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#61 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Pistoia
Messaggi: 107
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![]() ![]() Ciao Lore
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Assioma di Cole La somma dell'intelligenza sulla Terra e' costante; la popolazione e' in aumento. Filosofia di Steele Ognuno deve credere in qualcosa: io credo che mi berro' un altro bicchierino. Legge di Jenkinson Non funzionera'. |
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#62 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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![]() o a quella del forum, guarda la signature di Anakin (evidenziala perchè la parte interessante è in grigio) Cmq non trovo traccia di "scudo con biscione" nella visione ![]() |
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#63 |
Member
Iscritto dal: Feb 2004
Città: Pistoia
Messaggi: 107
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E' un complotto massonico, lo sapevo.
![]() That God Saves Our Souls. ![]()
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Assioma di Cole La somma dell'intelligenza sulla Terra e' costante; la popolazione e' in aumento. Filosofia di Steele Ognuno deve credere in qualcosa: io credo che mi berro' un altro bicchierino. Legge di Jenkinson Non funzionera'. Ultima modifica di Lor3nzo76 : 30-12-2004 alle 15:49. |
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#64 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: hinterland nord milano
Messaggi: 779
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sembra scritto da bin laden.
(non ci credo) |
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#65 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
Città: Roma (prima porta)
Messaggi: 3703
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se dio esisteva non avrebbe fatto 100.000 morti...
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MY PC: Intel i7 8700k @4.8ghz, 16gb ram ddr4(2600mhz), Gigabyte Z370P-D3, Strix vega64 (@1680/1050), Sound Blaster xfi titanium, Samsung 960evo 500gb trattato positivamente con: robby66; Emulatore; fabrimax84 |
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#66 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Città: AnTuDo ---------- Messaggi Totali: 10196
Messaggi: 1521
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Quote:
se parli del dio apatico e che lascia tutto scorrere di certo no... come diceva qualcuno l uno al di sopra del bene e del male.. non come quello degli uomini che e il bene ma non il male... che dopo alla luce dei fatti: sia che sia una morte che siano migliaglia..il dio degli uomini cade sempre in contraddizione....
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח - ![]() |
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#67 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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#68 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Io la mia opinione l'ho esposta sopra. E ripeto, la mia è una concezione filosofica, non religiosa. Cmq credo che l'ipotetico credente teorico "classico" (quello religioso) direbbe che la vita che conta è quella dopo la morte, perchè è quella piena e completa nella grazia di Dio, di cui questa è solo un'ombra, quindi per lui (sempre il credente saldo e teorico) il problema è "abbastanza" risolto. Resta il problema del dolore per i sopravvissuti e qui scatta la tipica idea risolutrice della prova. "Dio pone all'uomo delle prove, come il dolore, per maturare". Vedi Giobbe nella Bibbia. Siccome non ho mai apprezzatto tantissimo questi approcci ho deciso, almeno per la mia persona, di mettere tutto sul piano filosofico e abbandonare quello religioso che mi è sempre sembrato troppo incentrato sull'uomo e, ancor di più, sul destino della sua anima - nel caso poniamo che essa esista. Infatti concezioni come "Vita dopo la morte" e "Prova morale" sono intrinsecamente collegate all'anima e al suo percorso: io - e ripeto IO - ho sempre sentito troppo forzate queste concezioni in quanto mi sono sempre apparse rimedi a paure ancestrali quali quella della morte e quella del disobbedire al volere del padre - o più in generale di una guida della comunità (la prova morale è infatti legata all'oddedienza al padre e al rimettersi fiduciosi alla sua volontà: potrei citare tanti episodi biblici a riguardo). Poi ovviamente uno che non è d'accordo con me può girare la frittata e dirmi che queste paure sono "naturali" e insite nell'uomo appunto perchè Dio manda all'uomo dei messaggi tramite esse, in quanto Dio vuole la PIENA salvezza dell'uomo, anima in primis. Validissimo e così facendo si può controbattere a tutto quello che ho detto: ve lo dico io in primis così risparmio tempo a chi dovesse/volesse ribattermi. Semplicemente il sottoscritto lowenz non ragiona in termini di redenzione e salvezza, altri possono liberamente farlo. (Mi sono moderato da solo ![]() N.B.: non c'è alcun disprezzo nelle mie parole, solo tanto scetticismo su chi vede la vita umana come un percorso di redenzione. Lo dico perchè altrimenti iniziano a piovere critiche ![]() Ultima modifica di lowenz : 31-12-2004 alle 17:58. |
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#69 |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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Riassuntino veloce per chi dice che lowenz è oscuro:
-Chi ragiona in termini di redenzione dell'anima e sua salvezza il problema della morte e del dolore, anche se spinoso (ci mancherebbe altro), sa risolverlo. -Il sottoscritto si rifiuta di ragionare in termini di redenzione (quindi i "soliti" non cerchino di convincermi ![]() -Non ditemi che ho offeso la Chiesa o altre religioni: infatti ho iniziato la spiegazione dicendo "CREDO CHE", perfavore leggete bene e non dite che parlo a nome di chi è credente "classico" senza sapere cosa dico o apposta per portare a contraddizioni a mio uso e consumo ![]() Ho infatti detto che il mio discorso può essere girato ed arrivare alle stesse conclusioni a cui arriva la religione (ma non è detto che ci arrivi così). Ultima modifica di lowenz : 31-12-2004 alle 10:35. |
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#70 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Trento, Pisa... ultimamente il mio studio...
Messaggi: 4389
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![]() ![]() ![]() ![]() se dio fosse esistito non avrebbe permesso l'eccidio della consecutio...
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"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio) Il mio "TESSORO": SuperMicro 733TQ, SuperMicro X8DAI I5520, 2x Xeon Quad E5620 Westmere, 12x Kingston 4GB DDR3 1333MHz, 4x WD 1Tb 32MB 7.2krpm ![]() |
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#71 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
Città: Berghem Haven
Messaggi: 13526
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#72 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Milano Tokyo , purtroppo Utente con le palle fracassate
Messaggi: 2371
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da Avvenire
Ma il senso qual è?
Elio Maraone Un'immagine televisiva (tra le tante che hanno contribuito a farci sentire strettamente vicina la tragedia, quasi che affacciandoci al nostro giorno di festa potessimo scorgere «in diretta» il lutto dell'Asia) più di tutte ci sembra riassumere i contorni e il senso di una rovina continentale: un uomo dolente, le labbra serrate forse perché non trova parole o tutte le ha già consumate, avanza nell'acqua reggendo un bambinello nudo, contro uno sfondo di flutti che ancora si sfogano, e implicitamente minacciano. In una composizione che può richiamare alla nostra memoria figurativa innumerevoli Stragi degli innocenti e Madonne piangenti il Figlio morto, quell'uomo e quel bimbo sono l'emblema involontario, ma non per questo meno eloquente, anzi, della condizione umana nel momento delle prove estreme. Cioè quando anche la preghiera si fa disperata e le domande - come quelle silenziose che vengono, nel nostro caso, dall'uomo che sembra implorare aiuto e insieme dal bimbo che non sappiamo se moribondo o morto - difficilmente trovano una risposta, come difficilmente nell'attimo cruciale la trovò la tremenda questione: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Ovviamente le due vicende che stiamo raccontando o evocando non sono comparabili, però in parte sovrapponibili lo sono, perché il senso di abbandono di Gesù che all'improvviso non sente più la presenza del Padre non è diverso, nella sua umana essenza, da quello di coloro che, senza spiegazione apparente, o comunque soddisfacente, si sentono lasciati soli a confrontarsi con perdite incolmabili e per giunta, come suggerisce un'intima ribellione, ingiuste. Moltissimi di noi subiscono queste perdite e in genere le ferite profonde come una lezione amara, che ci sottrae alla smemoratezza favorita dai prodigi tecnologici e dall'egocentrismo sempre più diffuso per ricordarci la fragilità della nostra esistenza; e ancora - come viene sperimentato adesso su una scala di grandezza rara, che straordinariamente impressiona - l'estrema debolezza delle difese umane e la precarietà della vita stessa davanti alla violenza della natura. Difficilmente l'uomo contemporaneo accetta tranquillamente questa lezione, e anche il credente la trova intollerabile se non avverte più - come unica radice e spiegazione di tutto - la presenza operante di Dio. Il maremoto asiatico pone insomma in discussione, una volta ancora, il senso della vita, essendo tragedie e dolori un mistero spesso incomprensibile. La soluzione, come sappiamo, può essere illuminata e guidata soltanto dalla fede, che ci ricorda come Dio infinitamente e misteriosamente ci prediliga, e come la sua vera forza non stia nella potenza, ma nell'amore. Un amore spesso vilipeso, e più spesso offeso. Quando eravamo bambini, venivamo esortati a «non far piangere Gesù» con i nostri peccati. Ora, influenzati dalla cultura corrente, quella stessa che persuade a cercare per mare e per terra surrogati di Paradiso, siamo sovente tentati di dire che il peccato è meno grave di una catastrofe o della malattia incurabile di un nostro caro. Abbiamo così aperto, ce ne rendiamo conto, un discorso grave, e particolarmente arduo in circostanze tanto luttuose. Ma è stata l'immagine di quel bambino morto o moribondo a ricordarci che quelle regioni sono meta - anche - di turismo pedòfilo, sessuale. In troppi casi comunque predatorio. Ecco allora un'inattesa occasione per rimediare, e per dimostrare ai poveri di laggiù, con soccorsi immediati e con progetti di aiuto e prevenzione a lungo termine, un amore disinteressato, un rispetto limpido e duraturo.
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Kotoshi mo yoroshiku onegai-itashimasu |
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#73 | ||
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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Re: da Avvenire
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E cmq non è vero che "Soltanto la fede aiuta". Anche l'evidenza che questi fenomeni ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Ah, il sign. Elio dovrebbe scrivere "COME CREDIAMO", non "COME SAPPIAMO".....ma come al solito c'è un po' di tendenziosità. Ultima modifica di lowenz : 31-12-2004 alle 11:59. |
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#74 | |
Bannato
Iscritto dal: Aug 2001
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Re: da Avvenire
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Perchè devono sempre dire queste banalità? Perchè ogni volta si deve colpire chi ama la tecnologia? Queste persone credono che la tecnologia obnubili la sensibilità verso la morte? Sono proprio questi passi a fare aumentare il mio sdegno verso chi si dice religioso. Perchè OMOLOGANO tutti? Perchè si vuole sempre OMOLOGARE? Ultima modifica di lowenz : 31-12-2004 alle 11:55. |
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#75 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
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Messaggi: 1521
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crazie per la nottizzzizzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz se l avebbre io letto prima non sarei sbagliato ![]()
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#76 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
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#77 | |
Bannato
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Sono D'ACCORDISSIMO SU CIO' ma il problema è che questa interpretazione è legata ad una visione che i credenti religiosi hanno dell'anima, ovvero un'entità in cammino per la salvezza, in quel cammino che si chiama redenzione. Io - e ,ripeto, io, non tutti -, legando quest'intera ottica - quella della redenzione - alla "paura del non sapere perchè si è al mondo" non posso che rifuggirla qualora voglia ragionare razionalmente, proprio perchè la vedo legata ad una paura. Però capisco che in molte persone la domanda "Dove vado, perchè esisto, c'è uno scopo nella mia vita e in quella altrui?" è molto forte e quindi ho già messo le mani avanti dicendo che la comprendo benissimo, e che addirittura il mio discorso può essere girato come una frittata e fatto loro per le loro convinzioni: solo che io preferisco domandarmi "Cosa posso capire del mondo", non "Cosa posso fare per la mia anima". Detto diversamente il mio discorso non era una dimostrazione, perchè qualcuno potrebbe avvertirla come tale. Era solo una constatazione (quella delle paure) utilizzabile in più modi. Per concludere, il senso che io ravviso in questi eventi è semplicemente: "Sono sempre successi, succedono ora, succederanno".....senza alcun bisogno di connotarli moralmente quale occasione di riscatto. E poi non ho bisogno di pensare alla salvezza della mia anima per aiutare qualcuno, ho imparato a farlo indipendentemente (l'aiutare). Al massimo, se proprio ho bisogno di un "premio", lo faccio per vedere un sorriso sincero e spontaneo sul viso di chi ha bisogno: è il premio più bello. Ultima modifica di lowenz : 31-12-2004 alle 17:50. |
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