OnePlus 9 e 9 Pro: Hasselblad cambia le fotocamere (in meglio). La recensione

OnePlus presenta due nuovi smartphone: OnePlus 9 e 9 Pro ma soprattutto con la partnership di peso con Hasselblad. È sostanzialmente questo il più importante cambiamento per questa nuova generazione che fa dell’esperienza dei due marchi il connubio perfetto per raggiungere l’apice anche nel campo della fotografia. Ecco la recensione.
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 23 Marzo 2021 nel canale TelefoniaOnePlus
L’appuntamento è sempre quello: OnePlus ad inizio di ogni anno presenta la nuova generazione dei suoi smartphone di punta. Quest’anno però a cambiare non è tanto il fatto che non ci sia stato alcun evento fisico a causa della pandemia ma piuttosto la presenza di una collaborazione tra OnePlus ed una delle regine della fotografia mondiale: Hasselblad. È forse uno di quei tasselli che mancavano proprio a OnePlus che in questi anni, seppur creando smartphone top di gamma per hardware e software, non aveva ancora colpito nel segno con la fotografia. E forse proprio una partnership di peso con una delle aziende più importanti ed esperte nel campo della fotografia avrebbe potuto cambiare le carte in tavola per OnePlus e i suoi smartphone.
Ed ecco dunque i nuovi OnePlus 9 e 9 Pro che abbiamo deciso di mettere sotto torchio insieme nelle recensione per capire effettivamente quali sono le novità rispetto a OnePlus 8T e 8 Pro e soprattutto cosa cambia con l’ingresso di Hasselblad per il comparto fotografico che si evolve notevolmente anche a livello di sensori.
E lo sappiamo che se si ha una community importante ed estesa come quella che OnePlus ha creato negli anni non è possibile ogni anno rivoluzionare uno smartphone che piace alla stessa community. Ed ecco il motivo per cui con OnePlus 9 e 9 Pro non troveremo una rivoluzione stilistica ma piuttosto un affinamento del design che riprende quanto fatto finora con le passate generazioni e che agli utenti fedeli al marchio piace. Chiaramente di anno in anno c’è un'evoluzione che va di pari passo con quella tecnologica ecco il motivo di una struttura fotografica diversa da quanto visto finora (almeno per la versione Pro) e c’è anche un ritorno al lucido per la scocca, almeno in questa colorazione che OnePlus chiama Morning Mist e anche nella Pine Green. Diversa invece la Stellar Black che ottiene un materiale simile a quanto fatto dall’azienda cinese con il primo OnePlus, un po’ un ritorno alle origini.
Come detto la collaborazione con Hasselblad ha dato i suoi frutti già in questa prima uscita anche se, come ci hanno detto in OnePlus, le cose si evolveranno di più nelle prossime generazione, visto che la partnership durerà almeno 3 anni, e questo ci fa pensare alla possibilità di avere sensori ben più potenti di quelli odierni. Sì, perché in questo caso non ci sono sensori a periscopio che altre aziende hanno posto in essere sui propri device ma di fatto quello che appare palese è che Hasselblad abbia messo le mani in modo importante assieme a OnePlus sul software dando delle indicazioni anche sulla scelta dei sensori. Ed ecco allora che la parte fotografica cambia sia a livello hardware che soprattutto nel software con una ricerca allo scatto il più possibile naturale su indicazione appunto degli ingegneri di Hasselblad.
Hasselblad ha in questo caso attinto alla sua esperienza nella scienza del colore introducendo per OnePlus la cosiddetta Natural Color Calibration che mira a fornire informazioni più accurate dal punto di vista percettivo dei colori alle foto scattate con OnePlus 9 Pro.
Ed ecco allora l’introduzione della fotocamera ultra grandangolare da 50 MP sia su OnePlus 9 che su 9 Pro la quale offre un salto in avanti nella qualità degli scatti con questa ampiezza. È il nuovo sensore Sony IMX766 visto già con OPPO Find X3 Pro e che garantisce una migliore qualità dell'immagine contenendo anche il rumore. C’è la ormai conosciuta FreeForm Lens ossia lente che utilizza una serie di curve uniche per correggere la luce in entrata, portando la distorsione ai margini delle foto fino a circa l'1%, rispetto al 10-20% sulla maggior parte delle fotocamere ultra grandangolari finora in commercio su altri smartphone. Un passo decisivo questo che va di pari passo con anche il posizionamento di un sensore principale da 48 MP (sensore IMX789 personalizzato ad hoc per OnePlus da Sony) e capace di realizzare scatti importanti grazie all'obiettivo su chip 2x2 (OCL), RAW a 12 bit, doppio ISO nativo e DOL-HDR. E poi ancora il sensore teleobiettivo da 8 MP che offre una lunghezza equivalente da 77 mm e dunque uno zoom ottico 3.3x con stabilizzazione dell’immagine.
La differenza con OnePlus 9 la fa soprattutto la presenza in questo di un sensore principale sì da 48 MP ma l’IMX689 di Sony capace comunque di ottimi risultati grazie anche qui al chip 2x2 (OCL). Niente teleobiettivo ma la camera da 2 MP per gli scatti in bianco e nero nativi. E vedremo però la portata del sensore ultragrandangolare da 50 MP anche qui che sicuramente potrà fare molta differenza con altri device della stessa fascia di prezzo di OnePlus 9.
Oltre al comparto fotografico è palese che i numeri, sia su OnePlus 9 che su OnePlus 9 Pro, siano da capogiro. A livello di display troviamo nella versione Pro un pannello AMOLED LTPO da 6.7 pollici con risoluzione QHD+ mentre su OnePlus 9 sempre di AMOLED si parla anche se non LTPO e dalla dimensione di 6.55 pollici a risoluzione FullHD+. Entrambi viaggiano con un refresh da 120Hz e qui sappiamo bene come OnePlus abbia da tempo trovato la giusta formula per rendere di qualità lo schermo dei suoi smartphone posizionandolo come uno dei migliori sul mercato.
Cosa altro ancora? Tutta la potenza dello Snapdragon 888 pronto non solo a far giocare gli utenti ma a realizzare ogni tipo di attività. Il nuovo chipset con processo produttivo a 5-nm iniziamo a conoscerlo molto bene e come sempre qui viene coadiuvato da una doppia versione degli smartphone: uno più potente da 12GB e uno meno da 8 GB di RAM di tipo LPDDR5, sia per OnePlus 9 che per OnePlus 9 Pro. Doppia versione che si associa chiaramente anche allo storage da 128GB e 256GB che non potranno essere espansi con una MicroSD ma che risultano di ultima generazione ossia UFS 3.1 e capaci di valori in scrittura da primato.
E poi c’è chiaramente la batteria ma soprattutto la ricarica super rapida. Sulla batteria OnePlus lavora sempre molto per ottimizzarla al massimo con il design dello smartphone e soprattutto per rendere efficace il suo caricamento. Qui abbiamo una batteria per entrambi i modelli da 4.500 mAh ma come vedremo la differenza la farà la ricarica rapida rispetto alla concorrenza. Il nome Warp Charge 65T dice tutto: i due OnePlus 9 e 9 Pro si ricaricano con una velocità impressionante addirittura fino a 65W in modalità cablata o a 50W grazie al caricatore wireless (in questo caso però solo con la versione Pro).
Indice
- Differenze tra OnePlus 9 e 9 Pro
- Prezzi e Promo lancio
- UNBOXING: c'è la custodia!
- DESIGN: sempre uguale nel segno del continuità
- DISPLAY: refresh rate a 120Hz e LTPO
- HARDWARE: fluidità come non mai
- INTERFACCIA GRAFICA: Android 11 nella sua migliore forma
- FOTOCAMERA: Hasselblad c'è e si inizia a vedere
- AUTONOMIA: ricarica velocissima (solo 29 minuti)!
- Conclusioni
Differenze tra OnePlus 9 e 9 Pro
OnePlus 9 | OnePlus 9 Pro | ||
OS (al lancio) | Oxygen OS 11.2 (Android 11) |
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Processore | Qualcomm Snapdragon 888 |
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RAM | 8 - 12 GB LPDDR5 |
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Display | AMOLED LTPS 6,55" (20:9, 402 PPI) | AMOLED LTPO 6,7" (20.1:9, 525 PPI) | |
Risoluzione | 2400 x 1080 | 3216 x 1440 | |
Storage | 128 GB - 256 GB UFS 3.1 | 128 GB - 256 GB UFS 3.1 | |
Fotocamere | Retro: Fronte: |
Retro: Fronte: |
|
Extra | 5G LTE Cat.20 (2 Gbps / 200 Mbps) |
5G LTE Cat.20 (2 Gbps / 200 Mbps) |
|
Porte | USB 3.1 Type-C |
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Batteria | 4.500 mAh Ricarica rapida 65W |
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Dimensioni | 160,7 x 74,2 x 8,7 mm | 163,2 x 73,6 x 8,7 mm | |
Peso | 192 gr | 197 gr |
OnePlus 9 e 9 Pro: Prezzi e Promo lancio
Le differenze dei due OnePlus Serie 9 non riguardano però solo le specifiche tecniche ma anche e soprattutto i prezzi, che elenchiamo di seguito:
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OnePlus 9
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8 GB + 128 GB: 719 € - Colore Winter Mist, Arctic Sky, Astral Black
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12 GB + 256 GB: 819 € - Colore Winter Mist, Arctic Sky, Astral Black
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OnePlus 9 Pro
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8 GB + 128 GB: 919 € - Colore Morning Mist, Pine Green, Stellar Black
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12 GB + 256 GB:999 € - Colore Morning Mist, Pine Green, Stellar Black
UNBOXING: c'è la custodia!
I nuovi OnePlus 9 e 9 Pro vendono venduti con una confezione praticamente identica per estetica e contenuti alle passate generazione anche se in questo caso cambia la serigrafia esterna che vede in bella mostra non solo il nome dello smartphone ma anche la partnership con Hasselblad che appare sia come logo che come nome in bella vista. La scatola di vendita rimane comunque completamente rivestita di rosso e sono presenti tutti gli accessori che vengono ormai posti in essere dalla maggior parte delle case produttrici di device mobili. In questo caso la dotazione che abbiamo ricevuto vede la presenza chiaramente degli smartphone ma anche di:
- un caricabatterie per la ricarica veloce Warp Charge 65T da 65W, un cavo Type-C (nella tipica colorazione rossa OnePlus), lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento della doppia SIM ed una custodia protettiva, di colore grigio chiaro per OnePlus 9 Pro e trasparente invece per OnePlus 9. Comunque originale che quest’anno risulta decisamente originale per la presenza di una scritta in verticale con lo slogan di OnePlus ossia “Never Settle”.
Lo smartphone viene posizionato in modo tale che l’utente lo possa vedere immediatamente non appena rimuove il coperchio della confezione di vendita mentre al di sotto dello stesso viene posizionata la manualistica solita quindi la cover e negli incavi della scatola il cavo e l’alimentatore.
DESIGN: sempre uguale nel segno della continuità
Ancora una volta squadra che vince non si cambia e OnePlus anche per questa nuova generazione di smartphone decide di continuare sul design che da ormai qualche anno accompagna lo stile dei suoi device sia in versione basica che in versione Pro. Qui l’azienda cinese mantiene un look minimale, abbastanza riconoscibile ma soprattutto elegante e con un feeling sicuramente premium sia alla vista che al tatto. OnePlus 9 e 9 Pro si somigliano davvero tanto e quest’anno, a differenza delle altre generazioni, anche il comparto fotografico risulta praticamente identico esteticamente se non per l’assenza di un sensore nella versione basica.
Sono smartphone sottili: OnePlus 9 Pro possiede ad esempio una cornice in alluminio che va a rastremare addirittura a soli 2.2 millimetri di spessore grazie alla doppia curvature del display e della backcover regalando una presa precisa e comoda ma anche un aspetto decisamente elegante e ben riconoscibile ormai per i OnePlus. La versione OnePlus 9 invece non vede la curvatura del display ma solo quella della scocca: nulla di male visto che proprio quest’ultima risulta in fibra di vetro mentre il telaio è rinforzato con uno speciale polimero capace di rendere metallico e lucido l’aspetto del device più economico ma altrettanto premium. Ci piacciono entrambi per la loro dimensione in mano ma anche per il fatto che seppur lucidi non vedano presenza di impronte e non scivolino poi troppo dalle mani.
Posizionamento solito dei pulsanti per entrambi i device della Serie 9 di OnePlus. Ecco che troviamo sulla parte destra l’ormai onnipresente selettore delle suonerie a scorrimento al di sopra del pulsante di accensione e spegnimento. Nella parte opposta presente il bilanciere del volume che OnePlus propone in un unico pulsante non separato. Quindi nella parte inferiore viene posizionato il carrellino per la doppia SIM in formato nano a destra della porta USB Type-C 3.1 e alla feritoia dove viene nascosto il primo altoparlante assieme al microfono. Diciamo primo altoparlante perché OnePlus ripropone un doppio speaker, uno appunto nella parte inferiore ed uno invece in quella superiore proprio a filo con il display, tra il frame e il pannello anteriore.
Abbandonata da tempo la fotocamera anteriore a pop-up anche in questa nuova generazione, OnePlus, decide di proporre un display cosiddetto a "punch" ossia con il posizionamento di un piccolo foro nella parte alta sinistra che preserva in parte lo stile e display a tutto schermo che non deve dare spazio ad una vera e propria notch. La fotocamera anteriore garantisce il riconoscimento facciale e sblocca in modo veloce e sicuro lo smartphone.
A livello dimensionale OnePlus 9 Pro possiede un’altezza di 163.2 millimetri con una larghezza di 73.6 millimetri ed un peso che non sfora i 200 grammi, per la precisione 197 grammi ossia 2 grammi in meno dello scorso anno. Molto più maneggevole invece OnePlus 9 che dalla sua possiede un'altezza di 160 millimetri per una larghezza di 74.2 millimetri con un peso di 192 grammi ossia solo 4 grammi in più del OnePlus 8T. E’ sicuramente lui, in termini di ergonomia, la versione vincente sia per stare in tasca che per essere utilizzato in mano. Non dimenticate che OnePlus 9 Pro è certificato contro polvere e acqua come IP68.
DISPLAY: refresh rate a 120 Hz e LTPO
Parliamo dei display di questi nuovi OnePlus 9 e 9 Pro. E partiamo innanzitutto da quello più grande e più performante ossia il pannello AMOLED di OnePlus 9 Pro. È grande ma molto maneggevole per la sua larghezza non esagerata: è un 6.7 pollici di tipo LTPO e con una risoluzione QHD+ ossia di 3216 x 1440 pixel, con una densità di 515 PPI e con un form factor allungato in altezza di 20.1:9. OnePlus lo chiama Fluid Display 2.0 e rispetto al passato qui abbiamo la tecnologia LTPO e non LTPS. Tecnologicamente LTPO sta per Low-Temperature Polycrystalline Oxid, sostanzialmente una declinazione della già nota LTPS, dove la “S” sta per “Silicon“. Molti degli schermi sul mercato si basano sulla tecnologia LTPS, un semi-conduttore che ha permesso l'evoluzione degli schermi OLED. La sua implementazione ha fatto sì che i pannelli TFT che li compongono potessero ricevere la giusta quantità di corrente elettrica ma rimanendo comunque compatti e sottili. L’aumentare del refresh rate ha fatto sì che la velocità di carica del condensatore posto nel TFT aumentasse e dunque il materiale LTPS dovesse essere costantemente caricato per evitare perdite di potenziale. Da qui si è intervenuti con i nuovi LTPO che posseggono circuiti ereditati dagli LTPS e la componente TFT dagli IGZO e proprio l’incontro di queste due tecnologie permette di avere una miniaturizzazione dello schermo ma anche un netto risparmio energetico a refresh rate superiori e soprattutto adattivi.
Tecnicamente il display di OnePlus 9 Pro migliora ancora, anche se forse ad occhio umano non è possibile vedere effettivamente la differenza. Di fatto siamo in presenza di un pannello sofisticato con un refresh rate a 120 Hz di tipo adattivo e dunque che cambia in base ai contenuti che devono essere visualizzati. C’è il cosiddetto HyperTouch ossia la possibilità durante i giochi di avere fino a 360Hz per avere i controlli di gioco ancora più reattivi con tempi di reazioni migliori e dunque possibilità di giocare meglio. Possiede una luminosità che raggiunge i 1300 nit di picco con una profondità nativa a 10 bit e soprattutto il supporto all’HDR10+. Di fatto quello con cui abbiamo a che fare è un pannello di qualità notevole con un colore decisamente accurato e soprattutto naturale.
Il refresh rate a 120Hz permette ai contenuti di essere visualizzati in modo più fluido visto che viene aumentato il numero di volte in un secondo in cui viene ridisegnata l'immagine sul display. Ed è effettivamente vero con una evidente differenza rispetto ai 60 Hz osservabile soprattutto nello scroll delle pagine web che risultano fortemente più fluide. Siamo ai livelli di Samsung Galaxy S21 Ultra ma anche di OPPO Find X3 Pro ossia i top di gamma del momento.
La differenza con OnePlus 9 passa non solo per la dimensione ma anche per il tipo di pannello posto sullo smartphone. Qui siamo in presenza di un più piccolo schermo da 6.55 pollici dalla risoluzione di 2.400 x 1080 pixel ossia Full HD+ con aspect ratio 20:9 e con una densità di pixel pari a 402PPI. In questo caso come detto il pannello raggiunge un refresh rate a 120 Hz il che significa un guadagno nella fluidità rispetto a quanto avveniva con lo scorso OnePlus 8 (OnePlus 8T invece aveva già raggiunto i 120Hz). A differenziare però i due pannelli di OnePlus 9 e 9 Pro vi è anche una diversa potenzialità a livello di luminosità perché se la versione Pro riesce a raggiungere il massimo di 1.300 nits il più piccolo OnePlus 9 raggiunge invece i 1.100 nits che permettono comunque un’ottima visibilità in ogni condizione. Qui non ci sono curvature ai lati e per molti forse è un pregio nell’uso quotidiano.
Ottima la fedeltà cromatica che risulta davvero elevata e come sempre OnePlus permette di gestire al meglio il pannello in base alle personali esigenze tramite i settaggi presenti nelle impostazioni. In questo caso per entrambi i modelli nel menu è possibile ottenere tre diverse opzioni da poter gestire:
- "Vivido" che permette di avere una gestione dei colori maggiormente intensa e soprattutto con colorazioni tipiche da AMOLED e dunque neri profondi e gamma cromatica intensa.
- "Naturale" si propone invece come un profilo più reale con colori meno aggressivi e meno impattanti agli occhi degli utenti. Si cerca di mantenere importante il rapporto con quello che è possibile osservare nella realtà e quello che viene riprodotto sullo schermo dello smartphone.
- "Avanzate" è invece una modalità fortemente personalizzante. Qui OnePlus garantisce la massima flessibilità all’utente che può modificare a proprio piacimento la gamma dei colori AMOLED tra il Freddo e il Caldo, quindi il parametro sRGB nonché il Display-P3.
Da non dimenticare anche le altre impostazioni della OxygenOS soprattutto lato display. Interessante la “Tonalità Confortevole” che consente di adattare automaticamente il colore dello schermo in base alla luce ambientale per garantire un effetto di visualizzazione confortevole in ambienti diversi. Non solo presenti anche miglioramenti per i video come il cosiddetto “Effetto di colore vivace Pro” che ottimizza in modo dinamico i colori e i contrasti del video per renderlo più vivido ma è presente solo sulla versione di OnePlus 9 Pro. Quindi la ‘’Modalità di uniformità della grafica dei movimenti’’ che aumenta il frame rate del video riducendo la sfocatura dei movimenti della grafica, rendendolo più nitido e uniforme ed è presente su entrambi. Ormai conosciute invece le varie Modalità Notturna, capace di mitigare i classici colori del pannello andando a modificarne la temperatura del colore come anche l’intensità. La Modalità di lettura che permette di ottimizzare la visualizzazione dello schermo e del testo, rendendo l’esperienza di lettura confortevole al pari di un lettore e-book.
HARDWARE: fluidità come non mai
Parlando dell’hardware non possiamo che affermare che qui OnePlus non ha fatto altro che seguire lo sviluppo tecnologico implementando sia su OnePlus 9 che su 9 Pro il processore più potente ed efficiente del momento nel mondo Android: lo Snapdragon 888, l’ultimo nato in casa Qualcomm che garantisce non solo prestazioni ed efficienza elevate grazie al processo produttivo a 5nm ma anche il supporto al 5G.
Il SoC Snapdragon 888 offre tangibili incrementi prestazionali per le componenti CPU e GPU. C’è innanzitutto la CPU Kryo 680 che funge da core primario, basato sul Cortex-X1 e funzionante a 2,84 GHz. Al suo fianco trova posto un cluster formato da 3 core a 2,4 GHz Cortex-A78. Se questi ultimi sono dedicati alle pure prestazioni del Qualcomm Snapdragon 888, i processi meno dispendiosi avvengono tramite i quattro core, funzionanti a 1,8 GHz e basati sui Cortex-A55. Cosa significa tutto questo? Migliori prestazioni e efficienza energetica del 25% meglio di prima. A livello grafico upgrade con la scheda Adreno 660 che anche qui migliora del 35% nelle elaborazioni grafiche rispetto al passato. In questo caso esistono due diverse versioni sia per OnePlus 9 che per OnePlus 9 Pro. Per entrambi abbiamo 8 o 12 GB di RAM di tipo LPDDR5 e storage interno da 128 o 256GB interno per l’archiviazione dei documenti e contenuti multimediali di tipo UFS 3.1.
Nessun problema anche per quanto concerne la connettività visto che gli smartphone supportano le reti 5G. In questo caso piena la compatibilità con le nuove reti di ultima generazione NSA e SA capace di supportare velocità elevatissime in download (fino a 2Gbps) o in upload (fino a 200 Mbps) ma anche con la presenza del Wi-Fi 6. Il Bluetooth è in versione 5.2 mentre non c’è un jack da 3.5mm per le cuffie ma la porta USB-C chiaramente fa non solo da ricarica ma anche da jack per le cuffie con l’adattatore solito. Come lavora a livello di prestazioni telefoniche? Lo smartphone aggancia bene la rete 5G dove presente. Il 4G LTE non ha assolutamente problemi nella ricezione e lavora bene anche in situazioni più difficili. La ripresa della rete da campo coperto è abbastanza veloce e per quanto riguarda le chiamate abbiamo sempre trovato tutto nella norma con una buon audio In chiamata sia per chi chiama che per chi invece riceve. Vivavoce con volume bello alto grazie anche al doppio altoparlante.
Sul pratico quello che possiamo affermare ancora una volta è la velocità con cui gli smartphone si muovono in ogni loro attività a farla da padrona. I lag non ci sono. L’ottimizzazione della OxygenOS 11 con l’hardware sembra essere davvero meticolosa e gli utenti potranno giovare di questo perché non troveranno attese o ritardi nell’apertura delle applicazioni o nello svolgimento delle attività anche più dispendiose e pressanti. Interessante anche riportare la predisposizione di una specifica modalità Gaming capace di implementare alcune peculiarità importanti per vivere al massimo le sessioni di gioco. Queste riguardano:
- Vibrazione Aptica: lo smartphone presenta un livello multiplo di vibrazione capace di rendere un feedback all’utente con zero ritardi rispetto all’esperienza reale sul gioco.
- RAM ottimizzata: l’intelligenza artificiale dello smartphone permette di studiare e capire gli usi del device da parte dell’utente permettendo di agire sulla RAM in modo intelligente, abilitando o disabilitando un quantitativo giustificato della memoria.
- DND avanzato: permette di non avere disturbi durante il gioco da notifiche o altro.
- CPU e GPU ottimizzate: lo Snapdragon 888 viene dedicato interamente al gioco con una perfetta sinergia con le attività grafiche del momento.
- Miglioramento della Rete: il segnale viene potenziato al massimo per rendere possibile la migliore ricezione fondamentale durante sessioni di gioco in multiplayer.
INTERFACCIA GRAFICA: Android 11 nella sua migliore forma
OxygenOS è la ROM personalizzata messa in campo da OnePlus. Gli sviluppatori l’hanno modificata nel corso degli anni e arriva qui su OnePlus 9 e 9 Pro nella nuova versione con Android 11. Questa interfaccia la conosciamo da tempo come una delle migliori ROM sul mercato Android. Molti sono stati i cambiamenti atti a far raggiungere una vera maturità ad un’interfaccia che oggi è ottimale per reattività, fluidità ma anche sicurezza. La volontà di mantenere un sistema operativo stabile e soprattutto performante è una prerogativa dell’azienda dalla sua prima release. E la velocità con cui OnePlus ha realizzato la OxygenOS 11 con Android 11 appunto è sintomo che si è lavorato senza pausa per riuscire a mantenere alta la fidelizzazione dell’utente che a queste cose guarda molto. La OxygenOS permette agli utenti di avere Android praticamente stock con l’aggiunta di alcune peculiarità personalizzate utili per l’uso quotidiano ma anche e soprattutto per la personalizzazione.
Come detto si presenta un'interfaccia simile ad Android Stock, con qualche aggiunta come la personalizzazione dei colori, le gestures a schermo spento e le sue app proprietarie. Importanti nell’uso quotidiano l’implementazione delle Gesture ossia la possibilità di far scomparire ogni tipo di pulsante a schermo nella parte bassa del device per utilizzare completamente le dita. Niente Barra di Navigazione classica di Android e delega alle dita per la realizzazione delle gesture capaci di eseguire specifiche operazioni:
- Home: l'operazione tipica del tasto Home può essere eseguita con uno swipe dal basso verso l'alto nella parte inferiore/centrale della schermata.
- Indietro: per andare indietro nelle schermate di un'app è invece sufficiente eseguire la stessa gesture, quindi uno swipe dal basso verso l'alto, ma questa volta nelle due estremità destra e sinistra della parte inferiore del terminale.
- App recenti: per accedere alla schermata delle app recenti si può eseguire uno swipe dal basso verso l'alto nella parte inferiore/centrale della schermata mantenendo premuto il dito per qualche istante in più.
Con la nuova OxygenOS 11.2 in questa versione c’è una nuova ottimizzazione della memoria denominata Turbo Boost 3.0 che consente di mantenere più del 25% in più di app aperte. Questo è possibile grazie all’aiuto di due tecnologie: compressione della RAM, che rende i dati sulla RAM meno esosi e poi anche Virtual RAM per avere più RAM fisica con cui lavorare.
A livello pratico ci sono gli Always On Display che avevamo già visto con le versioni precedenti ma che ora vengono maggiormente personalizzati soprattutto grazie ad una collaborazione con alcune aziende. C’è ad esempio Insight AOD, realizzata in collaborazione con la Parsons School of Design, che trasforma il tempo in una barra di colore visibile. I dati utilizzati creano l’AOD e ogni volta che il device viene sbloccato lascia un segno sulla barra. Più lungo è il tempo di utilizzo e più grande è il segno sulla barra. Una sorta di barra della vita digitale che permette di scovare se si utilizza troppo lo smartphone. Ci sono poi anche gli AOD di Canvas e di Bitmoji: il primo permette di avere una sorta di immagine stilizzata dello sfondo che si ha sul device mentre con il secondo si riesce a personalizzare lo sfondo in standby con le emoji animate dell’applicazione di Snapchat. In questo caso per questi due Always On Display si dovrà attendere l’uscita dello smartphone. E’ presente come sempre la Dark Mode che garantisce la migliore resa durante il periodo serale o per chi invece ama questo tipo di interfaccia.
Non mancano poi la ormai conosciuta ZenMode che con la OxygenOS 11 introduce la possibilità di creare addirittura gruppi di utenti che si uniscono appunto in questa ‘’condizione’’ di silenzio dalle notifiche. E non solo perché ci sono da tempo 5 temi che possono essere utilizzati: Ocean, Space, Grassland, Star Trails e Meditation Room.
FOTOCAMERA: Hasselblad c'è e si inizia a vedere
OnePlus 9 Pro
-
Principale
-
Sensore SONY IMX789 da 48 MP
-
Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8
-
Pixel Size - 1.12 µm (4 in 1)
-
OIS + EIS
-
Ultra - Grandangolare
-
Sensore SONY IMX766 da 50 MP
-
Obiettivo ultra grandangolare FreeForm Lens con apertura f/2.2
-
Lunghezza focale equivalente a 14mm
-
Teleobiettivo
-
Sensore da 8 MP
-
Obiettivo 3x Optical Zoom con apertura f/2.4
-
Camera Monochrome
-
Sensore da 2 MP
-
Video 8K @ 30 fps
-
Super Slow-motion Full HD @ 240 fps / HD @ 480 fps
-
Time Lapse
OnePlus 9
-
Principale
-
Sensore SONY IMX689 da 48 MP
-
Obiettivo grandangolare con apertura f/1.8
-
Pixel Size - 1.12 µm (4 in 1)
-
EIS
-
Ultra - Grandangolare
-
Sensore SONY IMX766 da 50 MP
-
Obiettivo ultra grandangolare FreeForm Lens con apertura f/2.2
-
Lunghezza focale equivalente a 14mm
-
Camera Monochrome
-
Sensore da 2 MP
-
Video 8K @ 30 fps
-
Super Slow-motion Full HD @ 240 fps / HD @ 480 fps
-
Time Lapse
OnePlus 9 Pro si propone agli utenti con una Quad Camera che vede la presenza soprattutto di due nuovi sensori che riguardano la camera principale e quella ultragrandangolare. In questo caso abbiamo da una parte un sensore da 48MP di Sony per gli scatti principali: è l’IMX789 con stabilizzazione ottica dell’immagine ma anche una focale da f/1.8. E poi il nuovissimo sensore ultra wide sempre di Sony ossia l’IMX766 che è da 50 MP ma soprattutto introduce lenti FreeForm che permettono di eliminare praticamente del tutto l’effetto distorsione. Quindi un terzo sensore da 8 MP per il teleobiettivo con zoom 3.3x ottici e poi una classica camera da 2MP monocromatica che l’azienda cinese continua nuovamente a proporre con buoni risultati.
OnePlus 9 invece si differenzia per il sensore principale che è qui un Sony IMX689 sempre da 48 MP per gli scatti classici mentre si affianca alla versione Pro con lo stesso sensore Ultra grandangolare da 50 MP che è proprio il Sony IMX766 presente anche appunto con OnePlus 9 Pro. E poi niente obiettivo per gli scatti a lunga gittata ma lo stesso sensore monocromatico che vediamo con OnePlus 9 Pro.
Hasselblad ci mette del suo non solo con l’algoritmo ma anche con l’interfaccia grafica della fotocamera che cambia leggermente rispetto a prima. Cambia ad esempio la colorazione del pulsante dello scatto che è ora arancione proprio per riprendere lo stile dell’azienda fotografica. E poi c’è una modalità Pro che possiede un icona con una H maiuscola anche qui a rimando proprio di Hasselblad. OnePlus introduce anche una modalità Thilt Shift per scatti caratterizzati dal mettere perfettamente a fuoco un piano e nello sfocare tutto il resto: l’effetto immediatamente apprezzabile è quello di trasformare il mondo in un giocattolo, più precisamente in un insieme di miniature che tanto ricordano quei plastici utilizzati nel modellismo.
Il resto invece rimane invariato con i classici tre pulsanti per le modalità di scatto principale, ultra grandangolare e teleobiettivo e poi ancora in alto le varie impostazioni così come in basso le varie modalità di scatto che possono essere richiamate non solo con degli swipe da destra a sinistra o viceversa ma anche con uno swipe dal basso all’alto.
Come scattano i nuovi OnePlus 9 e 9 Pro?
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Foto di giorno: entra in gioco Hasselblad e qualcosa effettivamente cambia nei OnePlus. Nelle foto di giorno i due device raggiungono ottimi equilibri negli scatti a 12 MP, con un ottimo livello di dettaglio che è migliorato rispetto al passato. Migliore lo scatto con OnePlus 9 Pro che riesce a garantire una migliore gamma dinamica con un buon lavoro in HDR+ grazie probabilmente al sensore più evoluto. Scattando a 48 MP al giorno, invece, il livello di dettaglio diventa importante con un lavoro però a livello software meno preciso e dunque non conveniente rispetto a quello da 12MP. La differenza tra i due device in questo senso non è elevata anche se comunque ad un occhio attento le differenze tra i due possono essere osservate. Ci piace molto, per entrambi, l’utilizzo da parte di Hasselblad di una resa più naturale dei colori che con i precedenti OnePlus forse veniva esaltata un po’ troppo.
- Foto al buio: nelle condizioni di luminosità più difficili i risultati premiano la versione Pro che permette di ottenere un risultato ben bilanciato con dettagli ben contrastati. Ma attenzione perché anche qui il risultato per i due device è migliore di quanto visto con le passate generazioni e anche qui sembra che la collaborazione tra le due aziende dia ottimi frutti già in questa prima uscita ufficiale. Buona la riduzione del rumore anche ad alti ISO capace di compromettere solo in maniera lieve il dettaglio. C’è ancora da migliorare sicuramente sulle luci o anche su alcuni aspetti in post produzione ma di fatto c’è un passo in avanti anche in questi scatti e i risultati sono davvero ottimi e sulla giusta strada per puntare al massimo.
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Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare del device offre una resa davvero buona e per entrambi visto che il sensore è il medesimo. L’introduzione della lente FreeForm garantisce davvero una differenza rispetto al passato con l’eliminazione praticamente totale della distorsione a causa dell’effetto a barilotto tipico di queste lenti. Ecco allora che lo scatto sembra quasi da lente principale ma ampliato e soprattutto vengono mantenuti ottimi i colori e soprattutto i dettagli. Buono il bilanciamento cromatico e anche ottima la riduzione anche qui del rumore. In notturna si fa un pochino più di fatica ma lo scatto è comunque veramente buono.
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Zoom (solo su OnePlus 9 Pro): lo scatto con lo zoom esteso raggiunge i 3.3x solo con OnePlus 9 Pro mentre si ferma al 2x con OnePlus 9 visto che non è presente un sensore dedicato. I risultati però ammettiamo che sono buoni fino all’uso dello zoom ottico. In caso di ingrandimenti superiori dovremo fare i conti con foto non perfette nel dettaglio vista la mancanza di un sensore effettivamente potente come invece accade con altri competitor che spesso usano addirittura il periscopio. L’azienda con Hasselblad ha lavorato molto sul software e i risultati vengono compensati proprio da questo con un buon dettaglio e soprattutto una buona stabilizzazione anche se non è presente quella ottica nemmeno nel OnePlus 9 Pro.
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Monocromatico: entrambi i device divertono sulle foto in bianco e nero native. I sensori specifici vengono posizionati su entrambi e device e permettono buoni risultati. Una scelta questa di un sensore mono che OnePlus fa da tempo e che garantisce un modo di scattare diverso che molti hanno abbandonato ma su cui invece l’azienda cinese ancora crede. I risultati come detto sono buoni.
Anteriormente è presente il solito sensore da 16MP di Sony IMX471 che viene inserito sullo schermo in un foro è che risulta essere il medesimo sensore visto già su OnePlus 8, 8 Pro e 8T. Tecnicamente il sensore possiede un’ apertura focale da f/2.4 e con possibilità di registrare anche video a 1080p. a 30 fps oltre al Time Lapse. Sulla pratica gli scatti sono ben fatti soprattutto per gamma dinamica, colori reali e poco rumore. Da migliorare ancora un po’ l’effetto sfocatura del ritratto che non sempre riesce a scontornare in modo ottimale il soggetto e il bokeh è un po’ palesemente artificiale.
Sui video abbiamo la sensazione che OnePlus abbia sicuramente messo mano al software migliorandone la realizzazione e questo sicuramente grazie alla collaborazione con Hasselblad. Sono video di buona fattura con una buona stabilizzazione. A volte qualche sovraesposizione ma di fatto il risultato è buono. Con entrambi si possono raggiungere gli 8K che sono ancora più forse un numero che una realtà. I video in 4K invece, più fruibili, con colori reali e soprattutto con una messa a fuoco veloce.
AUTONOMIA: ricarica velocissima (solo 29 minuti)!
La batteria è la medesima presente sia su OnePlus 9 che su OnePlus 9 Pro. In questo caso non c’è un incremento rispetto al passato ma di fatto troviamo una batteria da ben 4.500mah che come vedremo si esalta con la ricarica rapida. Intanto sappiate che a livello pratico entrambi gli smartphone ottengono ottime autonomie anche grazie all’ottimizzazione del software di OnePlus.
Troviamo ormai poco incisivo sull’autonomia lo schermo con refresh rate a 120 Hz che non impatta troppo sulla batteria e che permette in entrambe le versioni di OnePlus serie 9 di portare a sera gli utenti anche con un utilizzo un po’ più aggressivo. Ed è anche poca la differenza tra i due device visto che lo schermo è comunque un AMOLED per entrambi con il medesimo processore.
Numeri alla mano diciamo che sia OnePlus 9 Pro che la versione di OnePlus 9 posseggono la Warp Charge 65T ossia una ricarica rapida da ben 65W. Questo significa che per ricaricare uno dei due smartphone di OnePlus impiegherete solo 29 minuti per avere il 100% dallo 0. Velocità impressionante che potrete ottenere anche in ricarica wireless con OnePlus 9 Pro capace di raggiungere in questo caso i 50W grazie al caricatore acquistabile separatamente che permette di avere il 100% dallo 0 in soli 43 minuti. OnePlus 9 supporterà invece in modalità wireless i 15W.
CONCLUSIONI
OnePlus si rinnova ancora una volta con i due nuovi OnePlus 9 e 9 Pro. Cambiano alcune loro caratteristiche migliorando quelle già ottenute nel corso di questi anni. Non c’è un cambiamento importante nel design che rimane praticamente il medesimo visto soprattutto con OnePlus 8T. Ecco allora una scocca in vetro lucido con nuove colorazioni che ci piacciono. Ecco una nuova disposizione del comparto fotografico che cambia nei sensori ma soprattutto cambia nel software con una partnership importante, quella con Hasselblad. Il colosso della fotografia aiuta OnePlus e i suoi ingegneri e lo farà per i prossimi 3 anni con la volontà di portare questi e i futuri smartphone ad un livello superiore. Qualche miglioramento già si vede con questa prima generazione che migliora a livello qualitativo con colori più naturali degli scatti che chiaramente arrivano anche da un utilizzo di sensori di ultima generazione soprattutto per l'ultra grandangolare che grazie alle lenti FreeForm garantisce l’eliminazione praticamente completa dell’effetto a barilotto che abbiamo sempre visto fino ad oggi.
Presente per entrambi un importante display AMOLED completamente borderless e capace di refresh rate fino a 120Hz divenuto una base solida per le sessioni di gioco con grafica di un certo livello. Vi è poi anche Android 11 che viene implementato con la OxygenOS 11.2 che permette di avere un sistema operativo e un’interfaccia grafica sempre precisa, ben ottimizzata e soprattutto amata dai fedeli del marchio.
OnePlus si migliora ancora una volta. Non stravolge forse per non allontanarsi dai suoi fedeli ma garantisce un upgrade da non sottovalutare soprattutto per l’introduzione della collaborazione a lunga data con Hasselblad nella fotografia. C’è chiaramente ancora da lavorare qui ma alcuni risultati già sono visibili con un miglioramento a livello generale negli scatti. Aggiornamento ma non stravolgimento che significa anche permettere di catturare l’attenzione di nuovi utenti grazie ad un lavoro di ottimizzazione generale che non ha molti eguali in campo Android.
Ci piacciono entrambi con un OnePlus 9 Pro che permette di avere qualcosa in più dal comparto fotografico e da quello che riguarda la ricarica veloce di tipo wireless. OnePlus 9 invece non ha un sensore per gli scatti a lunga gittata e possiede uno schermo non curvo ma di fatto possiede lo Snapdragon 888 proprio come la versione Pro e il prezzo è decisamente inferiore. Sì, perché per portare a casa OnePlus 9 Pro nella versione basica con 8GB di RAM e 128GB di storage, si deve pagare 919€ (che risulta il medesimo dello scorso anno) mentre per OnePlus 9 sempre con 8GB di RAM e 128GB di storage si deve spendere 719€.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOvviamente nulla a che vedere coi "SAMPLE" falsissimi pubblicati nella news di qualche giorno fa.
Riguardo al 9 pro 50 euro e ci si prende il 21 ultra che offre uno schermo (quasi) piatto, batteria piu' capiente,comparto videocamere migliore/piu' flessibile, gorilla glass Victus invece che Gorilla glass generico ,supporto software molto molto migliore, centri di assistenza e in generale accessori come pellicole, custodie etc li trovi anche al supermercato quando invece con Oneplus devi affidarti ad ebay/aliexpress.
Riguardo al Oneplus 9 , 700/800 e hai uno smartphone senza OIS e con frame di plastica come cellulari da 100-200 euro ? ma stiamo scherzando?
Ricaricare poi una batteria litio al 100% in 29 minuti ... mi spiace non c'e' pubblicita' che tenga....rovina la batteria in fretta.
Provare a togliere lo sfintere sul vetro anteriore... ma manco a parlarne... non sia mai.
Ha oltre 3 anni e 3 mesi di vita e ancora va da dio, batteria originale inclusa e zero lag. Ha android 10 che per un device così vecchio é ottimo, e oxygen os é fantastico. Inoltre avrò avuto fortuna ma mi é caduto svariate volte e ci é addirittura passata sopra una macchina in un parcheggio asfaltato ed é ancora intatto e addirittura senza graffi.
Ha rincarato? Assolutamente vero. Ma la concorrenza pure. I top di gamma di altri marchi ora vengono 1200 euro e oltre, questo costa sensibilmente di meno, quindi dopotutto non capisco molto le lamentele.
primo questo telefono non mi pare che abbia una fotocamera, se quello che leggo non lo e' come non lo e' nel 99% dei telefoni.
ma perche Hasselblad fa delle belle foto e quale e' la strategia Hasselblad per le foto ad un livello imprendibile per dire di una canonaccia?
Ecco quello che fa praticamente da piu' di mezzo secolo
1) sensore ENORME
2) otturatore centrale globale (una vera sciccheria che permette alcune cosette belle)
3) numero limitato di pixel (quando passarono al digitale)
4) poca o nessuna elaborazione
5) enormi ottiche senza trucchi
questo giocattolo con la webcam come si pone rispetto ai dogmi Hasselblad?
1) sensore Buahahahaha, microbo inutile
2) nessun otturatore, del resto non e' una fotocamera.
3) circa 10 volte i pixel se sarebbero troppi.
4) Bleurg!
5) lasciamo perdere.
in pratica e' l'esatto contrario del marchio Hasselblad, che di fatto e' stato:
"hei sono un cino e devo farmi vedere cool, voi siete una vecchia carampana in difficolta' economiche con un nome illibato: quanto volete per il logo?"
la vecchia gloria in difficolta' economica ha preso i soldi per apporre il logo alla webcam infima.
Fine delle triste storia.
di Hasselblad qui non vedo nulla.
primo questo telefono non mi pare che abbia una fotocamera, se quello che leggo non lo e' come non lo e' nel 99% dei telefoni.
ma perche Hasselblad fa delle belle foto e quale e' la strategia Hasselblad per le foto ad un livello imprendibile per dire di una canonaccia?
Ecco quello che fa praticamente da piu' di mezzo secolo
1) sensore ENORME
2) otturatore centrale globale (una vera sciccheria che permette alcune cosette belle)
3) numero limitato di pixel (quando passarono al digitale)
4) poca o nessuna elaborazione
5) enormi ottiche senza trucchi
questo giocattolo con la webcam come si pone rispetto ai dogmi Hasselblad?
1) sensore Buahahahaha, microbo inutile
2) nessun otturatore, del resto non e' una fotocamera.
3) circa 10 volte i pixel se sarebbero troppi.
4) Bleurg!
5) lasciamo perdere.
in pratica e' l'esatto contrario del marchio Hasselblad, che di fatto e' stato:
"hei sono un cino e devo farmi vedere cool, voi siete una vecchia carampana in difficolta' economiche con un nome illibato: quanto volete per il logo?"
la vecchia gloria in difficolta' economica ha preso i soldi per apporre il logo alla webcam infima.
Fine delle triste storia.
di Hasselblad qui non vedo nulla.
Beh, come Leica per Huawei, Carl Zeiss per Nokia, Schneider Kreuznach per LG.
Penso sia palese a tutti gli appassionati di fotografia che siano solo nomi stampati.
Chi invece non ne capisce nulla non conosce Hasselblad e compagnia bella e vive sereno lo stesso
Penso sia palese a tutti gli appassionati di fotografia che siano solo nomi stampati.
Chi invece non ne capisce nulla non conosce Hasselblad e compagnia bella e vive sereno lo stesso
Però conosce Leica e Huawei "che fa belle foto". Salvo poi prendere un modello base e stupirsi se le foto che escono sono da webcam... "ma come mai il tuo fa foto più belle del mio che ha una fotocamera Leica?"
E' marketing e funziona parecchio a quanto pare, forse per entrambi i marchi...
Io non sono un esperto di foto e seppur conoscevo Zeiss e Leica, ammetto che Hasselblad l'ho conosciuta frequentando i forum o i blog di tecnologia
E' marketing e funziona parecchio a quanto pare, forse per entrambi i marchi...
Io non sono un esperto di foto e seppur conoscevo Zeiss e Leica, ammetto che Hasselblad l'ho conosciuta frequentando i forum o i blog di tecnologia
Dici? Secondo me se vai per strada, fermi 100 persone a caso sotto i 50 anni di età e chiedi loro se conoscono LEICA, ti rispondono di si in meno di 10.
Magari sbaglio eh, è solo una mia impressione.
Magari sbaglio eh, è solo una mia impressione.
Infatti ho detto Leica e Huawei
Leica forse la conoscevano pochi, ma da questa partnership è salita sulla bocca di tante persone che niente hanno a che fare con la fotografia.
Magari la conoscono "perchè fa le fotocamere di Huawei" e non per la storia passata...
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