UX31E Zenbook: l'Ultrabook con stile di Asus

Vero e proprio fenomeno del momento quello dei sistemi Ultrabook, indicati come evoluzione del mercato dei notebook destinata a catturare l'attenzione, e veicolare vendite, in una quota sempre più rilevante del mercato consumer. Alla prova lo Zenbook Asus, tra gli Ultrabook indubbiamente quello dal design più accattivante
di Paolo Corsini pubblicato il 13 Gennaio 2012 nel canale PortatiliASUSUltrabook
Analisi display
Asus Zenbook UX31E è dotato come tutti gli ultrabook presenti sul mercato di un display da 13,3 pollici retroilluminato a LED, ma rispetto alla concorrenza l'azienda taiwanese ha scelto una risoluzione pari a 1600x900 pixel. la risultante è una superficie molto elevata, a tutto vantaggio della produttività personale che viene incrementata rispetto all'utilizzo di pannelli di più ridotte dimensioni; a titolo di confronto Acer ha optato per un pannello da 1366x768 pixel con il proprio Aspire S3, ferma restando la diagonale da 13,3 pollici. La retroilluminazione può essere regolata attraverso undici step in modo abbastanza granulare, anche se siamo rimasti colpiti dal livello minimo misurato già superiore alle 80 candele su metro quadro.
Anche il livello massimo pari a 411 nits è un dettaglio interessante: a luminosità massima lo Zen di Asus può essere utilizzato anche in presenza di forte illuminazione ambientale. Purtroppo utilizzando invece il portatile in ambienti molto bui non sarà possibile abbassare la luminosità a circa 30 nits come solitamente fattibile su altri prodotti. La luminanza del pannello adottato da Asus è quindi fortemente spinta verso l'alto: se ne ricava una eccellente luminosità in ambienti con forte illuminazione ambientale ma parallelamente l'impossibilitò di diminuire la luminosità su valori molto ridotti in ambienti oscuri, oppure quando si voglia ridurre al minimo l'impatto del pannello sull'autonomia a batteria.
I livelli del nero scontano la scelta di Asus di spingere la retroilluminazione su valori elevati: il nero non è infatti mai tale anche al livello inferiore di luminosità. Di conseguenza anche il contrasto pari a 41:1 non è un valore da record. A scanso di equivoci ricordiamo che il calcolo del contrasto da noi effettuato rappresenta il rapporto tra la luminosità massima misurata con il campione di colore bianco e il valore massimo rilevato con immagine campione nera.
Il grafico dello spazio colore mostra una situazione abbastanza comune: quasi tutte le componenti vengono rappresentate con una più che accettabile saturazione e il bianco risulta preciso. In conclusione di questa breve analisi del display ci teniamo a sottolineare alcuni aspetti: le misure effettuate e le valutazioni espresse vanno circostanziate con la tipologia di prodotto che stiamo analizzando: siamo di fronte a un portatile con estrema vocazione alla mobilità, quindi ben venga un elevato livello della retroilluminazione, anche a discapito di altri parametri che sicuramente hanno più valore su una soluzione dedicata alla multimedialità.
Facciamo poi un'ultima considerazione relativa al valore minimo impostabile dall'utente: 84 nits sono un valore di tutto rispetto che solitamente appartiene già a uno step intermedio tra quelli disponibili in notebook tradizionali. È noto che il display di un portatile è uno degli elementi con maggior consumo di energia, quindi la corretta gestione della luminosità ha dirette conseguenza sull'autonomia finale del prodotto con alimentazione da batteria. Fatte queste premesse è verosimile ipotizzare che un livello di luminosità inferiore nei primi step di impostazione darebbe la possibilità di estendere maggiormente l'autonomia di funzionamento, permettendo di ottenere un valore