Facebook, vita breve per populismo e campagne d'odio: pronti all'uso gli strumenti anti-bufala
Annunciati a fine 2016, gli strumenti anti-bufala di Facebook verranno attivati per la prima volta nelle prossime settimane. Ma il roll-out non comincerà dagli USA
di Nino Grasso pubblicata il 16 Gennaio 2017, alle 11:14 nel canale WebFacebook inizierà ad utilizzare il proprio filtro "anti-bufale" a partire dalla versione tedesca del social network. Stando a quanto riportato dal Financial Times i legislatori dello stato europeo hanno espresso preoccupazioni crescenti a riguardo della diffusione di notizie infondate e dell'eventuale influenza russa all'interno delle elezioni nazionali che si terranno nei prossimi mesi. Lo strumento anti-bufala servirà per controllare e contrassegnare le notizie come false, con la distribuzione della funzionalità prevista per le prossime settimane.
I tool erano stati annunciati lo scorso mese negli Stati Uniti insieme a nuove partnership con organizzazioni indipendenti per il controllo della veridicità dei contenuti. Ma il roll-out della funzionalità avverrà prima altrove dal momento che i politici tedeschi sembrano terrorizzati dai potenziali effetti che potrebbero avere le bufale all'interno delle elezioni federali: in Germania si vuole evitare insomma che il populismo o gli estremisti prendano il sopravvento sfruttando i facili allarmismi suscitati dalle news falsificate su una precisa categoria di utenti.
Si vuole evitare, quindi, quello che è successo nelle elezioni presidenziali americane dove pare che Trump sia stato aiutato dalla diffusione di notizie false, e che queste siano state scritte ad-hoc per favorire la sua elezione. Preoccupati dal fenomeno, gli organi giudiziari tedeschi stanno considerando l'imposizione di pesanti multe nei confronti delle società che diffondono notizie false, e la stessa Angela Merkel ha avvisato del pericolo dell'interferenza della Russia nelle elezioni attraverso la propaganda o più subdoli e invisibili attacchi cybercriminali.
Il governo ha inoltre aperto un'indagine sulla diffusione delle cosiddette "fake news" dopo la pubblicazione di una storia non vera da parte di Breitbart. All'interno del nuovo sistema di controllo di Facebook le storie che verranno segnalate come false dagli utenti verranno inviate a Correctiv, un'organizzazione no-profit con sede a Berlino. Il contenuto verrà presentato come "contestato", e alla dicitura seguirà una giustificazione e il consiglio di non condividere la pagina. I contenuti contestati avranno inoltre una priorità inferiore nella News Feed del social network.
Alla partnership con Correctiv seguiranno accordi con altre società, ha dichiarato al Financial Times un portavoce di Facebook, con la volontà di espandere la funzionalità anche in altri paesi in tutto il mondo: "Ci stiamo concentrando sulla Germania, ma stiamo al tempo stesso cercando di capire in quali paesi utilizzare il tool prossimamente", sono state le sue parole. La Germania ha comunque spinto Facebook perché gli strumenti venissero utilizzati al più presto, e ha pensato anche a considerare legalmente Facebook come una società di informazione.
In questo modo la compagnia di Zuckerberg diventerebbe responsabile di fronte alla legge per ogni contenuto pubblicato sulla News Feed, sulla base del principio che dovrebbe avere il dovere di frenare la diffusione e la condivisione di notizie che possono rappresentare un "pericolo per la nostra cultura del dibattito". A dirlo è stato il Ministro della Giustizia Heiko Maas: "Non può essere nell'interesse di Facebook che la sua piattaforma venga abusata per diffondere menzogne e campagne di odio. I contenuti criminali dovrebbero essere cancellati immediatamente dopo che sono stati segnalati. E dovrebbe essere più semplice per gli utenti segnalare le notizie false".
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema dell'Italia son le notizie vere, non le bufale
Purrtroppo la vera alternativa sarebbe investire in istruzione, cultura ed informazione, cosa che non da effetti nel breve termine.
E' QUESTA LA BUFALA. Il 99% dei media USA era contro Trump, ed hanno creato notizie false per screditarlo, come le 15 donne mandate in tv a dire che 20-30 anni prima erano state molestate.
Gravissima ingerenza di Facebook nella vita democratica di uno Stato, per controllare l'informazione e pilotare il consenso su una ben precisa parte politica. Ormai non si nascondono più, la libertà su internet verrà limitata e messa sotto controllo dagli stessi che dirigono i media tradizionali.
toh vi metto un video del parlamento krukko, del 1998, che vi spiega cos'è
C'è chi nel parlanento tedesco sapeva benissimo cosa sarebbe accaduto, nel 1998, non ora....analisi che si è rivelata precisa al 100%, e non è un caso, basta conoscere il sistema monetario e la società in cui viviamo. sapevano tutti che sarebbe andata a finire così, gli addetti ai lavori, coloro che ci hanno portato in questa situazione. Non sono profezie, è una analisi dettagliata di ciò che sarebbe avvenuto, puntualmente verificatosi.
https://m.youtube.com/watch?v=MNx_G5jIgZ4
Poi ha preso piede e (nel bene e nel male) è diventato una parte della società stessa. Il che determina anche delle responsabilità.
Di fatto si parla di una canale assolutamente in grado di influenzare le masse in modo NOTEVOLE.
Un aspetto questo che si è accertato non solo in Italia ma in numerosi altri paesi.
FB ad oggi è ancora un far west pressochè senza legge che è in grado di fare danni nel mondo reale.
Bloccare le bufale in modo efficace sarebbe certo un buon inizio ma credo servano anche delle politiche interne più restrittive. Soprattutto sull'identità certa delle persone.
Mi riferisco in particolare alla identificazione certa e relative responsabilità civili e penali degli amministratori di pagine pubbliche.
Sono più che certo che lo spauracchio di una denuncia reale farebbe sparire migliaia di pagine farlocche.
Quello, e i liberali che gridano al lupo e chiamano "hate speech" tutto quello che li offende mi fa venire un pó il latte alle ginocchia.
E' QUESTA LA BUFALA. Il 99% dei media USA era contro Trump, ed hanno creato notizie false per screditarlo, come le 15 donne mandate in tv a dire che 20-30 anni prima erano state molestate.
Gravissima ingerenza di Facebook nella vita democratica di uno Stato, per controllare l'informazione e pilotare il consenso su una ben precisa parte politica. Ormai non si nascondono più, la libertà su internet verrà limitata e messa sotto controllo dagli stessi che dirigono i media tradizionali.
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