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Old 05-04-2008, 09:58   #1
dasdsasderterowaa
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Italiani all'estero: è giusto farli votare?

Già, non me ne vogliano gli italiani all'estero di questo forum, ma mi chiedo da sempre se sia giusto dare la possibilità a cittadini che sono andati via dal paese e che non producono più ricchezza per l'Italia di votare e decidere la linea politica del governo nazionale.

Tutto questo me lo chiedo aldilà dei presunti brogli/irregolarità che avvengono nelle votazioni all'estero.

Voi che ne pensate?

A corredo del thread, posto un articolo de Osservatorio sulla legalità

Italiani all'estero : il ministero sulle presunte irregolarita' nel voto

Fonte: http://www.osservatoriosullalegalita...1/0505voto.htm

Il ministero degli esteri nega irregolarita' nel voto degli Italiani all'estero, in particolare la compravendita di voti paventata da alcune testate. Nega inoltre che in alcune Sedi non siano stati inoltrati i plichi elettorali agli aventi diritto, in particolare, in Costarica, "contrariamente a dichiarazioni apparse sulla stampa", tutte le schede sono state regolarmente inviate, e molte sono già state restituite all’Ambasciata.

Ammessi invece "alcuni limitati disguidi nella confezione dei plichi elettorali, da considerare peraltro fisiologici, data la complessita' dell’esercizio ed il rilevante numero di connazionali ad esso interessati". In particolare, nella Circoscrizione di Mosca non era stato inserito lo stampato contenente la lista dei candidati, inviato quindi a stretto giro di posta. In Germania, invece, nella Circoscrizione di Colonia, numerosi plichi destinati ad elettori minori di 25 anni contenevano anche la scheda per il voto al Senato. In questo caso, potrà porsi rimedio in sede di pre-scrutinio da parte dell’Ufficio Centrale per la Circoscrizione Estero, che disponendo dei numeri di registro elettorale provvederà allo stralcio delle schede per il Senato che risultassero votate da tale categoria di elettori.

Quanto all’episodio registrato a Buenos Aires del rinvenimento di circa 120.000 buste in bianco eccedenti il fabbisogno stimato, il ministero precisa che "si tratta di semplici buste, e non di schede elettorali, come da alcuni sostenuto. E’ stato accertato al riguardo che il vettore postale incaricato dell’imbustamento e successiva distribuzione dei plichi aveva ritenuto prudente predisporre di propria iniziativa delle consistenti scorte di buste. Venuto a conoscenza dell’esistenza di tale stock supplementare di buste, il Consolato Generale in Buenos Aires, d’intesa con l’Ambasciata, ha determinato di provvedere alla distruzione immediata, avvenuta il 22 marzo, di gran parte del materiale di cancelleria in eccesso".

Relativamente alle "persistenti illazioni su una presunta compravendita di schede in alcuni Paesi, il Ministero e i dipendenti Consolati possono evidentemente agire solo in presenza di circostanziate segnalazioni. E’ il caso di Colonia, ove il Consolato ha convocato, per acquisire la loro versione dei fatti, i due connazionali i cui nominativi sono stati citati da un quotidiano in un servizio su asseriti brogli in Germania. E’ ovvio che qualora risultassero confermati elementi di rilievo penale, sarà dovere dell’Ufficio consolare presentare una precisa denuncia alla Autorità giudiziaria competente, come è dovere di ogni cittadino elettore o cronista presentare denuncia all’autorità giudiziaria qualora in possesso di elementi che abbiano valenza penale".
dasdsasderterowaa è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-04-2008, 10:00   #2
Fil9998
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L'Avatar di Fil9998
 
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imho dopo 10 anni che uno non risiede più non dovrebbe aver più diritto al voto.
__________________
mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare
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Old 05-04-2008, 10:07   #3
greasedman
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L'Avatar di greasedman
 
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Il voto all'estero in generale, e sopratutto così come l'ha voluto Tremaglia è una cazzata sesquipedale:
- costa tantissimo
- non garantisce un minimo di regolarità
- fa ridere (seggi in antartide... )
- dà parità di voto a chi all'italia non paga nemmeno le tasse


Per me dovrebbero poter votare quelli che vivono in italia e all'italia pagano le tasse, non in base alla nazionalità.
greasedman è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-04-2008, 10:14   #4
shinji_85
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L'Avatar di shinji_85
 
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Per me dovrebbero poter votare quelli che vivono in italia e all'italia pagano le tasse, non in base alla nazionalità.
Io restringerei (e non di poco) l'insieme di persone con diritto al voto anche tra queste...

E qui, come tutte le questioni in cui la burocrazia la fa da padrona, il diritto di voto è gestito MALISSIMO...
Appena compiuti i 18 anni ho fatto un paio di volte lo scrutatore... Poi manco ci ho riprovato perché mi ha fatto troppo schifo...
Una volta in un "Seggio Speciale", ovvero un ospedale (famoso anche per ospitare qualche paziente di ex manicomi)...
E se considero chi aveva il diritto di voto... E in che condizioni si trovava... Mi vien voglia di votare...
shinji_85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-04-2008, 10:19   #5
Fritz!
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L'Avatar di Fritz!
 
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Per come è strutturato il voto degli italiani all'estero, noi non scegliamo il governo nazionale, perchè i nostri voti eleggono dei rappresentanti , ma non entrano nel conteggio dei premi di maggioranza.



Quanto alla rappresentività degli italiani all'estero, il problema è che un conto sono quelli come me che hanno famiglia amici in Italia, sono cresciuti in Italia, e sono all'estero per lavoro

e quelli invece che avevano un nonno emigrante in argentina 60 anni fa e non parlano neppure italiano
Fritz! è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-04-2008, 10:34   #6
dasdsasderterowaa
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Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Per come è strutturato il voto degli italiani all'estero, noi non scegliamo il governo nazionale, perchè i nostri voti eleggono dei rappresentanti , ma non entrano nel conteggio dei premi di maggioranza.
Sì, d'accordo, non siete conteggiati per il premio di maggioranza, ma eleggete ben 6 senatori.

Ti sembrano pochi? possono praticamente ribaltare la maggioranza parlamentare ottenuta in ambito nazionale.


Quote:
Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Quanto alla rappresentività degli italiani all'estero, il problema è che un conto sono quelli come me che hanno famiglia amici in Italia, sono cresciuti in Italia, e sono all'estero per lavoro

e quelli invece che avevano un nonno emigrante in argentina 60 anni fa e non parlano neppure italiano
Sei residente in Italia? paghi le tasse allo stato italiano? contribuisci alla ricchezza italiana?

Se le risposte sono no, non vedo perché tu debba avere diritto di votare per il governo nazionale, anche se sei italiano.
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Old 05-04-2008, 10:36   #7
Ser21
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Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi

Sei residente in Italia? paghi le tasse allo stato italiano? contribuisci alla ricchezza italiana?

Se le risposte sono no, non vedo perché tu debba avere diritto di votare per il governo nazionale, anche se sei italiano.
Perfettamente d'accordo.
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Old 05-04-2008, 10:37   #8
gourmet
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Io penso che si dovrebbe fare come negli USA.. i cittadini all'estero hanno diritto di voto, ma non esiste una circoscrizione estero, i loro voti sono conteggiati nello stato e nella circoscrizione in cui hanno avuto l'ultima residenza (o dove hanno risieduto i loro genitori se non hanno ma vissuto negli USA). In questo modo questi voti si mischiano con quelli della massa dei residenti locali e non sono più così determinanti, inoltre non ci sarebbero più figure ridicole come quella del senador Pallaro, potrebbero votare gli stessi partiti e gli stessi candidati che si presentano nella circoscrizione dove avevano risieduto prima di emigrare.
__________________
La media degli italiani è un ragazzo di seconda media, è a loro che devo parlare. (Berlusconi, 10.12.04)
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Old 05-04-2008, 10:41   #9
Fritz!
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Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
Sì, d'accordo, non siete conteggiati per il premio di maggioranza, ma eleggete ben 6 senatori.

Ti sembrano pochi? possono praticamente ribaltare la maggioranza parlamentare ottenuta in ambito nazionale.
Ipotesi molto irrelae, statisticamente impossibile, visto anche che molti eletti non saranno appartenenti a un polo per default



Quote:
Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi
Sei residente in Italia? paghi le tasse allo stato italiano? contribuisci alla ricchezza italiana?

Se le risposte sono no, non vedo perché tu debba avere diritto di votare per il governo nazionale, anche se sei italiano.
Pago varie imposte all'italia, a partire di tutta la gestione burocratica anagrafica. Di cui ho bisogno perchè sono solo cittadino italiano.

Lavoro anche per l'Italia, quindi parte della ricchezza che produco finisce anche in Italia. Scendendo regolarmente in Italia pago varie tasse all'Italia, che paga qualunque consumatore.

Pago l'irpef all'italia? No

Neppure tu che sei studente
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Old 05-04-2008, 10:42   #10
Fritz!
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Io penso che si dovrebbe fare come negli USA.. i cittadini all'estero hanno diritto di voto, ma non esiste una circoscrizione estero, i loro voti sono conteggiati nello stato e nella circoscrizione in cui hanno avuto l'ultima residenza (o dove hanno risieduto i loro genitori se non hanno ma vissuto negli USA). In questo modo questi voti si mischiano con quelli della massa dei residenti locali e non sono più così determinanti, inoltre non ci sarebbero più figure ridicole come quella del senador Pallaro, potrebbero votare gli stessi partiti e gli stessi candidati che si presentano nella circoscrizione dove avevano risieduto prima di emigrare.
su questo sono d'accordo. La circoscrizione estera è ridicola.
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Old 05-04-2008, 10:42   #11
domthewizard
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Sei residente in Italia? paghi le tasse allo stato italiano? contribuisci alla ricchezza italiana?

Se le risposte sono no, non vedo perché tu debba avere diritto di votare per il governo nazionale, anche se sei italiano.
quoto anche io, e poi non vedo cosa possa fregare all'italiano residente all'estero del governo in italia; se governano male o bene a lui non entra niente in tasca. o sbaglio?
__________________
Traverser l'hémisphère à cheval sur la lumière, tu deviens mon héliport...
Parcourir l'univers tout au long des tes paupières... Revenir avant l'aurore...
(cit.)
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Old 05-04-2008, 10:45   #12
Fritz!
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quoto anche io, e poi non vedo cosa possa fregare all'italiano residente all'estero del governo in italia; se governano male o bene a lui non entra niente in tasca. o sbaglio?
Sbagli.

A parte il mio caso, lavorndo anche per il mercato italiano le scelte economiche del governo influiscono direttamente sul mio lavoro

In secondo luogo, per tutta una serie di materie come previdenza, sanità, permessi di soggiorno, visa, ecc., sono direttamente influenzato dalle scelte che fa il governo con gli accordi che stipula con i paesi esteri
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Old 05-04-2008, 10:46   #13
gourmet
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Sei residente in Italia? paghi le tasse allo stato italiano? contribuisci alla ricchezza italiana?

Se le risposte sono no, non vedo perché tu debba avere diritto di votare per il governo nazionale, anche se sei italiano.
Seguendo questo ragionamento, allora bisognerebbe dare il diritto di voto a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia e che pagano le tasse e contribuiscono alla ricchezza italiana. Perchè non possono votare? perchè esiste una cosa chiamata cittadinanza. Quindi se usiamo come riferimento la residenza, non votano gli italiani all'estero ma votano gli stranieri in Italia, se usiamo la cittadinanza, votano gli italiani all'estero e non votano gli stranieri in Italia. E' molto semplice.
__________________
La media degli italiani è un ragazzo di seconda media, è a loro che devo parlare. (Berlusconi, 10.12.04)
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Old 05-04-2008, 10:48   #14
zerothehero
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Se è giusto far votare gli italiani all'estero?
Si, ma solo quelli che hanno la cittadinanza italiana (niente doppia cittadinanza) mediante voto con corrispondenza, voti da inserire nella circoscrizione dell'ultima residenza in cui si è vissuti.
L'attuale sistema (votato da tutti) mi sembra un pasticcio (oltre ad essere oneroso sul piano politico, vedi Pallaro).
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Old 05-04-2008, 10:50   #15
Fritz!
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Seguendo questo ragionamento, allora bisognerebbe dare il diritto di voto a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia e che pagano le tasse e contribuiscono alla ricchezza italiana. Perchè non possono votare? perchè esiste una cosa chiamata cittadinanza. Quindi se usiamo come riferimento la residenza, non votano gli italiani all'estero ma votano gli stranieri in Italia, se usiamo la cittadinanza, votano gli italiani all'estero e non votano gli stranieri in Italia. E' molto semplice.
oltre a ciò bisogna togliere il diritto di voto a tutti quelli che non lavorando non pagano l'irpef al fisco italiano. Sempre per essere coerenti con i principi di cloudis.
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Old 05-04-2008, 10:51   #16
zerothehero
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Seguendo questo ragionamento, allora bisognerebbe dare il diritto di voto a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia e che pagano le tasse e contribuiscono alla ricchezza italiana. Perchè non possono votare? perchè esiste una cosa chiamata cittadinanza. Quindi se usiamo come riferimento la residenza, non votano gli italiani all'estero ma votano gli stranieri in Italia, se usiamo la cittadinanza, votano gli italiani all'estero e non votano gli stranieri in Italia. E' molto semplice.
Secondo me deve votare solo chi ha la cittadinanza italiana (oltre che i comunitari per le amministrative)..no ad extracomunitari, chi ha doppia cittadinanza e compagnia bella...il diritto di voto non c'entra nulla con il pagamento delle tasse (mica siamo in uno stato liberale censitario del diciannovesimo secolo.)
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Old 05-04-2008, 10:59   #17
greasedman
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Lavoro anche per l'Italia, quindi parte della ricchezza che produco finisce anche in Italia. Scendendo regolarmente in Italia pago varie tasse all'Italia, che paga qualunque consumatore.

Pago l'irpef all'italia? No

Neppure tu che sei studente
Anche se non paga l'irpef, resiedendo in italia consuma continuamente e quindi paga iva, tarsu, ici (magari la pagano i suoi ma la pagano anche per lui...)... è diverso, il tuo paragone non regge.


Comunque stiamo a filosofeggiare sul nulla: è inutile votare per corrispondenza o dove non si può garantire la regolarità.
Spendere cifre astronomiche per far votare quello che si trova in antartide o quell'altro che ha il fatello del bisnonno italiano e decide se votare berlusconi in base al gradimento dell'edizione numero 45634 del grandefratello che ha intercettato dal canada con la parabola...

Che poi finiscono tutti col votare DeGregorio, l'uomo che dovrebbe andare da Barabaradurso come uomo con più menti del mondo, giusto perchè ha un network tv estero che strombeggia la sua panza 24h al giorno... Ma fatemi il piacere!

Ultima modifica di greasedman : 05-04-2008 alle 11:01.
greasedman è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-04-2008, 11:03   #18
Fritz!
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Anche se non paga l'irpef, resiedendo in italia consuma continuamente e quindi paga iva, tarsu, ici (magari la pagano i suoi ma la pagano anche per lui...)... è diverso, il tuo paragone non regge.
appunto la pagano i suoi

lui non paga nulla, meno di me.

ergo se volete proporre un riedizione del "no taxation without representation" trasformandolo in "representation only after taxation" avete molta gente a cui togliere il voto. forse cominciando da voi stessi
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Old 05-04-2008, 11:45   #19
dasdsasderterowaa
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Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Ipotesi molto irrelae, statisticamente impossibile, visto anche che molti eletti non saranno appartenenti a un polo per default
Ipotesi molto reale, invece: è ciò che è accaduto nel 2006, dove i senatori eletti dai residenti all'estero hanno alterato la maggioranza parlamentare al senato. E potrebbe succedere ancora una volta nel 2008.

Quote:
Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Pago varie imposte all'italia, a partire di tutta la gestione burocratica anagrafica. Di cui ho bisogno perchè sono solo cittadino italiano.
Oh caspita, un gran contributo allora.

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Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Lavoro anche per l'Italia, quindi parte della ricchezza che produco finisce anche in Italia. Scendendo regolarmente in Italia pago varie tasse all'Italia, che paga qualunque consumatore.
Uhm, non credo che parte della ricchezza finisca in Italia, semmai contribuisci alla lavorazione di qualche bene materiale o un servizio venduto dalla tua ditta francese ad una ditta italiana.

Contribuisci in pratica ad esportare capitali italiani all'estero.
Quando scendi in Italia, paghi soltanto l'IVA sul biglietto di ritorno e sui beni consumati in Italia. Tutto qui.

Inoltre, resta il fatto che tu, vivendo all'estero, sei ormai lontano dai problemi e dalla quotidianità italiana.

Quote:
Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
Pago l'irpef all'italia? No

Neppure tu che sei studente
Non so in Francia, ma in Italia esistono anche gli studenti lavoratori, anche se saltuari.

In ogni caso, sono residente in Italia 365 giorni all'anno e ogni mio acquisto contribuisce ad aumentare il prodotto interno lordo, anche se questo in realtà non è davvero un indice di ricchezza.

Quote:
Originariamente inviato da Fritz! Guarda i messaggi
oltre a ciò bisogna togliere il diritto di voto a tutti quelli che non lavorando non pagano l'irpef al fisco italiano. Sempre per essere coerenti con i principi di cloudis.
Stai raggirando il discorso, come è tuo solito.
Ovvio che la condizione economica non può essere determinante per chi ha acquisito il diritto al voto per nascita ed è residente in Italia.

Rileggi meglio il mio post: http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...55&postcount=6

La logica non lascia dubbi a fraintendimenti.

"Se le risposo sono no" significa che se tutte e tre sono false allora non hai diritto al voto.


Quote:
Originariamente inviato da gourmet
Seguendo questo ragionamento, allora bisognerebbe dare il diritto di voto a tutti gli stranieri regolarmente residenti in Italia e che pagano le tasse e contribuiscono alla ricchezza italiana. Perchè non possono votare? perchè esiste una cosa chiamata cittadinanza. Quindi se usiamo come riferimento la residenza, non votano gli italiani all'estero ma votano gli stranieri in Italia, se usiamo la cittadinanza, votano gli italiani all'estero e non votano gli stranieri in Italia. E' molto semplice.
Certo che sono d'accordo, se oltre a pagare le tasse in Italia, sono anche cittadini italiani e hanno la residenza in Italia.

Se rispondono a queste tre condizioni, non è certo il colore della pelle a distinguerli da un italiano.

Ultima modifica di dasdsasderterowaa : 05-04-2008 alle 11:49.
dasdsasderterowaa è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 05-04-2008, 11:52   #20
Fritz!
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L'Avatar di Fritz!
 
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Originariamente inviato da Cloudis Guarda i messaggi

Rileggi meglio il mio post: http://www.hwupgrade.it/forum/showpo...55&postcount=6

La logica non lascia dubbi a fraintendimenti.

"Se le risposo sono no" significa che se tutte e tre sono false allora non hai diritto al voto.
Con tutto rispetto parlando, non sono le tue seghe mentali a determinare chi ha diritto di voto e chi no.

Il voto si basa sul principio di cittadinanza, e io sono cittadino italiano. C'è poco da discutere. Adesso è possibile votare dall'estero, ma anche prima della legge Tremaglia i cittadini italiani residenti all'estero avevano diritto di voto, ed avevano fino agli anni '90 diritto a una riduzione fino al 75% delle spese di viaggio per recarsi presso il comune a cui erano registrati per esercitare il proprio diritto.

Diritto costituzionale garantito a tutti i cittadini. Senza fare distinzione da massaie su chi paga cosa. E se usi questo principio sii almeno coerente con te stesso. Chi non lavora non partecipa alla creazione di ricchezza del paese, c'è poco da girare intorno al fatto che i tuoi pagano la tarsu o l'ICI
Fritz! è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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