L'ISIS schernisce Anonymous dopo la dichiarazione di guerra: 'Idioti'

Anonymous ha dichiarato negli scorsi giorni guerra ai militanti dell'ISIS, promettendo durissimi attacchi hacker nei confronti dell'organizzazione terrorista. Non è tardata ad arrivare la risposta dello Stato Islamico
di Nino Grasso pubblicata il 17 Novembre 2015, alle 10:51 nel canale WebSi legge la parola "idioti" nella risposta di un account Telegram affiliato all'ISIS alla dichiarazione di guerra del gruppo di attivisti online Anonymous. Pochi giorni fa quest'ultimo minacciava di lanciare "la più grande operazione di sempre" contro il gruppo terroristico che ha recentemente rivendicato molteplici attentati in tutto il mondo, fra cui il più recente ed eclatante quello a Parigi del 13 novembre. In risposta, Anonymous aveva rilasciato pubblicamente un video su YouTube.
"Gli hacker Anonymous hanno minacciato in un nuovo video che eseguiranno una grossa operazione di hacking sullo Stato Islamico (idioti)"
"I membri di Anonymous di tutto il mondo vi daranno la caccia", diceva lo speaker coperto da una maschera. "Aspettatevi enormi attacchi digitali. Vi dichiariamo guerra, preparatevi". Ha risposto a queste accuse un canale Telegram che si ritiene essere affiliato ad hacker che fanno parte attivamente alla vita organizzativa dello Stato Islamico. L'obiettivo del messaggio è di istruire gli adepti a seguire alcune direttive per impedire ad Anonymous di compromettere le attività del gruppo terroristico.
"Gli hacker Anonymous hanno minacciato in un nuovo video che eseguiranno una grossa operazione di hacking sullo Stato Islamico (idioti)", si legge sulla nota in cui si fa notare inoltre che al momento Anonymous è riuscito a "crackare" esclusivamente account Twitter ed email, ma niente di davvero sensibile. E si usa anche la retorica: "Cosa hanno intenzione di hackare?". Il messaggio continua poi offrendo istruzioni decisamente basilari su come evitare potenziali hack provenienti dagli attivisti.
Si leggono consigli molto semplici, come non aprire collegamenti se non si è sicuri della fonte, cambiare indirizzi IP "costantemente", non parlare su Telegram o via messaggi diretti Twitter con gente che non si conosce. Il messaggio è stato pubblicato sia in arabo che in inglese ed è stato inoltrato ad una serie di canali affiliati al gruppo terorristico. Non è la prima volta che Anonymous prende di mira gruppi di estremisti o fondamentalisti: già all'inizio del 2015 il team di hacker era sceso in campo dopo l'attentato alla rivista satirica Charlie Hebdo.
Mesi fa Anonymous era riuscito ad identificare alcuni account sui social di esponenti o gruppi collegati all'ISIS, facendo fuori anche alcuni portali web dell'organizzazione. La guerra al terrore non si combatte solo con le armi, o per meglio dire internet e i suoi strumenti sono diventati una delle armi più efficaci. Ma è un'arma usata su ambo i fronti, con lo Stato Islamico che si rivela sempre più educato ad usare e sfruttare gli strumenti moderni offerti dall'evoluzione tecnologica.
Durante gli attentati a Parigi un gruppo di otto terroristi ha rapito ostaggi e sparato a vittime inermi e in molti casi inconsapevoli. Sette fra questi sono morti, mentre le autorità sono alla ricerca dell'ottavo uomo coinvolto attivamente negli attentati della capitale francese. In quest'ottica l'aiuto di Anonymous e dei suoi tanti membri sparsi per il mondo può essere indispensabile, con questa "cyber-war" che pare essere al momento solo agli inizi. Ma, come abbiamo già scritto, la collaborazione fra Anonymous e autorità internazionali sembra ancora utopia.
66 Commenti
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Se la tastiera è quella di un leopard o un T2 può solo morire dal ridere.
Comunque gia il fatto che abbiano risposto alla provocazione significa che non sono affatto tranquilli.
La chiave sta tutta qui: "incontra", se capisci cosa intendo dire.
Inoltre se "quello con la tastiera" è alla postazione di comando di un MQ-9 Reaper voglio proprio vedere che fine fa quello con Ak-47
mmmm dubito fortemente, quà di tastiere ce ne sono un paio e anche un paio payload sui piloni
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Anonymous dovrebbe dare supporto a tali giornalisti, altro che DDOS attack...
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