SIMjacker, ecco cosa ci insegna l'ultima grave falla dei dispositivi mobile

E' sfruttata da almeno due anni per spiare singoli individui, e affligge pressoché tutti i dispositivi che usano una scheda SIM. Una falla grave, per cui l'utente finale non può fare praticamente nulla
di Andrea Bai pubblicato il 16 Settembre 2019 nel canale Sicurezza
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquindi non dovrebbe neanche servire la sostituzione delle sim giusto?
No, non serve sostituire la sim, bisogna solo aspettare che gli operatori le aggiornino da remoto.
In generale non mi preoccuperei troppo, al momento non sembra che possano fare grossi danni.
In generale non mi preoccuperei troppo, al momento non sembra che possano fare grossi danni.
Hai capito tutto, insomma.
Che poi il singolo non si deve preoccupare perchè è una goccia nel mare, quello è un altro discorso
esecuzione di servizi truffa a tariffa maggiorata componendo numeri a tariffa maggiorata; spionaggio dell'ambiente circostante alle vittime, dando istruzioni al dispositivo di chiamare il numero di telefono dell'aggressore; diffondere il malware costringendo il browser del telefono della vittima ad aprire una pagina web dannosa;
Allora queste sarebbero delle funzionalità del simtoolkit che permettono di effettuare chiamate o aprire una pagina web... ma ci sono due cose da considerare:
1) GSMA non ha evidenza che si possano inviare questi comandi tramite la vulnerabilità.
2) sono tutti comandi che richiedono l'autorizzazione dell'utente, in pratica compare un popup che chiede di procedere. Aggiungo che in parecchi device, Samsung in primis, la funzionalità launch browser che permette di aprire una pagina web è disabilitata di default.
Al solito i media la stanno facendo più grave di quanto è realmente.
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