Sony Ericsson C510 Cyber-shot: 3,2 Mpixel per tutti

Sony Ericsson C510 Cyber-shot è un cellulare che vuole portare alla fasca di pubblico medio bassa tutte le funzionalità e le caratteristiche dei camera phone di alta gamma della joint venture nippo-svedese
di Roberto Colombo pubblicato il 08 Giugno 2009 nel canale TelefoniaSony EricssonSonyCyber-shot
La fotocamera
Uno degli obiettivi che si prefigge il Sony Ericsson C510 è quello di portare nella fascia di prezzo sotto i 200 euro le funzionalità fotografiche avanzate dei cellulari della serie Cyber-shot. Questo obiettivo ci sentiamo di dire che viene centrato in pieno. Il meccanismo di apertura posto sul retro raggiunge due obiettivi: da una parte protegge l'ottica da graffi e sporco durante l'uso normale del cellulare e poi attiva o disattiva la fotocamera con un solo gesto, senza dover passare dal menu.
Impugnando il cellulare in modalità orizzontale, come se fosse una compatta, il pulsante di scatto si trova a facile portata dell'indice destro. Discorso simile per i tasti 3, 6, 9, #, a portata del pollice, che si illuminano di blu, rappresentando semplici scorciatoie per modificare alcuni parametri avanzati di scatto: modalità di ripresa, scene, messa a fuoco, flash. La prima offre cinque parametri di modifica: Normale, Smile Shutter, Panorama, Cornici e Burst.
Le scene sono invece sette: Autimatico, Crespuscolo, Orizzontale, Ritratto, Spiaggia/Neve, Sport, Documento. La messa a fuoco può essere regolata invece su Automatico, Rilevamento Volti, Infinito e Macro, mentre il flash offre con l'apposito tasto può essere attivato o disattivato. I tasti del joypad sovraintendono invece alla regolazione della compensazione dell'esposizione e alla commutazione tra fotocamera, videocamera e revisione di foto e filmati.
Il tasto opzioni permette invece di accedere al menu completo di regolazioni nel quale, oltre ai parametri già citati troviamo la dimensione delle foto, l'autoscatto, la misurazione esposimetrica (normale o spot), il bilanciamento del bianco (automatico e 4 preset), gli effetti colore, oltre alle impostazioni sul geotagging, sulla qualità, la rotazione automatica, l'uso del flash per assistere l'autofocus, il suono dell'otturatore e la rotazione automatica delle immagini.
I risultati ottenibil con il Sony Ericsson C510 Cyber-shot sono buoni se si prende a riferimento la media di cellulari, ma certamente non possono aspirare a quelli raggiungibili con una qualunque fotocamera compatta. Grazie alle diverse opzioni impostabili è però possibile ottenere scatti almeno sufficienti in quelle situazioni in cui non si ha a disposizione, per comodità o altro, la compatta. La funzionalità Macro non ha una messa a fuoco vicinissima, ma può essere utile per fiori o soggetti molto ravvicinati.
La modalità panorama restituisce uno stitching di tre immagini scattate da sinistra verso destro con assistente (che lascia in sovraimpressione la porzione di immagine da sovrapporre). Le immagini sono a risoluzione ridotta (1664x416 pixel) rispetto a quelle a formato pieno, forse anche per mascherare i difetti che vengono a crearsi nei punti di giunzione, dove il software opera solo uno stitching con sovrapposizione progressiva, senza nessuna operazione di adattamento o di aggancio tra i punti in comune tra le foto adiacenti. Con un po' di perizia nella fase di scatto i risultati sono nel complesso accettabili, anche se i punti di giunzione risultano sempre affetta da qualche imperfezione.
Un'immagine ottenuta con la modalità di scatto "Panorama"
L'illuminatore a due LED non è un vero e proprio flash, ma può venire incontro in caso di scene buie e soggetti particolarmente vicini. La modalità Burst scatta una veloce sequenza di immagini a risoluzione ridotta (640x480 pixel) e può risultare utile in quei casi in cui è più importante cogliere l'attimo rispetto ad avere la piena risoluzione. La modalità Sport aumenta la sensibilità ISO (anche fino a 1250 ISO), ma risulta utilizzabile solo per soggetti in rapido movimento ma in piena luce: in caso di scarsa illuminazione sui toni più scuri emerge irrimediabilmente il rumore elettronico, sotto forma di bande, grana ed evidenti falsi cromatismi.
La stessa immagine allo scatto, ottimizzata in modo automatico e con
l'aggiunta di clipart grazie l'applicazione PhotoDJ
Le immagini possono essere ottimizzate in modo in post produzione tramite la correzione automatica, che regola luminosità, saturazione e molto probabilmente interviene anche sui livelli, oppure manualmente tramite PhotoDJ, applicazione che permette inoltre di aggiungere cornici e clipart alle immagini scattate.
Un altro esempio di ottimizzazione automatica
La correzione automatica lavora abbastanza bene e permette di ottenere un buon livello di miglioramento degli scatti, anche il rumore viene di pari passo evidenziato.