UE: ecco la proposta di riforma per la protezione dati online

UE: ecco la proposta di riforma per la protezione dati online

Presentata in Commissione Europea la proposta di riforma in merito alla protezione dei dati online da parte di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia. Ne emerge una maggiore sensibilizzazione per l'importanza dei dati personali e per il loro trattamento, che cercheremo di spiegare in questo articolo.

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L'età conta

Se nei vari codici possiamo trovare leggi e normative ancora attuali e coerentemente applicabili, con magari 50 o 60 anni sulle spalle, è lecito domandarsi se altre non siano invece obsolete, in quanto non più adatte a un mondo cambiato molto in fretta.

Sulla base di questa premessa, come anticipato in una nostra news, la Commissione Europea si è riproposta di riformare la normativa UE del 1995 in materia di protezione dei dati, al fine di salvaguardare maggiormente il diritto alla privacy online, nonché semplificare il lavoro a chi si trova nella condizione di trattare tali dati. Fare un po' di ordine e aggiornare questa importante normativa, insomma, in considerazione del fatto che i 27 Stati membri hanno attuato l'attuale normativa in maniera molto diversa.


Viviane Reding

Non solo: nel 1995 sono l'1% degli europei disponeva di una connessione internet, che era qualcosa di molto diverso rispetto ad oggi. Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia, ha usato parole molto chiare per giustificare gli interventi al vaglio della commissione:

“La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale di tutti gli europei, eppure non sempre i cittadini sentono di avere il pieno controllo dei propri dati. Le nostre proposte creeranno fiducia nei servizi on line visto che saremo tutti più informati sui nostri diritti e avremo un maggiore controllo di tali informazioni. Nel far ciò la riforma provvederà anche a semplificare la vita e a ridurre gli oneri delle imprese. Con un quadro giuridico saldo, chiaro e uniforme a livello dell’Unione si potrà sprigionare tutto il potenziale del mercato unico digitale e saranno stimolate la crescita economica, l’innovazione e la creazione di posti di lavoro.”

Ci sarà quindi un'unica legge a regolamentare il tutto, con la finalità di rafforzare la fiducia dei consumatori nei servizi online in armonia con la crescita economica. Citando direttamente il comunicato stampa della UE, nel pacchetto di riforma troviamo una comunicazione strategica in cui la Commissione fissa gli obiettivi, e due proposte legislative: un regolamento che istituisce un quadro generale dell’Unione per la protezione dei dati e una direttiva sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati a fini di prevenzione, indagine, accertamento o perseguimento dei reati e nell’ambito delle connesse attività giudiziarie.

 
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