HIPS: nuove tecnologie per la sicurezza

HIPS: nuove tecnologie per la sicurezza

Gli attuali software antivirus sono incapaci di bloccare immediatamente le minacce più nuove e le tecniche utilizzate risultano inefficaci contro la gran mole di nuove infezioni giornaliere. Analizziamo quali sono i rimedi offerti dai software di analisi comportamentale con Jacques Erasmus, direttore del centro ricerca malware di Prevx

di pubblicato il nel canale Sicurezza
 

L'evoluzione degli HIPS nel mercato consumer

5) Esisotono particolari situazioni in cui un software HIPS risulta inutile? Quali sono i limiti dei software HIPS? È possibile ingannarli in qualche maniera?

Con Prevx1 ci siamo allontanati dal concetto classico di HIPS. Prevx1 è più un CIPS, un Community Based Intrusion Prevention System con funzioni di rimozione delle infezioni dal pc. I software HIPS non hanno molto mercato attualmente, soprattutto ne hanno solo per gli utenti più esperti, a causa proprio del concetto per cui sono nati, cioè avvertire l'utente di cambi sospetti e lasciare a lui la decisione finale. Un software HIPS penso sia inutile per gli utenti intermedi e inesperti.

Immaginate un'anziana signora che ha appena comprato un pc e non sa minimamente cosa rispondere ad una domanda del tipo: "XZY123GH.DLL vuole modificare il processo WINLOGON.EXE. Vuoi dare il consenso?". Il pensiero della signora sarà probabilmente: "Sì, ovviamente....oppure no?". La maggior parte degli utenti dice Sì - ecco secondo me una grossa falla in un sistema che in realtà dovrebbe proteggerti. L'utilizzo di un database centralizzato è la chiave per il successo di un software HIPS perché permette di condividere esperienze già vissute per prendere decisioni più facili.

Se è possibile ingannare un software HIPS? Sicuramente è possibile, come è possibile raggirare un qualsiasi sistema. Per esempio i software antivirus, basta prendere un malware e comprimerlo con un runtime packer differente per raggirare l'antivirus. Penso in definitiva che i classici software HIPS non abbiano mercato, proprio per i problemi di usabilità che abbiamo sottolineato, se non per gli utenti più avanzati.

6) Alcune parole sul futuro. Come la situazione si sta evolvendo? Le società di antivirus sono in qualche modo con le spalle al muro per colpa di numerosi fattori. Iniziando da Microsoft, che è da poco entrata nel settore della sicurezza informatica con i propri software. Quando Microsoft fa il proprio ingresso in un settore si sà spesso può risultare dannoso per tutti i prodotti concorrenti. D'altro canto questa nuova tecnologia utilizzata dai software HIPS sta facendo crescere numerose nuove aziende che vendono prodotti simili. Che fine farà il vetusto "software antivirus"? Quale sarà il punto di rottura, quando semplicemente i software antivirus saranno completamente inefficaci a causa delle troppe nuove infezioni?

Hai toccato alcuni punti particolarmente importanti. È chiaro che l'ingresso di Microsoft nel mondo della sicurezza informatica causerà alcuni cambiamenti. Nei primi dodici mesi la società comincerà ad acquisire alcune fette di mercato, soprattutto nel mercato consumer. Gli analisti stimano tale cifra nel 12/15%. Penso che la contromossa delle società di antivirus dovrebbe essere quella di migliorare le proprie tecnologie, per esempio dotandosi di sistemi di ricerca automatica.

Penso che molti utenti hanno perso fiducia nelle grandi società pagate per fornire un servizio che a volte nasconde brutte sorprese. Tuttavia non credo che la tecnologia antivirus scomparirà, le firme virali sono ancora un validissimo sistema per identificare i malware. Il problema riguarda, come ho già detto, il lato della ricerca e l'abilità di identificare in maniera automatica nuovi threat. Windows Vista potrebbe avere molte novità dal punto di vista della sicurezza per gli utenti, ma ritengo che molti avranno problemi lavorando in un ambiente con privilegi limitati a priori dal sistema operativo; ci sono già delle modifiche per rimuovere queste limitazioni che potrebbero creare non pochi problemi.

Il futuro? Ci saranno sempre vulnerabilità, specialmente nei nuovi codici come Windows Vista. Il nuovo Network Stack per esempio promette divertimento per i più smanettoni. La scorsa settimana, al BlackHat Conference di Las Vegas, ho assistito ad una dimostrazione di Joanna Rutkowska che ha fatto vedere come un rootkit possa modificare il kernel di Vista in una manciata di secondi. Il futuro sarà sicuramente interessante.

Ringraziamo Jacques Erasmus e la Prevx Ltd. per la disponibilità avuta nei confronti della redazione di Hardware Upgrade.

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29 Commenti
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Darkangel66628 Agosto 2006, 10:27 #1
Non esiste la cura definitiva ad un male in continua evoluzione.
203028 Agosto 2006, 11:07 #2
Secondo me delle soluzioni valide ci sono già, basta avere il coraggio di sceglierle...
serassone28 Agosto 2006, 11:31 #3
Il futuro? Ci saranno sempre vulnerabilità, specialmente nei nuovi codici come Windows Vista. Il nuovo Network Stack per esempio promette divertimento per i più smanettoni. La scorsa settimana, al BlackHat Conference di Las Vegas, ho assistito ad una dimostrazione di Joanna Rutkowska che ha fatto vedere come un rootkit possa modificare il kernel di Vista in una manciata di secondi. Il futuro sarà sicuramente interessante.

I molti "enthusiast" che aggiorneranno immediatamente a Vista e gli ignari utenti che acquisteranno un pc l'anno prossimo non saranno molto contenti di essere oggetto di "divertimento" e di" interesse"...
mauriziofa28 Agosto 2006, 12:28 #4
I molti "enthusiast" che aggiorneranno immediatamente a Vista e gli ignari utenti che acquisteranno un pc l'anno prossimo non saranno molto contenti di essere oggetto di "divertimento" e di" interesse"...


Bè mi sembra un commento superficiale da chi non ha provato a fondo tutte le versioni di Vista rilasciate. Innanzitutto chi produce antivirus non vede di buon occhio la protezione del kernel da manomissioni presente nella versione a 64bit di Vista e che non è invece presente nella versione a 32 bit ed in Xp perchè deve riscrivere buona parte del codice del programma.
E poi è meglio avere una nuova versione del sistema operativo con gli stessi problemi di xp, versione a 32bit di vista, ma con l'accesso limitato che continuare ad usare il vetusto e poco sicuro xp.
Quanto ai tentativi di rompere la protezioni degli accessi ai task linux è nato da sempre con la protezione dei file di sistema e con password superuser e utente ma non mi sembra che nessuno mai ha sviluppato prg in grado di rompere questa protezione non vedo perchè bisgona farlo per Vista.
gsorrentino28 Agosto 2006, 12:48 #5
Originariamente inviato da: 2030
Secondo me delle soluzioni valide ci sono già, basta avere il coraggio di sceglierle...


Se per soluzioni valide intendiamo che attraverso Apache e PHP si riesce ad avere privilegio di root...Mi sembra di essere tornato hai primi problemi di Windows 2000 e IIS...

Non esiste SO sicuro se non un SO installato su di un PC chiuso a chiave in un armadio blindato senza collegamenti con l'esterno.

Leggendo le news sui bug, noto con piacere che da quando molte amministrazioni pubbliche europee sono passate a Linux, il numero di esploit per questo SO stanno crescendo in maniera esponenziale. Probabilmente perchè hanno raggiunto la massa critica per investire su di loro, e poi perchè avendo i sorgenti a disposizione è più facile trovare bug anche in applicazioni minori...

Non oso pensare cosa succederà appena aumenterà il numero di utenti home che usa la macchina linux come root (come succede ora per windows con Administrator), visto che molte distribuzioni (anche live) delle riviste si installano per default così...Vedremo...

Dimenticavo...Nei post spesso si parla degli Utonti che lanciano i programmi o cliccano su link internet senza pensare...Suggerisco di vedere a loro come una versione particolare di smanettoni, capaci, dopo che un amministratore di rete ha bloccato tutti i programmi di P2P e FTP e limitato gli accessi WEB, di farsi mandare gli MP3 via email da un amico al quale hanno inviato un sms con l'elenco dei brani cercati....
mauriziofa28 Agosto 2006, 13:01 #6
Originariamente inviato da gsorrentino:
Non oso pensare cosa succederà appena aumenterà il numero di utenti home che usa la macchina linux come root (come succede ora per windows con Administrator), visto che molte distribuzioni (anche live) delle riviste si installano per default così...Vedremo...

Finalmente un commento come si deve. Grazie. E' proprio quello che penso io, all'orizzonte si profilano 2 versioni di Vista una a 32 bit che sarà simile ad xp senza protezione del kernel per far girare le applicaziondi odierne ma con accesso come utente standard, l'altra molto simile a Linux con le stesse cose della 32bit ma in più la protezione del kernel che costringerà a riscrivere buona parte delle applicazioni ma con massima sicurezza (ad oggi le maggiori schermate blu sono determinate da codice di terze parti non sicuro che sostituisce quello del kernel provocando errori). Quindi meglio tutto ciò fin da subito che un xp aggiornato ma senza sicurezza di oggi
sirus28 Agosto 2006, 13:09 #7
Windows Vista potrebbe avere molte novità dal punto di vista della sicurezza per gli utenti, ma ritengo che molti avranno problemi lavorando in un ambiente con privilegi limitati a priori dal sistema operativo; ci sono già delle modifiche per rimuovere queste limitazioni che potrebbero creare non pochi problemi.

E' un peccato perché gli ambienti di lavoro con privilegi limitati sono a prescindere più sicuri e non sono particolarmente scomodi, se poi sono anche i sistemi operativi più avanzati ad usarli ci sarà ben un motivo.

Tornando più IT, l'idea di raccogliere informazioni direttamente dagli utenti è ovviamente buona, il fatto che però il database sia centralizzato (perfetto) ma disponibile solo se si è connessi aumenta le "latenze" e soprattutto è limitante se non si ha una connessione "always on".
Purtroppo è impossibile pensare di avere un DB di 3TB per capire se una minaccia è virale o meno ma credo che uno dei problemi di queste soluzioni CIPS sia proprio questo.
gsorrentino28 Agosto 2006, 13:14 #8
Quoto sirus...
NoLimit28 Agosto 2006, 13:47 #9
Quando si parla di linux e si dice che il codice è sotto gli occhi di tutti e si possono scoprire bug...
è vero, ma è altrettanto vero che potenzialmente ci sono molto più possibilità di stanarlo, segnalarlo, isolarlo, correggerlo, distribuire le patch o aggregarle in una revisione nuova del kernel e distribuirla.
E inoltre generalmente tutto questo avviene con una reattività maggiore che su sistemi proprietari. Questa è la mia personalissima opinione però.
Inoltre avere un codice visibile non necessariamente espone un pc a rischi, perchè non tutti i bug possono essere sfruttati come exploit per accedere al sistema.
Inoltre è vero che linux può essere usato come root, però è anche vero che un programmatore non può programmare difendendosi da intrusori e da utilizzatori; anche chi utilizza va educato a usare correttamente una risorsa. Linux come il futuro vista consente un accesso di tipo user/superuser, che già di per se rappresenta una buona barriera di partenza per ciò che riguarda l'esecuzione di codice malevolo.

Parere personale ovviamente di quasi ignorante, ma ci tenevo a puntualizzare.
sirus28 Agosto 2006, 15:10 #10
Originariamente inviato da: NoLimit
Quando si parla di linux e si dice che il codice è sotto gli occhi di tutti e si possono scoprire bug...
è vero, ma è altrettanto vero che potenzialmente ci sono molto più possibilità di stanarlo, segnalarlo, isolarlo, correggerlo, distribuire le patch o aggregarle in una revisione nuova del kernel e distribuirla.
E inoltre generalmente tutto questo avviene con una reattività maggiore che su sistemi proprietari. Questa è la mia personalissima opinione però.
Inoltre avere un codice visibile non necessariamente espone un pc a rischi, perchè non tutti i bug possono essere sfruttati come exploit per accedere al sistema.
Inoltre è vero che linux può essere usato come root, però è anche vero che un programmatore non può programmare difendendosi da intrusori e da utilizzatori; anche chi utilizza va educato a usare correttamente una risorsa. Linux come il futuro vista consente un accesso di tipo user/superuser, che già di per se rappresenta una buona barriera di partenza per ciò che riguarda l'esecuzione di codice malevolo.

Parere personale ovviamente di quasi ignorante, ma ci tenevo a puntualizzare.
Mah... il problema è spinoso.
In uno scenario come quello attuale in cui gli utenti dei sistemi open source sono generalmente capaci e piuttosto attenti nell'aggiornare regolamente il proprio software il codice disponibile alla comunità è un bene (se questa è ben attiva).
In un possibile scenario in cui gli utenti che fanno uso dei sistemi open source sono meno capaci, diciamo nella media degli utenti che fanno uso di Windows e che sono reticenti nell'aggiornare il proprio sistema, anche una comunità molto attiva nel rilascio delle patch per correggere i bug potrebbe riverlarsi poco utile di fronte ad utenti poco attenti, ed i bug potrebbero comunque essere sfruttati.

Per esempio conosco più di qualche utente GNU/Linux, che magari si affida a distribuzioni come SuSE e Fedora (contro cui non ho nulla perché sono ottime per iniziare ed anche per continuare IMO) che hanno versioni molto vecchie e non aggiornate, un bug pericoloso (e ce ne sono) scovato in quelle versioni del software potrebbe causare non pochi danni!

Quindi vero che il codice aperto è un bene, ma dipende dagli scenari.

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