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#121 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Scauri (LT)
Messaggi: 622
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Mah... Molti qui condannano la pirateria adducendo potenziali acquirenti in meno, ma come è stato detto chi deve tirare avanti con poco più di 1000€ al mese il cd a 30€ non lo compra, quindi il danno economico non c'è, potete girarci attorno quanto volete! È vero che senza intrattenimento non si muore, ma di certo si vive peggio. Senza contare che la maggiore diffusione si traduce sempre in pubblicità: se io scarico un cd dei sonata artica e ne parlo bene nel forum può darsi che qualcuno lo compra originale,no? E per le serie tv, come la mettiamo? Se io la sera lavoro ho il diritto di videoregistrare prison break, ma se lo scarico si crea il problema? Cmq sono convinto che nei messaggi anti pirateria presenti sui dvd ci siano messaggi subliminali: anni fa si duplicavano le audiocassette e nessuno si strappava i capelli, e ci tengo a precisare che a quei tempi i volumi di vendita erano molto più bassi, ma non per questo le case discografiche hanno smesso di produrre e guadagnare! Infine ricordo ai puritani che anche il lending, il prestito, è vietato dal copyright, quindi se un amico vuole farvi ascoltare un cd o andate a casa sua o ve lo fate vendere per poi rivenderglielo!
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Ho concluso affari felicemente con Ghost66, MIKIXT, Djmarcograndi, rera, DANKO78, demy1981, solidguitarman, MarkManson, zanfolinux, paolo.cip, ste_ita, maxb81, schumyFast, SuperReLeone, jermoz, mauryxxx76, CLAUDIO78 |
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#122 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
Messaggi: 26110
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Quoto soltanto questo, perché sul resto ne abbiamo già parlato.
Questo NON giustifica il furto.
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Per iniziare a programmare c'è solo Python con questo o quest'altro (più avanzato) libro @LinkedIn Non parlo in alcun modo a nome dell'azienda per la quale lavoro Ho poco tempo per frequentare il forum; eventualmente, contattatemi in PVT o nel mio sito. Fanboys |
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#123 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Scauri (LT)
Messaggi: 622
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Quote:
Continuo a dire: MAH....
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#124 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
Messaggi: 26110
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E io continuo a non capire perché si dovrebbe legittimare un CRIMINE.
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#125 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Campoli Appennino (FR)
Messaggi: 1486
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Quote:
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Ho trattato con: pakirri, superpippo32,addicted. Ultima modifica di REN88 : 27-07-2008 alle 11:08. |
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#126 |
Registered User
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 16
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Quello sulla condivisione ed il p2p è uno di quei dilemmi morali, e non, ai quali è difficile venirci a capo.
A mio parere alla base c'è il modo in cui ogni artista interpreta l'arte. Cosi come in passato ci sono artisti che si fanno pagare, ed altri che si accontentano di far rientrare solo i costi di produzione poichè appagati dal giudizio, si spera positivo, di chi ne ammira il lavoro. Avrò una visione eccessivamente romantica, ma vedo il p2p come una giusta risposta alla commercializzazione estrema di ogni tipo di forma artistica. Ritengo non sia giusto far aumentare a dismisura il volume d'affari di determinate aziende, tra l'altro sempre le stesse, in quanto non danno la possibilità alle emergenti di inserirsi in un mercato fatto da major e case di produzione già in accordo tra loro. Hanno semplicemente trovato un modo per aggirare l'antitrust, il p2p invece cerca di ribilanciare gli equilibri. Andate a parlare con tutti quei musicisti, attori, registi e scrittori di gran talento che si vedono sbattere porte in faccia per via della poca commercialità dei loro prodotti e vedete cosa ne pensano riguardo ai furti ed al p2p. Quando cinema e musica sono nati i loro introiti derivavano dalle vendite dei diritti a cinema e radio; la commercializzazione per il privato è avvenuta in un secondo momento, ma anche prima di tale avvenimento le aziende godevano di ottima salute! Quindi non ritengo necessario il pagamento di un'opera se già ho speso soldi per vederla al cinema. Ho già pagato per il lavoro dell'artista, basta cosi. Questo mio discorso non è per screditare il lavoro di tanti artisti, è il contrario... Sono sicuro che molti di loro non vorrebbero nemmeno essere pagati, gli basta l'appagamento, noi invece paghiamo l'azienda che commercializza quel prodotto, a scapito di artista e consumatore, ossia le due principali parti in gioco. Il p2p è una giusta risposta ad un sempre più frenetico e folle mercato che corre a ritmi e costi troppo sopra la media, oltre a rappresentare l'ultimo baluardo a difesa della libertà di espressione che ci viene negata al di fuori della rete. Io i soldi per l'arte me li faccio uscire ogni mese, ma nel prossimo, e spero non ce ne sia bisogno, li farò uscire per aiutare i ragazzi dello staff di colombo. In questi momenti c'è bisogno che noi della rete ci uniamo, c'è bisogno di solidarietà; sarei disposto a scrivere il mio nome, cognome ed indirizzo alla gdf con un bel messaggio: si, anche io scarico illegalmente...proprio come te! Se solo lo facessimo tutti però... Difendiamo la rete, l'ultimo baluardo alla difesa della democrazia. |
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#127 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 980
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La pirateria non danneggia nessuno. Loro vorrebbero far passare la tesi che se io mi scarico il film loro perdono 34,00 euro. Io il film se non lo potessi scaricare non lo comprerei affatto. Dove sta la perdita ? Sempre 0 entra nelle loro tasche.
La Microsoft autrice del software piu' piratato della storia dovrebbe essere fallita da anni e invece il suo fondatore e' uno degli uomini piu' ricchi del mondo. E' il modello di business che e' sbagliato. Il business intorno al diritto d'autore andrebbe rivisto completamente cercando di far entrare soldi nelle casse dei detentori in maniera diversa rispetto a "ecco il film" "dammi la pecunia". E poi vogliamo parlare dell'indotto che crea il P2P ? Quante aziende di hardware andrebbero a zampe all'aria senza gli appassionati che cambiano hardware ogni 3 mesi ? Quanti abbonamenti ADSL in meno venderebbero gli ISP senza il P2P ? Non facciamo sempre i moralisti pensando a quanti posti di lavoro si perdono con il P2P ma pensiamo a quanti se ne GUADAGNANO. |
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#128 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Como (PDN)
Messaggi: 426
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Quote:
Non muori se non metti nell'ipod una canzone. Perché cantanti, registi, attori, produttori dovrebbero regalarti il loro lavoro? Non sono solo i concerti che richiedono fatica, sai? Non è che schioccano le dita e magicamente si realizza un disco... Se proprio non puoi farne a meno, ci sono le radio, i film li passano sulle tv in chiaro dopo un po' di tempo... Tutti buoni a pretendere gratis la fatica di altri, poi quando si tocca il loro si invoca la forca! Tutti sostenitori del software (altrui) libero, e poi quando creano un programma si vogliono tutelare. E chi se ne frega se i cantanti si comprano stuzzicadenti d'oro, coi loro soldi ci possono fare quello che vogliono, così come io posso usare il mio stipendio come voglio senza doverne rendere conto a nessuno. Ma se tu arrivassi in ufficio con una macchina nuova, o dicessi che vai a farti le vacanze in Australia, troveresti giusto che il tuo capo ti dicesse "vabbé, di soldi vedo che ne hai abbastanza, non ti pago più"? Perché il ragionamento è lo stesso... E il fatto che la siae si mangi la maggior parte dei proventi, è un discorso che riguarderà i cantanti e la siae, non me come fruitore di un certo prodotto... [sia chiaro, la siae andrebbe riformata da zero, visto come gestiscono le cose (Report docet), e ho il mulo, ma non cerco giustificazioni assurde...]
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Qualcuno qui dentro ritiene di essere l'illuminato, di avere la saggezza e che gli altri siano un branco di poveri idioti. Per questo se non è in grado di argomentare seriamente delle risposte, se non la pensi come lui o se provoca e gli rispondi fugge dal thread e ti mette in ignore list |
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#129 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Como (PDN)
Messaggi: 426
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Quote:
Se a uno piace far musica per il gusto di farlo, ed è realizzato semplicemente quando gli altri la apprezzano, permetterà di scaricarla liberamente. Ma se uno lo prende come un lavoro, e non solo una passione, è giusto che voglia avere un ritorno economico. Anche tu puoi metterti, che ne so, a riparare gratuitamente le auto, se ti piace farlo, ma non puoi pretendere che tutti i carrozzieri o i meccanici facciano lo stesso. Anche se lavorare sulle macchine o sui motori è la loro passione.
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Qualcuno qui dentro ritiene di essere l'illuminato, di avere la saggezza e che gli altri siano un branco di poveri idioti. Per questo se non è in grado di argomentare seriamente delle risposte, se non la pensi come lui o se provoca e gli rispondi fugge dal thread e ti mette in ignore list |
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#130 |
Junior Member
Iscritto dal: Apr 2008
Messaggi: 7
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Crimine solo perchè così lo chiama il "mio" Stato?
Chiamatemi pure criminale: il mio senso morale non si sentirà certo offeso; con tutto il rispetto, non sono io a fare di questo paese una m***a. Mi preoccuperò di più quando farò qualcosa che, pur non definito dal "mio" Stato come crimine, sentirò come tale. |
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#131 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Scauri (LT)
Messaggi: 622
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Lungi da me pensare che chi produce arte non debba essere pagato, ma è il modello di business che è sbagliato: io sono un musicista dilettante, e se dovessi riuscire a incidere un album di qualità commerciale (a livello di studio di registrazione eh, perchè de gustibus) lo venderei online, proponendo sia il prodotto fisico che il download a donazione, stile radiohead. Credo che con centinaia di milioni di potenziali acquirenti qualcosa in tasca me ne verrebbe!
In un mondo ideale il p2p non avrebbe ragione di esistere: ognuno paga una flat a prezzo popolare, e poi può usufruire di tutto sia da casa che da mobile, ad alta velocità, e a seconda dell'hash del file l'artista/casa di produzione del film/gioco viene retribuita dal fornitore del servizio. Se vi fate 2 conti, considerando costi dei supporti,packaging e distribuzione converrete che conviene sia al produttore che al consumatore!
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#132 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Rep. San Marino
Messaggi: 633
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#133 | |
Registered User
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 16
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Quote:
E tu credi che adesso sia l'artista a decidere il prezzo di mercato? Io sto puntando il dito contro i veri criminali, ossia le major e le multinazionali! Non sono affatto necessarie, e le etichette autoprodotte e le produzioni indipendenti ne sono l'esempio, sono solo un canale intermediario tra l'artista ed il consumatore...ma non accetto che un canale intermediario tiri via una barca di soldi dalle NOSTRE tasche, non da quelle dell'artista! In Rainbows dei Radiohead è stato uno schiaffo morale a tutto il movimento capitalista che ruota attorno al mondo della musica. Molte fonti ufficiali dichiarano che è stato un grosso fallimento, i Radiohead no. Non è giusto che io paghi 40€ per un cd e che 10 ne vadano all'artista...se ne andassero 30 sarei già più contento, sarebbe proporzionale...ma visto che quel canale intermediario non fa altro che spedire i cd dell'artista nei negozi non vedo il perchè di tutto quel guadagno. |
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#134 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2006
Messaggi: 2805
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In effetti, però è anche vero che il "prestito dell'originale" è l'unica forma di "condivisione" che sarebbe letteralmente impossibile da arginare, su tutto il resto le contromisure si sprecano, sullo "sharing" dell'originale (supporto + contenuti, come è ovvio) non si può fare nulla.
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#135 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
Messaggi: 26110
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Perfettamente in linea con Bizkaiko.
![]() E ribadisco: se non vi piace il modello attuale potete benissimo: - BOICOTTARE le multinazionali; - cambiare le leggi. Anziché commettere un CRIMINE. Accomodatevi.
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#136 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2005
Città: Scauri (LT)
Messaggi: 622
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Aridaje...
dal De Mauro: crì|mi|ne s.m. AU 1 delitto particolarmente efferato, grave o crudele 2 estens., azione particolarmente deprecabile: è un c. sprecare tutto questo cibo!
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#137 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Città: Germania
Messaggi: 26110
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Non c'è problema:
http://www.demauroparavia.it/91835 re|à|to s.m. 1 AU TS dir., atto libero e volontario compiuto in violazione di una norma penale per il quale l’ordinamento giuridico prevede una sanzione specifica: commettere un r., il fatto non costituisce r. 2 AU estens., iperb. o scherz., grave colpa, mancanza ingiustificabile: non è mica un r. se per oggi copio i compiti!, mangiare i funghi con il formaggio è un vero r.! Sempre di un atto ILLECITO stiamo parlando, ed è quello che state cercando di giustificare in tutti i modi.
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#138 |
Registered User
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 16
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Durante la seconda guerra mondiale, in Germania, era un crimine simpatizzare per gli ebrei, ciò non vuol dire che lo sia davvero.
Cosi come si dovrebbe dare un peso ai soldi, lo si dovrebbe dare alle parole. |
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#139 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
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Quote:
AL massimo bisogna parlare di reato. E un reato avviene quando si violano i termini fissati da una legge. Ma siccome la legge non è universale ed eterna ciò che è reato oggi potrebbe non esserlo domani. E viceversa. Oltretutto quando una grossa fetta, se non la maggioranza dei cittadini, viola le norme fissate da una legge, bisogna obbligatoriamente chiedersi se non sia la legge ad essere sbagliata. Se la maggioranza dei cittadini non ritiene la violazione del copyright un reato, allora è la legge ad essere sbagliata. Punto altrettanto importante è il fatto che la definizione di reato deve avere una corrispondente identificabilità della vittima e del danno. Come è stato già spiegato il rapporto tra download illegale e mancato guadagno per le case discografiche non è assolutamente univoco ed immediato. Al contrario come si legge in questo articolo http://www.economist.com/business/di...ry_id=11751035 le case discografiche utilizzano i dati derivanti dalla pirateria per migliorare il proprio business ed aumentare le proprie entrate. Secondo me è chiaro che l'approccio manicheo alla questione è sbagliato. Alla base di tutto c'è l'evoluzione tecnologica, che ha modificato il modo di comunicare e la disponibilità per l'entertainment. Non è con la forza repressiva della legge che si possono bloccare le conseguenze della rivoluzione teconologica. E' il business model delle case discografiche e dei produttori che deve cambiare |
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#140 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2002
Messaggi: 980
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Quote:
E' sbagliato il come lo vendono e a quanto lo vendono. I mancati introiti non sono sicuramente attribuibili al P2P ma alla cecita' e alla vetusta' del modello di business che si basa sullo sfruttamento a scopo di arricchimento delle opere di ingegno. |
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