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Old 14-12-2004, 07:57   #21
lowenz
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bah, 7 giorni sembrano un buon periodo per dividere le attività umane: in Francia durante la Rivoluzione, se non sbaglio, avevano introdotto le decadi ma era un po' pesante.



Ah, per tutti quelli che pensano così o in modi simili:
Quote:
Mah,fosse per me atei,agnostici,non praticanti,fornicatori,laicisti, comunisti, in nome della loro "fede"
...
Questa è l'Ayers Rock, il famoso monolite australiano, un'unica grande pietra.



Chi riesce a sollevarla con la sua fede (a mano lo voglio proprio vedere ) può scagliarla per primo contro chi ha "peccato".

Ultima modifica di lowenz : 14-12-2004 alle 08:00.
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Old 14-12-2004, 08:27   #22
ALBIZZIE
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Originariamente inviato da SaMu
Attenzione a non confondere ferie e festività.. se lo stato vuol far riposare i cittadini, può regolare le ferie, non deve introdurre per forza delle feste.

Se vuol far rimanere a casa dal lavoro i cittadini N giorni all'anno, può stabilire il diritto a N giorni di ferie, non è obbligato a festeggiare i compleanni o le ricorrenze di una religione.. e poi ognuno le ferie se le spende quando vuole.

Non sarebbe più rispettoso dei diritti dei cittadini che sono obbligati a festeggiare il Natale anche se non ci trovano nulla da festeggiare?
non so dov'è la fregatura, ma sono d'accordo con te.
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Old 14-12-2004, 08:35   #23
SaMu
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Originariamente inviato da essegi
non si tratta di una "abitudine", ma del rispetto, tramutato in legge, della volontà della stragrande maggioranza della popolazione, appunto da secoli e secoli
E' ancora così? E' giusto nel 2004 imporre a tutti i cittadini (perchè lo Stato è composto da tutti i cittadini) di festeggiare ricorrenze che hanno un significato solo per i crednti?


Nella costituzione europea si è deciso a maggioranza di non inserire un riferimento alle radici cristiane del continente, affermando un principio: fuori la religione dallo stato.

E' abbastanza paradossale che dopo aver affermato un simile principio, lo Stato continui a dichiarare festività il giorno della nascita di Cristo, che per i non credenti è una normalissima persona morta da 20 secoli.

Ancor più paradossale è che lo Stato mantenga come festività la Domenica, una festa che ha senso solo per chi crede nel libro della Genesi.

Mi piacerebbe sapere cosa pensa a riguardo, chi era ed è contrario al riferimento alle radici cristiane nella costituzione europea.



p.s.attenzione bis a non confondere ferie e feste, se lo Stato pensa che i cittadini abbiano bisogno di un po' di riposo ogni tanto può stabilire il diritto alle ferie, può stabilire ferie obbligatorie ogni N giorni, qui stiamo parlando di feste, giorni che lo Stato dichiara festivi per se e per i cittadini.
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Old 14-12-2004, 08:38   #24
ALBIZZIE
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adesso comincio a vedere all'orizzonte la 'fregatura'
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Old 14-12-2004, 08:45   #25
essegi
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ma lo stato è fatto dai suoi abitanti o solo dai suoi comandanti?
rispettare le minoranze non significa calpestare le richieste della maggioranza
non sei convinto che la maggioranza voglia il natale come festività?
bene, ci sono gli strumenti politici e legislativi per dimostrarlo, e solo dopo che si è dimostrato si può cambiare, non imporre e basta
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Old 14-12-2004, 09:03   #26
SaMu
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Quote:
Originariamente inviato da ALBIZZIE
adesso comincio a vedere all'orizzonte la 'fregatura'
Fregatura=trarre le conclusioni logiche a partire dalle proprie idee?
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Old 14-12-2004, 09:10   #27
prio
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Quote:
Originariamente inviato da SaMu
E' ancora così? E' giusto nel 2004 imporre a tutti i cittadini (perchè lo Stato è composto da tutti i cittadini) di festeggiare ricorrenze che hanno un significato solo per i crednti?
Lo stato mica impone di festeggiare ricorrenze.
Decide che un giorno e' festivo, ma che io festeggi o meno il natale sono solo fatti miei.
Consideralo un favore ai credenti: se non fosse festivo non potreste festeggiarlo come si conviene

Quote:
Originariamente inviato da SaMu Nella costituzione europea si è deciso a maggioranza di non inserire un riferimento alle radici cristiane del continente, affermando un principio: fuori la religione dallo stato.

E' abbastanza paradossale che dopo aver affermato un simile principio, lo Stato continui a dichiarare festività il giorno della nascita di Cristo, che per i non credenti è una normalissima persona morta da 20 secoli.
Che ci vuoi fare, noi non credenti siamo privi di morale ed opportunisti. Una volta o l'altra mi divertiro' ad aprire thread tipo questo in cui chiedo come concili la fede col capitalismo, ad esempio.

Quote:
Originariamente inviato da SaMu Ancor più paradossale è che lo Stato mantenga come festività la Domenica, una festa che ha senso solo per chi crede nel libro della Genesi.
Vabbe', richiamiamolo giorno del sole allora.
Ti diverti cosi' tanto a far questioni di lana caprina?

Quote:
Originariamente inviato da SaMu Mi piacerebbe sapere cosa pensa a riguardo, chi era ed è contrario al riferimento alle radici cristiane nella costituzione europea.
Penso che la settimana lavorativa e' normalmente composta da 5 giorni. Che i 2 in cui non si lavora siano sabato e domenico o martedi' e mercoledi' ha importanza zero, per me.
Ma che vuoi che facciano i non credenti, la rivoluzione per spostare la festivita'? Che senso avrebbe?

Quote:
Originariamente inviato da SaMu
p.s.attenzione bis a non confondere ferie e feste, se lo Stato pensa che i cittadini abbiano bisogno di un po' di riposo ogni tanto può stabilire il diritto alle ferie, può stabilire ferie obbligatorie ogni N giorni, qui stiamo parlando di feste, giorni che lo Stato dichiara festivi per se e per i cittadini.
Sei tu che confondi: le ferie sono una cosa, le festivita' un'altra.
Lo stato ha stabilito che la domenica sia festiva, vogliamo chiamarla "giorno di ferie obbligatorio"? Che senso avrebbe?
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Old 14-12-2004, 09:11   #28
SaMu
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Originariamente inviato da essegi
ma lo stato è fatto dai suoi abitanti o solo dai suoi comandanti?
rispettare le minoranze non significa calpestare le richieste della maggioranza
non sei convinto che la maggioranza voglia il natale come festività?
bene, ci sono gli strumenti politici e legislativi per dimostrarlo, e solo dopo che si è dimostrato si può cambiare, non imporre e basta
Ma allora che vuol dire "separare la religione dallo stato"?

E' un pomposo principio da esibire a mo' di patente democratica, salvo poi accettare anzi pretendere che lo stato festeggi il libro della Genesi e il compleanno di Gesù?

Se uno stato impone a tutti i cittadini le festività di una religione, è uno stato religioso.. mi sembra lapalissiano.. uno stato separato dalla religione dovrebbe proclamare solo festività legate allo stato, ogni cittadino poi festeggi le feste che vuole, chi la nascita di Gesù chi quella di Maometto, chi l'ultimo scudetto dell'Inter chi la morte di Kurt Cobain.. senza imposizioni per nessuno, solo diritti.
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Old 14-12-2004, 09:23   #29
SaMu
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Originariamente inviato da prio
Lo stato mica impone di festeggiare ricorrenze.
Decide che un giorno e' festivo, ma che io festeggi o meno il natale sono solo fatti miei.
Chiaro, ognuno fa quel che vuole nel giorno di festa, il punto da capire è perchè lo stato italiano debba continuare a dichiarare festa il giorno della nascita di Cristo.

Vedo che mi rispondi piuttosto piccato :o ma la questione mi sembra tutt'altro che caprina.. mi sembra molto logica, al contrario.. avrai notato le recenti discussioni per -togliere il crocefisso dalle scuole- -togliere il presepe dalle scuole- -non inserire il riferimento alle radici cristiane nella costituzione- ora dico io, chi è favorevole a queste cose come tollera che lo stato proclami giorni di festa in corrispondenza delle feste religiose?

Perchè non festeggiare allora il ramadan, o le feste buddiste? non sono ferrato in materia, ma immagino che ogni religione abbia i suoi giorni di festa.. molti di questi oggi cadranno in giorni che per lo stato italiano sono normali giorni lavorativi.. mentre i cittadini di altre religioni, o la gran parte di cittadini che non crede ad una religione, si trovano in uno stato che dichiara festività che non hanno alcun significato per loro.

Quote:
Penso che la settimana lavorativa e' normalmente composta da 5 giorni. Che i 2 in cui non si lavora siano sabato e domenico o martedi' e mercoledi' ha importanza zero, per me.
Ma che vuoi che facciano i non credenti, la rivoluzione per spostare la festivita'? Che senso avrebbe?
Mannò che non voglio la rivoluzione, semplicemente un minimo di linearità intellettuale.. in molti han sostenuto su questo forum che i crocefissi nelle scuole andrebbero tolti, non mi pare che abbiano marciato armi in pugno per toglierli.. lo hanno detto, è un'opinione.. qui lo stesso, dire "lo stato non dovrebbe proclamare festività religiose" non significa teorizzare la rivoluzione per attuarlo da domani, è semplicemente l'espressione di un'idea.. puoi ben dire "sono daccordo con l'idea, sarà dura che venga applicata", tutto qui prio.
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Old 14-12-2004, 09:56   #30
prio
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Originariamente inviato da SaMu
CUTTONE
Guarda samu, non ho tempo per lunghi discorsi quindi riassumo il tutto cosi':
la scuola e' il luogo dove vengono formate le giovani menti, la costituzione europea dovrebbe sancire i capisaldi su cui si basa la comunita' europea. E come tali IMHO dovrebbero essere il piu' "neutri" possibile, per quanto io condivida gran parte dei dettami Cristiani
Un giorno festivo e' un giorno in cui non si lavora, punto.
Che sia il 25 dicembre o il 6 brumaio per me e' lo stesso, idem che sia domenica (che, tra l'altro, in origine era il giorno del sole) o martedi'.
E si, ho risposto piccato: questo tuo continuo voler mettere in mostra presunte incoerenze altrui e' fastidioso, al mondo non esistono solo il bianco e il nero.
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Old 14-12-2004, 10:04   #31
essegi
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Originariamente inviato da SaMu
....Se uno stato impone a tutti i cittadini le festività di una religione, è uno stato religioso.. ...
lo stato non ha imposto, bensì ha preso atto di una volontà popolare di stragrande maggioranza, che a mio parere persiste anche nell'anno 2004
e quindi non è uno stato religioso, ma semplicemente democratico

se secondo te le condizioni sono cambiate, dimostralo / fallo dimostrare con strumenti democratici e nel caso richiedi il cambiamento della legge
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Old 14-12-2004, 10:21   #32
SaMu
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Originariamente inviato da prio
Guarda samu, non ho tempo per lunghi discorsi quindi riassumo il tutto cosi':
la scuola e' il luogo dove vengono formate le giovani menti, la costituzione europea dovrebbe sancire i capisaldi su cui si basa la comunita' europea. E come tali IMHO dovrebbero essere il piu' "neutri" possibile, per quanto io condivida gran parte dei dettami Cristiani
Un giorno festivo e' un giorno in cui non si lavora, punto.
Che sia il 25 dicembre o il 6 brumaio per me e' lo stesso, idem che sia domenica (che, tra l'altro, in origine era il giorno del sole) o martedi'.
E si, ho risposto piccato: questo tuo continuo voler mettere in mostra presunte incoerenze altrui e' fastidioso, al mondo non esistono solo il bianco e il nero.
Ti chiedo scusa per il fastidio, ma se a me paiono incoerenze cosa dovrei fare? Evitare di evidenziarle per non dare fastidio?

Se dovessi rispondere piccato a tutti le opinioni che mi danno fastidio in questa sezione, sarei più piccante di un peperoncino coltivato nel cortile di un manicomio criminale dell'Honduras (Simpson docet ).

Lo so bene che c'è il bianco e il nero, ma questa precisazione mi sembra sempre più spesso una coperta di Linus, voglio dire: nei thread sulla costituzione UE o sul crocifisso leggo molti scrivere "fuori la religione dallo stato", che tonalità di grigio di pare questa? A me pare bianco o nero.

Se poi vogliamo introdurre il grigio per dire che simili austere dichiarazioni di principio, convivono con l'accettazione che lo Stato festeggi il Natale e la Domenica cristiane, possiamo farlo.. basta non rispondere piccati a chi lo trova un po' incoerente, ecco tutto.


Mi spiace che metti il punto dopo una definizione che non mi sembra giusta, "festività" è un giorno di festa", "ferie" è un giorno in cui non si lavora, almeno su queste definizioni il bianco e il nero esistono.

"Allora chiamiamo ferie il Natale e le Domeniche e il problema è risolto, ti va bene SaMu?!" anticipo l'obiezione no non mi va bene non è solo una questione terminologica, rimarrebbe da capire perchè lo Stato italiano proclama un giorno di ferie nazionali proprio in coincidenza dei giorni di riposo stabiliti dal libro della Genesi e delle feste cristiane, che nulla hanno a che spartire con lo stato laico e con i cittadini non cristiani.


Mi scuso ancora per il fastidio arrecatoti e ti assicuro che la mia è una curiosità intellettuale, non ho intenzioni egemoniche ne' intolleranti, se in ultima analisi a qualcuno va di sfruttare il giorno di festa di Domenica per andare a fare una manifestazione contro il crocefisso nelle aule è libero di farlo, come io sono libero di pensare che ci sia un quid di incoerenza in ciò e che comunque è libero di vivere con le sue incoerenze ed io le mie.. e per concludere: Buon Natale
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Old 14-12-2004, 10:33   #33
ALBIZZIE
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scusate l'intromissione tra il vostro dialogo...

mi sembra che prio abbia detto un bel
"fate come vi pare, basta che mi date 2 giorni di riposo a settimana (ad alcuni solo 1), e altri 6 giorni di ferie compensative delle festività religiose eventualmente abolite, e poi scelgo io quando e come riposarmi.

se ho interpretato bene il prio-pensiero, la pensiamo uguale.

ora intraprendere una battaglia civile per questo mi sembra francamente troppo, anche perchè non penso che la maggioranza degli italiani sia d'accordo o pronta per un cambianemtno così epocale. specialemnte in questi tempi dove le bandiere della mezzaluna sono all'orizzonte.

esistono anche le convenzioni, si è sempre riposato di domenica? si può benissimo continuare a farlo, per me un giorno vale l'altro, magari per un ebreo osservante meno.
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Ultima modifica di ALBIZZIE : 14-12-2004 alle 10:36.
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Old 14-12-2004, 10:43   #34
cerbert
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Città: Torino
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Re: Il Natale e lo Stato

Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Come forse saprete mi piace prendere la strada del relativismo e vedere dove porta.

Allora visto che sta arrivando Natale, ho pensato a un topic natalizio.

Ho pensato: perchè lo Stato italiano festeggia il Natale?


Non rispondetemi "perchè è il compleanno di Cristo", questo lo so anch'io.

Il punto è: perchè lo stato italiano deve avere come festività ufficiale il compleanno di un signore nato 2004 anni fa a Betlemme, piccola cittadina del medio oriente?
Il problema è che per "prendere la strada del relativismo culturale" bisognerebbe NON DICO avere un navigatore satellitare ma, almeno una mappa o due suggerimenti scritti su di un foglietto da un amico che conosca il posto.

Altrimenti si finisce come la moglie di Guareschi che credeva che, essendo il meridione "in basso" non ci fossero da fare salite.

Il modello di "relativismo culturale" che ti sei costruito è praticamente a tuo uso e consumo, non ti stupisca quindi se è incoerente. Se io mi sono fatto un pupo di Pulcinella e poi lo manovro in modo che si randelli da solo, mica me ne stupisco.

Il "relativismo culturale" (quello vero) afferma che non è possibile sostenere che una cultura sia "assiomaticamente superiore" ad un'altra perchè TUTTI i parametri di valutazione di una cultura sono "culturali". E' una posizione in sè scientifica che ha ben noti i paradossi insiemistici della logica.
Sancito questo, ed è già una bella fatica, il relativismo culturale CERTO non va ad impegolarsi in altre magagne, SOPRATTUTTO quelle che riguardano la gestione della "cosa pubblica".

Per quello esiste la "politica" e il "relativismo culturale" non fa politica più di quanto faccia politica la metereologia. Tutt'al più il "relativismo culturale" viene TRASCINATO in politica, e quasi sempre per essere appiccicato ad un avversario politico, dal momento che l'attuale dialettica politica sembra consistere unicamente nel trovare un'etichetta che finisca con "ismo" da applicare alla controparte in modo da sentirsi poi autorizzati ad ignorare quello che dice.

In politica, al limite si può essere autorizzati (ma non è necessariamente vero) a pensare che molti "laici" facciano riferimento alle categorie di analisi del relativismo culturale. Ma onestamente, se chiedi ad un politico laico quello che ti sei chiesto, otterrai la risposta più ovvia: "non rilevo l'opportunità politica per fare ciò" con tutti i significati più alti o più meschini del caso a seconda della coscienza politica dell'interpellato.
Questo nella migliore delle ipotesi, la peggiore e più probabile, e che ti prendano per un aspirante "Iena" e ti facciano pestare dai commessi.

__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 14-12-2004, 10:46   #35
prio
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Quote:
Originariamente inviato da ALBIZZIE
scusate l'intromissione tra il vostro dialogo...

mi sembra che prio abbia detto un bel
"fate come vi pare, basta che mi date 2 giorni di riposo a settimana (ad alcuni solo 1), e altri 6 giorni di ferie compensative delle festività religiose eventualmente abolite, e poi scelgo io quando e come riposarmi.

se ho interpretato bene il prio-pensiero, la pensiamo uguale.

ora intraprendere una battaglia civile per questo mi sembra francamente troppo, anche perchè non penso che la maggioranza degli italiani sia d'accordo o pronta per un cambianemtno così epocale. specialemnte in questi tempi dove le bandiere della mezzaluna sono all'orizzonte.

esistono anche le convenzioni, si è sempre riposato di domenica? si può benissimo continuare a farlo, per me un giorno vale l'altro, magari per un ebreo osservante meno.
Buona la prima
Aggiungo ad uso e consumo di samu che "giorno feriale" originariamente indica un giorno in cui teoricamente si dovrebbe lavorare, tant'e' che per stare a casa "in ferie" devi "prendertelo". Capisco che nell'uso comune i "giorrni di ferie" siano quelli in cui si sta a casa, ma comunque sia rimane la non trascurabile differenza che i giorni di ferie sono a discrezione dell'individuo (entro certi limiti, of course) e non vengono decisi dallo stato per un'intero insieme di persone.
Come vedi, anche su queste definizioni non esistono il bianco ed il nero.
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Old 14-12-2004, 11:06   #36
SaMu
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Prendo atto della precisazione Cerbert, provvedo a editare "relativismo culturale" dal thread, fatto questo la questione come dire.. rimane lì immutata da discutere.

Quote:
Originariamente inviato da prio
Buona la prima
Aggiungo ad uso e consumo di samu che "giorno feriale" originariamente indica un giorno in cui teoricamente si dovrebbe lavorare, tant'e' che per stare a casa "in ferie" devi "prendertelo". Capisco che nell'uso comune i "giorrni di ferie" siano quelli in cui si sta a casa, ma comunque sia rimane la non trascurabile differenza che i giorni di ferie sono a discrezione dell'individuo (entro certi limiti, of course) e non vengono decisi dallo stato per un'intero insieme di persone.
Come vedi, anche su queste definizioni non esistono il bianco ed il nero.
Io che ho detto?

Appunto il 25 Dicembre e le Domeniche essendo feste per i cristiani, giorni assolutamente indifferenti per lo Stato, dovrebbero essere feriali.. vale a dire: se uno vuol far festa e stare a casa dal lavoro, se li prende di ferie.. e non lo Stato li nomina festività per tutti.

E' una questione di lana caprina? Mica tanto, oggi i cittadini italiani musulmani si ritrovano con feste dello Stato in giorni che per loro son normali, mentre le loro feste cadono in giorni lavorativi, e se vogliono festeggiarle a casa devon prendere le ferie.. i cittadini che non credono in alcuna religione magari vorrebbero festeggiare il Milan gioca in coppa, e così via.

La questione è di lana caprina solo se ammettiamo che tutti i cittadini italiani (vale a dire, lo Stato) considerino festività le attuali festività ed esse solo.. cosa che palesemente, non è.


Insomma non capisco perchè vi affrettate a bollare e derubricare la questione, una battaglia di principio è tale solo se la lancia Repubblica o L'Unità?

Si son fatte battaglie di principio per non inserire 2 righe nella costituzione, per una croce in classe, per 1 ora alla settimana, qui parliamo di 55 giorni l'anno che lo stato nomina festività in ossequio alle festività di una sola religione, ed è "lana caprina"?
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Old 14-12-2004, 11:15   #37
Nicky
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Alcuni eventi non sono riconducibili a date esatte quindi non è esatto dire che il 25 dicembre è nato Gesù Bambino, per quanto ne sappiamo noi potrebbe essere nato ad agosto.

Per una mera questione di comodità qualcuno ha deciso di sostuire le feste pagane con quelle cristiane, in modo da prendere due piccioni con una fava.

Era inutile fare due calendari, uno per chi crede e uno per chi non crede...così sì è deciso di stabilire delle festività uniche che permettessero ai religiosi di praticare i loro riti e ai "pagani"/atei o quel che sono di riposarsi dalle fatiche lavorative.

Si potrebbe anche decidere fare così: i cristiani festeggiano, quelli che non sono cristiani si riposano altri giorni..ma che cambierebbe?
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Guarda....una medusa!!!

Ultima modifica di Nicky : 14-12-2004 alle 11:21.
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Old 14-12-2004, 11:17   #38
prio
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Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Appunto il 25 Dicembre e le Domeniche essendo feste per i cristiani, giorni assolutamente indifferenti per lo Stato, dovrebbero essere feriali.. vale a dire: se uno vuol far festa e stare a casa dal lavoro, se li prende di ferie.. e non lo Stato li nomina festività per tutti.
Samu, se non capisci la differenza tra giorno festivo e giorno di ferie devo dedurre che non hai mai lavorato un giorno in vita tua.
Se poi ti sfugge il fatto che un'azienda in un giorno lavorativo ben difficilmente concedera' le ferie al 90% dei dipendenti non fai altro che rafforzare la mia deduzione.

Quote:
Originariamente inviato da SaMu
E' una questione di lana caprina? Mica tanto, oggi i cittadini italiani musulmani si ritrovano con feste dello Stato in giorni che per loro son normali, mentre le loro feste cadono in giorni lavorativi, e se vogliono festeggiarle a casa devon prendere le ferie.. i cittadini che non credono in alcuna religione magari vorrebbero festeggiare il Milan gioca in coppa, e così via.
Ossignur, che vuoi che ti dica: la mia l'ho gia detta e l'ha pure piu' che correttamente riassunta Albizzie.

Quote:
Originariamente inviato da SaMu
La questione è di lana caprina solo se ammettiamo che tutti i cittadini italiani (vale a dire, lo Stato) considerino festività le attuali festività ed esse solo.. cosa che palesemente, non è.
Maggioranza, Samu, maggioranza..

Quote:
Originariamente inviato da SaMu Insomma non capisco perchè vi affrettate a bollare e derubricare la questione, una battaglia di principio è tale solo se la lancia Repubblica o L'Unità?
Una battaglia di principio necessita di avere un principio per il quale valga la pena battagliare. Per me questo non e' il caso.

Quote:
Originariamente inviato da SaMu
Si son fatte battaglie di principio per non inserire 2 righe nella costituzione, per una croce in classe, per 1 ora alla settimana, qui parliamo di 55 giorni l'anno che lo stato nomina festività in ossequio alle festività di una sola religione, ed è "lana caprina"?
Ti ho gia detto dove vedo la differenza, rileggi quanto gia scritto.
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Old 14-12-2004, 11:20   #39
Nicky
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Originariamente inviato da SaMu

E' una questione di lana caprina? Mica tanto, oggi i cittadini italiani musulmani si ritrovano con feste dello Stato in giorni che per loro son normali, mentre le loro feste cadono in giorni lavorativi, e se vogliono festeggiarle a casa devon prendere le ferie.. i cittadini che non credono in alcuna religione magari vorrebbero festeggiare il Milan gioca in coppa, e così via.
Vsito che il mio capo è musulmano ti dico chiaramente quello che fa: molti giorni festivi lavora comunque.
Se poi vede che milano è deserta chiude e se ne va a casa, perchè nessuno lavora per essere improduttivo.
Per quanto riguarda le feste islamiche, lui mi ha detto che spesso basta andare a fare la preghiera [anche quando abitava in egitto era così, a detta sua]..senza contare che lì da lui alcune feste cristiane vengono festeggiate da entrambe che si riuniscono in piazze et simili.
__________________
Guarda....una medusa!!!

Ultima modifica di Nicky : 14-12-2004 alle 11:23.
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Old 14-12-2004, 11:21   #40
cerbert
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Re: Re: Il Natale e lo Stato

Ma guarda che non basta correggere "relativismo culturale".
Cioè è una correzione DOVUTA per non fare confusione, ma il dato di fatto è che la strada che hai preso te la sei "mappata" tu e ora perdi tempo a ritrovare punti di riferimento.
La risposta è stata data:

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Originariamente inviato da cerbert
Ma onestamente, se chiedi ad un politico laico quello che ti sei chiesto, otterrai la risposta più ovvia: "non rilevo l'opportunità politica per fare ciò" con tutti i significati più alti o più meschini del caso a seconda della coscienza politica dell'interpellato.
Ed è tutta qui. In qualsiasi caso, bene o male che venga interpretata questa cosa, "l'opportunità politica" non esiste.
Le comunità musulmane o confuciane onestamente non si pongono ancora questo problema quando sono ancora in dubbio persino gli spazi dove esercitare il loro culto, come non si ponevano gli altri problemi che introduci.

Sono state semmai vaste parti di "non-credenti" a porsi quei problemi e, in un'ottica "atea", cogliere degli spiragli per far valere la loro posizione. In quel caso si era creata "l'opportunità politica" ed era stata sfruttata, peraltro facendo principalmente riferimento a supposte o reali "tutele laiche", se non fosse intervenuto il mitico Adel Smith, a tirare in ballo i musulmani sarebbero stati alla fine ben pochi.

Tu hai creato una questione di principio che neanche il più illuminato politico ateo si porrebbe (non avendone proprio gli strumenti) e che un politico laico mediamente coerente non considera in quanto NON RICHIESTA dagli interessati (e, ripeto, per le questioni da te poste erano gli atei e gli pseudo-musulmani a fare baccano), e ti aspetti delle risposte.

Mi pare persino superfluo notare che difficilmente ne avrai... (ma resta sempre l'opzione di essere pestato dai commessi )
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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