ASUS ROG Phone, tanta arroganza in salsa gaming. La recensione
Ha senso uno smartphone pensato per i videogiochi? Sebbene fossimo un po' scettici a riguardo ci siamo dovuti ricredere provando ASUS ROG Phone. In un'epoca in cui il settore gaming si fa sentire moltissimo anche su mobile con titoli come Shadowgun Legends, Fortnite, PUBG, non possono mancare le soluzioni ad-hoc. Il tutto contornato da un'esperienza di qualità grazie a un comparto multimediale ai vertici: il display OLED è da 90 Hz a 1ms, l'audio stereo potentissimo.
di Rosario Grasso, Nino Grasso pubblicato il 19 Novembre 2018 nel canale TelefoniaASUSROG
Recensione ASUS ROG Phone
Asus ROG Phone è un terminale sensibilmente differente rispetto ai classici smartphone: lo è negli scopi, e questo ha delle conseguenze in termini di specifiche tecniche e di funzionalità. Fondamentalmente è indirizzato a un pubblico di giocatori "veri": non tanto chi usa il dispositivo mobile per le esperienze di gioco immediate e contrassegnate da sessioni brevi, ma da chi ama immergersi nel gioco e dedicarvi sessioni anche molto lunghe. Con, tra le altre cose, dei pulsanti sensibili al tocco che fungono da grilletti, Asus ROG Phone si lascia impugnare come se fosse una console portatile, e si rivela ideale, anche per la potenza di calcolo a sua disposizione, per i giochi complessi come gli sparatutto in prima persona come Shadowgun Legends e i racing game come Asphalt 9.
Il principale elemento di differenziazione è l'hardware, visto che il cuore di ROG Phone è Qualcomm Snapdragon 845, un SoC studiato alla base per conferire molta capacità di elaborazione al terminale mobile senza perdere in efficienza e riducendo il più possibile i consumi. In ROG Phone Snapdragon 845 è presente nella configurazione con frequenza di clock addirittura da 2,96GHz, il che dovrebbe garantire prestazioni superiori rispetto agli altri dispositivi con la stessa piattaforma anche nel caso di livelli di gioco poligonalmente molto complessi come Shadowgun Legends e, soprattutto, consente di alimentare il display di ROG Phone da 90 Hz con il frame rate necessario per rendere l'esperienza visivamente più solida rispetto ai tradizionali 60 Hz.
Sì, perché alla fine a fare la differenza è proprio il display, con i 90 Hz che esaltano la grafica dei giochi e la trasmettono a una fluidità non riscontrabile in altri dispositivi (ad eccezione dei Razer Phone che si spingono a 120 Hz). Qui abbiamo però uno schermo AMOLED con supporto HDR che esalta anche i colori, rispetto agli LCD IPS dei concorrenti diretti: dunque, se alla base il gioco apparirà comunque come un titolo "da mobile" per quanto riguarda le forme e le animazioni (si pensi ai titoli basati su Unity, pensati prima per favorire le prestazioni e poi la qualità della grafica), la reattività, la fluidità delle immagini e la profondità cromatica sono semplicemente su un altro livello.
Clicca qui per la scheda tecnica di Asus ROG Phone
A questi dettagli si aggiunge il tempo di risposta di un solo millisecondo, che consente la visualizzazione immediata dell'esito dell'input del giocatore, tagliando quell'infinesimale lasso di tempo di latenza che così tanti fastidi arreca al giocatore. Un display con un tempo di risposta così basso offre immagini con minore "motion blur", il che aumenta la sensazione di fluidità e di spettacolarità della scena di gioco.
Secondo i dati rilasciati dal produttore, abbiamo copertura dello spazio colore DCI-P3 pari al 108,6% e dell'sRGB del 145%. Unitamente al rapporto di contrasto di 100.000:1 (grazie alla possibilità di spegnere i pixel neri), questi dati rendono l'esperienza cromatica semplicemente differente rispetto a quella consentita da altri smartphone, con la possibilità oltretutto di giocare in HDR. Nei nostri test abbiamo registrato una luminosità massima di 571 nits, al pari con molte altre soluzioni della stessa fascia di mercato con refresh rate a 60 Hz.
Asus ROG Phone |
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OS (al lancio) | Android 8.1 Oreo con ROG Gaming UI |
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Processore | Qualcomm Snapdragon 845 a 10-nm 4 x Kryo 385 Gold @ 2,96 GHz 4 x Kryo 385 Silver @ 1,70 GHz |
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RAM | 8 GB LPDDR4 |
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Display | AMOLED 6,0" (18:9) HDR - DCI-P3 @ 90 Hz / 1 ms |
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Risoluzione | 2160 x 1080 px |
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Storage | 128 o 512 GB Non espandibili |
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Fotocamere |
Retro: Fronte (pop-up): |
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Extra | 4G LTE Cat. 18 (1.200 Mbps in download) Wi-Fi 802.11ac e ad Bluetooth 5.0 NFC Sensore d'impronte Riconoscimento facciale Due sensori "trigger" su uno dei lati Connettore proprietario per accessori |
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Porte | USB 3-1 Type-C Porta audio 3,5mm |
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Batteria | 4.000 mAh Ricarica rapida (30W) |
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Dimensioni | 158,8 x 76,2 x 8,7 mm |
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Peso | 200 g |
In altre parole, si tratta di un insieme di accortezze rivolte esplicitamente a una nicchia del pubblico, a quella dei giocatori che guardano prima di ogni cosa alle prestazioni. Il brand ROG di Asus, d'altra parte, esiste proprio per questo: di solito riferito a periferiche, monitor, schede video e altro hardware per i giocatori più impegnati, si contraddistingue anche per forme accattivanti e linee aggressive.
Sul piano estetico, quindi, ROG Phone non rimanda certamente all'idea di ordinarietà, anzi garantisce forme che esaltano lo smartphone stesso. Con la finitura maya tipica delle altre priferiche ROG e forme squadrate e slanciate, si può dire che ROG Phone vuole rimandare prima di ogni altra cosa all'idea di "tamarro". E non manca una griglia che impedisce all'aria calda di stagnare all'interno della scocca, aiutando quindi nella dissipazione del calore dei componenti integrati, che di certo non è proprio sobria.
Certo, un SoC che opera a una frequenza di funzionamento fuori specifica, se gli "date in pasto" un gioco con grafica complessa, comincia a provocare un surriscaldamento di tutto lo chassis, al punto da rendere il telefono impossibile da tenere in mano. Proprio per questo motivo, all'interno della dotazione troverete una ventolina, che va montata (usando un connettore proprietario che si trova su uno dei due lati del terminale, protetto da una sorta di "tappo" in gomma) solamente in quei casi in cui si vuole fare gaming "spinto", fondamentale per raffreddare nella maniera opportuna il terminale. Anche con ventola installata, infatti, bastano 10 minuti di gioco a Shadowgun Legends per surriscaldare ugualmente il terminale, ma il tepore sarà riscontrabile solamente esternamente, mentre la parte centrale rimarrà refrigerata, permettendo di tenere in mano ROG Phone anche per sessioni di gioco lunghe.
Al centro di questo tipo di funzionamento c'è la X Mode di cui sopra, ovvero un regime di funzionamento differente del dispositivo che l'utente può abilitare a discrezione e che comunque è consigliato quando si gioca. Non solo quando la modalità X è attivata vengono disabilitate le notifiche e le possibili interferenze provenienti dalle altre app installate sul dispositivo, ma viene modificato il tipo di throttling termico del dispositivo. Normalmente, infatti, quando uno smartphone esegue un gioco offre il top della performance solo durante i primi minuti di esecuzione mentre successivamente, congiuntamente al surriscaldamento delle componenti hardware, comincia a ridurre le performance per contenere il surriscaldamento e favorire la stabilità. Con la modalità X abilitata, anche se è difficile determinare l'intensità del fenomeno, il throttling termico è inibito in maniera quasi totale, e a ottenere questo obiettivo aiuta molto anche la ventola offerta nella dotazione.
Attivando la Modalità X cambia il tema predefinito di ROG Phone
Il tutto ha delle conseguenze sull'intera progettazione del dispositivo, fatto per essere impugnato come una console portatile e comprensivo di un dissipatore interno a camera di vapore. Il design tecnico interno non è indifferente, perché la camera di vapore è sormontata da un complesso sistema formato da un diffusore di calore in rame e da un pad di raffreddamento in carbonio. La ventola, invece, è montata su un guscio a incastro nella parte posteriore, e viene alimentata direttamente dallo smartphone.
Il connettore proprietario si compone di una normale porta USB 3.0 Type-C e di una porta personalizzata dagli ingegneri di Asus ROG. La prima porta supporta la ricarica diretta, gestisce l'output verso un dispositivo dotato di porta HDMI, LAN Gigabit e le cuffie. Quando si installa la ventola, il giuscio di cui è dotata quest'ultima copre le due porte, ma ha dei passthrough che permettono di usare ancora la porta USB-C e di inserire delle cuffie con jack da 3,5 millimetri. Il connettore laterale permette, inoltre, di collegare al ROG Phone alcuni dei suoi costosi accessori come il Mobile Desktop Dock e il TwinView Dock.
Si tratta di un lavoro di ingegnerizzazione importante volto a un unico fine: rendere confortevole l'impugnatura laterale, a cui i giocatori sono abituati per il gamepad delle console o per le console portatili. Il gaming, anche grazie ai due grilletti, con ROG Phone scorre via in maniera molto confortevole e naturale, segnando un importante distacco verso un più tradizionale smartphone alla base ottimizzato per una fruizione non necessariamente di tipo landscape.
Con l'obiettivo di restituire il feeling di gioco tipico delle console ROG Phone presenta tre sensori touch, due dei quali posizionati sul lato opposto rispetto al connettore a 48 pin in modo da assolvere la funzionalità che in un tradizionale gamepad è associata ai grilletti. Il terzo, invece, è posizionato in un punto compatibile con la modalità portrait, ovvero proprio di fronte rispetto a quello posizionato nella parte bassa del display. Questi sensori sensibili al tocco sono completamente personalizzabili, nel senso che possono attivare qualsiasi tipo di funzione: per esempio, l'ironsight, il fuoco, la selezione all'interno dell'inventario, l'accelerazione e la frenata in un gioco di guida. Naturalmente, la presenza di questi sensori conferisce un altro tipo di profondità al gaming rispetto al tradizionale schermo touch dello smartphone, anche perché l'attivazione è pressoché immediata richiedendo una forza di attivazione appena di 20g (si pensi che un super reattivo switch Cherry MX Red richiede almeno 40g).
In più la tecnologia di feedback aptico gestisce la vibrazione in maniera precisa e gratificante per il giocatore impegnato durante le azioni di gioco più frenetiche, aggiungendo un ulteriore strato di coinvolgimento. Il feedback aptico restituisce la sensazione dell'interazione con lo smartphone anche in congiunzione al tocco dei sensori/grilletti, rendendo soddisfacente anche questa forma di interazione. La caratteristica può essere sfruttata anche nell'uso del terminale, con il feedback aptico di ASUS ROG Phone che sa essere docile e preciso per riprodurre la sensazione tattile della pressione dei tasti della tastiera virtuale, ma al tempo stesso estremamente potente durante la riproduzione della vibrazione delle notifiche.
Quando diciamo che ROG Phone è pensato per il giocatore tradizionale intendiamo che tutte le sue funzionalità sono tarate in modo da venire incontro alle sue esigenze tipiche, incluso il gaming tramite connessione cablata Ethernet. Alla porta USB-C, infatti, si può connettere il dock professionale, uno dei tanti accessori concepiti da Asus ROG per il suo ultimo smartphone. Fra le altre cose, questo fornisce una porta Gigabit Ethernet che permette di connettere lo smartphone alla rete via cavo, eliminando le impurità, i colli di bottiglia alla bandwidth e le eventuali latenze che possono compromettere l'esperienza di gioco nel caso di rete Wi-Fi. Al di là di questo, comunque, ROG Phone supporta gli standard wireless più avanzati come Cat 18 LTE e 802.11ad WiGig.
Il dock offre anche porte USB, ottime eventualmente per collegare allo smartphone mouse e tastiera, e migliorare l'input di gioco. E non manca la porta HDMI, capace di gestire fino al segnale 4K a 30 Hz. Il tutto con un cavo di connessione lungo 60 centimetri, abbastaza per evitare grovigli e ingombri fastidiosi.
I due altoparlanti frontali del ROG Phone sono poi guidati da due amplificatori che massimizzano il volume minimizzando la distorsione attraverso un motore sonoro da 24-bit/192KHz che supporta file audio in Hi-Res. Il motore di rendering dell'audio DTS:X Ultra 1.0 restituisce un'esperienza sonora fedele, con ottime performance sia per quanto riguarda il gaming con le cuffie che senza, oltre che con le applicazioni di realtà virtuale o aumentata. Il sistema è in grado di gestire anche audio surround 7.1 con bassi potenziati, ideale per le esperienze multiplayer competitive dove serve conoscere la posizione del nemico sulla base della situazione sonora: si pensi a Fortnite o a PUBG Mobile, ad esempio.
Per quanto riguarda la ricarica del terminale, non solo viene supportata la ricarica rapida Quick Charge 4.0, ma l'alimentatore interno alla confezione permette di sfruttare ASUS HyperCharge, una tecnologia proprietaria con cui il produttore è riuscito ad inserire la circuiteria alla base del processo di alimentazione all'interno dell'alimentatore piuttosto che dentro lo smartphone. Grazie a questo sistema, non solo si evitano surriscaldamenti inutili durante la ricarica ma si guadagnano circa 20W in potenza di ricarica, velocizzando la ricarica dallo 0 al 60% di circa mezz'ora.
Chi conosce le periferiche della famiglia ROG immaginerà che neanche lo smartphone può esimersi dal supportare la tecnologia Aura di illuminazione RGB: questa viene applicata sul grosso logo ROG che si trova nella parte posteriore dello smartphone che può accogliere diversi schemi di illuminazione: dagli effetti stroboscopici al ciclo di colori, dall'effetto respiro alla più calma illuminazione statica.
Accessori
Non li abbiamo ancora in redazione, ma in parte li abbiamo provati ai vari eventi che hanno anticipato il lancio pubblico di Asus ROG Phone: gli accessori sono al cuore dell'esperienza e, anche se molto costosi, offrono degli aspetti molto interessanti che meritano un'analisi. La Twinview Dock, ad esempio, è pensata per conferire all'esperienza di gioco un secondo schermo, ricordando Nintendo 3DS. La Twinview Dock porta in dote uno schermo ausiliario ancora di tipo AMOLED che opera alla risoluzione di 2160 x 1080 pixel, insieme a un sistema di quattro speaker posto frontalmente, due grilletti fisici e un doppio motore di feedback aptico. Non manca un sistema di raffredamento più efficace di quello standard e un battery pack da 6000mAh. Chi ha giocato su alcune console Nintendo ha un'idea della comodità del secondo schermo, che può essere usato per consultare l'inventario o la mappa mentre l'esperienza principale va avanti sul primo schermo.
La Mobile Desktop Dock, invece, permette il collegamento con uno schermo per un'esperienza ancora più simile a quella classica desktop, che replica quanto mostrato sul proprio smartphone. Le porte HDMI e DisplayPort di cui la docking station è dotata gestiscono un segnale video al massimo 4K 60Hz e offre la possibilità di collegare mouse e tastiera, oltre che gli altoparlanti esterni tramite la porta S/PDIF. Come nel caso della docking station professionale, anche in questo caso c'è la possibilità di connettere Asus ROG Phone alla rete via cavo Ethernet. Abbiamo anche quattro porte USB 3.1 Type-A e una Type-C. Lateralmente alla docking station, ancora la Display port 1.2, la USB Micro B 3.0 e lo slot per le schede SD.
Ma l'accessorio in assoluto più interessante per il giocatore è Gamevice con ASUS WiGig Dock, che trasforma lo smartphone in una vera e propria console ibrida in stile Nintendo Switch. Grazie alla tecnologia di connessione Qualcomm 11ad per il WiFi a 60 Hz, questa dock station può essere connessa a un display con latenze estremamente limitate. ASUS WiGig Dock permette di giocare in versione gamepad e trasmissione del segnale video sul TV oppure, usando solamente il Gamevice, come tradizionale console portatile. Inoltre, il dispositivo offre tutte le funzionalità di interfacciamento che i giocatori conoscono bene, come due joystick analogici, grilletti e dorsali fisici, croce direzionale e pulsanti A, B, X, Y e L3, R3.
Foto scattate con Asus ROG Phone
Sulla superficie posteriore si trovano due fotocamere. La principale usa il sensore Sony IMX363 ed è da 12 MP. Abbiamo un'apertura focale da F1.8 e una dimensione del sensore di 1/2.55”. Al fianco di questa soluzione si trova una seconda fotocamera con l'obiettivo di fornire un obiettivo grandangolare di 120 gradi. Le specifiche della fotocamera frontale, invece, sono più parche, ovvero 8MP e apertura focale F2.0.
Modulo standard
Esperienza d'uso e considerazioni finali
Asus ROG Phone si presenta sin dal primo avvio come uno smartphone unico, caratterizzato da uno stile distintivo e con una spiccata vocazione gaming. L'interfaccia grafica di base, la ROG UI, può essere ampiamente modificata con un'ampia selezione di temi a scelta, e addirittura del tutto trasformata con una caratterizzazione più "docile" e non a tema gaming. In questo modo ROG Phone diventa uno smartphone stilisticamente tradizionale, pur continuando a godere di tutte le funzioni che migliorano e ottimizzano l'esperienza di gioco. Abbiamo provato il dispositivo per più di una settimana e possiamo confermare che oltre ad essere un ottimo compagno di giochi, ROG Phone è anche uno smartphone decisamente affidabile su più fronti.
Dispone di un ottimo display OLED con la chicca dei 90 Hz, di un buon comparto fotografico (anche se non eccellente come le soluzioni di Huawei, Samsung o Apple) con una scenografica fotocamera ultra-grandangolare, di una buona ricezione e un affidabile modulo per il vivavoce coadiuvato dai grossi speaker ad orientamento frontale. Unica pecca l'autonomia operativa, soprattutto considerando l'ampia unità da 4.000 mAh integrata: ROG Phone è uno smartphone estremo sul piano delle prestazioni, con lo Snapdragon 845 che viene portato fuori specifica per offrire prestazioni superiori, soprattutto con i videogiochi, e il display da 90 Hz che si fa sentire durante l'uso quotidiano. Può offrire lunghi periodi di stand-by, ma se stressato soffre naturalmente le scelte compiute in fase di progettazione. Con un uso normale si arriva a sera senza troppa difficoltà, ma se vi accingete ad utilizzarlo in maniera massiccia il consiglio è di portarsi dietro un (grosso) power-bank.
Rimane comunque uno smartphone completo e versatile, unico nel suo genere grazie alla sua estetica "tamarra" e la sua indole giocherellona. Si rivolge ad un pubblico ben preciso e di nicchia, offrendo una piattaforma top di gamma estremamente rifinita all'interno di un guscio insolito: il tutto ad un prezzo di listino di 899€, con l'acquisto che può essere portato a termine sul sito ufficiale Asus.
PRO
- Display OLED a 90Hz e 1ms di latenza
- Grandissima fluidità
- Esperienza solida in game, e non
- Ottimo comparto multimediale
- Estetica e software molto arroganti
CONTRO
- Il design coraggioso può non piacere
- L'autonomia è altalenante
- In game si surriscalda un po'
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola ventola?????
una foto della ventola aggiuntiva avreste potuto metterla in primo piano nell'articolo; tra l'altro, ne parlate in diverse occasioni durante la recensione.. (e del resto è una cosa pressoché inedita e curiosa ...)la ventola si vede nel video
quoto, schifezze autentiche..
tra l'altro ma quant'è brutto ahhahaahah ne venderanno 10 (tra colleghi)
Poi anche io un telefono "da gaming" lo trovo senza senso, (capirei già di più un tablet) anche perchè dubito ci siano molti giochi che ne sfruttino l'HW (come ho scoperto a mie spese con lo Shield Tablet).
E sopratutto ormai il gaming mobile è rovinato dalle meccaniche free to play/pay to win.
be me deve anche piace un pochino, se me fa caca posso scegliere con altri modelli?
Qui si esige un classico rettangolo, così gli stessi utenti possono scrivere:" la solita minestra riscaldata".
Che belli che siete.
ps. Come per le altre cose, "gaming" significa potente.
Invece, se si ha la possibilità di collegarlo ad un display esterno e usarlo come se fosse un pc desktop, sarebbe un'ottima cosa: invece di portarti appresso smartphone e notebook, ti porti solo il telefono(ad esempio).
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