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Old 19-04-2018, 12:13   #41
pabloski
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ma lo strumento di cui parli puo essere utilizzato solo in ambiti privati o statali, come funziona con qualunque software enterprise...
Non vedo come sei arrivato a questa conclusione.


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è una roba completamente diversa da quello che avviene con una blockchain pubblica basata su cryptovaluta.

senza cryptovalute è necessario fidarsi si qualcuno, con le crypto no....è cosi semplice da capire...
No. L'importante è trovare un algoritmo che consenta di implementare un meccanismo di consenso distribuito. Questo è l'elemento fondante che previene l'aggiunta alla blockchain di blocchi truffaldini.

Per esempio il proof of stake non ha necessità di una valuta nè di un reward. E' basato sul concetto che chi ha più quote di un certo elemento importante nel contesto d'uso della blockchain, ha un incentivo a non barare.

Queste quote possono essere token di una criptovaluta, ma possono benissimo essere altro.

E comunque guarda che il mining reward non è così infallibile come sistema. Ad esempio, ad oggi, esistono delle farm Bitcoin con un potere tale da poter sovvertire il meccanismo del consenso. Nel 2014 Ghash sorpasso il 51% della potenza di mining. Ghash avrebbe potuto manipolare l'intera blockchain di Bitcoin.

Per cui ci andrei piano nel considerare il mining come la panacea al problema del consenso.

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dimmi un implementazione realmente pubblica di hyperledger che sta avendo successo...una sola!
https://polys.me/

Giusto un esempio. Ne esistono pochi perchè al di fuori dell'ambito delle criptovalute si sta ancora cercando di capire se le blockchain sono veramente utili o solo una perdita di tempo.
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Old 19-04-2018, 12:46   #42
MikTaeTrioR
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Non vedo come sei arrivato a questa conclusione.




No. L'importante è trovare un algoritmo che consenta di implementare un meccanismo di consenso distribuito. Questo è l'elemento fondante che previene l'aggiunta alla blockchain di blocchi truffaldini.

Per esempio il proof of stake non ha necessità di una valuta nè di un reward. E' basato sul concetto che chi ha più quote di un certo elemento importante nel contesto d'uso della blockchain, ha un incentivo a non barare.

Queste quote possono essere token di una criptovaluta, ma possono benissimo essere altro.

E comunque guarda che il mining reward non è così infallibile come sistema. Ad esempio, ad oggi, esistono delle farm Bitcoin con un potere tale da poter sovvertire il meccanismo del consenso. Nel 2014 Ghash sorpasso il 51% della potenza di mining. Ghash avrebbe potuto manipolare l'intera blockchain di Bitcoin.

Per cui ci andrei piano nel considerare il mining come la panacea al problema del consenso.



https://polys.me/

Giusto un esempio. Ne esistono pochi perchè al di fuori dell'ambito delle criptovalute si sta ancora cercando di capire se le blockchain sono veramente utili o solo una perdita di tempo.
ah bhe, grande successo sto polys, non elenca neanche un cliente...maddai

la conclusione è logica.
qui qualcosa che non dico io:
"On the other hand, Fabric has a very modular architecture and provides a lot of flexibility in terms of what you want to use and what you don't. It's pretty much ala carte and is targeted at businesses wanting to streamline their process by leveraging blockchain technology."


il POS è un ottima alternativa al POW ma è meno sicuro e cmq necessita lo stesso una cryptovaluta...

torniamo al solito discorso

Le blockchain che oggi stanno avendo un successo reale sono TUTTE basate su una cryptovaluta, sarà un caso!?...e non dirmi che è perchè servono proprio a far cicrolare la crypto stessa perchè la maggior parte vanno ben oltre questa semplice funzionalità...e visto che hai studiato cosi tanto dovresti saperlo bene.....
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Old 19-04-2018, 12:52   #43
aqua84
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le banche!
eh... ma non mi venite a dire che pensate sul serio che si possa fare a meno delle banche o di qualche altra istituzione che controlla le valute ??

o credete sul serio che le criptovalute, o valute "libere" funzioneranno realmente?
__________________
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Old 19-04-2018, 12:56   #44
MikTaeTrioR
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eh... ma non mi venite a dire che pensate sul serio che si possa fare a meno delle banche o di qualche altra istituzione che controlla le valute ??

o credete sul serio che le criptovalute, o valute "libere" funzioneranno realmente?
stanno gia funzionando almeno come forma di investimento...chi lo sa che in futuro non riescano sostituiscano del tutto le valute classiche?!.. per me sarebbe una bella cosa...ma è un opinione strettamente personale, e non penso che la mia mia valga piu della tua!
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Old 19-04-2018, 12:59   #45
aqua84
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stanno gia funzionando almeno come forma di investimento...chi lo sa che in futuro non riescano sostituiscano del tutto le valute classiche?!.. per me sarebbe una bella cosa...ma è un opinione strettamente personale, e non penso che la mia mia valga piu della tua!
piu che forma di "investimento" io direi forma di "speculazione"
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Old 19-04-2018, 13:10   #46
MikTaeTrioR
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piu che forma di "investimento" io direi forma di "speculazione"
bhe anche nel caso di speculazione si parla di invetimento speculativo, sempre investimenti sono...o vogliamo negare pure questo?
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Old 19-04-2018, 14:25   #47
pabloski
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ah bhe, grande successo sto polys, non elenca neanche un cliente...maddai
E che vuol dire? Mica significa che non funziona.

E' come dire che Linux non funziona perchè lo usano quattro gatti.

Tu mi hai chiesto di elencarti qualche progetto che usa blockchain senza criptovalute e io l'ho fatto. E' un sistema che funziona, è basato su blockchain. Soddisfa i requisiti richiesti.


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il POS è un ottima alternativa al POW ma è meno sicuro e cmq necessita lo stesso una cryptovaluta...
Meno sicuro? E chi l'ha detto? Gli stessi addetti ai lavori stanno sviluppando vari algoritmi per il consenso ed è ancora un dibattito aperto quello relativo al livello di efficacia dei vari algoritmi.

E no, il PoS non necessita di una criptovaluta. Dove l'hai letto? Proof of Stake, cioè quote, ovvero i nodi che fanno il mining ( termine improprio ) sono quelli che hanno un certo numero di quote di un determinato asset, importante ai fini del funzionamento della blockchain. Può essere un insieme di token di una criptovaluta, ma può benissimo essere altro.


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Le blockchain che oggi stanno avendo un successo reale sono TUTTE basate su una cryptovaluta, sarà un caso!?
E ti sei mai chiesto perchè? Perchè al di fuori dell'ambito delle criptovalute, le blockchain non se le fila nessuno!!

Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando di una tecnologia che il pubblico alla larga ha adocchiato da un paio d'anno al massimo? Questo è il lasso di tempo in cui aziende e governi hanno cominciato a studiarle, per poterle applicare ad altri problemi che non siano la costruzione di una criptovaluta.

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...e non dirmi che è perchè servono proprio a far cicrolare la crypto stessa perchè la maggior parte vanno ben oltre questa semplice funzionalità...e visto che hai studiato cosi tanto dovresti saperlo bene.....
Bitcoin sa fare solo la criptovaluta. L'unica ad implementare altro, ovvero gli smart contracts, è Ethereum.

Ethereum nasce subito dopo Bitcoin e punta ad implementare gli smart contracts appunto. Ragion per cui Buterin non ha speso tempo nell'implementazione di un algoritmo del consenso e infatti ha usato il PoW.

E faccio notare che Ethereum a breve passerà al protocollo Casper, ovvero il PoS.

Ma ripeto per l'ennesima volta. Ci sono altri algoritmi per l'implementazione del consenso, funzionano, sono creati da università e grandi aziende come Intel. Quindi non capisco come tu faccia a continuare a negare la realtà.

Leggiti il secondo capitolo del libro che ho indicato e capirai perchè stai affermando cose errate.
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Old 19-04-2018, 14:53   #48
aqua84
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bhe anche nel caso di speculazione si parla di invetimento speculativo, sempre investimenti sono...o vogliamo negare pure questo?
non è questione di negare qualcosa, solo di usare le parole corrette.
altrimenti usando quel tipo di ragionamento anche comprare una sedia è un investimento
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Old 19-04-2018, 15:11   #49
MikTaeTrioR
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E che vuol dire? Mica significa che non funziona.

E' come dire che Linux non funziona perchè lo usano quattro gatti.

Tu mi hai chiesto di elencarti qualche progetto che usa blockchain senza criptovalute e io l'ho fatto. E' un sistema che funziona, è basato su blockchain. Soddisfa i requisiti richiesti.


gia dire che linux lo usano 4 gatti....è la base di migliaia di progetti di grande successo in tutto il mondo...e io avevo chiesto un esempio di un progetto DI SUCCESSO, quello che hai postato non lo usa nessuno praticamente, che successo sarebbe scusa?

Meno sicuro? E chi l'ha detto? Gli stessi addetti ai lavori stanno sviluppando vari algoritmi per il consenso ed è ancora un dibattito aperto quello relativo al livello di efficacia dei vari algoritmi.

E no, il PoS non necessita di una criptovaluta. Dove l'hai letto? Proof of Stake, cioè quote, ovvero i nodi che fanno il mining ( termine improprio ) sono quelli che hanno un certo numero di quote di un determinato asset, importante ai fini del funzionamento della blockchain. Può essere un insieme di token di una criptovaluta, ma può benissimo essere altro.

guarda caso questo asset di base è sempre una cryptovaluta, che strano!



E ti sei mai chiesto perchè? Perchè al di fuori dell'ambito delle criptovalute, le blockchain non se le fila nessuno!!

Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando di una tecnologia che il pubblico alla larga ha adocchiato da un paio d'anno al massimo? Questo è il lasso di tempo in cui aziende e governi hanno cominciato a studiarle, per poterle applicare ad altri problemi che non siano la costruzione di una criptovaluta.


Bitcoin sa fare solo la criptovaluta. L'unica ad implementare altro, ovvero gli smart contracts, è Ethereum.

Ethereum nasce subito dopo Bitcoin e punta ad implementare gli smart contracts appunto. Ragion per cui Buterin non ha speso tempo nell'implementazione di un algoritmo del consenso e infatti ha usato il PoW.

E faccio notare che Ethereum a breve passerà al protocollo Casper, ovvero il PoS.

Ora ti contraddici da solo?? prima dici che le blockchain se le filano solo per le cryptovalute e poi citi ETH che è stra utilizzato, ha un enorme successo ed è prima che una cryptovaluta una piattaforma per smart contracts......per non parlare del fatto che non è certo l'unica piattaforma di questo tipo (Cardano, Ardor ecc ecc)

Ma ripeto per l'ennesima volta. Ci sono altri algoritmi per l'implementazione del consenso, funzionano, sono creati da università e grandi aziende come Intel. Quindi non capisco come tu faccia a continuare a negare la realtà.

Leggiti il secondo capitolo del libro che ho indicato e capirai perchè stai affermando cose errate.

Guarda che sei tu che non vedi la realtà, ad oggi il mercato, che, nel caso tu non abbia trovato alcun libro che te lo spieghi, è quello che comanda, ha dato il successo alle BC pubbliche e basate su crypto.
Il mercato al momento, se ne sta fregando altamente della tecnologia sviluppata da Intel o quell'altro che rimangono in pratica dei software che le grandi aziende possono utilizzare per implementare sistemi di BC all'INTERNO dei loro processi aziendali (IBM punta su Stellar cmq giusto perchè tu lo sappia..)

cioè in pratica continui a paragonare spaceX con il botto di capodanno...

Ultima modifica di MikTaeTrioR : 19-04-2018 alle 15:15.
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Old 19-04-2018, 15:14   #50
MikTaeTrioR
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non è questione di negare qualcosa, solo di usare le parole corrette.
altrimenti usando quel tipo di ragionamento anche comprare una sedia è un investimento
bhe se è una sedia antica non vedo perchè no....
se pensi che il sasso che trovi fuori di casa un giorno possa acquistare del valore, lo sforzo impiegato per raccoglierlo sarà stato il tuo investimento...
siamo al punto che non si possono neanche piu usare i termini corretti??

se vuoi dico che è una scommessa, bho...come se in fondo non lo fosse qualunque investimento...
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Old 19-04-2018, 17:03   #51
HackaB321
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Occhio però che questo non significa che la blockchain era mutabile. Semplicemente i nodi decisero di scartare tutti i nuovi blocchi generati a partire da una certa data.
“Scartare i blocchi generati da una certa data” non ti pare una mutazione? Riepilogando cosa successe:

1)Ad un certo punto della bc ethereum un utente sfrutta il codice di DAO per rubare ETH ad altri indirizzi.
2)A causa dell’entità del furto (e delle pressioni della Ethereum Fondation su nodi e miners, visto lo scandalo) viene deciso (con molta conflittualità all’interno della community) di cancellare un pezzo di storia della blockchain e di tornare indietro nel tempo (perché di questo si tratta, visto che la bc è essenzialmente un marcatore temporale di dati) per restituire i soldi ai legittimi proprietari
3)A seguito dell’hard-fork che ha riscritto la storia della bc sono nate due catene nuove ETH e ETC

Visto che le criptovalute sono soldi al portatore (esattamente come i contanti) sarebbe come se a me rubassero il portafogli e andassi da Dio chiedendogli di tornare indietro nel tempo fino al momento prima del furto.

Si crea un pericoloso precedente: ogni qual volta qualcuno viene derubato di qualcosa o perde qualcosa, può andare dagli sviluppatori e chiedere un ctrl+alt+canc di un pezzo della blockchain. E se gli venisse risposto di no: perché in alcuni casi si e in altri no? Chi decide quando si e quando no?

Questo è il rischio delle bc permissioned o di quelle bc pubbliche che sono mal amministrate o troppo centralizzate nella governance: non avranno mai un vero requisito di immutabilità.

E questo è uno dei motivi per cui la bc bitcoin è quella che ha maggior valore: è la più decentralizzata, priva di una governance centrale e la più sicura (grazie al mining) e quindi quella che più si avvicina al concetto di immutabilità. Uno che avesse proposto una cosa del genere nel mondo bitcoin sarebbe stato preso per pazzo. Infatti in tutti i casi in cui ci sono stati dei furti nel mondo BTC (anche grossi es Mtgox) nessuno si è mai sognato di chiedere un reset della blockchain.


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Ah ecco. Hai usato il termine "vantaggi economici", quindi ti stai già limitando alla prospettiva delle criptovalute.

E sono d'accordo che occorre un algoritmo per l'implementazione del consenso distribuito, ma il mining non è l'unico metodo per farlo. Hyperledger Sawtooth ne è un esempio.

Per cui stante tutto quanto scrivi, rimane il fatto che l'affermazione iniziale a cui ho risposto, ovvero che le blockchain si fondano sulle criptovalute è falsa. E' vero invece il contrario.

Pensala così. Hai un'applicazione utente, la libc e il kernel del SO. La gerarchia qual è? Viene prima l'applicazione utente che gira magari bare-metal, a cui si appoggiano sistema operativo e libc? Ovviamente no.

La gerarchia corretta è kernel -> libc -> applicazione utente. La gerarchia corretta nell'ambito delle criptovalute è blockchain -> algoritmo del consenso -> criptovaluta.
Continui a mettere nello stesso paniere due cose completamente diverse: le blockchain (private)+permissioned+trusted (da una parte) e quelle pubbliche+permissionless+trustless (dall’altra). Sawtooth appartiene al primo gruppo per questo non ha bisogno di una criptovaluta e utilizza un algoritmo di consenso come PoET che non sarebbe utilizzabile in una bc permissionless.
La frase che possono esistere bc senza criptovalute è valida solo per quelle ad accesso selezionato, autenticato e limitato (permissioned) che di innovativo hanno qualcosa, ma molto meno rispetto alle loro cugine.
In una blockchain pubblica la tua gerarchia blockchain -> algoritmo del consenso -> criptovaluta è esattamente ribaltata: è il processo di consenso distribuito, sfruttando gli incentivi e le penalità che la cripto valuta mette a disposizione, che “produce” la blockchain.
La blockchain (permissionless) non è la tecnologia alla base dei bitcoin, come amano dire le banche, ma è il prodotto (l’output) del meccanismo di consenso dei bitcoin.

Quote:
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scusate ma...

se vogliono utilizzare la blockchain per controllare tutti i movimenti di "denaro", sarà compito delle banche tenere in piedi la blockchain, che si popolerà con tutte le transazioni mondiali.
Si quella che dici sarebbe un enorme blockchain permissioned dove solo le banche fanno da nodi e dove il costo della remunerazione dei nodi è pagato (in valuta tradizionale) solo dalle commissioni degli utenti senza uso di cripto valuta.
Ma che ci sarebbe di innovativo in questo? Sarebbe qualcosa di molto simile al sistema attuale. Ogni utente dovrebbe riporre fiducia in un manipolo di intermediari che potrebbero fare e disfare la blockchain a loro piacimento se si mettessero d’accordo. Sarebbe come aver inventato l’automobile per poi farla trainare da un cavallo.
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Old 19-04-2018, 17:39   #52
HackaB321
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Per esempio il proof of stake non ha necessità di una valuta nè di un reward. E' basato sul concetto che chi ha più quote di un certo elemento importante nel contesto d'uso della blockchain, ha un incentivo a non barare.
Non stiamo parlando di cosa viene messo a disposizione per il processo di determinazione del consenso (che può essere moneta, tempo, spazio, lavoro, calcolo e chissà cos'altro) ma di come viene remunerato chi svolge questo servizio.
Nella POS classica, che è abbinata a bc con criptovalute, immobilizzo i fondi sul mio wallet partecipando in questo modo al consenso e venendo remunerato con il premio di blocco.



Quote:

E comunque guarda che il mining reward non è così infallibile come sistema. Ad esempio, ad oggi, esistono delle farm Bitcoin con un potere tale da poter sovvertire il meccanismo del consenso. Nel 2014 Ghash sorpasso il 51% della potenza di mining. Ghash avrebbe potuto manipolare l'intera blockchain di Bitcoin.

L'intera blockchain assolutamente no, al limite l'ultimo blocco o due. E avrebbe solo potuto effettuare una doppia spesa perchè il meccanismo di difesa dei nodi avrebbe impedito la violazione delle regole del consenso (non avrebbe ad esempio potuto attribuirsi soldi che non ha mai posseduto).

A quale pro poi? A quella percentuale di hashrate un miner ha più convenienza a minare onestamente ricevendo ricchissime ricompense piuttosto che provare a rispendere soldi che ha già speso con il rischio di venire scoperto e di mandare in crisi di fiducia l'intero sistema e in picchiata il valore dei bitcoin che lui stesso riceve più di tutti.
La criptovaluta serve a rendere antieconomico un attacco. Qualcuno potrà avere interesse ad attaccare da un punto di vista politico la rete (rimettendoci dei soldi) ma da un punto di vista economico la cosa non ha senso. Infatti tutte le volte che l'hashrate si è concentrato oltre il 50% non c'è mai stato un attacco

P.s. faccio presente poi che il 51% dell'hashrate della rete bitcoin al momento sono oltre 15 miliardi di miliardi di hash al secondo. Occorrono investimenti di miliardi (di dollari non di hash) per avere una potenza di calcolo simile. In una bc privata basta controllare il 51% dei (pochi) nodi presente e della blockchain faccio cosa voglio
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Old 19-04-2018, 18:58   #53
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“Scartare i blocchi generati da una certa data” non ti pare una mutazione?
No, per mutabilità s'intende la possibilità di modificare i blocchi preesistenti, non eliminarli. Altrimenti pure aggiungere blocchi, come avviene durante il normale funzionamento della blockchain, sarebbe mutabilità. Invece non lo è. E poi è avvenuto su una blockchain basata su PoW. Quindi stai dicendo la mutabilità semplicemente non esiste? E' uno dei primi termini che compare nei paper e libri che parlano di criptovalute e blockchain.

Un hard fork genera una nuova blockchain. E infatti la vecchia blockchain c'è ancora sotto il nome di Ethereum Classic.

Ultima modifica di pabloski : 19-04-2018 alle 19:20.
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Old 20-04-2018, 10:52   #54
HackaB321
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No, per mutabilità s'intende la possibilità di modificare i blocchi preesistenti, non eliminarli. Altrimenti pure aggiungere blocchi, come avviene durante il normale funzionamento della blockchain, sarebbe mutabilità. Invece non lo è. E poi è avvenuto su una blockchain basata su PoW. Quindi stai dicendo la mutabilità semplicemente non esiste? E' uno dei primi termini che compare nei paper e libri che parlano di criptovalute e blockchain.

Un hard fork genera una nuova blockchain. E infatti la vecchia blockchain c'è ancora sotto il nome di Ethereum Classic.
Accodare non è una mutazione, cancellare e/o modificare e/o riscrivere si. Ed è quello che accadde.
In una bc basata su POW ma di fatto non decentralizzata visto che esiste una Fondazione a capo di tutto ed esiste un fondatore/padrone (Buterin) che si comporta come amministratore delegato (a differenza dei bitcoin dove il fondatore è sparito).
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Old 20-04-2018, 11:12   #55
Ryddyck
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Con un hardfork non si "genera" una nuova blockchain, ma si forka appunto la stessa blockchain. Se prendiamo il caso di Bitcoin ci sono state una serie di fork, a partire dal più conosciuto Bitcoin cash che alla data del segwit ha preso la blockchain con tutti i dati presenti, duplicata e continuato a minare sulla blockchain forkata (tanto è vero che chi aveva un wallet normale, slegato da un qualasiasi exchange si ritrovava con lo stesso indirizzo a possedere sia btc che bch).
Il 51% attack rimane ancora teorico, per quanto possa essere praticabile. Secondo altri paper basterebbe addirittura di meno, basterebbe 1/3 della potenza di calcolo di tutta la rete per far danni.

La blockchain ad oggi non è "mutabile" intesa come una modifica dei blocchi precedenti, ciò comporterebbe un ricalcolo pressoché infinito dei blocchi successivi, un lavoro enorme... cosa ben diversa se ci si affida ad esempio ad un psp che sostanzialmente permette anche di revocare (parzialmente o totalmente) le transazioni effettuate (e confermate).

Ultima modifica di Ryddyck : 20-04-2018 alle 11:15.
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Old 20-04-2018, 11:16   #56
pabloski
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Accodare non è una mutazione, cancellare e/o modificare e/o riscrivere si. Ed è quello che accadde.
No no. Niente è stato modificato. Il contenuto dei blocchi non è stato cambiato. Quello che è stato fatto è accettare ( da parte della maggior parte dei nodi ) una vecchia versione della blockchain.

E' lo stesso modello usato da Clojure per implementare l'immutabilità delle
strutture dati. Non c'è niente di strano.

Comunque, se vuoi considerarla come una mutazione, sappi che è avvenuta su una blockchain basata su mining e quindi su reward. In pratica è crollato tutto quanto avete affermato tu e MikTaeTrioR fin qui.

Ma la faccenda è oltretutto molto semplice. Basti considerare che esistono svariati algoritmi per il consenso distribuito ( Paxos, Chubby, Sawtooth, Lockstep ). Francamente non capisco su cosa vi fissate. Il mining è uno dei metodi per risolvere il problema dei generali bizantini. Ma non è l'unico e non è nemmeno il più adatto a certi casi d'uso. Ha avuto successo nell'ambito delle criptovalute. Tutto qui.

Quote:
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In una bc basata su POW ma di fatto non decentralizzata visto che esiste una Fondazione a capo di tutto ed esiste un fondatore/padrone (Buterin) che si comporta come amministratore delegato (a differenza dei bitcoin dove il fondatore è sparito).
Non cominciamo a mischiare la politica con la tecnologia. Fin qui il discorso ha riguardato gli aspetti tecnologici.

Anche la comunità Bitcoin può mettersi d'accordo per fare un hard fork, mica c'è bisogno di conoscere la faccia del creatore della criptovaluta. E infatti esiste Bitcoin Cash.
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Old 20-04-2018, 11:47   #57
pabloski
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Originariamente inviato da Ryddyck Guarda i messaggi
Con un hardfork non si "genera" una nuova blockchain, ma si forka appunto la stessa blockchain.
No un momento però. Il termine fork viene da Unix e si riferisce proprio al fatto che un processo ( nel caso Unix ) forka, cioè genera un processo figlio, ovvero un'altra entità, una copia di stesso che da lì in poi avrà vita propria.

Ed è quello che avviene con i fork delle blockchain. E lo stesso meccanismo è implementato in tutti i linguaggi funzionali che implementano strutture dati immutabili.

Quote:
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Il 51% attack rimane ancora teorico, per quanto possa essere praticabile. Secondo altri paper basterebbe addirittura di meno, basterebbe 1/3 della potenza di calcolo di tutta la rete per far danni.
Ed è un altro limite che i due utenti non hanno considerato. La sicurezza del mining non è deterministica ma probabilistica. Più ci si avvicina al 51% della potenza di calcolo e più aumenta la probabilità che il soggetto in questione possa manipolare la blockchain. Allo stesso modo non è detto che un nodo che rappresenti il 2% di potenza di calcolo non possa avere la fortuna dalla sua e riuscire a far passare il suo blocco come blocco valido ( magari per glitch diffusi sulla rete mondiale ).
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Old 20-04-2018, 12:03   #58
Ryddyck
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Originariamente inviato da pabloski Guarda i messaggi
No un momento però. Il termine fork viene da Unix e si riferisce proprio al fatto che un processo ( nel caso Unix ) forka, cioè genera un processo figlio, ovvero un'altra entità, una copia di stesso che da lì in poi avrà vita propria.

Ed è quello che avviene con i fork delle blockchain. E lo stesso meccanismo è implementato in tutti i linguaggi funzionali che implementano strutture dati immutabili.
Assolutamente il termine è identico, l'uso però è differente.
Puoi intanto distinguere sia l'hard fork dal soft fork nel caso della blockchain.
Sia comunque che si tratti della blockchain o di un software open source il fork cambia assolutamente senso se questo ovviamente non è retrocompatibile con il software originario, lo chiami sempre fork ma che di fork alla fine ha solo il nome

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Ed è un altro limite che i due utenti non hanno considerato. La sicurezza del mining non è deterministica ma probabilistica. Più ci si avvicina al 51% della potenza di calcolo e più aumenta la probabilità che il soggetto in questione possa manipolare la blockchain. Allo stesso modo non è detto che un nodo che rappresenti il 2% di potenza di calcolo non possa avere la fortuna dalla sua e riuscire a far passare il suo blocco come blocco valido ( magari per glitch diffusi sulla rete mondiale ).
Beh l'unico incentivo per avere quella potenza di calcolo è la velocità della validazione (quindi anche se per puro caso un miner insignificante in termini di potenza di calcolo trova per primo la soluzione e la comunica, non significa che sarà capace di farlo anche per il successivo blocco... quindi sarebbe un caso unico fortuito ma senza impatto sulla blockchain) ossia trovare per primi la soluzione al blocco, continuare al minare i successivi blocchi senza però comunicare al resto della rete di averli validati e costruire sostanzialmente una blockchain secondaria (anche in questo caso chiamata fork) trovandosi avanti sulla blockchain, ed in questo caso possono ad esempio: beccarsi i reward sui blocchi validati oppure fare danni su lungo termine (da qui l'effetto del 51% attack).
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Old 20-04-2018, 12:54   #59
MikTaeTrioR
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Comunque, se vuoi considerarla come una mutazione, sappi che è avvenuta su una blockchain basata su mining e quindi su reward. In pratica è crollato tutto quanto avete affermato tu e MikTaeTrioR fin qui.
è avvenuto una volta, con il consenso di quasi tutti e quando eth era ancora agli albori...
sono stati cancellati un sacco di record, la BC in questione è stata mutata, non c'è nulla da dire a riguardo...oggi non potrebbero mai fare una roba del genere, ormai eth è troppo diffuso e fa girare troppi progetti. Nel contesto attuale, il discorso pow/mining => fiducia => diffusione => immutabilità regge eccome.

Oggi un fork su eth risulta sempre in uno shit coin che nessuno considera...forkare non significa mutare la BC originale, significa provare a creare una nuova BC sperando che gli utenti di quella originale la prendano in considerazione..
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Old 20-04-2018, 14:12   #60
pabloski
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Originariamente inviato da MikTaeTrioR Guarda i messaggi
è avvenuto una volta, con il consenso di quasi tutti e quando eth era ancora agli albori...
Ma è avvenuto, cioè algoritmicamente non è possibile impedirlo. Dunque l'assioma iniziale decade. La questione è trovare un algoritmo che renda quasi impossibile ad un numero ristretto di nodi di manipolare fraudolentemente la blockchain. Così come il mining, altri algoritmi esistono per fare la stessa cosa.

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Originariamente inviato da MikTaeTrioR Guarda i messaggi
sono stati cancellati un sacco di record, la BC in questione è stata mutata,
Cioè addirittura è decaduta una delle condizioni di base, ovvero l'immutabilità. Non è stato mutato un bel niente, è stata forkata la blockchain. La vecchia blockchain infatti ha continuato ad esistere sotto il nome Ethereum Classic.

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non c'è nulla da dire a riguardo...oggi non potrebbero mai fare una roba del genere, ormai eth è troppo diffuso e fa girare troppi progetti.
Come no? Si riunisce il 51% della comunità e lo fanno. Ma il punto è e rimane che senza il consenso esplicito di un grandissimo numero di nodi, non si può fare, cioè non si può manipolare la blockchain senza l'accordo della stragrande maggioranza. Ma se c'è tale accordo, ecco che nemmeno il mining diventa l'algoritmo magico anti-manipolazione.


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Nel contesto attuale, il discorso pow/mining => fiducia => diffusione => immutabilità regge eccome.
Ovvio. Ma è da 3 giorni che cerco di dire che il mining non è l'unico modo.

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Originariamente inviato da MikTaeTrioR Guarda i messaggi
Oggi un fork su eth risulta sempre in uno shit coin che nessuno considera...
Scommettiamo che se lo fa Unicredit risulta in una valuta usata da tutti?

Ma comunque tutto questo non c'entra col discorso tecnico, ovvero gli algoritmi del consenso.

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Originariamente inviato da MikTaeTrioR Guarda i messaggi
forkare non significa mutare la BC originale, significa provare a creare una nuova BC sperando che gli utenti di quella originale la prendano in considerazione..
Tutto giusto e tutto bello. Ma tutto questo non ci dice perchè la tua affermazione iniziale, ovvero che non può esiste una blockchain svincolata da una criptovaluta, sarebbe vera.

E infatti non lo è. Blockchain che non usano gli algoritmi di consenso classici esistono. Alcune sono usate in contesti più o meno grandi, altre sono allo studio.

Il punto è che si può fare.
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