Una batteria in grado di garantire settimane di autonomia ad uno smartphone, dalla Vanderbilt

Una batteria in grado di garantire settimane di autonomia ad uno smartphone, dalla Vanderbilt

L'Università di Vanderbilt ha realizzato un supercondensatore in silicio, che permette di immagazzinare l'energia in maniera diversa rispetto alle tecnologie attuali

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Telefonia
 

Alcuni scienziati della Vanderbilt University hanno sviluppato un supercondensatore di silicio. In un primo momento si è pensato fosse una di quelle idee folli che mai avrebbero potuto portare a qualcosa di concreto, tuttavia il condensatore in silicio potrebbe essere integrato in un chip che, in base a quanto riportato in Scientific Report, potrebbe garantire un'autonomia operativa di settimane ad un telefono cellulare su una singola carica.

Il nuovo condensatore in silicio riesce ad immagazzinare l'energia catturando gli ioni sulla superficie del materiale poroso. Differentemente dalle batterie convenzionali che lavorano grazie a reazioni chimiche, il nuovo supercondensatore permette di essere ricaricato in pochi minuti e ha una durata estremamente superiore.

"Se chiedi agli esperti riguardo alla costruzione di un supercondensatore in silicio, loro ti diranno che è un'idea folle", ha dichiarato Cary Pint, responsabile alla base del progetto del nuovo materiale alla Vanderbilt, riferendosi al fatto che il silicio viene considerato un materiale inadatto allo scopo. "Ma abbiamo trovato un modo diverso di progettarlo."

Il team di Pint ha realizzato una particolare finitura di pochi nanometri in carbonio per il supercondensatore, rendendo la superficie ideale per immagazzinare l'energia: "Tutte le cose che troviamo in un ambiente moderno richiedono energia elettrica", ha concluso Pint. "Più energia riusciamo ad integrare all'interno di materiali e dispositivi, più compatti ed efficienti questi diventeranno in futuro."

15 Commenti
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demon7730 Ottobre 2013, 09:20 #1
si babbeh.
solito articolo sulla batteria rivoluzionaria che non vedremo mai.
sfoneloki30 Ottobre 2013, 09:40 #2
Si parla sempre di supercondensatore ma evidentemente ancora i cinesi non sono stati nemmeno pianificati per produrli in massa.
alexdal30 Ottobre 2013, 10:15 #3
bhooo ogni tanto escono di queste notizie.

Se fosse vero sarebbe rivoluzionario.

Il Litio e' costoso e sta in pochi posti.

Silicio e carbone sono comuni senza costo.

JackZR30 Ottobre 2013, 10:15 #4
Di notizie su delle nuove batterie rivoluzionarie ne leggiamo almeno una al mese da anni ma usiamo ancora le stesse da decenni.
ubuntolaio30 Ottobre 2013, 10:38 #5
ok la notizia della superbatteria c'è, adesso qualcosa sui nanotubi di carbonio e sulle mirabolanti proprietà del grafene e siamo a posto ! LOL
Doraneko30 Ottobre 2013, 11:01 #6
Originariamente inviato da: ubuntolaio
ok la notizia della superbatteria c'è, adesso qualcosa sui nanotubi di carbonio e sulle mirabolanti proprietà del grafene e siamo a posto ! LOL


Ti stai dimenticando le cose basate sui batteri/virus!
MARROELLO30 Ottobre 2013, 12:25 #7
Come la batteria al metanolo ?
AleLinuxBSD30 Ottobre 2013, 13:47 #8
Finirà di nuovo con un nulla di fatto?
Io sono molto scettico dato che nel corso del tempo sono stati fatti fin troppi annunci, dello stesso genere, senza che niente sia cambiato.
E questo settore avrebbe un grosso bisogno di un sostanziale salto tecnologico, quindi l'esigenza di un forte cambiamento sarebbe più che presente.
franzing30 Ottobre 2013, 14:03 #9
Ma come niente grafene?
calabar30 Ottobre 2013, 15:05 #10
Che i supercapacitori abbiano proprietà decisamente interessanti direi che è un dato di fatto, o ho pochi dubbi che prima o poi sostituiranno le batterie chimiche tradizionali.
I progetti di ricerca sono parecchi, se non sbaglio meno di un annetto fa si era anche parlato di un progetto portato avanti da un italiano e finanziato da un programma statunitense voluto da Obama.

Uno dei motivi che finora ne ha frenato l'adozione è stata la bassa densità di carica, ma molti progetti pare abbiano superano questo ostacolo.
Ci vuole sempre molto tempo perchè progetti del genere diventino commerciali, bisogna affinarli, renderli economici da produrre (spesso sostituendo i materiali con altri simili ma più comuni), bisogna smaltire i costi di ricerca delle tecnologie precedenti.

Ad oggi le batterie sono tra quegli elementi che sono rimasti maggiormente indietro rispetto all'evoluzione delle tecnologie che alimentano, e un balzo in avanti non solo è auspicabile, ma sta cominciando a diventare necessario.
Io ci vedo un po' un parallelo con quanto avvenuto con gli SSD nel mercato PC.

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