OBAMCAIN: niente di nuovo dall'Impero

Daemonarch · 29-07-2008, 09:51

Finita vittoriosamente l'estenuante corsa per la "nomination" il 46 enne Barack Hussein Obama, l'amerikano negro quasi bianco, comincia a calare le sue carte sul tavolo del grande gioco della politica mondiale.
Chi si aspetta di vedere carte e combinazioni nuove rimarrà deluso, infatti sono le stesse vecchie logore carte che ha in mano anche il suo finto rivale, John McCain.
Nel suo recente tour blindato partito da Kabul, dove intanto che digeriva il pranzo presidenziale offerto dal fantoccio Karzai i suoi compatrioti "bravi ragazzi" in divisa uccidevano per "errore" nove poliziotti Afghani più quattro civili e tre bambini per contorno, Obama, recandosi in visita nella base Usa di Bagram, dove precisando che vincere in Afghanistan è fondamentale così commentava con i giornalisti: "Vedere che persone così giovani stanno svolgendo un lavoro così eccellente, con tale dedizione dà buone sensazioni sul Paese. Voglio assicurarmi che tutti quelli a casa comprendano con quanto orgoglio lavorano le persone che sono qui e quanti sacrifici stanno facendo. E' eccezionale".
Via dal turbolento Afghanistan si è recato poi nell'altrettanto torbido Iraq dove ha incontrato l'altro fantoccio Nuri al Maliki al quale ha confermato la sua volontà, se sarà eletto 44esimo Presidente Usa, di non ritirare le truppe americane fino alla completa vittoria contro gli "enemy combatant" locali infiltrati da Al-Queida.
Con una specie di "salto quantico" è poi traslato nel vecchio Continente toccando le capitali più importanti, Berlino-Parigi-Londra, saltando Roma evidentemente non giudicata degna, dichiarando nella sua ultima tappa a Londra, che lo ha accolto piuttosto freddamente,a differenza di Berlino, che gli ha tributato un bagno di folla:
"Sono convinto che molte delle questioni che dobbiamo affrontare in patria non potranno essere risolte efficacemente se non abbiamo forti alleati all'estero" Riferendosi allo scambio di vedute con Gordon Brown ha esternato alla stampa:
"Si è trattato di un incontro importante per me, non solo per sottolineare come la situazione internazionale abbia un impatto sulla nostra economia nazionale, ma anche per dare alla gente a casa, oltre che ai leader degli altri paesi, un'idea di dove potrebbe portarli un'amministrazione Obama per quanto riguarda la politica estera".
A Dowing Street, con Gordon ha parlato per due ore di argomenti che vanno dal Medio Oriente ai cambiamenti climatici, dal terrorismo ai mercati finanziari, ha aggiunto.
Non va sottovaluta l'importanza della tappa intermedia, quella di Sderot, Israele, dove dopo aver messo la testa a posto, anzi a "Kippah" ha incassato dal capo dello stato sionista Shimon Peres un: «Lei dev’essere un grande presidente degli Stati Uniti perché il mondo ha bisogno di una visione e di una leadership» La premessa ovviamente, è che Obama sia eletto. Ma lui, una mano sul cuore, non ha palesato incertezze. Ha detto di "essere qui per riaffermare l’asse israelo-americano con la speranza di diventare un partner effettivo, sia da senatore che, eventualmente, da presidente".
Ha poi sorriso ammiccando ai fotografi, alle telecamere e alle assistenti dell’anziano leader laburista che ne hanno commentato il fascino con un «Eizeh Khatikh!», che fusto!. Naturalmente non ha degnato di un cenno i poveri Palestinesi che vivono nel recinto di Gaza, limitandosi a una laconica dichiarazione
resa al presidente Abu Mazen, altro dubbio personaggio, che suona banalmente così: «I palestinesi hanno diritto a uno Stato in grado di vivere». Sottinteso vivere da schiavi dal momento che il senatore dell'Illinois ha ripetutamente affermato che "Gerusalemme deve essere capitale indivisibile dello stato ebraico". Non tutti gli Arabi gradiscono tanto è vero che sono apparse a Ramallah, in contrapposizione alla maglietta indossata a Sderot dal neo-simpatizzante Giudeo, quella con la scritta «I love Sderot», magliette arabe mostranti il suo volto sovrapposto a quello di Bush e McCain... un pò come il nostro Veltrusconi, insomma.
Naturalmente non poteva restare fuori l'Iran e la minaccia che rappresenta per Israele e il resto del mondo, che va "sventata senza indugio e con ogni mezzo".
Bene, sia come sia, se sarà eletto, il primo presidente negro americano, finito che avrà di strusciarsi con Zion e l'apparato industrial-militare che evidentemente gli ha dato luce verde, dovrà fare i conti con una spaventosa recessione che giorno dopo giorno diventa sempre più mortale, unita alla sconfitta che verrà, indipendentemente dal suo sciocco ottimismo, dai campi di battaglia che vedono impegnato il suo Paese che sognava ma ora delira nell'incubo sanguignolento Irakeno, Afghano e prossimamente Iraniano, svegliato di tanto in tanto dai rumori di incendi e tempeste che come anticipo di punizione Divina martoriano quello stanco Paese che ancora crede di essere il centro del mondo.
Obama, se eletto Presidente si rivelerà se possibile ancora peggiore di W.George Bush consolidando la tradizione che vuole i presidenti democratici ancora più guerrafondai dei repubblicani.

חוה · 29-07-2008, 09:59

Interessante

l'hai scritto tu?

tatrat4d · 29-07-2008, 10:02

Blondet, I suppose.

Phoenix68 · 29-07-2008, 10:03

Quote:

Originariamente inviato da חוה

Interessante

l'hai scritto tu?

fonte

http://www.comedonchisciotte.org/sit...wtopic&t=11283

Fil9998 · 29-07-2008, 10:03

scusate, ma qualcuno pensava forse che un presidente nero o donna avrebbe cambiato la politica USA??

l'ultimo presidente che cercò di "fare di testa sua" l'hanno seccato... vedete voi...

mai sentita la parola "marketing" ??

ah, no, bhè...

noi col veltrusconi il marketing lo ADORIAMO....

Daemonarch · 30-07-2008, 08:21

Come la maggior parte dei suoi colleghi, Obama ha fatto molto poco per cambiare la faccia della politica americana.
Lui ha votato per la spesa militare, ha tranquillizzato la lobby pro-Israele, ed ha aiutato a tirare su lo scorretto caso contro l’Iran, non dicendo nulla dell’abbondante arsenale militare israeliano e delle testate nucleari.

“Voglio che sappiate che oggi io parlo col cuore, e come un sincero amico di Israele”, Obama annunciava ad una folla di fanatici sostenitori di Israele il giorno dopo che si era assicurato la sua nomination.
"Quando incontro l'AIPAC sono tra amici. Amici che condividono l’impegno a far si che il legame tra USA ed Israele sia infrangibile oggi, domani e per sempre."

Obama appoggia la pena di morte, si oppone ad un sistema sanitario pubblico a fondo unico, supporta l’energia nucleare, si oppone alla tassa sull’inquinamento da carbone, è favorevole all’embargo a Cuba, e non metterà fine ai numerosi aiuti che le multinazionali ricevono, incluse quelle del cartello del petrolio e del gas.

tatrat4d · 30-07-2008, 08:34

Quote:

Originariamente inviato da Daemonarch

si oppone ad un sistema sanitario pubblico a fondo unico

aho, non eri tu ad avermi estorto una firma contro la catalogazione delle improte digitali dicendo che eri contro lo Stato anche in senso fiscale, non puoi mica mettermi questa parte tra i peccati di Obama

(scherzo ovviamente)

Per il resto, hai elencato una serie di posizioni che me lo farebbero votare coi gomiti e subito

Feric Jaggar · 30-07-2008, 08:37

Quote:

Originariamente inviato da Daemonarch

Ha poi sorriso ammiccando ai fotografi, alle telecamere e alle assistenti dell’anziano leader laburista che ne hanno commentato il fascino con un «Eizeh Khatikh!», che fusto

Mi ricorda tanto il suo illustre ispiratore: "I have a dream...", e poi per poco non faceva scoppiare la guerra atomica. Vedrete Obama che fregatura che sarà. Basta fare quattro moine, lo sguardo ispirato da "bbono sto fumo", la mascella al vento inclinata di 30°, il colletto slacciato da sanculotto; poi se uno è negro o di altra minoranza etnica meglio ancora, perchè sicuramente essendo stato (lui, oppure i nonni, o i trisnonni, va bene lo stesso) un emarginato allora sa cosa vuol dire il razzismo e la povertà, quindi una volta al potere sicuramente sarà un Madre Teresa di Calcutta. Come no! Come Condoleeza Rice o Colin Powell o il ministro della Giustizia Sanchez, tre frati missionari!

Godo pensando che se la piglierà in quel posto soprattutto il mondo di Internet, dei blog, dei capiscioni che sanno tutto, di quelli che girano il mondo con un clic senza muoversi dalla scrivania, quelli che si fanno sedurre da ogni novità anche se puzza di rancido...

tatrat4d · 30-07-2008, 08:42

Quote:

Originariamente inviato da Feric Jaggar

Mi ricorda tanto il suo illustre ispiratore: "I have a dream...", e poi per poco non faceva scoppiare la guerra atomica.

ML King la guerra atomica?

Feric Jaggar · 30-07-2008, 08:45

Quote:

Originariamente inviato da tatrat4d

ML King la guerra atomica?

No, scusa, cacchio, un lapsus calami dovuto ai 33°, diceva "Ich bin berliner"...

intendevo il Piacione...

tatrat4d · 30-07-2008, 08:47

Quote:

Originariamente inviato da Feric Jaggar

No, scusa, cacchio, un lapsus calami dovuto ai 33°, diceva "Ich bin berliner"...

intendevo il Piacione...

usa9999999999 · 30-07-2008, 08:47

Quote:

Originariamente inviato da Daemonarch

-cut-
Al-Queida.
-cut-

Al-Queida?!?

Semmai Al-Qaeda...

Quote:

Originariamente inviato da Daemonarch

Come la maggior parte dei suoi colleghi, Obama ha fatto molto poco per cambiare la faccia della politica americana.
Lui ha votato per la spesa militare, ha tranquillizzato la lobby pro-Israele, ed ha aiutato a tirare su lo scorretto caso contro l’Iran, non dicendo nulla dell’abbondante arsenale militare israeliano e delle testate nucleari.

“Voglio che sappiate che oggi io parlo col cuore, e come un sincero amico di Israele”, Obama annunciava ad una folla di fanatici sostenitori di Israele il giorno dopo che si era assicurato la sua nomination.
"Quando incontro l'AIPAC sono tra amici. Amici che condividono l’impegno a far si che il legame tra USA ed Israele sia infrangibile oggi, domani e per sempre."

Obama appoggia la pena di morte, si oppone ad un sistema sanitario pubblico a fondo unico, supporta l’energia nucleare, si oppone alla tassa sull’inquinamento da carbone, è favorevole all’embargo a Cuba, e non metterà fine ai numerosi aiuti che le multinazionali ricevono, incluse quelle del cartello del petrolio e del gas.

Poverini, se non hanno qualche giochino da 500 kilotoni non si divertono...

lowenz · 30-07-2008, 09:23

Quote:

Originariamente inviato da tatrat4d

Blondet, I suppose.

Massoni satanaci sotto ogni sassolino.

nomeutente · 30-07-2008, 10:45

Quote:

Originariamente inviato da usa9999999999

Al-Queida?!?

Semmai Al-Qaeda...

OT

Sbaglio o nell'arabo le vocali sono abbastanza opinabili?
Tipo Gesù = Giosué

Qualcuno è esperto in materia?

ferste · 30-07-2008, 10:54

Quote:

Originariamente inviato da nomeutente

OT

Qualcuno è esperto in materia?

eccomi, sono un mangiatore di kebab........è un problema relativo alla traduzione, penso sia come Mao Tze Dong che è diventato Mao Tze Tung............o magari ho detto un sacco di fregnacce.......

trallallero · 30-07-2008, 11:01

Quote:

Originariamente inviato da nomeutente

Qualcuno è esperto in materia?

Quote:

Originariamente inviato da ferste

eccomi, sono un mangiatore di kebab........

usa9999999999 · 30-07-2008, 11:20

Quote:

Originariamente inviato da nomeutente

OT

Sbaglio o nell'arabo le vocali sono abbastanza opinabili?
Tipo Gesù = Giosué

Qualcuno è esperto in materia?

Io ho sempre letto al 90% "Al-Qaeda", magari con qualche piccola differenza (Al-Quaeda, Al-Qaida), ma mai Al-Queida, poi non saprei...

Quote:

Originariamente inviato da ferste

eccomi, sono un mangiatore di kebab........è un problema relativo alla traduzione, penso sia come Mao Tze Dong che è diventato Mao Tze Tung............o magari ho detto un sacco di fregnacce.......

Daemonarch · 30-07-2008, 11:21

Quote:

Originariamente inviato da usa9999999999

Al-Queida?!?

Semmai Al-Qaeda...

Poverini, se non hanno qualche giochino da 500 kilotoni non si divertono...

Come il regno di sion che ne ha "solo" 200 o il nostro amorevole zione sam che ne ha qualche migliaia....ma questo perchè lui è lo zione che ci vuole tanto bene e deve averne per forza di più del suo pargoletto giudeo.

Daemonarch · 30-07-2008, 11:25

Quote:

Originariamente inviato da usa9999999999

Io ho sempre letto al 90% "Al-Qaeda", magari con qualche piccola differenza (Al-Quaeda, Al-Qaida), ma mai Al-Queida, poi non saprei...

Tanto è una cazzata inventata dalla CIA....chi se ne sbatte come si scrive!

Eh, perchè forse siete in pochi a sapere che Al-Qaeda è il nome in arabo del database tenuto dalla CIA con i combattenti mussulmani assoldati e strapagati e strariempiti di armi dallo Zione Sam per combattere i cattivoni russi in afghanistan.

Infatti significa la base....cioè database.

Xrò continuate pure a credere al vostro bravo e buono zione sam.
E all'attore di hollywood che impersona Bin-Laden.

Fritz! · 30-07-2008, 11:27

Ma Daemonarch e quelli come lui che si aspettano?

Perchè un presidente USA sia apprezzabile e davvero "diverso" che dovrebbe fare?

Radere al suolo la statua della libertà e issare la falce e martello sulla casa bianca?

unirsi alla jihad contro lo stato sionista?

abolire la borsa e le società private?

29-07-2008, 09:51	#1
Daemonarch Bannato Iscritto dal: Feb 2001 Città: Empireo Metallico Messaggi: 462	OBAMCAIN: niente di nuovo dall'Impero Finita vittoriosamente l'estenuante corsa per la "nomination" il 46 enne Barack Hussein Obama, l'amerikano negro quasi bianco, comincia a calare le sue carte sul tavolo del grande gioco della politica mondiale. Chi si aspetta di vedere carte e combinazioni nuove rimarrà deluso, infatti sono le stesse vecchie logore carte che ha in mano anche il suo finto rivale, John McCain. Nel suo recente tour blindato partito da Kabul, dove intanto che digeriva il pranzo presidenziale offerto dal fantoccio Karzai i suoi compatrioti "bravi ragazzi" in divisa uccidevano per "errore" nove poliziotti Afghani più quattro civili e tre bambini per contorno, Obama, recandosi in visita nella base Usa di Bagram, dove precisando che vincere in Afghanistan è fondamentale così commentava con i giornalisti: "Vedere che persone così giovani stanno svolgendo un lavoro così eccellente, con tale dedizione dà buone sensazioni sul Paese. Voglio assicurarmi che tutti quelli a casa comprendano con quanto orgoglio lavorano le persone che sono qui e quanti sacrifici stanno facendo. E' eccezionale". Via dal turbolento Afghanistan si è recato poi nell'altrettanto torbido Iraq dove ha incontrato l'altro fantoccio Nuri al Maliki al quale ha confermato la sua volontà, se sarà eletto 44esimo Presidente Usa, di non ritirare le truppe americane fino alla completa vittoria contro gli "enemy combatant" locali infiltrati da Al-Queida. Con una specie di "salto quantico" è poi traslato nel vecchio Continente toccando le capitali più importanti, Berlino-Parigi-Londra, saltando Roma evidentemente non giudicata degna, dichiarando nella sua ultima tappa a Londra, che lo ha accolto piuttosto freddamente,a differenza di Berlino, che gli ha tributato un bagno di folla: "Sono convinto che molte delle questioni che dobbiamo affrontare in patria non potranno essere risolte efficacemente se non abbiamo forti alleati all'estero" Riferendosi allo scambio di vedute con Gordon Brown ha esternato alla stampa: "Si è trattato di un incontro importante per me, non solo per sottolineare come la situazione internazionale abbia un impatto sulla nostra economia nazionale, ma anche per dare alla gente a casa, oltre che ai leader degli altri paesi, un'idea di dove potrebbe portarli un'amministrazione Obama per quanto riguarda la politica estera". A Dowing Street, con Gordon ha parlato per due ore di argomenti che vanno dal Medio Oriente ai cambiamenti climatici, dal terrorismo ai mercati finanziari, ha aggiunto. Non va sottovaluta l'importanza della tappa intermedia, quella di Sderot, Israele, dove dopo aver messo la testa a posto, anzi a "Kippah" ha incassato dal capo dello stato sionista Shimon Peres un: «Lei dev’essere un grande presidente degli Stati Uniti perché il mondo ha bisogno di una visione e di una leadership» La premessa ovviamente, è che Obama sia eletto. Ma lui, una mano sul cuore, non ha palesato incertezze. Ha detto di "essere qui per riaffermare l’asse israelo-americano con la speranza di diventare un partner effettivo, sia da senatore che, eventualmente, da presidente". Ha poi sorriso ammiccando ai fotografi, alle telecamere e alle assistenti dell’anziano leader laburista che ne hanno commentato il fascino con un «Eizeh Khatikh!», che fusto!. Naturalmente non ha degnato di un cenno i poveri Palestinesi che vivono nel recinto di Gaza, limitandosi a una laconica dichiarazione resa al presidente Abu Mazen, altro dubbio personaggio, che suona banalmente così: «I palestinesi hanno diritto a uno Stato in grado di vivere». Sottinteso vivere da schiavi dal momento che il senatore dell'Illinois ha ripetutamente affermato che "Gerusalemme deve essere capitale indivisibile dello stato ebraico". Non tutti gli Arabi gradiscono tanto è vero che sono apparse a Ramallah, in contrapposizione alla maglietta indossata a Sderot dal neo-simpatizzante Giudeo, quella con la scritta «I love Sderot», magliette arabe mostranti il suo volto sovrapposto a quello di Bush e McCain... un pò come il nostro Veltrusconi, insomma. Naturalmente non poteva restare fuori l'Iran e la minaccia che rappresenta per Israele e il resto del mondo, che va "sventata senza indugio e con ogni mezzo". Bene, sia come sia, se sarà eletto, il primo presidente negro americano, finito che avrà di strusciarsi con Zion e l'apparato industrial-militare che evidentemente gli ha dato luce verde, dovrà fare i conti con una spaventosa recessione che giorno dopo giorno diventa sempre più mortale, unita alla sconfitta che verrà, indipendentemente dal suo sciocco ottimismo, dai campi di battaglia che vedono impegnato il suo Paese che sognava ma ora delira nell'incubo sanguignolento Irakeno, Afghano e prossimamente Iraniano, svegliato di tanto in tanto dai rumori di incendi e tempeste che come anticipo di punizione Divina martoriano quello stanco Paese che ancora crede di essere il centro del mondo. Obama, se eletto Presidente si rivelerà se possibile ancora peggiore di W.George Bush consolidando la tradizione che vuole i presidenti democratici ancora più guerrafondai dei repubblicani.

29-07-2008, 09:59	#2
חוה Senior Member Iscritto dal: Apr 2008 Città: Rovereto Messaggi: 2735	Interessante l'hai scritto tu? __________________ Godo, vedere come è ridotto il PCI non ha prezzo 5774_10_shevat

29-07-2008, 10:02	#3
tatrat4d Senior Member Iscritto dal: Oct 2003 Città: Imola Messaggi: 1126	Blondet, I suppose. __________________ G.G. "Il tutto è falso" In letargo intermittente... Comunque vi si legge, ogni tanto ci si desta

29-07-2008, 10:03	#5
Fil9998 Senior Member Iscritto dal: Sep 2004 Città: Padova Messaggi: 11757	scusate, ma qualcuno pensava forse che un presidente nero o donna avrebbe cambiato la politica USA?? l'ultimo presidente che cercò di "fare di testa sua" l'hanno seccato... vedete voi... mai sentita la parola "marketing" ?? ah, no, bhè... noi col veltrusconi il marketing lo ADORIAMO.... __________________ mac user = hai soldi da buttare; linux user = hai tempo da buttare; windows user = hai soldi e tempo da buttare

30-07-2008, 08:21	#6
Daemonarch Bannato Iscritto dal: Feb 2001 Città: Empireo Metallico Messaggi: 462	Come la maggior parte dei suoi colleghi, Obama ha fatto molto poco per cambiare la faccia della politica americana. Lui ha votato per la spesa militare, ha tranquillizzato la lobby pro-Israele, ed ha aiutato a tirare su lo scorretto caso contro l’Iran, non dicendo nulla dell’abbondante arsenale militare israeliano e delle testate nucleari. “Voglio che sappiate che oggi io parlo col cuore, e come un sincero amico di Israele”, Obama annunciava ad una folla di fanatici sostenitori di Israele il giorno dopo che si era assicurato la sua nomination. "Quando incontro l'AIPAC sono tra amici. Amici che condividono l’impegno a far si che il legame tra USA ed Israele sia infrangibile oggi, domani e per sempre." Obama appoggia la pena di morte, si oppone ad un sistema sanitario pubblico a fondo unico, supporta l’energia nucleare, si oppone alla tassa sull’inquinamento da carbone, è favorevole all’embargo a Cuba, e non metterà fine ai numerosi aiuti che le multinazionali ricevono, incluse quelle del cartello del petrolio e del gas.

30-07-2008, 11:27	#20
Fritz! Bannato Iscritto dal: Aug 2006 Città: Paris Messaggi: 535	Ma Daemonarch e quelli come lui che si aspettano? Perchè un presidente USA sia apprezzabile e davvero "diverso" che dovrebbe fare? Radere al suolo la statua della libertà e issare la falce e martello sulla casa bianca? unirsi alla jihad contro lo stato sionista? abolire la borsa e le società private?

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