca, non vi diciamo nulla degli antichi romani e degli etruschi, e voi, una volta presa la licenza, sarete in tutto e per tutto identici ai ragazzi di Milano e di Roma. Magari, in italiano saprete dire solo buongiorno e buonanotte, ma Allah vi proteggerà, e gli italiani, che sono un po' fessi, si inchineranno ad Allah. Attenzione per la terza volta: tutto questo gli islamici, sempre loro, lo ritengono normale. Fa parte dei loro diritti, della loro necessità di integrarsi. Attenzione per la quarta ed ultima volta. Per tentare di risolvere la questione, il direttore scolastico regionale e il provveditore hanno offerto ai genitori dei ragazzi di via Quaranta due possibili soluzioni: l'iscrizione nelle scuole pubbliche con la garanzia di lezioni in arabo oppure la cosiddetta istruzione paterna (cioè a casa e a cura delle famiglie), prevista dalle nostre leggi, con esame di idoneità alla classe successiva. Niente da fare. Said Mahfuz, maestro di arabo presente ieri sul marciapiede di via Quaranta, ha risposto per tutti: «Verremo qui ogni giorno fino a quando questo problema non sarà risolto». Ovviamente, lo ha detto in arabo: lui insegna nella città di Milano a ragazzi che vogliono diventare italiani e trovare un lavoro qui da noi, nel rispetto delle leggi e delle consuetudini locali. L'italiano non gli serve. E' una lingua straniera. E se qualche cronista zoppica in arabo e non capisce al volo, peggio per lui. Che si dia da fare e alla svelta: gli islamici non hanno tempo da perdere in traduzioni e spiegazioni. Loro progettano il futuro dei musulmani in Italia, scuole arabe, macellerie arabe, moschee, centri di cultura. Magari anche qualche istituto italiano parificato, con cinquecento studenti milanesi che, bontà di Allah, potranno iscriversi alle università musulmane di Milano o di Roma e trovare un lavoro in Italia. Storia istruttiva, questa della scuola islamica di via Quaranta. Ci dimenticavamo di dire: gli istituti paritari, in Italia, se hanno un minimo di requisiti richiesti dalla legge, possono ricevere contributi pubblici. Traduzione: soldi nostri. Gli islamici, presumibilmente, vogliono anche questi. Storia istruttiva, sul serio. Il musulmano moderato è pura invenzione. |
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#180 |
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e poi ci si chiede come mai la gente diventa "razzista" ???
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