DFI UT RDX200 CF-DR: Crossfire ready

DFI UT RDX200 CF-DR: Crossfire ready

DFI è il primo produttore a rendere disponibile sul mercato una scheda madre basata su chipset Radeon Xpress 200 Crossfire, per processori AMD Athlon 64. Le premesse sono di replicare funzionalità e potenzialità nel tweaking delle schede madri DFI Lanparty UT basate su chipset nForce 4. UPDATE: nuovi test di overcloccabilità con bus a 350 MHz

di pubblicato il nel canale Schede Madri e chipset
AMDRadeon
 

Costruzione

Le dimensioni complessive della scheda DFI UT RDX200 CF-DR sono paragonabili a quelle delle schede madri Socket 939 basate su chipset NVIDIA nForce 4 SLI, con la principale differenza data dal posizionamento degli Slot memoria e del Socket del processore, oltre che dalla presenza di due chip che compongono il chipset. La soluzione NVIDIA, al contrario, è del tipo a singolo chip.

Il PCB della scheda DFI è caratterizzato dal gran numero di componenti e accessori integrati dal produttore; DFI ha voluto infatti proporre una scheda top di gamma, che possa rappresentare una completa alternativa alle proposte concorrenti basate su chipset nForce 4 SLI.

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La circuiteria di alimentazione del processore è stata posizionata sul lato destro della scheda, nell'area che tipicamente viene riservata agli slot memoria; questo ha permesso di montare i connettori di alimentazione ATX a ridosso dell'estremità destra della scheda, a pochi centimetri di distanza dai mosfet di alimentazione. Questi componenti sono stati ricoperti da dissipatore di calore in alluminio, di generose dimensioni e quindi in grado di ridurre la temperatura di funzionamento in condizioni di forte stress come quelle date dal funzionamento in overclock.

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L'espandibilità della scheda è nel complesso elevata, grazie alla presenza di 3 tradizionali Slot PCI, di 1 Slot PCI Express 1x e dei due Slot PCI Express 16x destinati alle schede video; il secondo Slot, se non utilizzato da una scheda video in configurazione Crossfire, può essere abbinato ad una periferica PCI Express 1x oppure 4x. Davanti agli Slot PCI Express troviamo uno dei chip di rete, oltre al controller VIA per periferiche Firewire; nonostante la circuiteria della parte audio sia stata implementata su modulo Karajan, il PCB si presenta particolarmente ricco di componenti.

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Nella parte inferiore destra della scheda troviamo il south bridge del chipset, modello SB450 di ATI; si tratta della più recente soluzione ATI, che integra controller storage Serial ATA capage di gestire un massimo di 4 periferiche contemporaneamente, in configurazioni Raid 0, 1 oppure 0+1. Questo controller, al pari di quello Silicon Image Sil 3114, non è compatibile con lo standard Serial ATA-2 utilizzato dai più recenti hard disk apparsi in commercio. La soluzione Silicon Image, chiaramente visibile nell'immagine immediatamente dietro l'ultimo Slot PCI, permette di gestire catene Raid 5 via software, differenziandosi per questo dalla oluzione implementata all'interno del south bridge SB450.

DFI ha montato, accanto alla memoria del bios, due pulsanti che comandano l'accensione-spegnimento del sistema e il suo reset; si tratta di una funzionalità accessoria molto utile se si vuole procedere al test della scheda senza montarla all'interno di un case.

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Il pannello delle connessioni posteriori è dominato dal modulo Karajan, sul quale troviamo il chip audio Realtek ALC882 assieme ai 6 connettori audio analogici. Completano la dotazione 6 porte USB 2.0, i due connettori Gigabit, la porta Firewire, connettori PS/2 per mouse e tastiera e, a chiudere, sulla sinistra i due connettori audio digitali di input e output, in formato coassiale.

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L'area tipicamente occupata dalla circuiteria di alimentazione del processore vede in questa scheda madre la presenza dei 4 Slot memoria DDR400; DFI ha scelto due colori differenti per ciascuna coppia, facilitando il montaggio della memoria e la corretta impostazione del funzionamento dual channel. Nell'immagine si nota come DFI abbia montato sui mosfet di alimentazione dei grossi dissipatore di calore passivi, che permettono di meglio dissipare il caloregenerato da questi componenti durante il loro funzionamento.

 
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