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Old 15-07-2020, 17:55   #41
Piedone1113
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Se fondassimo una Europa dei forti, sicuramente diventerebbero ancora più paradisi fiscali, MA potremmo imporre dei dazi o tasse speciali a tutte quelle società che non avessero la sede legale in Italia (o nella NewEU).
Oggi non puoi farlo perchè chiaramente l'Europa farebbe mille barricate in quanto non puoi fare delle leggi contro stati della stessa Unione.
None, olanda, lussemburgo, irlanda, senza l'ue sarebbero dei lombrichi in una vasca di pirana.
A che pro Apple continuerebbe a mantenere la sede in Irlanda ( ma non solo apple, beninteso) se poi non riusciresti a vendere nemmeno un chiodo?

Se guardiamo la fuga di società dall'inghilterra per la brexit ( regime fiscale agevolato, ma non certo paragonabile ad irlanda, lussemburgo o olanda) e la voglia di sviluppo economico di paesi ex est non credi che resterebbero senza una multinazionale avente la sede fiscale in uno di quei stati?
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Old 15-07-2020, 18:04   #42
pabloski
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Se fondassimo una Europa dei forti, sicuramente diventerebbero ancora più paradisi fiscali,
Ma infatti. Se restano in questa nuova UE, devono obbedire. Se vanno fuori, sono Paesi extra-UE, con tutti i limiti e i vincoli del caso.

Voglio dire, una società cinese non può operare bellamente nell'UE ed essere registrata solo in Cina. Lo stesso varrebbe per loro. Lo stesso vale, post brexit, per le società inglesi!!
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Old 15-07-2020, 18:05   #43
canislupus
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Originariamente inviato da Piedone1113 Guarda i messaggi
None, olanda, lussemburgo, irlanda, senza l'ue sarebbero dei lombrichi in una vasca di pirana.
A che pro Apple continuerebbe a mantenere la sede in Irlanda ( ma non solo apple, beninteso) se poi non riusciresti a vendere nemmeno un chiodo?

Se guardiamo la fuga di società dall'inghilterra per la brexit ( regime fiscale agevolato, ma non certo paragonabile ad irlanda, lussemburgo o olanda) e la voglia di sviluppo economico di paesi ex est non credi che resterebbero senza una multinazionale avente la sede fiscale in uno di quei stati?
Apple è all'interno dell'Irlanda per il regime fiscale, non certo perchè sia un mercato nel quale fare grandi profitti.
Quindi se l'Irlanda diminuisse ulteriormente le tasse e non facesse parte della NewEU, Apple avrebbe un motivo ulteriore per rimanerci.
A quel punto l'unico modo per i paesi "forti" sarebbe quello di imporre una tassazione speciale a tutti quei prodotti che vendono nel loro paese, ma hanno sede in un paradiso fiscale...
In questo modo renderebbero quei prodotti più cari e alla fine ne farebbero le spese comunque i consumatori... e Trump ci lancerebbe minimo una piccola atomica (non si toccano le imprese USA)...
__________________
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Old 15-07-2020, 18:14   #44
Bistecca
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Originariamente inviato da Mparlav Guarda i messaggi
Ma l'UE non potrebbe imporlo senza l'assenso anche di Olanda, Irlanda o Lussemburgo, perchè hanno potere di veto.

Non si può avere una tassazione comune sulle imprese nell'UE senza che tutti siano d'accordo.
L'UE è un po' come un grosso condominio dove ognuno prima pensa agli affaracci suoi e poi, anche un po' agli altri.

Il problema maggiore è che se questo condominio funziona male, non significa affatto che vivere da soli costituisca una soluzione migliore.

D'altronde non è che le imprese USA mettono la sede fiscale nel Delaware perchè ha un bel panorama


Con tutto il rispetto, questo thread esemplifica perfettamente la natura di molti dei problemi della società contemporanea: si parla a vanvera, un po’ come al bar, di questioni estremamente complesse, senza avere alcuna conoscenza autentica della o delle materie in questione. Nel caso di specie, leggiamoci (rectius studiamo) qualche paginetta di diritto italiano ed europeo, un pochino di storia del continente, un tantinello di economia e forse, allora, saremo in grado di capire e quindi di scrivere qualcosa di sensato.
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Old 15-07-2020, 18:16   #45
Babylon5
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No Comment altrimenti mi potrebbero bannare !!
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Old 15-07-2020, 18:24   #46
pabloski
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Quindi se l'Irlanda diminuisse ulteriormente le tasse e non facesse parte della NewEU, Apple avrebbe un motivo ulteriore per rimanerci.
Eh no. Non potrebbe più operare sul mercato unico dall'Irlanda. Sarebbero come vendere direttamente dagli USA, con tanto di dazi e balzelli vari.

Onestamente non conosco a fondo il diritto societario, ma temo che ci voglia la stabile organizzazione all'interno di un territorio economico per potervi operare. L'UE costituisce un unico Stato dal punto di vista economico, per questo possono starsene allegramente in Irlanda.

Ma se l'Irlanda fosse fuori, ad Apple non resterebbe che migrare altrove.

Per esempio, c'è stato un fuggi fuggi di tantissime società finanziarie ( pure Revolut, Neteller, ecc... per esempio ) dall'UK alla Germania. E proprio perchè altrimenti non avrebbero potuto operare nel mercato UE.
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Old 15-07-2020, 18:31   #47
Piedone1113
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Apple è all'interno dell'Irlanda per il regime fiscale, non certo perchè sia un mercato nel quale fare grandi profitti.
Quindi se l'Irlanda diminuisse ulteriormente le tasse e non facesse parte della NewEU, Apple avrebbe un motivo ulteriore per rimanerci.
A quel punto l'unico modo per i paesi "forti" sarebbe quello di imporre una tassazione speciale a tutti quei prodotti che vendono nel loro paese, ma hanno sede in un paradiso fiscale...
In questo modo renderebbero quei prodotti più cari e alla fine ne farebbero le spese comunque i consumatori... e Trump ci lancerebbe minimo una piccola atomica (non si toccano le imprese USA)...
cioè fammi capire credi che apple abbia la sua sede fiscale in irlanda pagando le stesse tasse ( e subendo le stasse tasse doganali) di come se fosse in USA?
Ma il concetto si può estendere a MS, Google, Amazon e migliaia di altre OnLuS.
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Old 15-07-2020, 18:41   #48
Piedone1113
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Originariamente inviato da Bistecca Guarda i messaggi


Con tutto il rispetto, questo thread esemplifica perfettamente la natura di molti dei problemi della società contemporanea: si parla a vanvera, un po’ come al bar, di questioni estremamente complesse, senza avere alcuna conoscenza autentica della o delle materie in questione. Nel caso di specie, leggiamoci (rectius studiamo) qualche paginetta di diritto italiano ed europeo, un pochino di storia del continente, un tantinello di economia e forse, allora, saremo in grado di capire e quindi di scrivere qualcosa di sensato.
Il fatto che sia una questione complessa ( Basti guardare il caso Atlantia limitata alla sola Italia) e di non facile soluzione non significa che bisogna mantenere lo status quo.

Se il trattamento che subisci dai tuoi soci non ti garba o li porti a miti consigli o esci dalla società, non certo continui a subire.
Rimanere ancorati a trattati snaturati nello spirito dai furbetti di turno non è buona cosa, o si applica quello che avrebbe dovuto essere oppure questa UE è destinata a sfaldarsi ( e la brexit sta dimostrando che poi per una nazione non è questa grande catastrofe).
Ormai l'UE è prossima ad un bivio e la perdita di uno stato come la Spagna ( per non nominare l'Italia) sarebbe l'inizio della fine.
Anche l'ipotetica uscita della cenerentola Grecia avrebbe gravi ripercussioni perchè oggi l'UE è molto più fragile e debole di quello che si creda.
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Old 15-07-2020, 18:58   #49
canislupus
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Originariamente inviato da pabloski Guarda i messaggi
Eh no. Non potrebbe più operare sul mercato unico dall'Irlanda. Sarebbero come vendere direttamente dagli USA, con tanto di dazi e balzelli vari.

Onestamente non conosco a fondo il diritto societario, ma temo che ci voglia la stabile organizzazione all'interno di un territorio economico per potervi operare. L'UE costituisce un unico Stato dal punto di vista economico, per questo possono starsene allegramente in Irlanda.

Ma se l'Irlanda fosse fuori, ad Apple non resterebbe che migrare altrove.

Per esempio, c'è stato un fuggi fuggi di tantissime società finanziarie ( pure Revolut, Neteller, ecc... per esempio ) dall'UK alla Germania. E proprio perchè altrimenti non avrebbero potuto operare nel mercato UE.
Assolutamente... infatti se hai letto uno dei miei interventi ho scritto appunto che si potrebbero ipotizzare dei dazi, qualora operasse da uno stato "estero" rispetto alla NewEU... tutto sarebbe da comprendere quanto sarebbero forti i dazi dall'Irlanda rispetto a quelli dagli USA. E di conseguenza l'Irlanda potrebbe ulteriormente abbassare le tasse...
Comunque parliamo sempre di fantapolitica... perchè ci sono dei trattati internazionali che sono decisamente complessi da modificare.
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Old 15-07-2020, 19:37   #50
Noir79
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Perchè fa parte della UE.
Se uno Stato applica una tassazione particolarmente favorevole, attirando le società (esterne ed interne alla UE) pratica una concorrenza sleale che in altri casi è stata ampiamente bloccata dalla UE (vedi quote latte).
Ben diverso il discorso se tale pratica viene attuata da uno stato extra-UE (quelli che comunemente vengono chiamati paradisi fiscali)
La UE non ha regole che impongono allo Stato quali livelli di tassazione imporre, e ci mancherebbe. La concorrenza non é affatto "sleale", soprattutto in quanto sarebbe l'unico stimolo che uno Stato possa avere per abbassare le tasse.
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"If a politician is not allowed to criticize an ideology anymore this means that we are lost, and it will lead to the end of our freedom" - Geert Wilders
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Old 15-07-2020, 20:23   #51
canislupus
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La UE non ha regole che impongono allo Stato quali livelli di tassazione imporre, e ci mancherebbe. La concorrenza non é affatto "sleale", soprattutto in quanto sarebbe l'unico stimolo che uno Stato possa avere per abbassare le tasse.
Ma quale stimolo.
I paradisi fiscali devono avere tasse basse (nei confronti delle società) perchè è l'unico modo per attirarle ed avere un introito sicuro.
Questo ragionamento lo fanno soprattutto quelle nazioni che non possono contare su altre entrate valide.
Noi ad esempio abbiamo (avevamo) il turismo e l'export... ora io non conosco benissimo la situazione irlandese... ma non mi risulta che possano rivaleggiare in tal senso con noi.
Così come non risulta abbiano una particolare industria automobilistica da rivaleggiare per esempio con la Germania...

Tratto da Wikipedia:

Quote:
Storicamente l'industria irlandese è stata frenata dalla povertà di risorse minerarie (piccoli giacimenti di carbone e zinco), dalla scarsa produzione di energia elettrica e dalla politica economica britannica che aveva riservato all'isola il ruolo di esportatrice di prodotti agricoli. Il settore primario era un tempo il settore più importante ed era incentrato sull'allevamento di bovini e sulla coltivazione di barbabietole da zucchero, cereali e patate, ma è stato alla fine del XX secolo superato dall'industria, che produce il 38% del PIL ed impiega il 28% della forza lavoro. La grossa crescita industriale degli ultimi anni è dovuta anche alla bassissima tassazione delle imprese, che attestandosi al 12,5% è la più bassa d'Europa, e che ha inevitabilmente attirato le critiche di concorrenza sleale da parte di altri Stati europei. Sebbene le esportazioni siano ancora l'elemento di maggior traino per l'economia irlandese, quest'ultima beneficia molto anche dell'aumento nei consumi interni e dalla ripresa nelle costruzioni e negli investimenti industriali.

Secondo i dati, l'Irlanda è la principale esportatrice mondiale di software e di servizi legati al terziario avanzato. La ragione risiede nella detassazione dei diritti d'autore, per cui la Repubblica irlandese viene scelta come base per la commercializzazione in tutto il mondo di molti prodotti protetti da copyright, come la musica e, appunto, i programmi informatici.
Quindi se non ti è ancora chiaro, ha messo delle tasse estremamente basse alle imprese per portarle a mettere la propria sede legale presso la sua nazione.
Non è illegale (perchè non previsto un divieto), ma è evidente che non sia un comportamento molto corretto.
Se tutte quelle aziende non pagano le tasse DOVE producono fatturato, avrai meno tasse in quei paesi che si traducono in meno servizi e quindi un danno per quei paesi e cittadini.
Adesso ti faccio una domanda... quei 13 miliardi di tasse "distratte" alle nazioni che ne avevano diritto, come verranno recuperate?
O con tagli o con aumento di tasse nei paesi che hanno subito il danno.
E secondo te è una cosa positiva?
In pratica per arricchire una società come Apple, ci rimettono tutti i popoli dove non vengono pagate quelle tasse ottenute PROPRIO fatturando in quei luoghi.
Per fare un esempio numerico...
Ipotizziamo che Apple fatturi 10 Miliardi di euro in Italia.
L'Irlanda prenderebbe 1,25 Miliardi, mentre l'Italia perderebbe magari 2,5 Miliardi (cifra inventata... perchè non è facile calcolare le tasse).
La differenza di 1,25 Miliardi va direttamente nelle tasche di Apple, ma poichè l'economia è sostanzialmente a somma zero... quel denaro non pagato, dovrà essere recuperato in Italia... e chi pensi pagherà?
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Old 15-07-2020, 21:12   #52
Piedone1113
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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Assolutamente... infatti se hai letto uno dei miei interventi ho scritto appunto che si potrebbero ipotizzare dei dazi, qualora operasse da uno stato "estero" rispetto alla NewEU... tutto sarebbe da comprendere quanto sarebbero forti i dazi dall'Irlanda rispetto a quelli dagli USA. E di conseguenza l'Irlanda potrebbe ulteriormente abbassare le tasse...
Comunque parliamo sempre di fantapolitica... perchè ci sono dei trattati internazionali che sono decisamente complessi da modificare.
I dazi devono esserci per forza ( come avviene per tutti gli stati extraue dai quali importiamo, ed esportiamo)
Nulla vieta alla newUe di mettere Dazi al 200% su determinate tipologie commerciali ( software, telecomunicazione, computer ecc) mentre su altre tipologie dazi del 10%.
Prestando bene attenzione che:
Apple eu acquista il suo dispositivo a 400$ in cina e lo rivende alla distribuzione (apple ita es) al dettaglio a 1000$ che rivende al dettaglio a 1050$.
questo fa si che Apple eu paga il 2% di tasse su 600$ di utile, mentre apple Ita paga il 27% di tasse su 50$ di utili.
In Italia quindi versa 13$ di tasse, mentre in Irlanda 12$.
Se tutti gli utili fossero tassati in Italia Apple darebbe al fisco 175$ invece che 25$.

Se non è una stortura questa?
Ps il problema è non solo limitato al mancato versamento di tasse, ma sopratutto ad un esportazione di capitale che effettivamente non è controbilanciato da nessun utile ne per lo stato ne per i cittadini.
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Old 15-07-2020, 21:27   #53
Mparlav
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Originariamente inviato da Piedone1113 Guarda i messaggi
Il fatto che sia una questione complessa ( Basti guardare il caso Atlantia limitata alla sola Italia) e di non facile soluzione non significa che bisogna mantenere lo status quo.

Se il trattamento che subisci dai tuoi soci non ti garba o li porti a miti consigli o esci dalla società, non certo continui a subire.
Rimanere ancorati a trattati snaturati nello spirito dai furbetti di turno non è buona cosa, o si applica quello che avrebbe dovuto essere oppure questa UE è destinata a sfaldarsi ( e la brexit sta dimostrando che poi per una nazione non è questa grande catastrofe).
Ormai l'UE è prossima ad un bivio e la perdita di uno stato come la Spagna ( per non nominare l'Italia) sarebbe l'inizio della fine.
Anche l'ipotetica uscita della cenerentola Grecia avrebbe gravi ripercussioni perchè oggi l'UE è molto più fragile e debole di quello che si creda.
Le modifche vanno fatte, ma non posso essere imposte ma concordate.
Pensare che si possa ottenere a colpi di veto dei più forti è futile.
Sempre usando l'esempio del condominio, ci sono decisioni dove pesano i millesimi, ma altre dove si ragiona in parti uguali.

Per quanto emerso fin'ora, la Brexit sta' dimostrando il contrario, dal punto di vista geopolitico ed economico. Per ora l'UK c'ha rimesso molto economicamente ed è a rischio la sua di unione.
Ma ci vorrà molto più tempo per trarre conclusioni.

Alla luce della sentenza in Irlanda ci aono spinte a modificare lo status quo, resta da vedere se e come sarà possbile. Sono in parecchi a non averla digerita.
__________________
Wer nicht lösungsorientiert handelt bleibt Bestandteil des Problem
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Old 16-07-2020, 05:35   #54
cdimauro
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Più che altro in questo caso sono i più deboli (l'Irlanda non è certo un colosso) che, col diritto di veto, possono imporre la loro volontà.

L'UE andrebbe riformata introducendo una maggioranza qualificata: maggioranza della popolazione E maggioranza dei paesi per le normali votazioni. 2/3 per entrambi per cambiare i trattati.
__________________
Per iniziare a programmare c'è solo Python con questo o quest'altro (più avanzato) libro
@LinkedIn Non parlo in alcun modo a nome dell'azienda per la quale lavoro
Ho poco tempo per frequentare il forum; eventualmente, contattatemi in PVT o nel mio sito. Fanboys
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Old 16-07-2020, 07:02   #55
Bonaparte2
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Città: Rimini
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Brava UE ti fai sempre valere all estero
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Old 16-07-2020, 07:46   #56
cronos1990
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Allora vediamola così...
Quanto fanno di PIL le 3 nazioni sopra?
Sono contribuenti netti (danno più di quanto ricevono)?
Basterebbe già questo per far "pesare" maggiormente il nostro voto.
Altrimenti non si capisce per quale ragione l'Italia deve essere tra i 4 maggiori contribuenti europei (detto in parole povere reggiamo la baracca) e poi sentire che gli ultimi si sentono forti anche più dei primi...
Finchè ci sarà sempre questa anomalia, saremo una Europa in cui gli stati penseranno sempre e solo a se stessi (proprio in virtù del fatto che tanto sono intoccabili a prescindere).
E'... illogico.

Se i paesi più grossi imponessero la loro forza, decidendo quindi cosa fare in barba a quello che pensano gli altri paesi, sei nella stessa identica situazione che citi alla fine: un'Europa in cui gli stati pensano solo a se stessi. Hai solo un modo perchè ciò non accada: ogni stato deve pensarla alla stessa maniera.


La vera stortura è che ogni stato si lamenta perchè ognuno di loro pensa ai suoi interessi, ma poi pretende di risolvere questi problemi imponendo a sua volta i suoi interessi quando ad altri non stanno bene. E' un ragionamento ipocrita.

Se si vuole che le cose in Europa funzionino, la prima cosa che deve cambiare è la mentalità delle persone e dei politici. Quello che non si vuole capire è che dovremmo prima di tutto sentirci Europei, e solo dopo Italiani/Tedeschi/Francesi o quel che è. Finchè ognuno anteporrà i propri interessi nazionalistici all'unità continentale, vivremo sempre in questo perenne stato di fragilità, fatto di contraddizioni e accordi precari.

Anche perchè: tutti a lamentarsi dell'UE, ma l'UE è formata dai singoli stati. Nel momento in cui critichiamo l'UE, critichiamo tutti gli stati, il nostro compreso.
L'irlanda è un paese con poco potere rispetto all'Italia, la Germania e la Francia? Sicuramente è uno stato minore rispetto a questi, ma siccome non esiste una sovranità Europea ma solo di singoli stati, l'Irlanda ha tutto il diritto di imporre la tassazione che vuole nel suo paese.

Vi sembra normale che arrivi l'Italia o la Germania di turno ad imporre la loro visione (per loro interesse, non certo per interesse Europeo) ad un altro stato? Mettendo bocca in affari che non gli competono?
Poi però quando l'Europa può usare le leve che gli sono concesse sull'economia (come il discorso del 3%, il rapporto Deficit/PIL e tutto quello che ne consegue), create a seguito di accordi da noi stessi sottoscritti, siamo i primi a lamentarci di queste "forzature".
Quando fa comodo a noi si può imporre la nostra volontà, altrimenti gli altri sono brutti e cattivi.

Ipocriti.


La realtà è che nessuno, nessuno vuole davvero fare lo sforzo di creare una vera unita tra i paesi dell'Europa, che è l'unico vero sistema per risolvere questi problemi. Noi non ci sentiamo europei, ci sentiamo Italiani o Irlandesi, e pretendiamo che le cose vadano bene a noi in barba a quello che succede agli altri.
E a quel punto pretendiamo di imporre le nostre idee quando gli altri hanno tutto il diritto di esprimere e realizzare le proprie, nel rispetto delle regole.

Se si vuole una tassazione unificata, ogni stato membro dell'UE deve essere d'accordo nell'avere un regime fiscale comune. Dove la Apple paghi di tasse in Irlanda tanto quanto paga in Italia o in Germania, ma perchè tutti e i 28 (mi pare 28) stati membri dell'UE sono daccordo all'unanimità.
Se anche un solo stato è contrario, il problema non è l'assenza della fiscalità unita: il problema è che all'interno dell'UE c'è qualcuno che non ci crede affatto nell'UE, e vi rimane solo per interessi personali.


PS: Ho preso solo spunto dal quote per esporre un pensiero più completo.
Quote:
Originariamente inviato da cdimauro Guarda i messaggi
Più che altro in questo caso sono i più deboli (l'Irlanda non è certo un colosso) che, col diritto di veto, possono imporre la loro volontà.

L'UE andrebbe riformata introducendo una maggioranza qualificata: maggioranza della popolazione E maggioranza dei paesi per le normali votazioni. 2/3 per entrambi per cambiare i trattati.
Come sopra.

Il problema è che l'UE avrebbe dovuto, quando era ancora formata da pochi stati, creare subito tutta quella serie di norme e istituzioni comuni per dare vita ad un vero "continente confederato". Costituzione, Parlamento, Fiscalità, moneta, stato di appartenenza "Europa". Solo poi allargare i confini a chi fosse interessato ad entrare in questa nuova formazione.
Invece si sono voluti allargare i confini a macchia d'olio in breve tempo, con la pretesa che poi ognuno remasse nella stessa direzione. Quando in realtà molti stati ci sono entrati solo per interessi nazionalistici.
E poi, dopo che gli abbiamo dato la possibilità di entrare con accordi ben precisi, ci lamentiamo di quegli stessi accordi perchè abbiamo interessi personali diversi.

Lo ripeto: la prima cosa che andrebbe cambiata è la mentalità. Ma quello non succederà mai.
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Ultima modifica di cronos1990 : 16-07-2020 alle 07:55.
cronos1990 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 16-07-2020, 08:19   #57
canislupus
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Originariamente inviato da cronos1990 Guarda i messaggi
E'... illogico.

Se i paesi più grossi imponessero la loro forza, decidendo quindi cosa fare in barba a quello che pensano gli altri paesi, sei nella stessa identica situazione che citi alla fine: un'Europa in cui gli stati pensano solo a se stessi. Hai solo un modo perchè ciò non accada: ogni stato deve pensarla alla stessa maniera.


La vera stortura è che ogni stato si lamenta perchè ognuno di loro pensa ai suoi interessi, ma poi pretende di risolvere questi problemi imponendo a sua volta i suoi interessi quando ad altri non stanno bene. E' un ragionamento ipocrita.

Se si vuole che le cose in Europa funzionino, la prima cosa che deve cambiare è la mentalità delle persone e dei politici. Quello che non si vuole capire è che dovremmo prima di tutto sentirci Europei, e solo dopo Italiani/Tedeschi/Francesi o quel che è. Finchè ognuno anteporrà i propri interessi nazionalistici all'unità continentale, vivremo sempre in questo perenne stato di fragilità, fatto di contraddizioni e accordi precari.

Anche perchè: tutti a lamentarsi dell'UE, ma l'UE è formata dai singoli stati. Nel momento in cui critichiamo l'UE, critichiamo tutti gli stati, il nostro compreso.
L'irlanda è un paese con poco potere rispetto all'Italia, la Germania e la Francia? Sicuramente è uno stato minore rispetto a questi, ma siccome non esiste una sovranità Europea ma solo di singoli stati, l'Irlanda ha tutto il diritto di imporre la tassazione che vuole nel suo paese.

Vi sembra normale che arrivi l'Italia o la Germania di turno ad imporre la loro visione (per loro interesse, non certo per interesse Europeo) ad un altro stato? Mettendo bocca in affari che non gli competono?
Poi però quando l'Europa può usare le leve che gli sono concesse sull'economia (come il discorso del 3%, il rapporto Deficit/PIL e tutto quello che ne consegue), create a seguito di accordi da noi stessi sottoscritti, siamo i primi a lamentarci di queste "forzature".
Quando fa comodo a noi si può imporre la nostra volontà, altrimenti gli altri sono brutti e cattivi.

Ipocriti.


La realtà è che nessuno, nessuno vuole davvero fare lo sforzo di creare una vera unita tra i paesi dell'Europa, che è l'unico vero sistema per risolvere questi problemi. Noi non ci sentiamo europei, ci sentiamo Italiani o Irlandesi, e pretendiamo che le cose vadano bene a noi in barba a quello che succede agli altri.
E a quel punto pretendiamo di imporre le nostre idee quando gli altri hanno tutto il diritto di esprimere e realizzare le proprie, nel rispetto delle regole.

Se si vuole una tassazione unificata, ogni stato membro dell'UE deve essere d'accordo nell'avere un regime fiscale comune. Dove la Apple paghi di tasse in Irlanda tanto quanto paga in Italia o in Germania, ma perchè tutti e i 28 (mi pare 28) stati membri dell'UE sono daccordo all'unanimità.
Se anche un solo stato è contrario, il problema non è l'assenza della fiscalità unita: il problema è che all'interno dell'UE c'è qualcuno che non ci crede affatto nell'UE, e vi rimane solo per interessi personali.


PS: Ho preso solo spunto dal quote per esporre un pensiero più completo.
Come sopra.

Il problema è che l'UE avrebbe dovuto, quando era ancora formata da pochi stati, creare subito tutta quella serie di norme e istituzioni comuni per dare vita ad un vero "continente confederato". Costituzione, Parlamento, Fiscalità, moneta, stato di appartenenza "Europa". Solo poi allargare i confini a chi fosse interessato ad entrare in questa nuova formazione.
Invece si sono voluti allargare i confini a macchia d'olio in breve tempo, con la pretesa che poi ognuno remasse nella stessa direzione. Quando in realtà molti stati ci sono entrati solo per interessi nazionalistici.
E poi, dopo che gli abbiamo dato la possibilità di entrare con accordi ben precisi, ci lamentiamo di quegli stessi accordi perchè abbiamo interessi personali diversi.

Lo ripeto: la prima cosa che andrebbe cambiata è la mentalità. Ma quello non succederà mai.
Sapevo che avrei ottenuto questa risposta e ti faccio prima un esempio, poi ti spiego il motivo di quanto scritto (anche se sembra in contraddizione).
Penso che conosci l'ONU e sai come funziona.
Praticamente al suo interno ci sono quasi tutte le nazioni del mondo, ma alcune hanno potere di veto.
Basta pensare all'embargo a Cuba.
Ogni anno c'era una maggioranza di paesi che era contraria, ma basta il singolo voto negativo degli USA per rendere vane le altre votazioni.
Noi abbiamo costruito una Europa invece particolarmente strana.
Ci sono dei paesi grandi come Germania, Francia, Italia che contribuiscono in maniera importante al bilancio europeo (contributori netti) e altri che invece si avvantaggiano di tali fondi per migliorare la propria economia.
Il principio di questa scelta era di aiutare nella crescita i paesi più poveri e creare insieme una confederazione di stati forte e con una moneta capace di rivaleggiare contro il dollaro USA.
A livello di economia forse questo obiettivo è stato raggiunto in parte (anche se vi sono differenze importanti tra gli stati con la Germania che si è avvantaggiata particolarmente da questa competitività monetaria), a livello di unione dei popoli siamo lontani anni luce da questa idea.
Ogni volta che si tratta di fare una nuova legge/trattato, vige sempre il principio di verificare se quella scelta danneggerà il singolo stato con un egoismo di altri tempi.
Di esempi ce ne sono quanti ne vuoi: trattato di Dublino, quote latte, recovery fund, etc...
Non vi è mai stata e mai vi sarà una politica comune perchè si ragiona in una sorta di continua competizione invece che visione univoca.
Ecco perchè sostenevo che per spezzare questo modus operandi l'unico modo sarebbe far pesare gli stati in maniera differente.
Una simile modifica costringerebbe le varie nazioni a cercare degli accordi piuttosto che subire le scelte di chi unendosi avrebbe una sorta di potere di veto.
Prendiamo ad esempio la tassazione di favore di certi paesi come Olanda, Lussemburgo e Irlanda.
Se non esistesse il principio di unanimità, ma di maggioranza e le varie nazioni avessero un peso in base anche a quanto contribuiscono, ci troveremmo in una condizione in cui tutti quegli stati maggiormente colpiti da questi "giochetti" (Germania, Italia, Francia in primis) farebbero muro conto queste pratiche.
A quel punto i furbetti avrebbero solo una possibilità: trovare un accordo o uscire dalla UE.
Sono consapevole che quanto sopra scritto rappresenterebbe un fallimento dello spirito europeo, ma bisogna anche essere realisti ed è allucinante che nazioni estremamente piccole possano di fatto mettere sotto scacco un intero sistema.
Chiaramente una opzione come quella paventata sopra, sarebbe un'arma a doppio taglio.
Perchè oggi noi potremmo avvantaggiarci, ma domani potremmo esserne le vittime (vedi etichettatura dei prodotti alimentari).
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Old 16-07-2020, 08:41   #58
canislupus
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Originariamente inviato da cdimauro Guarda i messaggi
Più che altro in questo caso sono i più deboli (l'Irlanda non è certo un colosso) che, col diritto di veto, possono imporre la loro volontà.

L'UE andrebbe riformata introducendo una maggioranza qualificata: maggioranza della popolazione E maggioranza dei paesi per le normali votazioni. 2/3 per entrambi per cambiare i trattati.
Concordo.
Seguendo il principio attuale, un paese come Cipro o Malta potrebbe avere il veto su un qualsiasi trattato.
Mi chiedo come possa funzionare una logica simile.
Un po' come se nel nostro Parlamento dovessi avere il benestare anche dell'ultimo dei partiti per ogni legge ordinaria.
Praticamente nel migliore dei casi avresti un immobilismo totale, nel peggiore qualcosa fatto per accontentare tutti, ma di fatto non funzionante perchè non tutte le realtà sono identiche.
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Old 16-07-2020, 09:43   #59
Noir79
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Non è illegale (perchè non previsto un divieto), ma è evidente che non sia un comportamento molto corretto.
E perché non sarebbe corretto? Abbassare le tasse porta alla competizione tra Stati. Vicino al confine con la Svizzera, non sono poche le aziende Italiane che hanno varcato il confine per poter finalmente respirare.

Grazie al Cielo esiste un fattore esterno allo Stato che faccia pressione per contrastare il costante incremento in tassazione!

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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
Se tutte quelle aziende non pagano le tasse DOVE producono fatturato, avrai meno tasse in quei paesi che si traducono in meno servizi e quindi un danno per quei paesi e cittadini.
Quelle aziende fatturano, ma comprano anche beni e servizi dalla loro controparte estera. Le sedi Italiane pagano comunque tasse associate alla sanitá e previdenza del personale che vi lavora.

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Originariamente inviato da canislupus Guarda i messaggi
quei 13 miliardi di tasse "distratte" alle nazioni che ne avevano diritto, come verranno recuperate?
Non c'é nulla da recuperare perché lo Stato non ne aveva diritto in primis.
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Old 16-07-2020, 10:02   #60
pabloski
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E perché non sarebbe corretto? Abbassare le tasse porta alla competizione tra Stati. Vicino al confine con la Svizzera, non sono poche le aziende Italiane che hanno varcato il confine per poter finalmente respirare.
E hai ragione. Il vero problema è che l'UE non consente a noi, di muoverci come vorremmo e potremmo.

Un politico italiano vuole abbassare le tasse? Dall'UE arrivano mugugni di disapprovazione. L'Italia è tra i pochi Paesi AL MONDO, in cui per comprare una SIM gli deve dare, un altro pò, pure un campione di sangue.

Cioè sono state varate politiche da regime di polizia e l'UE ne sembra contenta. Al che è difficile non pensare che ci sia una volontà di penalizzare l'Italia.

Se la Danimarca fa l'opaca sull'organigramma di un'azienda ivi registrata, tutto ok. Se lo fa l'Italia, si comincia a gridare di mafia, riciclaggio e blah blah.

E' evidente che non puoi competere all'interno di un sistema, dove alcuni sono più uguali di altri ( cit. Orwell ).
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