Venti anni di domini .it

Il 23 dicembre di venti fa veniva registrato il primo dominio .it. All'inizio erano solo Università o centri scientifici ad essere interessati, ma oggi la situazione e ben differente
di Fabio Boneschi pubblicata il 21 Dicembre 2007, alle 10:53 nel canale WebRicorre in questi giorni il ventesimo anniversario della nascita del primo
sito internet con dominio .it: a divulgare la notizia è stato il CNR stesso
che da allora ha il compito di gestire l'assegnazione dei domini. Oggi i siti
aventi dominio .it sono oltre 1,5 milioni e questo traguardo ha una
significativa importanza per comprendere l'evoluzione e l'attuale diffusione di
internet nel nostro Paese.
Anche gli esperti del CNR, inizialmente, non immaginavano le potenzialità del
fenomeno internet: a riprova di ciò le registrazioni nel periodo tra il 1987 e
il 1993 sono state effettuate in maniera informale. In un primissimo
periodo erano solo enti scientifici, università o istituzioni che richiedevano
la registrazione di un dominio .it: il vero punto di svolta fu il 1993 quando
venne deciso di istituire una vera e propria anagrafe per gestire le nuove
registrazioni.
Uno dei prossimi, prevedibili, traguardi sarà il passaggio ad un sistema di
registrazione definito "Sincrono": tale nuova modalità allineerebbe il
Registro italiano a quello di altri Paesi, e garantirebbe una sensibile
riduzione dei tempi tecnici necessari alla struttura del CNR per ottemperare
alla procedura. Proprio in merito a questo argomento, la struttura italiana è
stata più volte criticata e il passaggio al nuovo sistema risolverebbe anche
questa tipologia di problema.
Questo però non è il giorno delle discussioni e delle polemiche, ma un giorno di
festeggiamenti e di valutazioni positive del passato: in 20 anni internet è
cresciuta nel nostro Paese e, a fronte di un puro iniziale interesse
scientifico, oggi molti servizi basilari non possono più prescindere da
tali tecnologie. L'home banking, gli orari dei treni, la consultazione di
documenti online, il VoIP o le chat sono entrati nelle abitudini comuni degli
italiani.
Gli utenti internet "della prima ora" hanno ben presente lo scenario iniziale,
quando cioè internet è stata sdoganata dai soli centri di ricerca: velocità di
connessione irrisorie, tecnologie per certi versi effimere e, soprattutto, un
panorama italiano tutto ancora da costruire.
C'è stata l'era dei "portaloni", la prima bolla economica (ce ne sarà un'altra?
chissà..), l'avvento dei blog, di YouTube e dei contenuti user-generated. Siamo
in piena fase Web 2.0 e già circolano le prime ventate di rinnovamento,
premonitrici dell'era Web 3.0. Tutto questo è l'evoluzione avvenuta in 20 anni
nel nostro Paese, iniziata anche con l'esperienza Usenet e costellata da altri
importanti piccoli traguardi.
Un paragone con altri Paesi? Difficile da fare: le differenze culturali, sociali
e di conoscenze pregresse hanno suggerito ad ogni nazione un cammino di sviluppo
differente, più adatto alle proprie caratteristiche. Dopo una breve, forse
incompleta, panoramica sul passato cerchiamo di focalizzare l'obiettivo per il
prossimo futuro: quali saranno i prossimi passi legati allo sviluppo di Internet
nel nostro Paese? Gli ultimi 20 anni di domini .it sono ben chiari ma è il
futuro a cui bisogna guardare con attenzione.
Il panorama Internet dei primi siti .it è cambiato parecchio; ora esistono anche
nuovi domini e, soprattutto, la tecnologia permette nuove e interessanti
soluzioni. Il futuro, dicono gli esperti, sarà sempre più mobile, con
nuovi dispositivi per l'accesso alla grande rete .it e non. Nuove interfacce
metteranno nel cassetto la tastiera (forse) e termini come Wi-Max, HDPA e
High Definition sono destinati a caratterizzare i prossimi anni di internet.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl nic italiano sta lì ancora con i Fax etc etc roba di appunto, 20 anni fà.
Che si aggiornassero
Vent'anni di FAX
vent'anni di fax per mandare l'iscrizione al NIC per i domini .it.... la vergogna del mondo intero!...e speriamo che riduca anche il numero delle scartoffie da inviare al NIC. In confronto, registrare e mantenere un dominio .com è una passeggiata.
Almeno su it un controllo c'è e si è + protetti.
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