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Old 19-12-2006, 11:31   #141
cprintf
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Originariamente inviato da evelon
Questo ragionamento non stà in piedi.

Una struttura progettata per stare in piedi staticamente non è detto che si comporti così, anzi...

Magari qualcuno con molta pazienza può fare i calcoli ma non credo proprio che servano "3 metri di rincorsa" bensì basta il cedimento del cemento che si polverizza.
Il piano sottostante non agisce da "freno"
...aggiungo che IMHO per avere un crollo devi avere (scusate le ovvietà):
- un bel po' di energia cinetica aggiuntiva dall'alto, altrimenti la struttura resisterebbe.
- Per avere l'energia cinetica devi avere i piani soprastanti che prendono velocità, altrimenti non hai l'energia cinetica necessaria
- Per prendere velocità ci deve essere un po' di "spazio vuoto" dove ci sia un po' di crollo

La domanda è: quanto spazio ci deve essere stato per avere energia cinetica sufficiente per far iniziare il crollo?

...e questo spazio è compatibile con la frattura dovuta ad espanzione termica delle colonne?

IMHO me questa è una delle domande da porsi.
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Old 19-12-2006, 12:27   #142
brown
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L'Avatar di brown
 
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in rete ho trovato che l'acciaio usato nelle torri era certificato ASTM E119
da quello che ho capito la certificazione garantisce che l'acciaio nn perde le sue propieta' anche dopo esser stapo portato ad elevate temperature per piu' di un ora
c'e' qualcuno che magari conosce questa certificazione e pou' dare qualche dettaglio ?
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ho trattato con: DeicidE,Jacker,matthewgt86,ilvise,Zuperman1982
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Old 19-12-2006, 12:51   #143
trallallero
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L'Avatar di trallallero
 
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Quote:
Originariamente inviato da brown
in rete ho trovato che l'acciaio usato nelle torri era certificato ASTM E119
da quello che ho capito la certificazione garantisce che l'acciaio nn perde le sue propieta' anche dopo esser stapo portato ad elevate temperature per piu' di un ora
c'e' qualcuno che magari conosce questa certificazione e pou' dare qualche dettaglio ?
qui: http://www.nist.gov/public_affairs/f...tance_data.htm

trovi questo:
Quote:
"The fire conditions in the towers ON 9-11 were far more extreme than those to which floor systems in standard U.S fire rating tests are subjected," Sunder says. "Our investigation' s final assessment of how the floor system performed in the WTC fires also must consider factors such as the combustible fuel load of the hijacked jets, the extent and number of floors involved, the rate of the fire spread across and between floors, ventilation conditions and the impact of the aircraft-damaged towers' ability to resist the fire."
quindi hanno giá messo le mani avanti. E , in effetti non gli puoi dire niente: nei test non era inclusa la prova di un boeing carico di combustibile che si va a schiantare esplodendo

Comunque basta googlare: "ASTM E119" towers
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Old 19-12-2006, 12:57   #144
brown
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Quote:
Originariamente inviato da trallallero
qui: http://www.nist.gov/public_affairs/f...tance_data.htm

trovi questo:

quindi hanno giá messo le mani avanti. E , in effetti non gli puoi dire niente: nei test non era inclusa la prova di un boeing carico di combustibile che si va a schiantare esplodendo

Comunque basta googlare: "ASTM E119" towers
calma

a me interessa sapere cosa garantisce quella certificazione per poi andare a verificare quello che dicono quelli del nist ( http://wtc.nist.gov/NISTNCSTAR1CollapseofTowers.pdf pag 78 : "A parte qualche area isolata, protetta magari dal qualche muro in gesso rimasto in piedi, le parti piu' fredde nello strato superiore del piano erano attorno ai 500 C mentre in prossimita' degli incendi arrivavano a 1000 C." )
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Old 19-12-2006, 13:09   #145
evelon
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Quote:
Originariamente inviato da cprintf
...aggiungo che IMHO per avere un crollo devi avere (scusate le ovvietà):
- un bel po' di energia cinetica aggiuntiva dall'alto, altrimenti la struttura resisterebbe.
- Per avere l'energia cinetica devi avere i piani soprastanti che prendono velocità, altrimenti non hai l'energia cinetica necessaria
- Per prendere velocità ci deve essere un po' di "spazio vuoto" dove ci sia un po' di crollo

La domanda è: quanto spazio ci deve essere stato per avere energia cinetica sufficiente per far iniziare il crollo?

...e questo spazio è compatibile con la frattura dovuta ad espanzione termica delle colonne?

IMHO me questa è una delle domande da porsi.
Imho stai cannando.

Ripeto: quella era una struttura progettata per stare in piedi staticamente.

La differenza tra una resistenza statica ed una non statica è grande anche in termini di comportamento della struttura stessa.

Nel momento in cui le colonne portanti di un piano hanno ceduto di schianto il resto è venuto da solo.
In questo la versione ufficiale è coerente e dà una ricostruzione verosimile.
__________________
I cattivi a volte si riposano, gli imbecilli mai
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Old 19-12-2006, 13:22   #146
cprintf
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Quote:
Originariamente inviato da evelon
Imho stai cannando.

Ripeto: quella era una struttura progettata per stare in piedi staticamente.

La differenza tra una resistenza statica ed una non statica è grande anche in termini di comportamento della struttura stessa.

Nel momento in cui le colonne portanti di un piano hanno ceduto di schianto il resto è venuto da solo.
In questo la versione ufficiale è coerente e dà una ricostruzione verosimile.
Stai dicendo che le colonne centrali hanno perso consistenza (si sono frantumate, per dire) per tutti i 3 metri di un piano, per tutto il piano?
A me non sembra possibile che un parallelepipedo di quelle dimensioni (3 metri di altezza x la base del core) sia venuto a mancare, come resistenza, all'improvviso.

In sostanza una frattura che corra lungo tutto il piano la posso al limite capire. Un gruppo di colonne che cedono la posso capire (anche se lo sbalzo termico non mi convince un gran che...)
Ma che tutte le colonne del core cedano contemporaneamente per tutti i 3 metri di altezza del piano mi pare abbastanza improbabile.

Per quanto riguarda il cedimento del core sottostante a me la spiegazione non pare possibile, poichè implicherebbe una qualche forma di resistenza continua da parte del blocco sottostante ancora sano (ipotizzando, ovviamente, che i piani siano già partiti). IMHO tale resistenza, per quanto minima, avrebbe dovuto far ben superare il tempo di caduta libera (considerando di avere solo aria nel mezzo).

Personalmente trovo che il tempo di caduta misurato è compatibile solo con un core che si comporti come aria. E questo non mi pare molto plausibile senza un qualche intervento esterno.
__________________
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Old 19-12-2006, 13:42   #147
Banus
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Originariamente inviato da cprintf
Beh, in questa visione c'è un problema di fondo: il core centrale è continuo. Ovvero in realtà un piano non è che "cada" su quello sottostante, poiché non c'è semplicemente "aria" in mezzo.
Ed è lo stesso tipo di modello usato nel link che hai postato e riportato in molti altri siti simili come prova a sostegno della demolizione controllata. Quindi anche quella analisi non dovrebbe essere corretta, per lo stesso motivo.
Ho usato il modello a piani "discreti" per evitare il compito (tutt'altro che banale) di scrivermi un'equazione differenziale da risolvere. Ma se hai voglia puoi scriverla tu e vedere cosa succede
(ho provato comunque a svolgere i calcoli anche nel caso continuo, per sicurezza, ma il risultato è essenzialmente lo stesso Inoltre non è detto che modellare le colonne come una massa che cede con continuità sia più accurato... le colonne sotto sforzo si spezzano e non si comprimono)

Modellare l'inizio del colasso è più difficile nel caso continuo perchè non si ha un "salto" ma una deformazione plastica seguita da una rottura, e questo esula dalle mie competenze . Considera però che le colonne nel punto di rottura sono piegate e non possono sorreggere la struttura... l'ipotesi che la struttura cada "nell'aria" per qualche metro non è del tutto irrealistica.
__________________
echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
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Old 19-12-2006, 14:15   #148
cprintf
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Originariamente inviato da Banus
Ed è lo stesso tipo di modello usato nel link che hai postato e riportato in molti altri siti simili come prova a sostegno della demolizione controllata. Quindi anche quella analisi non dovrebbe essere corretta, per lo stesso motivo.
Ho usato il modello a piani "discreti" per evitare il compito (tutt'altro che banale) di scrivermi un'equazione differenziale da risolvere. Ma se hai voglia puoi scriverla tu e vedere cosa succede
(ho provato comunque a svolgere i calcoli anche nel caso continuo, per sicurezza, ma il risultato è essenzialmente lo stesso Inoltre non è detto che modellare le colonne come una massa che cede con continuità sia più accurato... le colonne sotto sforzo si spezzano e non si comprimono)

Modellare l'inizio del colasso è più difficile nel caso continuo perchè non si ha un "salto" ma una deformazione plastica seguita da una rottura, e questo esula dalle mie competenze . Considera però che le colonne nel punto di rottura sono piegate e non possono sorreggere la struttura... l'ipotesi che la struttura cada "nell'aria" per qualche metro non è del tutto irrealistica.
Beh, certo che non è accurato: esso ragiona per assurdo in modo da dimostrare l'assurdità della teoria "pancake". Concede come ipotesi che il core si comporti come aria (ovvero non offra alcuna resistenza) come da teoria pancake e tenta di dimostrare che anche in queste condizioni il tempo di caduta sarebbe incompatibile con quello misurato. E' una dimostrazione per confutare, non una dimostrazione per affermare.

IMHO si può fare un qualsiasi modello con resistenza continua, anche minima...se tale resistenza è anche impercettibilmente superiore all'aria i tempi di caduta arriveranno oltre i tempi misurati (basta mezzo secondo su 400 metri di caduta). Non credo che sia possibile anche se non ho ancora provato.

Ho una proposta: se qualcuno ha un buon simulatore di fisica possiamo fare qualche prova, che ne dite? Sarei infatti molto curioso di sapere quale sia la consistenza del core per ottenere una caduta di quel genere.
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Old 19-12-2006, 14:33   #149
evelon
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Originariamente inviato da cprintf
Stai dicendo che le colonne centrali hanno perso consistenza (si sono frantumate, per dire) per tutti i 3 metri di un piano, per tutto il piano?
A me non sembra possibile che un parallelepipedo di quelle dimensioni (3 metri di altezza x la base del core) sia venuto a mancare, come resistenza, all'improvviso.

In sostanza una frattura che corra lungo tutto il piano la posso al limite capire. Un gruppo di colonne che cedono la posso capire (anche se lo sbalzo termico non mi convince un gran che...)
Ma che tutte le colonne del core cedano contemporaneamente per tutti i 3 metri di altezza del piano mi pare abbastanza improbabile.

Per quanto riguarda il cedimento del core sottostante a me la spiegazione non pare possibile, poichè implicherebbe una qualche forma di resistenza continua da parte del blocco sottostante ancora sano (ipotizzando, ovviamente, che i piani siano già partiti). IMHO tale resistenza, per quanto minima, avrebbe dovuto far ben superare il tempo di caduta libera (considerando di avere solo aria nel mezzo).

Personalmente trovo che il tempo di caduta misurato è compatibile solo con un core che si comporti come aria. E questo non mi pare molto plausibile senza un qualche intervento esterno.
No,no...

Non stò dicendo che il "core" si sia frantumato per 3 metri.

Francamente mi sembra che tu continui a ragionare in modo sbagliato come approccio.

L'importante è il primo cedimento, il primo collasso (indipendentemente dalle sue cause).
La struttura sottostante, a quel punto, non offre più resistenza in quanto non è pensata per farlo.
Semplicemente le colonne in cemento si comportano come si comporta il cemento sotto compressione : "esplodono" sbriciolandosi.

In pratica cedono di botto, non rallentano, se non in misura marginale, la velocità di caduta del punto più alto (tipo il pennone sul tetto).

Quella dimostrazione non confuta nulla proprio perchè si basa su un modello (la caduta di gravi nel vuoto) che non è applicabile alla situazione riscontrata.

Io non sò su quali calcoli sia basata la "pankake" (l'ho sentita la prima volta quì) ma di certo non può essere sostituita con la teoria esposta della demolizione controllata
__________________
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evelon è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 19-12-2006, 14:53   #150
cprintf
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Originariamente inviato da evelon
No,no...

Non stò dicendo che il "core" si sia frantumato per 3 metri.

Francamente mi sembra che tu continui a ragionare in modo sbagliato come approccio.

L'importante è il primo cedimento, il primo collasso (indipendentemente dalle sue cause).
La struttura sottostante, a quel punto, non offre più resistenza in quanto non è pensata per farlo.
Semplicemente le colonne in cemento si comportano come si comporta il cemento sotto compressione : "esplodono" sbriciolandosi.

In pratica cedono di botto, non rallentano, se non in misura marginale, la velocità di caduta del punto più alto (tipo il pennone sul tetto).

Quella dimostrazione non confuta nulla proprio perchè si basa su un modello (la caduta di gravi nel vuoto) che non è applicabile alla situazione riscontrata.

Io non sò su quali calcoli sia basata la "pankake" (l'ho sentita la prima volta quì) ma di certo non può essere sostituita con la teoria esposta della demolizione controllata
Il punto è proprio questo: la struttura sottostante "quanto" era sottostante? Ovvero quanta parte si è "sbriciolata" all'inizio della caduta?

Secondo me al massimo possiamo parlare di una faglia (quindi qualche millimetro). Del resto se la causa del crollo è l'espansione della parte metallica delle colonne, dobbiamo pensare a differenze di pochi millimetri.
A quel punto supponiamo che la struttura collassi: avrà lo spazio che si è liberato dalla faglia, ovvero qualche millimetro, per cadere. Può essere che in tale spazio la massa superiore riesca a prendere abbastanza velocità per sgretolare quello che c'è sotto?

Il rallentamento non mi pare esservi stato, neanche minimo. I tempi sono quelli della caduta libera in aria, quindi è veramente come se il core si fosse trasformato tutto in polvere all'improvviso. IMHO, ovviamente.

Da quanto mi ricordo la teoria del pancake dice che ogni piano "sopra" sia caduto sul piano "sotto" e questa massa, impattando, abbia fatto cadere il tutto su quello sottostante. In particolare il piano sopra cade all'interno del piano sottostante che si piaga verso il basso, "guidando" il crollo lungo la verticale. La teoria è abbastanza famosa, comunque.

Edit: ecco un link di chiara matrice complottista sulla teoria del pancake: http://www.luogocomune.net/site/modu...nni/5anni.html
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Ultima modifica di cprintf : 19-12-2006 alle 14:55.
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Old 19-12-2006, 15:52   #151
Banus
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Originariamente inviato da cprintf
Beh, certo che non è accurato: esso ragiona per assurdo in modo da dimostrare l'assurdità della teoria "pancake".
Ma se mi dici che il modello non va bene, a questo punto considerazioni sbagliate (perchè non considerano la conservazione della quantità di moto) su un modello "sbagliato" non dimostrano assolutamente nulla. Ammetti almeno questo?

Inoltre puoi spiegare perchè si dovrebbe formare una "faglia di pochi mm" in una colonna che cede, senza spostamenti laterali? Ho l'impressione che un ingegnere strutturale non sarebbe molto d'accordo
__________________
echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
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Old 19-12-2006, 16:03   #152
tremblay
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Quoto le dichiarazioni dei progettisti:

-le colonne avrebbero era progettate per reggere il *2000%* del loro carico, che a una temp di half-strenght diventa ~1000%
-asportando 3/4 delle colonne di un lato (anche alla base), la distribuzione del carico avrebbe mantenuto la struttura in piedi
-impatti multipli di 727 avrebbero mantenuto la struttura in piedi
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Old 19-12-2006, 16:18   #153
cprintf
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Originariamente inviato da Banus
Ma se mi dici che il modello non va bene, a questo punto considerazioni sbagliate (perchè non considerano la conservazione della quantità di moto) su un modello "sbagliato" non dimostrano assolutamente nulla. Ammetti almeno questo?

Inoltre puoi spiegare perchè si dovrebbe formare una "faglia di pochi mm" in una colonna che cede, senza spostamenti laterali? Ho l'impressione che un ingegnere strutturale non sarebbe molto d'accordo
Ah ma se è per questo finora una teoria che dimostri qualcosa di definitovo non mi pare ci sia ancora :-) Per ora ci sono solo confutazioni.

Da quanto ho capito secondo la teoria ufficiale il riscaldamento delle colonne in metallo dovuto all'incendio avrebbe portato le stesse ad espandersi. Espandendosi avrebbero "separato" ogni colonna di cemento in due tronconi. Di qui il crollo.

Infatti la temperatura sarebbe stata troppo bassa per ammorbidire abbastanza l'acciaio. Con questo meccanismo dell'espansione dell'acciaio che "allarga" le colonne in due tronconi basta anche una differenza di 150 gradi per ottenere il crollo.

Io avrei ipotizzato che questa espansione avrebbe potuto sbriciolare le colonne da dentro un po' come fa l'acqua che si ghiaccia con la roccia...ma tant'è.
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Old 19-12-2006, 16:28   #154
brown
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Originariamente inviato da tremblay
Quoto le dichiarazioni dei progettisti:

-le colonne avrebbero era progettate per reggere il *2000%* del loro carico, che a una temp di half-strenght diventa ~1000%
-asportando 3/4 delle colonne di un lato (anche alla base), la distribuzione del carico avrebbe mantenuto la struttura in piedi
-impatti multipli di 727 avrebbero mantenuto la struttura in piedi
se nn erro 707 ( ma cambia poco )
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Old 19-12-2006, 16:39   #155
Banus
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Da quanto ho capito secondo la teoria ufficiale il riscaldamento delle colonne in metallo dovuto all'incendio avrebbe portato le stesse ad espandersi. Espandendosi avrebbero "separato" ogni colonna di cemento in due tronconi. Di qui il crollo.
Il cemento è solo copertura, la funzione portante è data unicamente dalle colonne di acciaio. Leggi attentamente il rapporto del NIST
__________________
echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
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Old 20-12-2006, 08:22   #156
cprintf
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Originariamente inviato da Banus
Il cemento è solo copertura, la funzione portante è data unicamente dalle colonne di acciaio. Leggi attentamente il rapporto del NIST
IMHO così il mistero si infittisce...l'acciaio, una volta superato il carico di rottura, si impacca in compressione (per poi piegarsi) oppure si "taglia" in trazione (in sostanza cede improvvisamente lungo un piano più o meno diritto, in genere obliquo all'asse). Ma non si sbriciola, come ad esempio l'alluminio.
Del resto è fatto apposta: in questo modo c'è quel minimo di elasticità che permette di tenere in caso di carichi oltre il punto di snervamento.

Ma se è così (ma la memoria mi potrebbe tradire, eh! :-) ) allora le colonne del core sottostante non si possno essere sbriciolate durante il crollo (essendo fatte di acciaio) ma si sarebbero dovute quantomeno piegare, offrendo, quindi:
1) comunque una certa resistenza
2) un certo imngombro dovuto all' "impacchettamento" delle colonne piegate su se stesse nei vari piani. Ciò significa che avremmo dovuto vedere, tra i resti che venivano portati via, una selva di colonne "a fisarmonica" che sono quelle del core pieghettato

E qui torniamo al punto iniziale: per avere dei tempi come quelli misurati ci vuole una struttura che "sparisca", ovvero che si sbricioli.

Inoltre io le colonne "a fisarmonica" non le ho viste. Stiamo parlando di decine di colonne pieghettate lunghe 400 metri. Qualcosa di grossolanamente visibile sarà pure rimasto, no? Qualcuno ha qualche immagine in proposito?

Edit: aggiungo anche questo piccolo documento sugli acciai inossidabili. Non è esaustivo, ma da comunque qualche spunto.
http://www.centroinox.it/pubbl/229A.pdf
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Ultima modifica di cprintf : 20-12-2006 alle 09:18.
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Old 20-12-2006, 12:12   #157
Banus
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Originariamente inviato da cprintf
Ma se è così (ma la memoria mi potrebbe tradire, eh! :-) ) allora le colonne del core sottostante non si possno essere sbriciolate durante il crollo (essendo fatte di acciaio) ma si sarebbero dovute quantomeno piegare, offrendo, quindi:
1) comunque una certa resistenza
2) un certo imngombro dovuto all' "impacchettamento" delle colonne piegate su se stesse nei vari piani. Ciò significa che avremmo dovuto vedere, tra i resti che venivano portati via, una selva di colonne "a fisarmonica" che sono quelle del core pieghettato
Nessuno ha parlato di colonne sbriciolate, a parte tu
Se il carico è sufficiente a spezzare le colonne, i pezzi di colonna diventano parte della massa in caduta. Si può considerare un urto anelastico, dove parte dell'energia cinetica viene dissipata. Se questa energia è sufficiente a portare le colonne alla rottura, il collasso procede sempre più rapido, nel caso contrario si ferma dopo pochi metri.
Considera che il processo è molto caotico: parte dei detriti sono lanciati verso l'alto e diminuiscono la massa in caduta, e le colonne si spezzano in punti casuali (magari prediligendo le giunture), producendo detriti di varie dimensioni. Ma non vedo perchè dovrebbero piegarsi "a fisarmonica".
Si vedono colonne deformate e spezzate in molte foto. Ad esempio:
http://www.nist.gov/public_affairs/h.../wtc_steel.jpg
http://www.sites.si.edu/images/exhib...l-beam_jpg.jpg
http://www.epa.gov/wtc/pictures/imag...ter_debris.jpg

Questo è anche il motivo per cui non è stata fatta nessuna simulazione del crollo, perchè sarebbe stata più inutile di uno studio generale. Studio che è stato fatto (e che avevo postato tempo fa, ma non riesco a trovarlo), concludendo che il collasso era inevitabile, dati valori plausibili per i parametri del modello.
__________________
echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
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Old 20-12-2006, 13:55   #158
cprintf
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Originariamente inviato da Banus
Nessuno ha parlato di colonne sbriciolate, a parte tu
Se il carico è sufficiente a spezzare le colonne, i pezzi di colonna diventano parte della massa in caduta. Si può considerare un urto anelastico, dove parte dell'energia cinetica viene dissipata. Se questa energia è sufficiente a portare le colonne alla rottura, il collasso procede sempre più rapido, nel caso contrario si ferma dopo pochi metri.
Considera che il processo è molto caotico: parte dei detriti sono lanciati verso l'alto e diminuiscono la massa in caduta, e le colonne si spezzano in punti casuali (magari prediligendo le giunture), producendo detriti di varie dimensioni. Ma non vedo perchè dovrebbero piegarsi "a fisarmonica".
Si vedono colonne deformate e spezzate in molte foto. Ad esempio:
http://www.nist.gov/public_affairs/h.../wtc_steel.jpg
http://www.sites.si.edu/images/exhib...l-beam_jpg.jpg
http://www.epa.gov/wtc/pictures/imag...ter_debris.jpg

Questo è anche il motivo per cui non è stata fatta nessuna simulazione del crollo, perchè sarebbe stata più inutile di uno studio generale. Studio che è stato fatto (e che avevo postato tempo fa, ma non riesco a trovarlo), concludendo che il collasso era inevitabile, dati valori plausibili per i parametri del modello.
Le colonne sbriciolate si riferisco a questa frase di evelon qualche post più sopra:
"Semplicemente le colonne in cemento si comportano come si comporta il cemento sotto compressione : "esplodono" sbriciolandosi."
Poi si è chiarito che le colonne portanti erano in metallo e quindi la questione è cambiata.

Il punto non è che il processo sia rapido. Il punto è che sia rapido come una caduta libera in aria, è lì il problema grosso, IMHO.
Se ammettiamo che le colonne si siano semplicemente piegate stiamo dicendo che hanno offerto una resistenza continua nel tempo che possiamo anche immaginare consistente. dico consistente perché stiamo parlando di colonne fredde avevano le caratteristiche meccaniche come da specifiche (piuttosto "larghe"). Trovo strano che non abbiano rallentatato il collasso allungando i tempi di crollo oltre quelli di caduta libera in aria.


Il discorso del piegamento a fisarmonica deriva dal fatto che le torri sono cadute in perfetta verticale. Dato che le attaccature di ogni colonna sul pavimento è coassiale con l'attaccatura nel soffitto, le due parti, in caso di crollo, dovrebbero più o meno combaciare. Quindi la mia ipotesi è che dovremmo trovarci qualche segmento di colonna pieghettata. Magari poca roba, ma credo che ci dovrebbe essere.


Aggiungo un ulteriore dubbio che mi è venuto: da quanto ho capito secondo la teoria ufficiale alcune colonne si sono scaldate, allungandosi. E questo ha portato le colonne "fredde" a spezzarsi/indebolirsi e quindi a cedere.
Il dubbio è qeusto: ogni colonna calda ha avuto parecchi minuti per scaldarsi e quindi immagino che si sarà scaldata e quindi espansa per tutta l'altezza dell'edificio.
Però il crollo è partito da un piano specifico, ciò significa che pressochè tutte le colonne si siano spezzate/indebolite proprio in quel piano.
...e quindi: dato che l'allungamento delle colonne calde è stato per tutto l'edificio, come mai così tante colonne fredde si sono rotte/indebolite in quel piano?
__________________
L'amore non ha mai detto di essere eterno. (Osho)
cprintf è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-12-2006, 15:04   #159
Banus
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Messaggi: 894
Rispondo un'ultima volta, per il resto ti consiglio di fare i calcoli, leggere relazioni tecniche e altri dati facilmente reperibili.

Quote:
Originariamente inviato da cprintf
Il punto non è che il processo sia rapido. Il punto è che sia rapido come una caduta libera in aria, è lì il problema grosso, IMHO.
L'incertezza sulla durata del crollo è abbastanza alta, dal momento che l'ultima fase è completamente oscurata dalla polvere. Se la discrepanza è del 20% è accettabile, se è del 100% ci sono problemi.

Quote:
Se ammettiamo che le colonne si siano semplicemente piegate stiamo dicendo che hanno offerto una resistenza continua nel tempo che possiamo anche immaginare consistente.
Ma nemmeno provi a calcolare quanta resistenza
La struttura offre una resistenza che però diventa sempre più piccola con il procedere del crollo, che alla fine procede quasi come una caduta libera.

Quote:
Il discorso del piegamento a fisarmonica deriva dal fatto che le torri sono cadute in perfetta verticale.
Serve una forza orizzontale per mantenere le colonne verticali. Ogni minima inclinazione viene amplificata da una forza verticale (pensa a un bastoncino in equilibrio). Ci sono colonne ritorte, ondulate, piegate... perchè sono state soggette a diverse sollecitazioni nel crollo.

Quote:
Il dubbio è qeusto: ogni colonna calda ha avuto parecchi minuti per scaldarsi e quindi immagino che si sarà scaldata e quindi espansa per tutta l'altezza dell'edificio.
Però il crollo è partito da un piano specifico, ciò significa che pressochè tutte le colonne si siano spezzate/indebolite proprio in quel piano.
Questa parte è distinta dal resto, ed è analizzata dal NIST.
La conducibilità termica dell'acciaio è alta ma non infinita, quindi a parecchi metri dall'incendio le colonne erano a temperatura ambiente, e l'indebolimento è rimasto localizzato nella zona degli incendi. Le colonne si spezzano contemporaneamente perchè una volta superato il limite strutturale, alcune colonne cedono trasferendo il carico su altre colonne che a loro volta superano il carico di rottura... il NIST descrive anche l'ordine di cedimento (prima le colonne esterne, poi il nucleo centrale).
__________________
echo 'main(k){float r,i,j,x,y=-15;while(puts(""),y++<16)for(x=-39;x++<40;putchar(" .:-;!/>"[k&7])) for(k=0,r=x/20,i=y/8;j=r*r-i*i+.1, i=2*r*i+.6,j*j+i*i<11&&k++<111;r=j);}'&>jul.c;gcc -o jul jul.c;./jul |Only Connect| "To understand is to perceive patterns" Isaiah Berlin "People often speak of their faith, but act according to their instincts." Nietzsche - Bayesian Empirimancer - wizardry
Banus è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-12-2006, 15:13   #160
tremblay
Senior Member
 
L'Avatar di tremblay
 
Iscritto dal: Aug 2003
Messaggi: 2204
Se la dinamica del crollo appare così limpida ad alcuni, perchè hanno continuato a costruire edifici in acciaio per tutto questo tempo? Perchè la torre di Madrid che è bruciata per quasi 20h ha avuto solo un crollo parziale di 4-5piani nella sua parte piu' alta? Perchè nessun edificio al mondo (se si escludono WTC1, 2 e 7) sono mai collassati totalmente per incendi?
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