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#41 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Messaggi: 3779
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Per prima cosa considerate che l'onda del recente Tsunami in mare aperto era alta circa 2 metri .. parlare di onde alte 6 o piu' metri non ha praticamente senso ..
In secondo luogo un Wig e' pergettamente in grado di "spanciare" sull' acqua anche in pena velocita' senza nessun problema In terzo luogo il radar metereologico di prua e' in grado di rilevare non solo perturbazioni nell' aria ma anche eventuali anomalie sulla superficie dell' acqua (ad esempio container che galleggiano) In quarta istanza le previsioni meteo relative ad un tempo breve come quello di un tragitto tipico da Wig su rotte interne (ad esempio una Genova-Sardegna) e' estremamente preciso Diciamo che devono svolgere gli stessi compiti degli aliscafi ma con molti meno rischi (un alicafo va veramente in crisi se incontra onde anche medie) e con un maggiore comfort (un aliscafo comunque segue il profilo delle onde , un Wig tiene una traiettoria rettilinea) |
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#42 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 12275
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Oltretutto, se i mari non sono invasi da quei bestioni ci sarà un motivo... e non venitemi a dire che tra pochi anni li vedremo in ogni angolo del pianeta, perchè se non avessero avuto controindicazioni a quest'ora ci sarebbero già, e non parlo di prototipi. Che poi in mare aperto non esistano onde di 10-15 m di altezza, beh, ammetto che non lo so, non sono un lupo di mare ![]() ![]() ![]()
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La Ducati non è una moto...è uno stile di vita!!! Membro dell'Hardware Upgrade Aerospace Group ![]() |
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#43 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: Padova
Messaggi: 11396
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#44 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2002
Messaggi: 12275
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#45 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Le porte della percezione ora sono APERTE
Messaggi: 746
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Certo in un uragano superano anche i 14m ma sono previdibilissimi e tracciatissimi.
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E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. M.B |
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#47 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Messaggi: 37
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Riporto sù questo thread. ![]() Sbagliato, in un uragano le onde posson superare agevolmente anche i 25 metri di altezza. La differenza tra uno tsunami e le onde del mare in tempesta non è data dall'altezza dell'onda sul pelo dell'acqua, ma dalla sua origine. In una tempeste le onde sono provocate dal vento, pertanto si generano in superfice e la massa d'acqua coinvolta è limitata (pochi milioni di tonnellate d'acqua! ![]() In uno tsunami è un movimento improvviso del fondo marino a provocare il moto ondoso, che anche se di bassa escursione (magari due metri) coinvolge l'intera massa d'acqua dal fondale fino alla superfice, e si parla di miliardi di tonnellate d'acqua in movimento. In alto mare uno tsunami è solo un piccolo disturbo per una nave, che subirà delle violente oscillazioni di pochi metri, una tempesta può invece scaricare contro le fiancate centinaia di tonnellate d'acqua che mettono a dura prova la resistenza dello scafo. Arrivati sotto costa gli effetti si invertono: una tempesta continua a mettere in movimento solo la superfice dell'acqua, che a contatto con la terraferma esaurisce in poche decine di metri la sua energia, mentre uno tsunami con il calare della profondità carica l'intero fronte dell'onda dell'energia dell'intera massa d'acqua messa in movimento, con effetti distruttivi che possono conivolgere la terraferma fino a centinaia di metri nell'entroterra. Comunqu eritornando agli ekranoplani, se il mare non è calmo è molto difficile assicurarne la stabilità, e i mezzi sovietici furono studiati per operare esclusivamente nel Mar Nero (un mare chiuso) contro la Turchia, ma non potevano avventurarsi nemmeno nel Mediterraneo.
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Mentre gli preparavano la cicuta, Socrate passò il tempo studiando un'aria per flauto. A cosa ti serve se tra poco morirai? Ad averla potuta imparare prima della mia morte. |
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#48 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: Le porte della percezione ora sono APERTE
Messaggi: 746
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E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo. M.B |
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#49 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2000
Messaggi: 37
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Scusa, non volevo essere offensivo. Intendevo dire che gli uragani sono in mare aperto molto piú pericolosi degli tsunami per una nave.
Anche sulla prevedibilitá delle onde non sono d'accordo, perchè nel corso degli uragani si possono formare onde che in maniera casuale combinano la loro energia formando una singola onda molto piú potente. Se ti trovi in alto mare anche con un preavviso di decine di minuti non è facile fuggire, e gli ekranoplani anche con mare un pò mosso non sono più affidabili proprio per questo motivo, piú che per l'altezza standard delle onde in mare mosso.
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Mentre gli preparavano la cicuta, Socrate passò il tempo studiando un'aria per flauto. A cosa ti serve se tra poco morirai? Ad averla potuta imparare prima della mia morte. |
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#50 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: Padova
Messaggi: 383
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Ma farli ad ala variabile?
Visto che gli aerei ad "effetto suolo" consumano poco o trasportano molto
a bassa quota, ma se aumentano la quota consumano moltissimo perche' hanno ali insufficenti (senza "effetto suolo") si potrebbe farli con ali allungabili per quando devi prendere quota, o al momento del decollo dall'acqua. Resta pero' un problema, che non vi site accorti, la quota minima deve tenere conto e quindi essere superiore a quella raggiunta dalle megattere quando saltano fuori dall'acqua, delle orche, dei delfini, degli squali, ![]() dei sottomarini che fanno emersione rapida; senno' sai che sfortuna se loro emergono proprio dove stai volando. E gli stormi di gabbiani? Ciao ![]()
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![]() Ultima modifica di Bounty_ : 24-11-2006 alle 12:40. Motivo: " |
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#51 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Fortezza Bastiani - Villettopoli del Nord-Est
Messaggi: 1577
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Oltre che essere affascinato dagli ecranoplani, sono anche convinto della loro effettiva utilità. Ho scaricato dal mulo un documentario trasmesso su una emittente tedesca, e si vede chiaramente che gli ecranoplani come il "mostro del mar Caspio" in realtà volano ben lontani dall'acqua. La probabilità che urtino delle onde così alte direi che sono minime, anche perchè viaggiando a 400 km/h puoi scegliere di evitare le tempeste e le zone di mare particolarmente mosso.
Per quanto riguarda gli ecranoplani a "geometria variabile" potrebbe essere un'idea... Unico difetto rilevante: la potenza necessaria per il decollo è molto superiore a quella necessaria alla massima velocità, che è limitata da problemi di instabilità aereodinamica. Alcune immagini degli ecranoplani: http://maps.google.com/maps?ll=42.88....005,0.005&t=k Lun http://maps.google.com/maps?ll=42.88....005,0.005&t=k Orlyonok che possono anche essere ingrandite.
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citius, altius, fortius Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum
Ultima modifica di Satviolence : 24-11-2006 alle 13:27. |
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#52 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Città: Roma
Messaggi: 1783
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All'occorrenza poi gli ekranoplani possono sollevarsi fino a un centinaio di m d'altezza (sebbenne il consumo di carburante cresca decisamente)
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La mia config: Asus Z170 Pro gaming, Intel i5 6600k @4.5Ghz, cooler master 212x, corsair vengeance 8Gb ddr4 2133, SSD sandisk ultra II 480Gb, Gainward GTX960 4Gb, Soundblaster Z, DVD-RW, ali Corsair CX750M, Case Thermaltake Suppressor F31 |
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#53 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Livorno
Messaggi: 373
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gli aerei non volano per alta e bassa pressione, volano pompando aria verso il basso, che li spinge verso l'alto. quello di bernoulli è un principio buono solo per i foglietti di carta
![]() ciao! |
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#54 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Messaggi: 1126
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Tant'è bella giovinezza / che si sfugge tuttavia! / Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza. |
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#55 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Città: Livorno
Messaggi: 373
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scusa prima ero di fretta (anche ora in realtà)
la particolare forma dell'ala di un aereo, con bordo d'uscita (parte posteriore) orientato leggermente verso il basso, spinge l'aria che attraversa verso il basso. per azione e reazione l'aereo rimane su. l'aria che passa sotto viene spinta verso il basso dalla forma dell'ala, quella sopra invece sempre dalla forma, perchè per un fenomeno che non ricordo i fluidi aderiscono a ciò che li attraversa (vedi acqua che aderisce a un bicchiere posto per traverso sotto al getto del lavandino). in effetti, se un aereo punta il muso verso l'alto, sale perchè aumenta l'angolo di attacco (cioè tra l'ala e l'orizzontale) quindi aumenta la quantità d'aria pompata verso il basso. per lo stesso motivo scende. questo spiega anche come funzionano gli ipersostentatori (parti mobili che si abbassano facendo scendere più aria) e gli slat (come sopra ma si alzano, usati per scendere in atterraggio) in realtà il principio di bernoulli è corretto, solo che è molto debole e contribuisce in minima parte al volo di un aereo. ah e l'effetto suolo si spiega perchè l'aria "pompata" verso il basso trova quasi subito il terreno, quindi si crea una zona di elevata pressione che rende ancora più facile il volo (o difficile l'atterraggio, vedi slat ^_^) spero di essermi spiegato, se non si capisce un cavolicchio è perchè devo scappare ciaoooo! |
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#56 | |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2002
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#57 | |
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Iscritto dal: Oct 2005
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ciao! |
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#58 | |
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Iscritto dal: Oct 2005
Città: Fortezza Bastiani - Villettopoli del Nord-Est
Messaggi: 1577
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L'equazione di Bernoulli è una forma semplificata delle equazioni di Navier-Stokes, che sono le equazioni differenziali che descrivono i problemi di fluidodinamica. Al di fuori di queste non serve nient'altro per spiegare perchè un aereo o un ecranoplano vola. Essenzialmene acceleri il flusso che passa sopra l'ala, rallenti quello che passa sotto, si genera una bassa pressione sopra e una alta pressione sotto. Quindi si ha una forza risultante rivolta verso l'alto. In un ecranoplano la presenza del suolo vicino alla superficie inferiore dell'ala rallenta di molto l'aria che passa sotto l'ala, che quindi genera una zona di alta pressione più intensa e facilita il sostentamento. Verifica sperimentale: se in un'ala misuri punto per punto la pressione, sopra e sotto, moltiplicando per le relative aree, risulta che generano una forza rivolta verso l'alto pari al peso che le ali stanno sostenendo.
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#59 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
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e secondo bernoulli l'aria perchè rallenta e accelera? lui dice che siccome la parte superiore è più lunga, l'aria deve percorrere più spazio, quindi deve farlo più in fretta, ma tutto questo presumendo a priori che l'aria che viene divisa dall'ala debba ricongiungersi alla stessa che ha lasciato, una cosa abbastanza ridicola direi. e oltretutto riguardo l'effetto suolo, l'aria non può essere rallentata dal suolo semplicemente perchè rispetto ad esso è ferma. e sempre con bernoulli e le sue arie che vanno a varie velocità, non puoi spiegare nè slat nè alettoni nè flap nè alcuna superficie di controllo.
dimostrazione: alcuni aeromodelli, e non dirmi "sono aeroplanini" perchè non è così, volano con il cosidetto profilo a tavoletta, cioè un'ala piatta. solo questa ha una certa incidenza rispetto all'orizzonte in volo orizzontale, quindi spinge aria verso il basso. anf anf ciaooo! Ultima modifica di Wilcomir : 25-11-2006 alle 05:38. |
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#60 |
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ah e naturalmente wikipedia mi da ragione, e smentisce anche bernoulli:
"La produzione della forza di portanza può anche essere esaminata in termini di differenze di pressione tra il ventre e il dorso dell'ala. È infatti tale differenza di pressione a imprimere una forza all'ala. Secondo una rappresentazione errata ma molto "popolare", queste differenze di pressione potrebbero essere spiegate a partire dalla relazione tra pressione e velocità definita dall'equazione di Bernoulli." problema risolto direi. ciao! |
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