Guida al montaggio e alla configurazione delle memorie

Pagina tecnica che illustra i differenti tipi di memoria in commercio; è presente una guida passo passo all'installazione dei moduli sulla scheda madre e all'ottimizzazione dei timings del bios.
di Paolo Corsini pubblicato il 26 Gennaio 2001 nel canale Schede Madri e chipsetI parametri di funzionamento del bios
I moduli memoria operano ad una frequenza che è pari a quella di bus oppure funzione di quest'ultima; da bios è possibile intervenire manualmente a variare alcuni dei parametri di funzionamento dei moduli memoria, i cosiddetti timings, così da ottenere prestazioni velocistiche superiori oppure ricercare una superiore stabilità operativa. Intervenire sui parametri di funzionamento del bios è operazione molto semplice anche se è necessario prestare un po' di attenzione.
Nei bios sono in genere presenti differenti menu ma i tre più importanti sono quelli Standard CMOS Features, Advanced BIOS Features e Advanced Chipset Features; il primo permette di configurare i parametri base di funzionamento della scheda madre, come l'ora di sistema, la presenza di periferiche EIDE e i tipi di messaggi di errore che vengono visualizzati al boot. Il secondo menù è decisamente più complesso, in quanto riporta tutti i parametri di funzionamento avanzati del sistema: tra le varie voci presenti sono da segnalare l'ordine di boot tra le varie periferiche collegate, la cacheabilità o meno dei bios della scheda madre e della scheda video più altre opzioni.
Il terzo menù contiene tutte le voci che permettono di variare i timings di funzionamento della memoria di sistema e del chipset; l'immagine sottostante riporta la schermata del menu Advanced Chipset Features di una scheda madre basata su chipset Via Apollo PRO 133A:
Le prime tre voci, DRAM Timing, permettono di selezionare i timings di accesso alla memoria per ognuno dei tre Slot memoria montati sulla scheda in questione: ad ognuna delle voci disponibili corrispondono timings più o meno spinti, pertanto prestazioni più elevate o maggiore stabilità operativa. La voce Dram Clock, invece, permette di selezionare la frequenza di funzionamento della memoria; come già segnalato in precedenza, infatti, il chipset Via Apollo PRO 133A è uno di quelli che permette di selezionare la frequenza di lavoro della memoria di sistema come pari a quella di bus, oppure maggiore di 33 Mhz oppure ancora inferiore di 33 Mhz (nell'imamgine riprodotta, ad esempio, essa è pari alla frequenza di bus, in quanto è stata selezionata l'opzione Host CLK). Scorrendo le varie voci del bios ci si accorge di come sia possibile selezionare differenti parametri di funzionamento; a seconda del tipo di modulo memoria che si utilizza è necessario ricercare la migliore combinazione tra stabilità operativa e prestazioni velocistiche.
Lo screenshot qui sopra riportato è preso dal menu Chip Configuration della scheda madre Asus P3V4X: le prime voci in alto permettono di selezionare i timings della memoria (CAS Latency, RAS Precharge Time e RAS to CAS Delay). La prima voce a disposizione, SDRAM Configuration, permette di abilitare la selezione manuale dei timings della memoria oppure di lasciare che sia il bios a selezionare i timings memoria più adatti in baseo ai moduli montati: queste informazioni vengono ricavate dai dati contenuti nel chip SPD montato sul modulo memoria.
La regola generale da seguire nel momento in cui si vogliono variare i timings di funzionamento della memoria è quella di impostare sempre valori conservativi, quindi tali da massimizzare la stabilità oeprativa, e in seguito sperimentare con settaggi via via più spinti così da trovare l'ideale combinazione tra stabilità e prestazioni, specifica per il proprio modulo memoria. I bios delle schede madri differiscono tra di loro a seconda del chipset utilizzato e del produttore della scheda madre; in linea generale, comunque, le voci sulle quali si può intervenire rimangono sempre le stesse: la cosa migliore da fare, per ottimizzare i timings memoria del proprio bios, è quella di fare alcuni esperimenti e testare le diverse opzioni disponibili.
Qualora, impostando timings di funzionamento troppo spinti per la propria memoria, il sistema non dovesse più riavviarsi è sufficiente intervenire sulla scheda madre ripristinando le impostazioni di default del bios: sulla scheda madre, infatti, è presente un jumper che, se cambiato di posizione per una decina di secondi e poi ripristinato allo stato originale, permette di ricaricare nel bios tutti i settaggi di default, con i quali riavviare il sistema e ripristinare quindi da bios le varie impostazioni. Nel manuale della scheda madre è sempre documentata tale funzione, con il nome di Bios recovery o Clear CMOS.
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