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Old 18-05-2010, 10:31   #1
blamecanada
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La “Manovra correttiva” prende forma... nuovi condoni e costi pagati dai soliti?

Governo, attacco agli statali
La «manovra correttiva» prende corpo. E a vederla fa un po' senso. Il maxi-piano europeo per salvare le banche rischia di affossare i bilanci dei vari stati. A pagarne il costo vengono così chiamati soprattutto statali e pensionandi, mentre si coglie l'occasione del dover «far cassa» per strizzare ancora una volta l'occhio agli evasori fiscali.
Su tutto aleggia il condizionale. Dal ministero dell'economia - previo incontro segreto, mercoledì scorso, tra Giulio Tremonti, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, e i segretari dei due sindacati più disponibili con il governo (Cisl e Uil, ovvero Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti) - filtrano come sempre indiscrezioni che alimentano una specie di «sondaggio mediatico». Un po' per valutare le possibili reazioni e selezionare più attentamente le varie ipotesi, un po' per «abituare» la popolazione a quel che sta per accadere. Salvo smentita.
I rumors hanno ormai un contenuto chiaro. L'ipotesi di un altro condono fiscale «è allo studio», ma si preferisce non sottolinenarla troppo. Mentre l'idea di condonare i due milioni e passa di «immobili fantasma» è praticamente a un passo dall'esser messa nero su bianco. Si tratta di quelle case costruite senza alcuna autorizzazione né denuncia al catasto - su cui non è mai stata pagata una lira di Ici - e che sono state «scoperte» negli ultimi anni grazie a rilevazioni aeree o satellitari. Persino Google avrebbe avuto un ruolo decisivo, certificando agli occhi di chiunque nel mondo quel che le autorità locali non erano mai riuscite a vedere. Naturalmente non si pensa a un lungo percorso di «regolarizzazione» di questi immobili, magari facendo pagare per intero gli arretrati. No. Una bella autodenuncia, una cifra forfettaria da versare (poco più che simbolica: in media 1.000 euro a immobile), e via. L'utile vero si vedrebbe sui conti degli anni successivi, quando entrerebbe a regime il pagamento dell'Ici.
Si sa persino quali siano le regioni più «ricche» di questa risorsa irregolare. Il Piemonte, un po' a sorpresa, è in testa, seguito da Lombardia, Campania ed Emilia Romagna. Il dato ha suscitato l'interesse degli enti locali, che vi vedono la possibilità ora di rimpinguare le case svuotate dai tagli governativi. Il «federalismo demaniale», infatti, può aprire la strada alla svendita ai privati di pezzi interi di patrimonio pubblico («beni comuni» come terreni, spiagge, boschi, laghi, ecc). Per aumentare la dose, il governo sta cercando di censire gli immobili delle amministrazioni pubbliche che «non servono più».
Persino il «concordato fiscale» potrebbe essere riaperto, visto che nel «decreto incentivi» figura già una sanatoria per i «contenziosi fiscali» giunti in Cassazione e liquidabili con il pagamento del 5% del dovuto (un'offerta votiva, insomma).
Al contrario, sugli statali sta per calare «la mannaia», come l'ha definita la nuova segretaria della Funzione pubblica Cgil, Rossana Dettori. In sintesi. Ai dipendenti pubblici verrà imposto il congelamento dei salari, senza rinnovo del contratto scaduto a fine 2009. Il blocco del turnover verrà prorogato di altri due anni. Ciliegina sulla torta, le liquidazioni potranno essere erogate dall'Inpdap anche sei mesi dopo l'uscita dal lavoro (oggi deve farlo entro 90 giorni, altrimenti scatta un tasso di interesse del 5%). Nella furia sforbiciatoria cadrebbe anche un «pilastro» della riforma fortemente voluta dal ministro Renato Brunetta: spariscono i fondi per incentivare la «produttività» in ministeri, agenzie, ecc.
Per i pensionabili sia «pubblici» che «privati», invece, si prevede di ridurre le «finestre» di uscita (quattro o due l'anno, a seconda delle anzianità individuali o dei settori) a una sola. E sullo sfondo c'è di nuovo l'ipotesi di aumentare l'età pensionabile di due anni, come chiede il Fondo monetario internazionale a tutto il mondo; nonché la «parificazione in peggio» delle donne. Nel pubblico impiego l'innalzamento è già avvenuto; ora potrebbe toccare alle donne del «privato». Un insieme di misure che fanno dire a Paolo Leonardi (coordinatore nazionale RdB, ormai vicina al congresso di unificazione di gran parte del sindacalismo di base nell'Usb) «trovo incredibile che mentre emerge un quadro parziale di corruzione nel mondo politico e nel governo, invece di prender soldi dall'evasione fiscale o dalla tassazione delle rendite finanziarie, si vada come sempre a colpire i ceti più deboli: dipendenti e pensionati».
Addirittura «oscena» (per la Dettori è comunque «patetica e francamente risibile») la pretesa di «dare l'esempio della disponibilità ai sacrifici» da parte dei ministri, che si dicono tutti d'accordo con un taglio del 5% dei propri emolumenti. Addirittura Michela Brambilla vorrebbe che queste risorse (non un granché, come cifra globale) venissero «destinate a i più deboli». Buon cuore a buon mercato, si fa notare. Al massimo 500-600 euro mensili a testa. Le cronache di queste settimane mostrano invece una «classe dirigente» capace di monetizzare con ben altre cifre «fuori bilancio» la propria posizione.

Fonte: Il manifesto
__________________
Trattative concHIuse: 1, 2, 3, 3, 4
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Old 18-05-2010, 10:55   #2
girodiwino
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Ci sarebbero un bel po' di cose da dire, ma sintetizzando viene da dire semplicemente "vergogna".
Questa manovra dimostra che questo governo non è in grado di rendere più efficiente la pa.
Ho sentito parlare di tagli ai fondi per le infrastrutture: sarà mica che hanno deciso di mandare in idle il ponte sullo stretto o magari hanno deciso di fare economia sulle centrali nucleari?


Se io fossi il segretario pd partirei con il mantra che ha demolito a suo tempo il partito democratico: stanno mettendo le mani nelle tasche degli italiani.
Un altro mantra da utilizzare: spendiamo miliardi da quasi un decennio in una guerra che nessuno vuole (ma soprattutto di cui a nessuno frega un emerita minchia ormai) e quando si tratta di stringere la cinghia gli extracomunitari (ovviamente a meno che il pdc non proponga l'ingresso dell'afghanistan in ue) continuano a prendere i nostri soldi


p.s. e che non vengano a parlare di una crisi che stando al governo abbiamo superato ancora prima che cominciasse: le scuse sono come gli sfinteri anali, tutti ne hanno uno e nessuno ci tiene a vedere quelli degli altri
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Classis Praefectus - E' difficile vedere un gatto nero in una stanza buia, soprattutto quando il gatto non c'è. - Rating: 25.2/30
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Old 18-05-2010, 11:03   #3
Inugami
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Ma al di la del punto di vista morale converrà davvero?

A me sembra che arrivi una di quelle botte che ci impoverisce tutti,io non ho famigliari statali ne lo sono io solo che sospetto che ci sarà ben di più sul piatto.

Se qualcuno ne ha voglia mi segua un attimo e mi dica se sparo cazzate o meno; se i dipendenti pubblici e i pensionati diventano più poveri diventeranno anche meno consumatori e sosterranno meno i giovani a loro carico che data la loro attuale condizione lavorativa andranno anch'essi al risparmio giusto?
Questo si traduce in un grosso calo dei consumi specialmente nel campo immobiliare no?
Non sono forse gli ingredienti per una crisi interna che a catena ci fa cadere tutti quanti?


Spero di essere tocco...
__________________
Se mi analizzo mi deprimo, se mi confronto mi esalto.
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Old 18-05-2010, 11:21   #4
frankytop
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Tremonti alla Ue: manovra rigorosa

Rigore, massima attenzione agli equilibri di bilancio, coordinamento con Bruxelles e con gli altri governi per una manovra che avrà «un carattere strutturale» e il più possibile "europeo". Nella lunga serata dell'Eurogruppo, una riunione apertasi all'insegna della preoccupazione per l'andamento dell'euro, c'è spazio per una prima ricognizione sui piani di rientro dei singoli paesi, in linea con il vento obbligato di austerity che spira in Europa.

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti rinnova l'impegno della «Relazione unificata economia e finanza», trasmessa a Bruxelles due settimane fa, a ridurre il deficit di 1,6 punti di Pil nel prossimo biennio, così da portare il livello dell'indebitamento netto al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012. Quella che si prospetta è una manovra biennale da 25 miliardi che potrebbe crescere a 28 miliardi, con un impatto sul 2011 di 12,8 miliardi, in gran parte incentrata su tagli alla spesa corrente. Alcuni paesi dell'eurozona sono già forzatamente su questa strada (Spagna, Grecia, Portogallo), altri, tra cui l'Italia, hanno avviato la ricognizione preliminare in vista della correzione chiesta da Bruxelles.

Fare presto anche per dare un segnale di stabilità ai mercati. Questa la linea che indica la commissione. Per questo la manovra italiana vedrà la luce alla fine di maggio, al massimo nei primi giorni di giugno. L'occasione per una nuova valutazione collegiale, questa volta con il decreto alla mano, è offerta dal nuovo incontro dei ministri economici a Lussemburgo il 7 e 8 giugno.

In discussione è la proposta messa a punto dalla commissione che punta a rendere più stringente il criterio del debito e a imporre una sorta di vigilanza «ex ante» sulle decisioni di bilancio dei singoli stati membri. Con ogni probabilità, considerate le resistenze di paesi del calibro di Francia e Germania, si arriverà a una soluzione diversa, ma la discussione è appena avviata.

«Il consolidamento delle finanze pubbliche è una priorità immediata», ha fatto sapere ieri il portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn. Occorre per questo incoraggiare gli stati membri «negli sforzi di consolidamento dei loro bilanci». Tremonti punta a una manovra il più possibile condivisa, nella convinzione che quando si mette mano a tagli strutturali alla spesa pubblica l'operazione sia comunque ardua e complessa. Le opzioni di cui si è parlato in questi giorni sono tutte sul tappeto, ma una decisione definitiva sull'effettivo menu che comporrà la manovra sarà presa solo tra qualche giorno. «Voci confuse e confusionarie», le ha definite il ministro, ma di certo viene confermato che il grosso degli interventi peserà sul pubblico impiego (con il congelamento di fatto della tornata contrattuale) e sui ministeri. Quanto alle pensioni, da fonti dell'Economia si fa osservare che il blocco delle uscite nel 2011 è tra le possibili opzioni, ma altresì che non è stata assunta ancora alcuna decisione in merito.

La Ragioneria non ha del resto messo a punto ancora neanche il menu completo delle misure possibili per comporre la manovra mentre dagli ambienti politici rimbalzano voci anche di un possibile concordato fiscale, in aggiunta ai controlli sui giochi e l'intervento sugli immobili fantasma mentre i tecnici dell'Economia lavorano a un pacchetto complessivo che dovrebbe consentire di lanciare un «segnale forte e deciso» nei confronti della lotta all'evasione. L'indicazione di Tremonti è che dovranno avere tutte carattere strutturale mentre .

Il Sole 24 Ore
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Old 18-05-2010, 11:28   #5
aeterna
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peccato che non si parli mai di tutto quello che c'è allo studio sul tavolo del ministro brunetta, dal ridimensionamento degli stipendi dei manager del settore pubblico, all'informatizzazione di sanità e giustizia, al censimento delle auto blu, dei dipendenti dello stato, alla riforma degli automatismi che portano i giudici e altri soggetti a prendere stipendi da superfavola... e altro ancora. tutte cose che farebbero risparmiare miliardi su miliardi.

molta carne al fuoco per il vulcanico ministro, peccato che la sua buona volontà debba scontrarsi con gli status quo ed i privilegi della politica centrale, e soprattutto locale.

in questo paese il problema vero non è avere un governo capace, ma un governo capace di combattere le resistenze di tutti quei soggetti che godono dei privilegi che la prima repubblica ha voluto garantire a destra e manca, dal soggetto istituzionale + alto (sembra che napolitans costi allo stato più della regina elisabetta), a quello più basso (ci sono comuni piccoli pieni di dipendenti comunali in esubero).
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Old 18-05-2010, 11:38   #6
frankytop
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peccato che non si parli mai di tutto quello che c'è allo studio sul tavolo del ministro brunetta, dal ridimensionamento degli stipendi dei manager del settore pubblico, all'informatizzazione di sanità e giustizia, al censimento delle auto blu, dei dipendenti dello stato, alla riforma degli automatismi che portano i giudici e altri soggetti a prendere stipendi da superfavola... e altro ancora. tutte cose che farebbero risparmiare miliardi su miliardi.

molta carne al fuoco per il vulcanico ministro, peccato che la sua buona volontà debba scontrarsi con gli status quo ed i privilegi della politica centrale, e soprattutto locale.

in questo paese il problema vero non è avere un governo capace, ma un governo capace di combattere le resistenze di tutti quei soggetti che godono dei privilegi che la prima repubblica ha voluto garantire a destra e manca, dal soggetto istituzionale + alto (sembra che napolitans costi allo stato più della regina elisabetta), a quello più basso (ci sono comuni piccoli pieni di dipendenti comunali in esubero).
Infatti.
Il nostro è un sistema paese che si è concesso un sacco di privilegi,hai voglia adesso provare a toglierli...basta solo vedere gli stipendi dei nostri politici rispetto a quelli degli altri paesi europei.

C'è un sondaggio che il sole 24 Ore ha fatto sui suoi lettori per raccogliere l'opinione di ciò che da più fastidio riguardo gli sprechi e privilegi: Il Sole 24 ore

Ultima modifica di frankytop : 18-05-2010 alle 11:45.
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Old 18-05-2010, 11:57   #7
quelarion
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peccato che non si parli mai di tutto quello che c'è allo studio sul tavolo del ministro brunetta, dal ridimensionamento degli stipendi dei manager del settore pubblico, all'informatizzazione di sanità e giustizia, al censimento delle auto blu, dei dipendenti dello stato, alla riforma degli automatismi che portano i giudici e altri soggetti a prendere stipendi da superfavola... e altro ancora. tutte cose che farebbero risparmiare miliardi su miliardi.

molta carne al fuoco per il vulcanico ministro, peccato che la sua buona volontà debba scontrarsi con gli status quo ed i privilegi della politica centrale, e soprattutto locale.

in questo paese il problema vero non è avere un governo capace, ma un governo capace di combattere le resistenze di tutti quei soggetti che godono dei privilegi che la prima repubblica ha voluto garantire a destra e manca, dal soggetto istituzionale + alto (sembra che napolitans costi allo stato più della regina elisabetta), a quello più basso (ci sono comuni piccoli pieni di dipendenti comunali in esubero).
tranquilla, quello che é sul tavolo di brunetta resterá lá...
E non addossiamo la colpa alla prima repubblica, perché la seconda non ha cambiato niente. In tutti i comuni d'Italia ci sono figli, nipoti, parenti che vengono assunti sotto la protezione dell'assessore di turno, amico di amici.

Brunetta vuole fare qualcosa di concreto? Spinga per accorpare i comuni dei paeselli. E che invece di privatizzare i servizi pubblici, o appaltarli a privati, si cerchi di farli funzionare e magari pure rendere.
No che per 4 soldi lasciamo tutto in mano ai privati, che ci fanno i soldi, e noi ci ritroviamo con del personale pubblico in esubero...
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Old 18-05-2010, 12:02   #8
elect
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Rigore, massima attenzione agli equilibri di bilancio, ...
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Old 18-05-2010, 12:12   #9
Lorekon
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Aho.. so' due anni che brontolo rompe il caxxo con l'efficienza e tutte le puttanate varie... fatti.. e non parole. E io di fatti non ne ho visti manco uno.
infatti
il "vulcanico ministro" però in due anni non ha combinato una mazza
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"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler)
"Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico )
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Old 18-05-2010, 12:15   #10
aeterna
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Spinga per accorpare i comuni dei paeselli.

mi risulta che stia vagliando anche questa possibilità.

il problema sarà di far capire all'onu che dovremo far rientrare i nostri militari dall'afghanistan, per contrastare i disordini che verranno scatenati dai dipendenti dei comuni.
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Old 18-05-2010, 12:20   #11
Onisem
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mi risulta che stia vagliando anche questa possibilità.

il problema sarà di far capire all'onu che dovremo far rientrare i nostri militari dall'afghanistan, per contrastare i disordini che verranno scatenati dai dipendenti dei comuni.
Se disordini ci saranno, mi auguro siano contro certa gente. Detto questo iniziamo da regioni e province magari, visto che i comuni sono si forse troppi, ma almeno qualcosa per i cittadini fanno e gli stipendi non sono nulla di sconvolgente (tranne qualche dirigente).
__________________
Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese)
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Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia.
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Old 18-05-2010, 12:32   #12
quelarion
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Originariamente inviato da aeterna Guarda i messaggi
mi risulta che stia vagliando anche questa possibilità.

il problema sarà di far capire all'onu che dovremo far rientrare i nostri militari dall'afghanistan, per contrastare i disordini che verranno scatenati dai dipendenti dei comuni.
di parole ne sono state spese tante, ma fatti non ne ho visti. Anzi, Brunetta sembra proprio mancare di una qualsiasi strategia, visto che insultare i dipendenti pubblici e alimentare uno scontro sociale non gli conviene affatto, se pensa di agire tagliando privilegi.

I disordini poi... su, un po' di serietá!
Pensi veramente che se si accorpassero i comuni lo si farebbe dall'oggi al domani?!
Basterebbe fare un piano quinquennale nel senso che caso per caso si prende la pianta organica dei comuni da accorpare, e si lavora per il riassorbimento di parte del personale e il prepensionamento di chi é molto vicino alla pensione.
Si bloccano le assunzioni e si riduce il personale nel giro di qualche anno.
Troppo difficile per un quasi premio nobel per l'economia?

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Se disordini ci saranno, mi auguro siano contro certa gente. Detto questo iniziamo da regioni e province magari, visto che i comuni sono si forse troppi, ma almeno qualcosa per i cittadini fanno e gli stipendi non sono nulla di sconvolgente (tranne qualche dirigente).
a parte l'abolizione di una entitá tra province o regioni, la riduzione del personale credo convienga farla nei comuni, che sono molti molti di piú.
Ma visto che abbiamo un ministro per la Semplificazione e uno per la PA che hanno tre anni ancora per fare qualcosa di utile, si potrebbe pure iniziare un vero piano di risanamento.
Stanno quasi a metá legislatura, spero abbiano in mente qualcosa e che ci stiano lavorando...

[io ho troppa fiducia nella gente!!! ]
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Old 18-05-2010, 12:36   #13
k|o
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Old 18-05-2010, 12:37   #14
gigio2005
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Governo, attacco agli statali
La «manovra correttiva» prende corpo. E a vederla fa un po' senso. Il maxi-piano europeo per salvare le banche rischia di affossare i bilanci dei vari stati. A pagarne il costo vengono così chiamati soprattutto statali e pensionandi, mentre si coglie l'occasione del dover «far cassa» per strizzare ancora una volta l'occhio agli evasori fiscali.
Su tutto aleggia il condizionale. Dal ministero dell'economia - previo incontro segreto, mercoledì scorso, tra Giulio Tremonti, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, e i segretari dei due sindacati più disponibili con il governo (Cisl e Uil, ovvero Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti) - filtrano come sempre indiscrezioni che alimentano una specie di «sondaggio mediatico». Un po' per valutare le possibili reazioni e selezionare più attentamente le varie ipotesi, un po' per «abituare» la popolazione a quel che sta per accadere. Salvo smentita.
I rumors hanno ormai un contenuto chiaro. L'ipotesi di un altro condono fiscale «è allo studio», ma si preferisce non sottolinenarla troppo. Mentre l'idea di condonare i due milioni e passa di «immobili fantasma» è praticamente a un passo dall'esser messa nero su bianco. Si tratta di quelle case costruite senza alcuna autorizzazione né denuncia al catasto - su cui non è mai stata pagata una lira di Ici - e che sono state «scoperte» negli ultimi anni grazie a rilevazioni aeree o satellitari. Persino Google avrebbe avuto un ruolo decisivo, certificando agli occhi di chiunque nel mondo quel che le autorità locali non erano mai riuscite a vedere. Naturalmente non si pensa a un lungo percorso di «regolarizzazione» di questi immobili, magari facendo pagare per intero gli arretrati. No. Una bella autodenuncia, una cifra forfettaria da versare (poco più che simbolica: in media 1.000 euro a immobile), e via. L'utile vero si vedrebbe sui conti degli anni successivi, quando entrerebbe a regime il pagamento dell'Ici.
Si sa persino quali siano le regioni più «ricche» di questa risorsa irregolare. Il Piemonte, un po' a sorpresa, è in testa, seguito da Lombardia, Campania ed Emilia Romagna. Il dato ha suscitato l'interesse degli enti locali, che vi vedono la possibilità ora di rimpinguare le case svuotate dai tagli governativi. Il «federalismo demaniale», infatti, può aprire la strada alla svendita ai privati di pezzi interi di patrimonio pubblico («beni comuni» come terreni, spiagge, boschi, laghi, ecc). Per aumentare la dose, il governo sta cercando di censire gli immobili delle amministrazioni pubbliche che «non servono più».
Persino il «concordato fiscale» potrebbe essere riaperto, visto che nel «decreto incentivi» figura già una sanatoria per i «contenziosi fiscali» giunti in Cassazione e liquidabili con il pagamento del 5% del dovuto (un'offerta votiva, insomma).
Al contrario, sugli statali sta per calare «la mannaia», come l'ha definita la nuova segretaria della Funzione pubblica Cgil, Rossana Dettori. In sintesi. Ai dipendenti pubblici verrà imposto il congelamento dei salari, senza rinnovo del contratto scaduto a fine 2009. Il blocco del turnover verrà prorogato di altri due anni. Ciliegina sulla torta, le liquidazioni potranno essere erogate dall'Inpdap anche sei mesi dopo l'uscita dal lavoro (oggi deve farlo entro 90 giorni, altrimenti scatta un tasso di interesse del 5%). Nella furia sforbiciatoria cadrebbe anche un «pilastro» della riforma fortemente voluta dal ministro Renato Brunetta: spariscono i fondi per incentivare la «produttività» in ministeri, agenzie, ecc.
Per i pensionabili sia «pubblici» che «privati», invece, si prevede di ridurre le «finestre» di uscita (quattro o due l'anno, a seconda delle anzianità individuali o dei settori) a una sola. E sullo sfondo c'è di nuovo l'ipotesi di aumentare l'età pensionabile di due anni, come chiede il Fondo monetario internazionale a tutto il mondo; nonché la «parificazione in peggio» delle donne. Nel pubblico impiego l'innalzamento è già avvenuto; ora potrebbe toccare alle donne del «privato». Un insieme di misure che fanno dire a Paolo Leonardi (coordinatore nazionale RdB, ormai vicina al congresso di unificazione di gran parte del sindacalismo di base nell'Usb) «trovo incredibile che mentre emerge un quadro parziale di corruzione nel mondo politico e nel governo, invece di prender soldi dall'evasione fiscale o dalla tassazione delle rendite finanziarie, si vada come sempre a colpire i ceti più deboli: dipendenti e pensionati».
Addirittura «oscena» (per la Dettori è comunque «patetica e francamente risibile») la pretesa di «dare l'esempio della disponibilità ai sacrifici» da parte dei ministri, che si dicono tutti d'accordo con un taglio del 5% dei propri emolumenti. Addirittura Michela Brambilla vorrebbe che queste risorse (non un granché, come cifra globale) venissero «destinate a i più deboli». Buon cuore a buon mercato, si fa notare. Al massimo 500-600 euro mensili a testa. Le cronache di queste settimane mostrano invece una «classe dirigente» capace di monetizzare con ben altre cifre «fuori bilancio» la propria posizione.

Fonte: Il manifesto
un giorno la pagherete
gigio2005 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 18-05-2010, 12:38   #15
Lorekon
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ieri ho sentito che le Provincie costano 13 MILIARDI di €.

peccato cghe non verranno toccate, perchè servono alla Lega
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Old 18-05-2010, 12:39   #16
mattia.pascal
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Ma al di la del punto di vista morale converrà davvero?

A me sembra che arrivi una di quelle botte che ci impoverisce tutti,io non ho famigliari statali ne lo sono io solo che sospetto che ci sarà ben di più sul piatto.

Se qualcuno ne ha voglia mi segua un attimo e mi dica se sparo cazzate o meno; se i dipendenti pubblici e i pensionati diventano più poveri diventeranno anche meno consumatori e sosterranno meno i giovani a loro carico che data la loro attuale condizione lavorativa andranno anch'essi al risparmio giusto?
Questo si traduce in un grosso calo dei consumi specialmente nel campo immobiliare no?
Non sono forse gli ingredienti per una crisi interna che a catena ci fa cadere tutti quanti?


Spero di essere tocco...
Hai ragione su tutto. Ci aspettano anni di recessione, in tutta Europa. Bisognerebbe tagliare gli sprechi. Il punto è che per farlo bisognerebbe avere al governo persone capaci e con un progetto politico serio. Invece Berlusconi è ormai preda degli eventi, confuso più che mai, in mano a Bossi. L'unico potere che gli è rimasto è quello di far candidare qualche velina che gli piace.
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Old 18-05-2010, 12:47   #17
quelarion
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ieri ho sentito che le Provincie costano 13 MILIARDI di €.

peccato cghe non verranno toccate, perchè servono alla Lega
Il punto é anche quello che diceva Inugami. A parte i compensi stellari dei dirigenti e dei politici provinciali/regionali, che sarebbero solo soldi extra nelle tasche dello stato, che fine farebbero tutti gli impiegati?

C'é da considerare il fatto che in Italia é sempre mancato il lavoro, e lo stato ha supplito a questa mancanza con l'impiego pubblico.
Ma se tutta quella gente la mandi a casa, senza stipendio:
1) i consumi crollano
2) ti trovi con una massa incredibile di indigenti
a meno che non si spinge veramente per creare nuovi posti di lavoro nel settore privato. Ma chi investe in Italia, quando le stesse aziende italiane spostano la produzione nell'europa dell'est?! Funzionava con la lira magari, visto che era una moneta piuttosto pezzente.
Si dovrebbe investire sull'eccellenza, non sulla manodopera a basso costo.
Peccato che le nostre eccellenze vanno all'estero a lavorare o a studiare, perché in Italia se vuoi fare un dottorato in ingegneria elettronica ti danno 1000 euro al mese.
In Francia 1500, in Belgio 1600.

Siamo 60 milioni? Sparo a caso, 30 milioni in etá lavorativa? Ecco, ci servono 30 milioni di posti di lavoro. Se vuoi tagliare nel pubblico o sei in grado di far lavorare la gente da un'altra parte o allora vedrai le sommosse.
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Old 18-05-2010, 12:51   #18
Lorekon
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il gioco vale la candela solofinchè la burocrazia non "uccide" l'economia.

i posti non necessari sono da tagliare, e quelli delle provincie hanno tutta l'aria di esserlo.

Le competenze possono passare alle Regioni che assorbiranno una parte dei lavoratori, ovvero SOLO QUELLI NECESSARI.

io sono tutto fuorchè un liberista, ma non vedo perchè tenere in piedi un posto di lavoro con lo scopo di fargli prendere uno stipendio che poi possa spendersi.

quei soldi lì arrivano dalle tasse, restano nelle tasche di un altro lavoratore che se li spende tanto quanto il dipendente pubblico improduttivo. Mica si smaterializzano.

Naturalmente - io penso - gran parte dei posti pubblici sono necessari, ma non tutti IMHO.
__________________
"Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola". (Adolf Hitler)
"Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre. se sei al duomo ti tirano il duomo". (cit. un mio amico )
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Old 18-05-2010, 13:01   #19
aeterna
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I disordini poi... su, un po' di serietá!
io dopo avere visto le agitazioni dei tassisti (e il governo piegarsi a 90° di fronte ad esse), ho capito finalmente tutto di questo paese.
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Old 18-05-2010, 13:02   #20
quelarion
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il gioco vale la candela solofinchè la burocrazia non "uccide" l'economia.

i posti non necessari sono da tagliare, e quelli delle provincie hanno tutta l'aria di esserlo.

Le competenze possono passare alle Regioni che assorbiranno una parte dei lavoratori, ovvero SOLO QUELLI NECESSARI.

io sono tutto fuorchè un liberista, ma non vedo perchè tenere in piedi un posto di lavoro con lo scopo di fargli prendere uno stipendio che poi possa spendersi.

quei soldi lì arrivano dalle tasse, restano nelle tasche di un altro lavoratore che se li spende tanto quanto il dipendente pubblico improduttivo. Mica si smaterializzano.

Naturalmente - io penso - gran parte dei posti pubblici sono necessari, ma non tutti IMHO.
siamo d'accordo, ma a meno che il mercato del lavoro non sia in grado di assorbire quei lavoratori, si rischia di risparmiare i loro stipendi ma trovarsi un esercito di disoccupati, che non avendo soldi uccidono i consumi.
Bisogna prepararsi a questa razionalizzazione della spesa creando le condizioni per una crescita economica.
E le attuali politiche industriali italiane non mi sembrano andare in quella direzione...
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