IDF Fall 2007, dal Tera Scale alle Mobile Sensing Platform

Ai blocchi di partenza l'Intel Devloper Forum, che nella giornata precedente l'apertura ufficiale offre alla stampa la possibilità di seguire alcune pre-conferenze. Dal Tera Scale alle Mobile Sensing Platform, vediamo cosa bolle nella grande pentola di Intel
di Alessandro Bordin , Andrea Bai pubblicato il 18 Settembre 2007 nel canale SistemiIntel
Intel Capital
Apparentemente di marginale importanza rispetto a quello che può essere l'annuncio di una nuova piattaforma o di un nuovo modello di chipset, nel corso del Day 0 ha trovato spazio il progetto Intel Capital, esposto da due relatori che ne hanno tracciato le principali caratteristiche. Intel Capital è di fatto la divisione di Intel per gli investimenti a livello globale, settore di importanza strategica e spesso sottovalutato. L'importanza di questa divisione appare chiaro quando entrano in gioco le cifre mosse: si parla infatti di circa 1,07 miliardi di dollari per il solo 2006, divisi fra ben 163 partnership con aziende dislocate in ogni parte del mondo, il 60% al di fuori del territorio USA.
Intel dunque ritiene di basilare importanza stringere alleanze localizzate in diversi Paesi per lo sviluppo di tecnologie legate alla diffusione sia di hardware informatico, sia di software che di infrastrutture ad esse legate, come i progetti per la connettività. Quattro, un numero stranamente ricorrente, le tipologie di investimento portate avanti da Intel:
- Ecosystem, con la quale Intel per sostenere le realtà che di fatto utilizzeranno prodotti Intel all'interno dei propri apparecchi;
- Market Development, particolarmente importante perché mirata a stimolare l'adozione di tecnologia nei mercati emergenti. Stringere accordi con aziende dove si intravede un mercato ancora acerbo pone Intel in una situazione sicuramente privilegiata rispetto alla concorrenza;
- Gap Fillers, con i quali Intel colma alcune lacune a livello di ricerca e sviluppo, supportando aziende attive per esempio nella realizzazione di semiconduttori attraverso tecnologie non standard, che potrebbero risultare di importanza cruciale in un futuro;
- Eyes and Ears, termine con il quale Intel chiama tutti quegli investimenti in aziende non propriamente legate agli ambiti coperti da Intel (occhi e orecchie aperte, sembra suggerire il nome dato al tipo di investimento), come per esempio nanotecnologie ed anche biotecnologie.
Una politica di investimenti che rientra a pieno titolo nei punti di forza di Intel, che copre con i partner quegli ambiti non raggiunti dai progetti interni. E' il caso per esempio del forte supporto alla community open-source e ad una folta schiera di piccole software house, ritenute da Intel il futuro dello scenario software, non più in mano a pochi big ma sempre più sviluppato da piccole aziende o anche da singoli.