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#81 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
Messaggi: 1874
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Quote:
In sostanza, siamo/siete sicuri che l'imperscrutabile volontà approvi l'assolutismo di questa visione?
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960). |
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#82 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Quote:
La mia personale risposta semplice e semplicistica è che non vedo assolutismi... una persona cristiana è chiamata a vivere la sua fede nel modo più pieno possibile, ma questo non esclude errori, deviazioni dalla dottrina ufficiale, ripensamenti e cambi di direzione, anzi, lo sperimentarsi nella vita giocandosi fino in fondo è fondamentale per un cristiano. La Chiesa rimane come punto di riferimento, la cosa che incasina il tutto è la dimensione del peccato-perdono... De facto un cristiano è chiamato alla perfezione, ma de facto è un peccatore che deve cercare per tutta la vita di avvicinarsi alla perfezione, continuando a rialzarsi dopo ogni errore. Tutto questo per ottenere la propria felicità, sia ben chiaro Spesso mi sembra di capire che le disposizioni della Chiesa siano prese non in questo senso di "direzione da mantenere", ma come legge implacabile che non permette sgarri, pena scomunica-inferno-condanna permanente. Il che è assurdo, vista la dottrina e la centralità della conversione continua per i cristiani stessi nella Chiesa stessa. PS: Quote:
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...Grazie caro Lolek! |
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#83 |
Member
Iscritto dal: Nov 2004
Città: Vicenza
Messaggi: 297
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mi sa che non avete capito il punto, della gaffe di Ratzinger
![]() Politici e aborto, il Papa vola in Brasile e scivola sulla conferenza stampa Ignazio Ingrao Giovedì 10 Maggio 2007 alle 9:28 panorama da San Paolo del Brasile La “prima volta” di papa Benedetto XVI è stata piuttosto turbolenta. Sul volo che lo portava a San Paolo in Brasile per la V Conferenza generale dell’episcopato latino americano, Ratzinger si è cimentato con la sua prima conferenza stampa. Venticinque minuti di domande libere da parte di 70 giornalisti da tutto il mondo. Ma quello che per Wojtyla era la consuetudine, per Benedetto XVI rischiava di trasformarsi in un nuovo incidente diplomatico. Al pontefice è stato chiesto di commentare un provvedimento dei vescovi messicani che, secondo quanto riportato dalla stampa, avrebbero scomunicato i politici che hanno votato a favore dell’aborto. Il Papa ha risposto che “la scomunica non era un atto arbitrario ma è prevista da Codice di diritto canonico”. Tuttavia, ha subito aggiunto, “l’uccisione di un innocente, di un bambino è incompatibile con l’essere in comunione con il corpo di Cristo”. Due affermazioni contraddittorie: perché la prima prevede un grave provvedimento canonico, la scomunica. Mentre l’altra richiama una punizione più circoscritta: il divieto di ricevere l’Eucaristia. Immediata la precisazione del portavoce del Papa, padre Federico Lombardi: “Il Papa intendeva dire che chi vota leggi a favore dell’aborto si autoesclude dalla Chiesa”. Dunque non può fare la comunione ma non viene scomunicato. Anche perché il Codice di diritto canonico prevede la scomunica solo per coloro che materialmente decidono e compiono l’aborto: madri, medici e infermieri, ma non per i politici che abbiano approvato leggi abortiste. E nemmeno i vescovi messicani avevano in realtà inteso scomunicare i politici . Ma era già troppo tardi: la precisazione del portavoce del Papa non è arrivata in tempo. Le agenzie di tutto il mondo avevano già titolato: Ratzinger scomunica i politici che votano leggi abortiste. E si sono accese violente polemiche al riguardo in Messico e Stati Uniti. Ancora una volta Ratzinger, l’intellettuale che pesa ogni parola, è caduto vittima dei meccanismi dell’informazione. Dietro questo confronto c’è tuttavia un problema più complesso: la stesura di un nuovo documento su bioetica e vita umana ad opera della Congregazione per la dottrina della fede, in occasione dei vent’anni dal precedente Donum Vitae. Nel nuovo testo, che è ancora allo studio, verrà certamente affrontato il tema del ruolo dei politici (e segnatamente di quelli cattolici) rispetto a legislazioni abortiste o contro la vita umana. E l’orientamento potrebbe diventare ancora più restrittivo dell’attuale.
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Sono contrario al matrimonio dei preti: se fanno figli, siamo finiti. (cit) |
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#84 |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2005
Messaggi: 342
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ok, no all'aborto. Ma razzinghe me lo spiega dove vanno a finire le anime dei bambini morti senza aver ricevuto il battesimo?
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#85 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
Messaggi: 1874
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Quote:
Qui (non stupitevi) voglio spezzare una lancia a favore di Ratzi. Ma è possibile che uno non possa nemmeno avere il tempo di spiegare esattamente cosa intende comunicare, senza che una banda di sedicenti "giornalisti", non appena captate alcune parole che si prestano al titolone sensazionalistico, fuggano sgomitando per essere i primi a comunicare la "notizia"?? E' più giusto pretendere che ogni personaggio pubblico segua un corso di "corretta comunicazione in conferenza stampa" o che i giornalisti facciano una volta tanto il loro lavoro come dovrebbe essere fatto, preoccupandosi di interpretare correttamente il pensiero della persona che intervistano (anche perdendoci qualche minuto in più) per offrire una buona informazione ai propri lettori? Se c'è una cosa che mi indigna profondamente è la tolleranza con cui si guarda al dilagante pressapochismo professionale che c'è in giro.
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960). |
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#86 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Forlì
Messaggi: 269
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E quella messicana? In USA frange estreme sono arrivate all'omicidio (di medici abortisti) perchè favorevoli alla vita! |
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#87 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Quote:
Quella che definisci Misericordia divina sei sicuro che sia misericordia come la intendiamo noi? E così pure siamo sicuri che la Provvidenza divina si esplicita come noi la "codifichiamo" nella dottrina? Ha senso "codificarla" dicendo quello che Dio "vuole" o "non vuole", "fa" o "non fa"? Che io sappia l'agire di Dio (per definizione) è imperscrutabile e trascende tutto, e penso vada ben al di là di quello che ha rivelato agli uomini (per chi crede alla Rivelazione), altrimenti Dio sarebbe.....tutto lì! Il che è ovviamente assurdo! Nessuno può dire con certezza nulla della volontà divina (del resto non avrebbe nemmeno senso fare atti di fede altrimenti) e mi pare che a volte ci si dimentichi che Dio non è semplicemente il "paparino buono" (nel solco dell'ottica cristiana), è prima di tutto qualcosa che trascende tutto e tutti. Dare per scontato quello che si dà per scontato quando si parla di un uomo (anche solo il fatto di avere una "volontà" che funzioni secondo paradigmi di un uomo qualsiasi) non è certamente corretto quando si parla di Dio, perchè, anche credendo nell'Incarnazione di Dio nella persona di Gesù (con tutto quello che comporta, contenuti della predicazione compresi), resta cmq Dio. Ultima modifica di lowenz : 10-05-2007 alle 19:03. |
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#88 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2001
Città: Lido di Ostia
Messaggi: 1612
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il che non sarebbe male.. io sogno un futuro governo che una volta "non rinnovati" i patti lateranenzi, isoli il vaticano come stato a sé a tutti gli effetti. Se vogliono essere uno stato a se facciano politica dentro le loro 4 mura, e la finiscano di mettere bocca e mani su tutto cio che non gli riguarda , radiovaticana in primis.
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#89 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Quote:
Il problema è che, mi pare di capire, per te una discussione ha valore solo nel momento in cui si seguono determinati criteri di scientificità, oggettività, dimostabilità, razionalità. Quando mi chiedi "sei sicuro che", cosa mi stai chiedendo? Mi chiedi di dimostrartelo secondo tali criteri, o mi chiedi di dirti quello in cui credo, quello che secondo me è vero? Forse il nodo sta nel credere/sentire che esiste una consapevolezza, una certezza che sta in un piano diverso da quello del "metodo scientifico", ma non per questo irrazionale. Usare la ragione per me non significa limitarsi a quello che viene da determinati canali e con determinati criteri, ma significa porsi in maniera integrale e umana di fronte a delle domande e, nella consapevolezza della propria limitatezze e quindi nell'apertura all'eventuale cambio di direzione, rispondersi in coscienza con la propria verità. IMHO qui può nascere un confronto molto più prolifico della solita "battaglia delle dimostrazioni". Certo, un forum è molto limitante per questo ![]()
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...Grazie caro Lolek! |
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#90 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: Este (PD)
Messaggi: 2908
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Quote:
E' illogico. Puoi credere per mille motivi ma non puoi credere usando la ragione.
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<<La Verità non richiede fede.>> |
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#91 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Messaggi: 2910
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Quote:
![]() A parte questo, ci sono fior fiori di documenti sui rapporti tra fede e ragione, tutto quello che mi permetto di scrivere è una frase del carissimo Papa nella mia sign: "la fede e la ragione sono le due ali con cui lo spirito umano si innalza alla contemplazione della verità"
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#92 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Quote:
![]() Cmq ci mancherebbe altro che io chieda di applicare criteri di demarcazione scientifica a Dio, sarei proprio uno sciocco ![]() La "questione Dio" giustamente - come tu dici - si può affrontare in modo razionale, ma non certo scientifico, ricordando inoltre che la stessa scienza (diversamente da quello a cui si crede) non si riduce all'empirismo ("conta solo quello di cui si ha esperienza") da ben 100 anni, quindi non preoccuparti che per il sottoscritto non conta solo quella che kantianamente si indica con "sensibilità" (cioè il dominio dei sensi: vista, udito, ecc.), pur restando tuttavia un elemento "influente" per quanto riguarda la capacità di conoscere dell'uomo "qualsiasi" (basta pensare a Tommaso che DEVE toccare le piaghe di Cristo per credere nella Resurrezione). La questione piuttosto riguarda il legame razionalità-evidenza-"assenza di nascondimento" (a-letheia in greco) e quindi verità, indipendentemente dal fatto che si stia facendo un discorso scientifico (e pertanto inerente a cosa "oggettive", "dimostrabili", benchè solo matematica e logica vivano di dimostrazioni, in generale la scienza NO ![]() ![]() Tutto qui ![]() Ultima modifica di lowenz : 11-05-2007 alle 21:38. |
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#93 | |
Messaggi: n/a
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Quote:
E questo perchè la Chiesa FA politica, sfido a dire il contrario. |
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