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#141 | |
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Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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- un bel po' di energia cinetica aggiuntiva dall'alto, altrimenti la struttura resisterebbe. - Per avere l'energia cinetica devi avere i piani soprastanti che prendono velocità, altrimenti non hai l'energia cinetica necessaria - Per prendere velocità ci deve essere un po' di "spazio vuoto" dove ci sia un po' di crollo La domanda è: quanto spazio ci deve essere stato per avere energia cinetica sufficiente per far iniziare il crollo? ...e questo spazio è compatibile con la frattura dovuta ad espanzione termica delle colonne? IMHO me questa è una delle domande da porsi.
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) |
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#142 |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: trentino
Messaggi: 2590
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in rete ho trovato che l'acciaio usato nelle torri era certificato ASTM E119
da quello che ho capito la certificazione garantisce che l'acciaio nn perde le sue propieta' anche dopo esser stapo portato ad elevate temperature per piu' di un ora c'e' qualcuno che magari conosce questa certificazione e pou' dare qualche dettaglio ?
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ho trattato con: DeicidE,Jacker,matthewgt86,ilvise,Zuperman1982 |
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#143 | ||
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Senior Member
Iscritto dal: May 2006
Città: Wursteland
Messaggi: 1749
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Quote:
trovi questo: Quote:
Comunque basta googlare: "ASTM E119" towers
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Nintendo WIII 4d Turbo Intercooler - Sestium X 666 99,312 GHz - 6.984 Ram Σ(9999) MHz - HDD SATA 97e^(10) bytes 93³ rpm - ATI biberon X900z ∞Mb - Win Eight SP (1 > yours) 16 Valve |
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#144 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: trentino
Messaggi: 2590
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Quote:
a me interessa sapere cosa garantisce quella certificazione per poi andare a verificare quello che dicono quelli del nist ( http://wtc.nist.gov/NISTNCSTAR1CollapseofTowers.pdf pag 78 : "A parte qualche area isolata, protetta magari dal qualche muro in gesso rimasto in piedi, le parti piu' fredde nello strato superiore del piano erano attorno ai 500 C mentre in prossimita' degli incendi arrivavano a 1000 C." )
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ho trattato con: DeicidE,Jacker,matthewgt86,ilvise,Zuperman1982 |
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#145 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Quote:
Ripeto: quella era una struttura progettata per stare in piedi staticamente. La differenza tra una resistenza statica ed una non statica è grande anche in termini di comportamento della struttura stessa. Nel momento in cui le colonne portanti di un piano hanno ceduto di schianto il resto è venuto da solo. In questo la versione ufficiale è coerente e dà una ricostruzione verosimile.
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I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai |
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#146 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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A me non sembra possibile che un parallelepipedo di quelle dimensioni (3 metri di altezza x la base del core) sia venuto a mancare, come resistenza, all'improvviso. In sostanza una frattura che corra lungo tutto il piano la posso al limite capire. Un gruppo di colonne che cedono la posso capire (anche se lo sbalzo termico non mi convince un gran che...) Ma che tutte le colonne del core cedano contemporaneamente per tutti i 3 metri di altezza del piano mi pare abbastanza improbabile. Per quanto riguarda il cedimento del core sottostante a me la spiegazione non pare possibile, poichè implicherebbe una qualche forma di resistenza continua da parte del blocco sottostante ancora sano (ipotizzando, ovviamente, che i piani siano già partiti). IMHO tale resistenza, per quanto minima, avrebbe dovuto far ben superare il tempo di caduta libera (considerando di avere solo aria nel mezzo). Personalmente trovo che il tempo di caduta misurato è compatibile solo con un core che si comporti come aria. E questo non mi pare molto plausibile senza un qualche intervento esterno.
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) |
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#147 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Ho usato il modello a piani "discreti" per evitare il compito (tutt'altro che banale) di scrivermi un'equazione differenziale da risolvere. Ma se hai voglia puoi scriverla tu e vedere cosa succede (ho provato comunque a svolgere i calcoli anche nel caso continuo, per sicurezza, ma il risultato è essenzialmente lo stesso Modellare l'inizio del colasso è più difficile nel caso continuo perchè non si ha un "salto" ma una deformazione plastica seguita da una rottura, e questo esula dalle mie competenze
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#148 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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IMHO si può fare un qualsiasi modello con resistenza continua, anche minima...se tale resistenza è anche impercettibilmente superiore all'aria i tempi di caduta arriveranno oltre i tempi misurati (basta mezzo secondo su 400 metri di caduta). Non credo che sia possibile anche se non ho ancora provato. Ho una proposta: se qualcuno ha un buon simulatore di fisica possiamo fare qualche prova, che ne dite? Sarei infatti molto curioso di sapere quale sia la consistenza del core per ottenere una caduta di quel genere.
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) |
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#149 | |
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Senior Member
Iscritto dal: May 2000
Città: Roma
Messaggi: 661
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Non stò dicendo che il "core" si sia frantumato per 3 metri. Francamente mi sembra che tu continui a ragionare in modo sbagliato come approccio. L'importante è il primo cedimento, il primo collasso (indipendentemente dalle sue cause). La struttura sottostante, a quel punto, non offre più resistenza in quanto non è pensata per farlo. Semplicemente le colonne in cemento si comportano come si comporta il cemento sotto compressione : "esplodono" sbriciolandosi. In pratica cedono di botto, non rallentano, se non in misura marginale, la velocità di caduta del punto più alto (tipo il pennone sul tetto). Quella dimostrazione non confuta nulla proprio perchè si basa su un modello (la caduta di gravi nel vuoto) che non è applicabile alla situazione riscontrata. Io non sò su quali calcoli sia basata la "pankake" (l'ho sentita la prima volta quì) ma di certo non può essere sostituita con la teoria esposta della demolizione controllata
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#150 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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Secondo me al massimo possiamo parlare di una faglia (quindi qualche millimetro). Del resto se la causa del crollo è l'espansione della parte metallica delle colonne, dobbiamo pensare a differenze di pochi millimetri. A quel punto supponiamo che la struttura collassi: avrà lo spazio che si è liberato dalla faglia, ovvero qualche millimetro, per cadere. Può essere che in tale spazio la massa superiore riesca a prendere abbastanza velocità per sgretolare quello che c'è sotto? Il rallentamento non mi pare esservi stato, neanche minimo. I tempi sono quelli della caduta libera in aria, quindi è veramente come se il core si fosse trasformato tutto in polvere all'improvviso. IMHO, ovviamente. Da quanto mi ricordo la teoria del pancake dice che ogni piano "sopra" sia caduto sul piano "sotto" e questa massa, impattando, abbia fatto cadere il tutto su quello sottostante. In particolare il piano sopra cade all'interno del piano sottostante che si piaga verso il basso, "guidando" il crollo lungo la verticale. La teoria è abbastanza famosa, comunque. Edit: ecco un link di chiara matrice complottista
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) Ultima modifica di cprintf : 19-12-2006 alle 14:55. |
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#151 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Inoltre puoi spiegare perchè si dovrebbe formare una "faglia di pochi mm" in una colonna che cede, senza spostamenti laterali? Ho l'impressione che un ingegnere strutturale non sarebbe molto d'accordo
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#152 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 2204
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Quoto le dichiarazioni dei progettisti:
-le colonne avrebbero era progettate per reggere il *2000%* del loro carico, che a una temp di half-strenght diventa ~1000% -asportando 3/4 delle colonne di un lato (anche alla base), la distribuzione del carico avrebbe mantenuto la struttura in piedi -impatti multipli di 727 avrebbero mantenuto la struttura in piedi |
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#153 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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Da quanto ho capito secondo la teoria ufficiale il riscaldamento delle colonne in metallo dovuto all'incendio avrebbe portato le stesse ad espandersi. Espandendosi avrebbero "separato" ogni colonna di cemento in due tronconi. Di qui il crollo. Infatti la temperatura sarebbe stata troppo bassa per ammorbidire abbastanza l'acciaio. Con questo meccanismo dell'espansione dell'acciaio che "allarga" le colonne in due tronconi basta anche una differenza di 150 gradi per ottenere il crollo. Io avrei ipotizzato che questa espansione avrebbe potuto sbriciolare le colonne da dentro un po' come fa l'acqua che si ghiaccia con la roccia...ma tant'è.
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) |
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#154 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: trentino
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ho trattato con: DeicidE,Jacker,matthewgt86,ilvise,Zuperman1982 |
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#155 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#156 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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Del resto è fatto apposta: in questo modo c'è quel minimo di elasticità che permette di tenere in caso di carichi oltre il punto di snervamento. Ma se è così (ma la memoria mi potrebbe tradire, eh! :-) ) allora le colonne del core sottostante non si possno essere sbriciolate durante il crollo (essendo fatte di acciaio) ma si sarebbero dovute quantomeno piegare, offrendo, quindi: 1) comunque una certa resistenza 2) un certo imngombro dovuto all' "impacchettamento" delle colonne piegate su se stesse nei vari piani. Ciò significa che avremmo dovuto vedere, tra i resti che venivano portati via, una selva di colonne "a fisarmonica" che sono quelle del core pieghettato E qui torniamo al punto iniziale: per avere dei tempi come quelli misurati ci vuole una struttura che "sparisca", ovvero che si sbricioli. Inoltre io le colonne "a fisarmonica" non le ho viste. Stiamo parlando di decine di colonne pieghettate lunghe 400 metri. Qualcosa di grossolanamente visibile sarà pure rimasto, no? Qualcuno ha qualche immagine in proposito? Edit: aggiungo anche questo piccolo documento sugli acciai inossidabili. Non è esaustivo, ma da comunque qualche spunto. http://www.centroinox.it/pubbl/229A.pdf
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) Ultima modifica di cprintf : 20-12-2006 alle 09:18. |
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#157 | |
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Se il carico è sufficiente a spezzare le colonne, i pezzi di colonna diventano parte della massa in caduta. Si può considerare un urto anelastico, dove parte dell'energia cinetica viene dissipata. Se questa energia è sufficiente a portare le colonne alla rottura, il collasso procede sempre più rapido, nel caso contrario si ferma dopo pochi metri. Considera che il processo è molto caotico: parte dei detriti sono lanciati verso l'alto e diminuiscono la massa in caduta, e le colonne si spezzano in punti casuali (magari prediligendo le giunture), producendo detriti di varie dimensioni. Ma non vedo perchè dovrebbero piegarsi "a fisarmonica". Si vedono colonne deformate e spezzate in molte foto. Ad esempio: http://www.nist.gov/public_affairs/h.../wtc_steel.jpg http://www.sites.si.edu/images/exhib...l-beam_jpg.jpg http://www.epa.gov/wtc/pictures/imag...ter_debris.jpg Questo è anche il motivo per cui non è stata fatta nessuna simulazione del crollo, perchè sarebbe stata più inutile di uno studio generale. Studio che è stato fatto (e che avevo postato tempo fa, ma non riesco a trovarlo), concludendo che il collasso era inevitabile, dati valori plausibili per i parametri del modello.
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#158 | |
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Member
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 145
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"Semplicemente le colonne in cemento si comportano come si comporta il cemento sotto compressione : "esplodono" sbriciolandosi." Poi si è chiarito che le colonne portanti erano in metallo e quindi la questione è cambiata. Il punto non è che il processo sia rapido. Il punto è che sia rapido come una caduta libera in aria, è lì il problema grosso, IMHO. Se ammettiamo che le colonne si siano semplicemente piegate stiamo dicendo che hanno offerto una resistenza continua nel tempo che possiamo anche immaginare consistente. dico consistente perché stiamo parlando di colonne fredde avevano le caratteristiche meccaniche come da specifiche (piuttosto "larghe"). Trovo strano che non abbiano rallentatato il collasso allungando i tempi di crollo oltre quelli di caduta libera in aria. Il discorso del piegamento a fisarmonica deriva dal fatto che le torri sono cadute in perfetta verticale. Dato che le attaccature di ogni colonna sul pavimento è coassiale con l'attaccatura nel soffitto, le due parti, in caso di crollo, dovrebbero più o meno combaciare. Quindi la mia ipotesi è che dovremmo trovarci qualche segmento di colonna pieghettata. Magari poca roba, ma credo che ci dovrebbe essere. Aggiungo un ulteriore dubbio che mi è venuto: da quanto ho capito secondo la teoria ufficiale alcune colonne si sono scaldate, allungandosi. E questo ha portato le colonne "fredde" a spezzarsi/indebolirsi e quindi a cedere. Il dubbio è qeusto: ogni colonna calda ha avuto parecchi minuti per scaldarsi e quindi immagino che si sarà scaldata e quindi espansa per tutta l'altezza dell'edificio. Però il crollo è partito da un piano specifico, ciò significa che pressochè tutte le colonne si siano spezzate/indebolite proprio in quel piano. ...e quindi: dato che l'allungamento delle colonne calde è stato per tutto l'edificio, come mai così tante colonne fredde si sono rotte/indebolite in quel piano?
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L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho) |
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#159 | ||||
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Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Città: Singularity
Messaggi: 894
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Rispondo un'ultima volta, per il resto ti consiglio di fare i calcoli, leggere relazioni tecniche e altri dati facilmente reperibili.
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La struttura offre una resistenza che però diventa sempre più piccola con il procedere del crollo, che alla fine procede quasi come una caduta libera. Quote:
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La conducibilità termica dell'acciaio è alta ma non infinita, quindi a parecchi metri dall'incendio le colonne erano a temperatura ambiente, e l'indebolimento è rimasto localizzato nella zona degli incendi. Le colonne si spezzano contemporaneamente perchè una volta superato il limite strutturale, alcune colonne cedono trasferendo il carico su altre colonne che a loro volta superano il carico di rottura... il NIST descrive anche l'ordine di cedimento (prima le colonne esterne, poi il nucleo centrale).
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echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry |
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#160 |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 2204
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Se la dinamica del crollo appare così limpida ad alcuni, perchè hanno continuato a costruire edifici in acciaio per tutto questo tempo? Perchè la torre di Madrid che è bruciata per quasi 20h ha avuto solo un crollo parziale di 4-5piani nella sua parte piu' alta? Perchè nessun edificio al mondo (se si escludono WTC1, 2 e 7) sono mai collassati totalmente per incendi?
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