OPPO Reno6 5G: finalmente un Android originale (e non solo). La recensione

OPPO Reno6 5G: finalmente un Android originale (e non solo). La recensione

Dopo il fratello maggiore ecco anche il nuovo OPPO Reno6 passare sotto le nostre mani per uno stress test. Uno smartphone che cambia totalmente il design della serie e che in qualche modo forse potrebbe piacere di più ai giovani. Ecco perché e come si comporta. 

di pubblicato il nel canale Telefonia
OppoAndroid
 

OPPO Reno6 è la nuova serie di smartphone dell’azienda cinese ormai entrata a far parte prepotentemente nel mercato italiano e internazionale. In questo caso l’idea dell’azienda è quella di proporre una serie di smartphone capaci di scattare foto o registrare video sul livello dei top di gamma ma ad un prezzo decisamente più accessibile.

Abbiamo messo sotto torchio prima il top di gamma, OPPO Reno6 Pro 5G, e abbiamo visto che sa il fatto suo sia da un punto di vista di design, hardware ma anche di usabilità. Un medio gamma che forse potrebbe ambire anche a qualcosa di più. Al fianco della versione Pro, OPPO, ha lanciato anche il nuovo Reno6 5G che dalla sua si differenzia davvero tanto sia a livello di componenti (processore, RAM e anche sensori fotografici) ma soprattutto si allontana del tutto dalle linee morbide e arrotondate configurandosi come uno smartphone con cornice squadrata alla moda di iPhone 13. 

È una differenza importante questa perché il nuovo OPPO Reno6 5G per la prima volta si discosta da tutti gli altri Android e si rende in qualche modo originale per il mercato del robottino verde ribaltando completamente la volontà dei brand che vedono la bellezza di un design solo con linee arrotondate e profili ridotti all’osso. Qui abbiamo un aspetto che somiglia ai nuovi iPhone personalizzato alla OPPO con una back cover in vetro e finitura Glow e poi ancora alluminio per la cornice e display completamente flat ossia piatto. 

Sembra poco ma di fatto OPPO Reno6 5G ci permette, anche per le sue dimensioni meno importanti della versione Pro, di avere il massimo dell’ergonomia. In mano, come vedremo sta molto bene anche grazie al suo peso esiguo. Ci sono differenze hardware chiaramente con la versione Pro di Reno6 ma di fatto lavora egregiamente grazie anche all’ottimizzazione da parte della casa madre e grazie anche alla ormai ColorOS divenuta sempre più matura.  

Indice - OPPO Reno6 5G

UNBOXING

La confezione di vendita di un telefono è non cambia rispetto a quella della versione Pro se non fosse per la presenza di un paio di cuffie con connettore USB-C. Detto questo, quello che viene proposto con il nuovo OPPO Reno6 si mantiene sempre al passo con quello che gli utenti vorrebbero da un brand ma che non sempre trovano con altri. Qui abbiamo infatti oltre al telefono, una custodia completamente trasparente in silicone ben fatta che protegge il device e permette di utilizzarlo immediatamente senza paura.

Presente anche un adattatore da parete in grado di raggiungere i 65 W di potenza e capace di supportare chiaramente la SuperVOOC 2.0. E come detto ci sono anche gli auricolari con la volontà da parte di OPPO di permettere agli utenti l’ascolto della musica immediato.  

DESIGN: finalmente un Android originale

Come detto a cambiare qui è il design. OPPO Reno6 5G è completamente diverso dalla versione Pro e forse questo spiazza un po’ anche noi visto che solitamente le aziende tendono a realizzare gli smartphone di una stessa serie praticamente uguali se non per alcune accortezze lato fotocamera e chiaramente lato dimensione.

Qui OPPO cambia tutto rispetto alla versione Pro che abbiamo visto essere molto sottile, con doppia curvatura sulla back cover e sul display e con particolarmente sottile nel suo corpo. Qui OPPO Reno6 5G è invece squadrato proprio come Apple ha fatto con iPhone 12 prima e iPhone 13 ora. C’è un display flat, ossia piatto, che si estende fino alla cornice in alluminio con finitura satinata che riprende anche il colore dello smartphone stesso. Lo spessore è di appena 7.59mm il che permette a Reno6 di stare facilmente in mano grazie anche ad una back cover realizzata sì in vetro ma con effetto OPPO Glow che non solo rende accattivante lo smartphone ma anche difficilmente scivoloso. 

Questa esclusiva lavorazione, OPPO Glow, rende l’aspetto ancora più brillante in entrambe le varianti Arctic Blue e Stellar Black, più liscio al tatto e resistente ai graffi e alle impronte. Effettivamente non troveremo mai un’impronta sulla scocca dello smartphone a tutto vantaggio appunto di una pulizia generale. Lo abbiamo visto già con OPPO Reno6 Pro 5G come l’azienda abbia lavorato fortemente sulla finalizzazione di questa rivoluzionaria tecnica di lavorazione del vetro che prevede quasi 50 passaggi complessi e oltre un anno di ottimizzazione. Il risultato finale è davvero unico e permette di avere un effetto visivo di milioni di minuscoli “fiocchi di neve” sulla scocca dello smartphone, regalando giochi di luce, proprio come il luccichio della neve sotto il sole. 

Dimensionalmente parliamo di uno smartphone non esagerato visto che abbiamo 156.8 x 72.1 mm di altezza e larghezza rispettivamente con un peso che si aggira sui 182 grammi. Questo permette a Reno6 5G di essere davvero comodo nell’uso di tutti i giorni soprattutto con una sola mano. Lo schermo, come vedremo possiede una cornice di soli 2mm e permette di ottenere una visione a tutto schermo dei contenuti (91,7%). 

Come si addice ai prodotti OPPO anche Reno6 5G è fortemente robusto, con un assemblaggio degno dei migliori device del momento e con al posteriore una struttura del comparto fotografico che minimizza le dimensioni comunque importanti della triade dei sensori ma che grazie ad uno spessore esiguo garantiscono stabilità oltre che un design piacevole. 

DISPLAY: 90Hz per la migliore fluidità

Passiamo al display che in OPPO Reno6 5G, ve lo anticipiamo, garantisce esperienze video importanti e di qualità grazie anche alla presenza del refresh rate a 90Hz per una buona fluidità. A livello dimensionale siamo in presenza di un pannello full screen da 6,43 ​​pollici con un form factor di 20:9, ossia più allungato rispetto alla larghezza. È chiaramente più piccolo di quello della versione Pro ma soprattutto la differenza riguarda il fatto che questo risulta completamente flat e dunque chi ama questo tipo di componente non potrà che avere la risposta in Reno6. Molto bello da vedere con il piccolo foro della fotocamera nella parte superiore sinistra e con cornici ridotte all’osso anche se lo ammettiamo forse stona un po’ l’asimmetria della cornice più spessa nella parte inferiore. Ma dettagli da veri sofisticati che non inficiano assolutamente l’uso quotidiano, tranquillo o estremo, come anche l’aspetto estetico generale.  

A livello tecnico siamo in presenza di un pannello con risoluzione di 2400 x 1.080 pixel la quale permette di raggiungere una densità di pixel pari a 410ppi utili per renderlo assolutamente nitido agli occhi umani. Ottimo da questo punto di vista con un pannello capace di raggiungere qualità in ogni situazione che sia essa con molta luce diretta o anche in zone di ombra e buio. 

Sottolineiamo ancora una volta la presenza di un refresh rate che raggiunge i 90 Hz con un sistema adattivo automatico di OPPO che può dinamicamente modificare il refresh in base all’utilizzo dell’utente. Cosa significa questo? Che tutti i contenuti vengono riprodotti fedelmente con il vantaggio in termini di velocità di movimento ma anche nel miglioramento della fedeltà cromatica. Ed è così perché i contenuti sono ottimali praticamente sempre e quello che mi piace di questo OPPO Reno6 è senza dubbio il pannello flat che non distorce per nulla la visione. 

A livello di personalizzazione del pannello sappiamo bene come la ColorOS non permetta molte opzioni di visualizzazione: si può scegliere per la Vivace (spazio colore DCI-P3) e quella Delicata (spazio colore sRGB). Presente anche un semplice e primitivo cursore della temperatura del colore che va dal Freddo al Caldo passando per il Default. Oltre a questo possibile la visualizzazione a tonalità naturali che permette di regolare in modo automatico la temperatura dei colori dello schermo in base all’illuminazione ambientale. Questo permette di ridurre l’intensità dei colori brillanti e offre un’esperienza di lettura simile a quella del cartaceo. C’è anche qui un Always-On che permette di visualizzare le informazioni dell’orologio, della batteria residua e della data anche a schermo spento. Può essere personalizzato con l’orologio sia digitale che analogico in diverse colorazioni e con possibilità anche di ottenere la sua accensione o il suo spegnimento in base all’orario. 

HARDWARE: il giusto compromesso di prestazioni

Sull’hardware c’è una novità importante che riguarda OPPO Reno6 rispetto alla versione Pro: non abbiamo un processore Qualcomm ma il nuovo MediaTek Dimensity 900 che sappiamo essere una CPU capace di garantire fino ad otto core con clock a 2.4GHz.  

Numeri alla mano, il Dimensity 900 di MediaTek è chipset basato due core Cortex-A78 da 2,4GHz e sei Cortex-A55 a 2GHz. Supporta le memorie LPDDR5 per quanto riguarda la RAM e UFS 3.1 per lo storage anche se in questo caso ci si deve accontentare, per modo di dire, di memoria LPDDR4X e UFS 2.1. Il modem 5G integrato offre il supporto al Sub-6GHz con aggregazione portante e una larghezza di banda fino a 120 MHz oltre a connettività Bluetooth 5.2 e GNSS. Il SoC integra anche una GPU MALI-G68 MC4 e un'unita di elaborazione indipendente di intelligenza artificiale (AI Processing Unit) di terza generazione che garantisce una maggiore efficienza energetica per massimizzare la durata della batteria.   

OPPO decide di proporre su Reno6 un quantitativo che non fanno rimpiangere la versione Pro visto che lo smartphone avrà 8GB di RAM di tipo LPDDR4X ed uno storage interno da 128GB UFS 2.1 che permetteranno da una parte di renderlo efficace nelle prestazioni e dall’altra di non avere problemi di sorta per l’archiviazione dei contenuti. 

OPPO Reno6 5G
Browser Sunspider 506,4 ms
JetStream 2.0 51.444 punti
CPU GeekBench 5 COMPUTE 2.555
CPU Single-core: 713
CPU Multi-core: 2012
GPU GFXBench 5 Aztec Ruins: On 14 Fps / Off 10 Fps
Car Chase: On 20 Fps / Off 23 Fps
Manhattan 3.1: On 35 Fps/ Off 40 Fps
Storage Androbench

Lettura seq.: 977,62 MB/s
Scrittura seq.: 706,51 MB/s
Lettura Random seq.: 229,76 MB/s
Scrittura Random seq.: 222,38 MB/s

Generico 3D Mark 3.719 punti
Generico AnTuTu 399.202 punti

Ma nell’uso quotidiano come si comporta? È palese che utilizzandolo tutti i giorni c’è elevata facilità nell’apertura delle app sempre e comunque senza lag e questo garantisce davvero un uso a 360 gradi senza dover rimpiangere nulla. Oltretutto sembra che OPPO abbia fatto un ottimo lavoro per quanto concerne la dispersione del calore perché sembra funzionare molto bene con lo smartphone che si scalda davvero poco e la ricezione del segnale è sempre ottimale. 

Sulla RAM da sottolineare la presenza della cosiddetta tecnologia Expansion ossia la possibilità di espandere la memoria RAM tramite l’uso di memoria ROM. È una soluzione che OPPO ha realizzato esclusivamente per i suoi smartphone e prevede di convertire temporaneamente parte della ROM disponibile sul device in RAM virtuale. Attraverso questa funziona gli utenti potranno avere la libertà di utilizzare fino a 3 diversi livelli di regolazione per quanto concerne il volume di espansione. Questo significa che una volta abilitato, il volume ROM selezionato verrà convertito direttamente in RAM virtuale al riavvio dello smartphone. In questo caso OPPO Reno6 permette di aggiungere agli 8GB di RAM già importanti tre diversi livelli di espansione da 2, 3 e 5GB. E l’aumento, anche se virtuale, effettivamente può farsi sentire in caso di necessità e lo abbiamo visto anche se non in modo così estremo nell’uso di contenuti più importanti. La differenza non è elevata, anzi, ma di fatto avere questa possibilità di certo non può che far comodo soprattutto per il futuro. 

OPPO Reno6 5G
OS (al lancio) Android 11 con ColorOS
Processore MediaTek Dimensity 900 Octa-Core a 2.4GHz
RAM 8 GB
Display AMOLED 6.43" Full HD+ (20:9)
Risoluzione 2400x1080 px
Storage (al lancio) 128 GB
Fotocamera Posteriore

Tripla Camera:
Principale 64MP (26mm - f/1.7) PDAF +
Grandangolare 8MP (f/2.2) +
Macro 2MP (f/2.4)
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 32MP (f/2.4)
Extra

5G
NFC
Sensore impronte digitali sotto al display

Porte USB Type-C
Batteria 4.300 mAh + Ricarica rapida a 65W
Dimensioni 156.8 x 72.1 x 7.59 mm
Peso 182 gr

INTERFACCIA GRAFICA: ColorOS moderna ed efficace

Sull’interfaccia grafica abbiamo già detto molto nelle precedenti recensioni dei vari OPPO Find X3 Pro, Neo e Lite. OPPO pone la sua ColorOS di ultima generazione anche qui su questo OPPO Reno6 ed è un’interfaccia grafica al passo con i tempi e completa nei suoi strumenti. La nuova ColorOS è arrivata alla versione 11.3 ed è un altro mondo rispetto alle passate versioni che avevamo sempre e comunque criticato per quel loro essere decisamente troppo cinesi per l’Italia ma anche poco “user friendly”. Il cambiamento è avvenuto con la versione 7.1 e ora con l’arrivo di Android 11 tutto è fortemente affinato nella grafica, nelle personalizzazioni ma anche nell’uso che l’utente può raggiungere quotidianamente. 

Il nuovo software si basa su Android 11, ultima versione del sistema operativo per gli smartphone. Tante le funzionalità fornite tra cui la modalità scura a livello di sistema e i permessi di localizzazione più specifici e dettagliati. Comodissima e molto convincente la navigazione con le gesture che oltretutto risulta identica a quella implementata in modo nativo nell'ultimo Android. ColorOS in realtà la realizza meglio con scorrimento rapido dai bordi che funziona come "indietro", scorrimento e tieni premuto per il multitasking, quindi spostamento da un’app all’altra semplicemente con uno swipe basso. 


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Interessante per coloro che vogliono “smanettare” leggermente di più sulla personalizzazione riguarda la possibilità di scegliere le icone tra tre set prestabiliti o anche caricandone altri. Presente uno spazio per il gaming che permette di selezionare le notifiche da visualizzare o meno durante le sessioni di gioco per non essere interrotti. Ci sono anche diverse modalità di performance e un'opzione per bloccare la luminosità solo per determinati giochi.

Lo smartphone convince per fluidità di utilizzo, grazie anche al display a 90Hz, ma anche grazie alla buona ottimizzazione di OPPO con il processore MediaTek. Non abbiamo avuto problematiche e qualche piccolissimo bug sembra essere stato già risolto con un aggiornamento giunto a poche ore dalla registrazione della recensione sintomo che l’azienda ha in programma il rilascio di miglioramenti software capaci di rendere perfetto il device anche da questo punto di vista. 

FOTOCAMERA: tre sensori giusti per punta e scatta

OPPO Reno6 5G

  • Principale 

    • Sensore da 64 MP 

    • Obiettivo grandangolare con apertura f/1.7 - 26mm

    • PDAF 

  • Ultra - Grandangolare 

    • Sensore da 8 MP

    • Obiettivo con apertura f/2.2 . Angolo di campo 119°

  • Macro

    • Sensore da 2 MP

    • con apertura f/2.4 

  • Video 4K Ultra HD @ 30 fps - 1080p @30fps 

La parte di multimedialità e di fotografia OPPO Reno6 5G è interessante anche se un po’ classica in questa fascia di prezzo. Si propone con un sensore importante da 64MP, un ottimo Ultra Grandangolare che raggiunge i canonici 8MP con angolo di visione da 119 gradi ma con messa a fuoco ravvicinata. E poi un piccolo sensore macro da 2MP classico che però aiuta OPPO non solo negli scatti ravvicinati ma anche per maggiori dettagli negli altri. Anteriormente da non sottovalutare la cam selfie da 32MP che viene posizionata con un foro sul display di diametro minimo.

Come scatta il nuovo OPPO Reno6 5G? 

  • Foto di giorno: nelle foto di giorno lo smartphone ci è piaciuto, confermando la bontà del sensore che permette di avere un buon dettaglio nello scatto sintomo che il sensore lavora bene e soprattutto è stato ottimizzato altrettanto bene da OPPO. C’è una buona gamma dinamica con una resa dei colori abbastanza reali. La buona luce fa il suo permettendo di portare a casa praticamente sempre foto ben illuminate e dunque con una quantità di luce immagazzinata dal sensore. 

  • Foto al buio: nelle condizioni di luminosità più difficili i risultati permettono di raggiungere la sufficienza senza alcuna problematica. Stiamo parlando di un device medio gamma ma di fatto c’è una buona riduzione del rumore con un buon compromesso tra rumore e dettaglio. La modalità notturna di OPPO fa il suo dovere regolando abbastanza bene la difficoltà del buio. Ci sono piaciute le foto in queste condizioni sia per il lavoro fatto a posteriori dall’algoritmo di OPPO sui dettagli e il bilanciamento dei colori.   

  • Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare offre una resa buona. Gli scatti vengono realizzati bene senza troppo effetto a barilotto tipico di queste lenti e soprattutto con una buona presa della scena ampliata mantenendo reali i colori. Buono anche il bilanciamento cromatico e in generale la resa dello scatto. 

  • Zoom: non abbiamo qui un sensore dedicato ma le foto possono essere scattate con buoni risultati. Non aspettiamo di avere le foto che potremmo realizzare con la versione Pro di Reno6 ma in qualche modo lo smartphone cerca di raggiungere buoni risultati con il limite fisico della lente e l’assenza di un teleobiettivo. I risultati si vedono con una buona comprensione dei dettagli. 

  • Selfie: i selfie anche sono buoni con ottimi dettagli grazie al sensore da 32 MP che permette anche un ottimo equilibrio nei colori oltre al buon livello di realtà. Stessa cosa sui ritratti che OPPO riesce ormai a realizzare bene con una buona differenza di contrasto e soprattutto un ottimo livello di separazione tra il soggetto e lo sfondo.  

Sui video, OPPO Reno6 si esalta e permette di avere dei risultati ottimali che siano essi in 4K alla massima risoluzione a 30 fps. C’è tanto lavoro di intelligenza artificiale che fa designare questo device proprio per i content creator ossia coloro che necessitano di uno smartphone per realizzare video. In questo caso grazie alla cosiddetta tecnologia AI Highlight Video 2.0, Reno6 è in grado di regolare automaticamente le impostazioni luminose dei video in qualsiasi contesto per video chiari e nitidi.

AUTONOMIA: ricarica velocissima

Per quanto riguarda l’autonomia, OPPO Reno6 possiede una batteria da 4.300 mAh che garantisce una buona autonomia con l’appoggio soprattutto di una ricarica davvero rapida rapida da 65W che conosciamo molto bene a cui OPPO ha dato il nome di SuperVOOC 2.0. Lo diciamo subito: i tempi sono da record. Step da 0 a 60% in soli 15 minuti e addirittura una ricarica totale in soli 30 minuti. 

Dati alla mano a livello di consumi non abbiamo avuto situazioni anomale. OPPO Reno6 lavora benissimo anche con il suo display a refresh rate a 90Hz e con tutte le funzionalità video che possiede. Arriviamo a sera senza alcun problema anche con un utilizzo importante sia sotto rete Wi-Fi che sotto rete 4G o 5G. Basso il calore emesso mentre si gioca durante la ricarica visto che la corrente viene automaticamente ridotta all’aumentare della temperatura evitando surriscaldamenti.

CONCLUSIONI

Cosa ci piace di più di questo OPPO Reno6 5G? Sicuramente il design. Finalmente un telefono Android che svecchia il solito stile degli smartphone visto da sempre e che, pur prendendo spunto da quanto fatto da Apple con iPhone 12 e 13, di certo permette di avere un Android moderno, fresco, bellissimo ma anche fortemente ergonomico e comodo nell’uso di tutti i giorni. Le dimensioni sono perfette, così come unica risulta la back cover che sappiamo è stata realizzata con l’ormai nota tecnologia OPPO Glow che la rende davvero unica nel panorama mondiale. 

Chiaramente OPPO Reno6 5G non è solo design ma anche potenza. Il processore MediaTek non fa una piega e permette di avere sempre il giusto apporto di energia e potenza per lavorare, guardare film ad alta qualità o anche realizzare foto e video fino al 4K. Non scalda troppo e soprattutto non ha lag o abbassamenti di potenza. Fa tutto quello che si chiede allo smartphone e lo fa bene grazie anche all’ottimizzazione di OPPO e alla sua ottima ColorOS. Lato fotocamera ci piace e ammettiamo che è di poco sotto a Reno6 Pro che chiaramente realizza scatti migliori ma, vista la differenza di prezzo tra i due, sappiate che anche con Reno6 vi potrete davvero divertire. E potrete farlo anche per molto tempo visto che la batteria vi porterà a sera con ampio margine di carica. 

Il prezzo per avere questo nuovo OPPO Reno6 5G è di 499€ che forse potevano essere limati leggermente dai 50 ai 100€ per rendere inattaccabile lo smartphone ma soprattutto per qualificarlo come il vero best buy del momento. Lo è comunque? A nostro parere sì, e attenzione ad OPPO perché ormai sta al passo con i grandi produttori e anzi sempre più spesso li supera. 

 

6 Commenti
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Roran29 Settembre 2021, 17:07 #1
Mi sa che avete un concetto distorto di originalità, è praticamente un mix fra il design di iPhone 12/13 e gli ultimi Samsung
ninja75030 Settembre 2021, 12:06 #2
dual sim?

ha preinstallato i servizi google?
Giuss30 Settembre 2021, 12:47 #3
Troppo caro, con 100 euro in più rispetto a questo c'è il Find X3 Neo con il doppio della memoria, fotocamere migliori, processore migliore, ecc ecc...
unnilennium30 Settembre 2021, 16:58 #4
super marchettone, nessun riferimento alla tecnologia dello schermo, che è amoled, nè alla copertura colore o la luminosità.... per non palralre della ricezione, della qualità dell audio, se mono o stereo... in ogni caso a quel prezzo non conviene, e in ogni caso non saprei come consigliarlo, visto che a52s di samsung è appena uscito e sicuramente migliore lato cpu e schermo, oltre ad avere la stabilizzazione ottica che questop non ha, e nelle foto srrali si vede la differenza più di tutto...
deggial01 Ottobre 2021, 17:38 #5
Non so se venderà molto, è DAVVERO TROPPO originale, non so se la gente riuscirà ad abituarsi a questo design!

rettangolo con bordi smussati, cornici sottili, bordi in metallo, fotocamere posteriori...
Secondo me hanno innovato davvero troppo, potevano fare qualcosa di più vicino agli altri 1000 smartphone presenti sul mercato.
Marckus8703 Ottobre 2021, 02:33 #6
francamente questo design a mattonella non mi è mai piaciuto

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