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#61 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
Messaggi: 2371
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Kotoshi mo yoroshiku onegai-itashimasu |
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#62 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
Messaggi: 692
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Le SUE ultime parole famose: :D
"Intanto come detto sopra un primo passo per discutere di status quo sarebbe conoscerlo, ma vedo che ai dati si preferisce la disinformazione spicciola."
Siamo simili ....del resto è una bella gioia!! ![]() ciao P.s....senza polemica , non c'è cattiveria ![]()
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#63 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Non sono informato, qualcuno mi spiega perchè solo alcuni pensionati che ne hanno diritto hanno avuto l'aumento? E gli altri? Con che criterio vengono scelti? Detto che i soldi stanziati, lo dice nel link di Mailandre, sono stati persino sottoutilizzati. |
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#64 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
Messaggi: 692
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516 euro di pensione
Pensionati con più di 70 anni e con reddito inferiore ai limiti stabiliti dalla legge; titolari di pensione sociale, assegno sociale, di pensione a carico dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e autonomi, di pensione dei fondi esclusivi e sostitutivi; invalidi civili con 70 anni di età; invalidi civili totali, sordomuti, ciechi civili assoluti o titolari di pensione d’inabilità con almeno 60 anni di età. Questi i soggetti che hanno diritto ad una pensione di 516,46 euro al mese,il famoso milione al mese. Dal requisito reddituale è escluso quello della casa di abitazione; nel caso poi di pensionato coniugato, occorre considerare anche il reddito del coniuge. E’ poi previsto un meccanismo di bonus per coloro che hanno versato contributi per attività lavorativa: per ogni cinque anni di contributi viene fatto lo sconto di un anno. In sostanza con 25 anni di contributi si può beneficiare dell'aumento a 65 anni di età, con 10 anni di contribuzione si può averlo a 68 anni, con soli 5 anni di contributi a 69 anni di età e così via. I soggetti interessati, in totale 2,2 milioni di pensionati italiani, sia gestiti dall'Inps che dall'Inpdap. Anche i pensionati italiani residenti all'estero, possono ottenere l'incremento della maggiorazione sociale finalizzata a garantire un reddito mensile equivalente a quello di 516,46 euro (un milione al mese). Dal 1° gennaio 2003 ai pensionati italiani residenti all'estero e in possesso dei requisiti reddituali, l'incremento della maggiorazione sociale viene concessa indipendentemente dal requisito dei dieci anni di anzianità contributiva minima, in costanza di rapporto di lavoro. Negli anni successivi al 2003, queste condizioni potranno essere modificate se, a seguito di verifiche periodiche, l'onere per l'incremento della maggiorazione dovesse risultare superiore a quello previsto dalla relativa autorizzazione di spesa. (D.M 01/12/2003, G.U 09/12/2003 n° 285) ciao P.s. c'è anche sul sito di Forza Italia...dunque niente omertà..almeno x stavolta!!
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#65 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
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Anche il sito di Forza Italia conferma che solo 1.550.000 persone abbiano beneficiato di tale "promozione"
![]() http://www.forza-italia.it/speciali/...i_pensioni.htm ciao
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#66 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
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In quel che hai postato c'è scritto che sono 1.5 milioni su 2.2 che hanno i requisiti (e non su 6.6 milioni come nel tuo post precedente, birichini hanno barato sul denominatore per peggiorare la statistica
![]() ![]() E gli altri 700 mila perchè non la ricevono? Tutt'ora non ho capito perchè qualcuno che ha i requisiti non riceve l'aumento. |
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#67 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
Messaggi: 692
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mancano ancora quelli all'Estero,...e si , vuoi che non diamo un milione anche a quelli??!!!
"Pensioni, più soldi per gli italiani all’estero Buone notizie per i pensionati italiani all’estero in attesa dell’aumento dell’assegno a 516 euro. Il ministero del Welfare, d’intesa con quello dell’Economia, ha infatti deciso di concedere un aumento massimo di 123,77 euro, fino a concorrenza dell’importo di 516 euro. I beneficiari sono circa 200.000 di cui poco meno di un terzo in Argentina. Gli aumenti scatteranno in tempi rapidi in quanto sarà utilizzata la procedura semplificata dell’autocertificazione e si farà ricorso anche ad internet per le comunicazioni. Con i 200.000 residenti all’estero salirà a circa 1.800.000 il numero dei pensionati beneficiati dall’aumento portando l’utilizzo dei fondi stanziati a 1.620 milioni di euro. A rivolgersi al ministero del Welfare era stato l'Inps che il 7 febbraio scorso aveva chiesto come regolarsi con gli italiani all’estero prospettando alcune soluzioni. E nei giorni scorsi è arrivata la risposta del ministero. Nel caso delle pensioni liquidate in regime di convenzione internazionale, ha scritto il ministero del Welfare, viene individuata una misura massima della maggiorazione sociale applicabile di 123,77 euro, pari alla differenza tra il trattamento minimo vigente e il limite di 516,46 euro posto dalla finanziaria. In pratica ciò significa che l’aumento non potrà superare i 123,77 euro, perciò tutti i pensionati che attualmente percepiscono un assegno inferiore al minimo di 392,69 euro, non raggiungeranno il tetto di 516 euro, mentre per chi è sopra il minimo l’aumento scatta fino a concorrenza dei 516 euro. Tale criterio di aumento, ha spiegato il ministero, è stato adottato «anche al fine di non vanificare la previsione di inesportabilità del trattamento minimo» stabilita dalle convenzioni internazionali ratificate dal nostro paese. " Credo però che x adesso siano solo parole....si sta ancora discutendo... Mancano ancora quelli che secondo INPS non hanno inoltrato la domanda....mà !! ![]() Comunque sono ancora tanti che non raggiungono i 516€ al mese(+ di 4.000.000 credo)....speriamo ci pensi qualcuno, indipendentemente dallo stato dell'arte!! ciao..vado a nannina...sogni d'oro ![]()
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#68 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2000
Città: The city of wasting disease
Messaggi: 7389
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beh, su circa 55milioni... si tratta di un 3% della popolazione che vive in situazioni di povertà, praticamente, e che si trovano a non aver più da pagare le tasse... non sono tanti, ma è meglio che niente non credi? cosa aveva fatto invece la sinistra, oltre ad aumentare il numero di persone che guadagna stipendi da fame grazie ai contratti di apprendistato, stage, cococo e balle varie? |
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#69 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
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LuVi |
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#70 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2000
Città: The city of wasting disease
Messaggi: 7389
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mettiamola così: l'apprendistato fino a 28 anni durante il governo d'alema l'apprendistato per chi ha già un diploma o un titolo di studio anche ... |
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#71 | |
Bannato
Iscritto dal: Feb 2000
Città: The city of wasting disease
Messaggi: 7389
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e cmq, da questo governo potrei anche aspettarmele riforme del genere, ma da un governo che si dice di centrosinistra no. non posso accettare di essere preso per il culo da quelli che dovrebbero difendere i lavoratori... |
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#72 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 1999
Città: Falconara M.ma - Ancona
Messaggi: 257
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E' per questo che sono incazzato con quei signori che anziché comportarsi da sinistra hanno voluto fare solo gli interessi degli imprenditori con la speranza di ottenere un aiuto per rivincere le elezioni, mentre, giustamente, sono stati inchiappettati. Così i vari d'Alema, Treu, Rutelli e compagnia imparano a non fare politiche di sinistra.
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c'avemo i moscioli, c'avemo i moscioli, c'avemo i moscioli e ce piace el vì..el vì roscio de morro è bono, è bono, è bono, ma tigne un bel pò...cavalier banana: " miseria, morte, terrore. Per la miseria parlate con me...".La bandiera a stelle e strisce ti conquista e ti rapisce, puoi macchiarla anche di sangue poi la lavi e non sbiadisce. La bandiera a stella e strisce sei buono e ti colpisce e non avrà pietà |
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#73 | |
Member
Iscritto dal: Jan 2004
Città: New York-Milano
Messaggi: 287
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Ma nel 2005 credi ancora che la dicotomia dx e sx esista cosi netta e sia fondata su questi luoghi che dir comuni è il minimo?
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" Torno a ribadire, per chi ancora non ha capito e soprattutto per chi non ha voglia di capire, che noi non alzeremo le tasse ma le abbasseremo " Romano Prodi |
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#74 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
Città: Franciacorta (BRESCIA)
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![]() Il polso della povertà Il miracolo economico promesso dal governo Berlusconi all’atto del suo insediamento è ora mai solo pura fantasia. Non solo non c’è stato alcun miracolo economico, ma il nostro paese ed il mondo intero stanno attraversando una delle più gravi crisi economiche da quando il sistema sociale capitalistico è diventato il sistema sociale dominante. Cresce sempre più il numero dei nuovi poveri e cresce fra il ceto medio, fra gli impiegati medio alti o fra i dirigenti industriali. Sono circa cinquecentomila i piccoli risparmiatori truffati dai bond argentini che non saranno mai più restituiti e si tratta di circa 40 miliardi di dollari. Nel crac Parmalat sono coinvolti altri centomila piccoli risparmiatori che hanno visto bruciare letteralmente tutti i propri risparmi. Famiglie benestanti si sono ritrovate da un giorno all’altro in miseria. Gli stessi quotidiani nazionali non hanno potuto fare a meno di segnalare il fenomeno riportando testimonianze come quelle che segnaliamo in questo numero di TdF. Secondo l’Istat i poveri in Italia sarebbero circa 7 milioni, quasi 2 milioni e mezzo di famiglie. Per 2 milioni e 900 mila l’Istat parla di una condizione di povertà "assoluta". Ma i dati dell’Istat non convincono. Si ha la netta sensazione che la realtà sia molto più grave di quello che i dati ufficiali dicono. Eppure i propagandisti del presidente del Consiglio parlano di aumento dell’occupazione citando numeri "ufficiali" di cui non spiegano il significato. La realtà è ben diversa, come sanno i lavoratori. Quei numeri indicano infatti solo l’aumento dei precari che nel corso dell’anno sono riusciti a fare qualche mese di lavoro e per di più sottopagato. Lavori precari gestiti da ditte private, che sempre più assomigliano alle vecchie organizzazioni di caporalato delle campagne meridionali, con i lavoratori costretti a subire condizioni di lavoro impossibili, pur di portare a casa qualcosa. Ma la povertà è una emergenza mondiale. In un rapporto dei vescovi degli Stati Uniti del 13 gennaio 2004, riportato dall’Agenzia Vita, intitolato "Il polso della povertà", si denuncia una crescita di povertà ed esclusione nel paese più potente del mondo. Sono 35 milioni gli americani che vivono al di sotto della soglia della povertà. E negli USA si è poveri quando si appartiene ad una famiglia di quattro persone che guadagna meno di 18 mila dollari lordi l’anno. La ricerca sottolinea come le cose vadano sempre peggio. Nel 2003, infatti, il numero dei poveri è aumentato negli USA di 1 milione e 700 mila persone; sembra incredibile, ma nell’America dell’obesità un bambino statunitense ogni sei vive nelle incertezze e nella fame. Sono queste le forze di riserva per le avventure militari dell’amministrazione Bush. La maggior parte degli americani, sebbene preoccupata, non ha però idea di quanto diffuso sia il fenomeno della povertà. Stima infatti che negli States ci siano solo 2 o 3 milioni di poveri. Anche negli USA i mezzi di informazione riescono ad ingannare la popolazione sulla realtà di un sistema sociale profondamente ingiusto ed oppressivo. Nella vecchia Europa le cose non vanno meglio. In Francia l’Abbè Pierre ha lanciato, dalle pagine del quotidiano cattolico francese La Croix, un accorato appello a mobilitarsi contro il dramma dei senzatetto, contro l’inquinamento atmosferico e contro le ingiustizie. Ormai novantenne, l’abate scrive: "Il mondo è infelice. Quelli tra noi che non sono affamati, che hanno un lavoro e un tetto, sapranno rispondere alla miseria implacabile di molti?". A proposito del degrado ambientale si oppone al "cieco rifiuto dei capi di stato a mettere fine all’inquinamento atmosferico" e chiede "apertura alla crescente immigrazione di coloro che non vogliono cedere alla disperazione". A cosa è dovuta la crisi economica e come combatterla? Se ne potrà uscire fuori facendo ricorso alla cosiddetta "finanza creativa" propagandata dal governo Berlusconi? O funzionerà invece il finanziamento dell’industria bellica promosso dall’amministrazione Bush come volano per l’economia americana e mondiale? Nessuna ricetta potrà mai impedire le crisi economiche del sistema capitalistico. I poveri sono l’altra faccia di un sistema sociale ingiusto. All’arricchimento di Callisto Tanzi e soci, corrisponde la disperazione dei centomila risparmiatori che non hanno ormai più nulla. I poveri sono il risultato della ferrea logica del profitto capitalistico. Le grandi imprese multinazionali ritengono di essere padrone del mondo, di tutte le risorse naturali, di tutte le persone considerate poco più che nulla. I crac della Parmalat in Italia o della Enron negli Usa hanno messo in evidenza un’assoluta mancanza di moralità dei grandi finanzieri. Inoltre il confine fra criminalità ed economia si fa sempre più stretto man mano che avanza la globalizzazione. Solo un’economia che rimetta al centro l’uomo ed il rispetto per la sua dignità e per l’ambiente in cui vive potrà eliminare ogni crisi. è quello che noi cristiani chiamiamo "il Regno di Dio". Giovanni Sarubbi link: http://www.tempidifraternita.it/edit...ed_2004_02.htm ciao
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#75 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
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La metà dei pensionati sotto la soglia di povertà
Nell'ultimo anno, il sistema previdenziale italiano ha distribuito complessivamente circa 22 milioni (22.093.878) di prestazioni pensionistiche a circa 16,4 milioni (16.384.671) di anziani. I pensionati con più di 64 anni rappresentano il 64,7% (10.602.480) del totale, di cui una quota pari al 15,8% è ultraottantenne (2.590.61I). La presenza femminile tra gli anziani è prevalente: le donne pensionate con più di 64 anni sono il 69,1% contro il 59,6% degli uomini. Dall'esame del reddito percepito dai pensionati ultrasessantacinquenni emerge che: il 52,3% ha un reddito inferiore 750,00euro mensili (lire 1.452.000 circa, valore inferiore alla soglia di povertà relativa - pari a € 810,32= lire 1.569.000 - definita dall'Istat); il 34,7% dispone di un reddito compreso nella classe tra € 750,00 e € 1.500,00 mensili (lire 1.452.000 - 2.904.000); il restante 13% riceve un reddito superiore a € 1.500,00 mensili (superiore a lire 2.904.000). (Fonte: Istat) link: http://www.intrage.it/rubriche/previ...icolo265.shtml ciao
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#76 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2000
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Povertà: allarme Caritas, 7 milioni sotto la soglia di sussistenza
Allarme poverta' in Italia: ''si sta smantellando'' il sistema di welfare ed avanzano nuove categorie di poveri, come i giovani che non hanno certezze sul lavoro, gli anziani alle prese con problemi di salute, i nuclei familiari che si separano. La denuncia viene dal rapporto 2004 sull' esclusione sociale messo a punto dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan (dal titolo ''Vuoti a perdere'') dedicato a quelle forme di poverta' sempre piu' frequenti, che individua nuove categorie di disagiati anche per effetto del calo dei servizi pubblici. La ''forte novita''' del rapporto, alla sua quinta edizione, che conferma la tendenza a non soffermarsi sui numeri - ha detto detto mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana ad una conferenza stampa - riguarda la richiesta di aiuto ai centri di ascolto della Caritas di nuove figure di persone, come i giovani e non giovanissimi con problemi di lavoro stabile, e nuclei familiari che non riescono ad arrivare alla fine del mese: ''I primi faticano a trovare un lavoro o ne vengono estromessi a 45-50 anni. Si tratta anche di famiglie numerose con un solo stipendio. I secondi sono per lo piu' nuclei separati che risentono delle doppie spese. Queste realta' subiscono la contrazione dei servizi perche' chi ne ha bisogno deve pagarli. La difficolta' quindi di queste persone e' duplice e paradossalmente e' un rischio che riguarda tutti noi''. Negli ultimi 10 anni le persone che vivono sotto la soglia di poverta' sono sempre rimaste circa 7 milioni. Dunque le politiche contro la povertà hanno fallito. Dei nuovi poveri, l'80% ha tra i 20 ed i 60 anni; il 54% e' costituito da donne. Celibi e nubili sono il 33% ma la quota dei coniugati e' piu' alta: 46,5%. Oltre il 15% sono 'senza fissa dimora', il 51,3% vive con dei familiari, il 27,2% sono conoscenti, il 21,5% vive da solo. E' questa in sintesi la fotografia fatta dalla Caritas in collaborazione con la fondazione 'E. Zancan', la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), contemplata in "Vuoti a perdere", ossia il Rapporto 2004 su esclusione sociale e cittadinanza incompiuta curato da Walter Nanni e Tiziano Vecchiato. Il rapporto 2004 individua poi le cosidette forme di 'disagio sociale' di cui soffrono gli italiani: shopping compulsivo, lavoro patologico, dipendenza da Internet e da telefonino, gioco d'azzardo, depressione, demenze, malattia di Alzheimer e 'dulcis in fundo' lavoro atipico flessibile. "Numerose persone oggi si trovano a vivere - si legge nel Rapporto - situazioni emergenti di disagio non sempre riconosciute come tali e proprio per questo piu' pericolose". Ma chi sono oggi i poveri in Italia? La Caritas e' in grado di dirlo avendo monitorato tra gennaio e marzo 2004 le persone che si sono rivolte nelle sue diocesi (14 al Nord, 30 al Centro e 28 al Sud) per trovare aiuto. Ebbene, delle 11.629 persone che hanno chiesto aiuto, l'80% ha tra i 20 ed i 60 anni, gran parte tra i 30 e i 40. Il 62,6% degli utenti non sono italiani e di questi il 40% e' senza permesso di soggiorno: indice del riproporsi in termini significativi - sostiene la Caritas - del fenomeno degli irregolari nonostante l'ultima regolarizzazi link: http://www.vita.it/articolo/index.ph...ID=48881%20%20(Caritas%207%20milini%20sotto%20soglia%20povertà) ciao
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#77 |
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#78 | |
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Iscritto dal: Nov 2000
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Sulla questione del Mercato del Lavoro, sfondi una porta aperta!! Non sono MAI stato d'accordo ad instaurare una flessibilità così radicale (concessione liberista) in nome dell'occupazione "sintetica". Ai tempi dell'apertura fatta dal Governo D'alema , io credo di aver fatto la mia parte (nei "nostri ambienti"), si è smerciata come risoluzione a problemi irrisolvibili che determinavano un malessere fra chi aveva un lavoro fisso ,a quelli invece che non l'avevano per nulla. Il risultato è stato quello che vediamo oggi,...è vero che "poco è meglio di niente",....ma è anche vero che non si può accettare tutto.La nostra flessibilità ,credo, sia la più estrema dei paesi industrializzati (certo non da paragonare a quella Cinese) e non vedo in lei la soluzione dei problemi della gente,..caso mai abbiamo risolto i problemi delle AZIENDE !! Vedo tanto malessere, vedo un filo che secondo me non può resistere a competere con il progresso di una società moderna,...non ho soluzioni spicciole,..ma ho la consapevolezza che questo non è il modo per far crescere il benessere di tutti!! Resta il fatto che fra le "innovazioni" fatte da d'Alema e quelle fatte da Berlusconi , non vi sono a mio parere sostanziali differenze,...un po come il detto: " Se non è zuppa è Pan bagnato"..... ciao
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#79 | |
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#80 | |
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Iscritto dal: Nov 2000
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Non parliamo dei compensi....e del loro valore d'acquisto,....non saprei se in America ci battono...non saprei!! ![]() ciao
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