Una batteria in grado di garantire settimane di autonomia ad uno smartphone, dalla Vanderbilt
L'Università di Vanderbilt ha realizzato un supercondensatore in silicio, che permette di immagazzinare l'energia in maniera diversa rispetto alle tecnologie attuali
di Nino Grasso pubblicata il 30 Ottobre 2013, alle 09:01 nel canale TelefoniaAlcuni scienziati della Vanderbilt University hanno sviluppato un supercondensatore di silicio. In un primo momento si è pensato fosse una di quelle idee folli che mai avrebbero potuto portare a qualcosa di concreto, tuttavia il condensatore in silicio potrebbe essere integrato in un chip che, in base a quanto riportato in Scientific Report, potrebbe garantire un'autonomia operativa di settimane ad un telefono cellulare su una singola carica.
Il nuovo condensatore in silicio riesce ad immagazzinare l'energia catturando gli ioni sulla superficie del materiale poroso. Differentemente dalle batterie convenzionali che lavorano grazie a reazioni chimiche, il nuovo supercondensatore permette di essere ricaricato in pochi minuti e ha una durata estremamente superiore.
"Se chiedi agli esperti riguardo alla costruzione di un supercondensatore in silicio, loro ti diranno che è un'idea folle", ha dichiarato Cary Pint, responsabile alla base del progetto del nuovo materiale alla Vanderbilt, riferendosi al fatto che il silicio viene considerato un materiale inadatto allo scopo. "Ma abbiamo trovato un modo diverso di progettarlo."
Il team di Pint ha realizzato una particolare finitura di pochi nanometri in carbonio per il supercondensatore, rendendo la superficie ideale per immagazzinare l'energia: "Tutte le cose che troviamo in un ambiente moderno richiedono energia elettrica", ha concluso Pint. "Più energia riusciamo ad integrare all'interno di materiali e dispositivi, più compatti ed efficienti questi diventeranno in futuro."
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosolito articolo sulla batteria rivoluzionaria che non vedremo mai.
Se fosse vero sarebbe rivoluzionario.
Il Litio e' costoso e sta in pochi posti.
Silicio e carbone sono comuni senza costo.
Ti stai dimenticando le cose basate sui batteri/virus!
Io sono molto scettico dato che nel corso del tempo sono stati fatti fin troppi annunci, dello stesso genere, senza che niente sia cambiato.
E questo settore avrebbe un grosso bisogno di un sostanziale salto tecnologico, quindi l'esigenza di un forte cambiamento sarebbe più che presente.
I progetti di ricerca sono parecchi, se non sbaglio meno di un annetto fa si era anche parlato di un progetto portato avanti da un italiano e finanziato da un programma statunitense voluto da Obama.
Uno dei motivi che finora ne ha frenato l'adozione è stata la bassa densità di carica, ma molti progetti pare abbiano superano questo ostacolo.
Ci vuole sempre molto tempo perchè progetti del genere diventino commerciali, bisogna affinarli, renderli economici da produrre (spesso sostituendo i materiali con altri simili ma più comuni), bisogna smaltire i costi di ricerca delle tecnologie precedenti.
Ad oggi le batterie sono tra quegli elementi che sono rimasti maggiormente indietro rispetto all'evoluzione delle tecnologie che alimentano, e un balzo in avanti non solo è auspicabile, ma sta cominciando a diventare necessario.
Io ci vedo un po' un parallelo con quanto avvenuto con gli SSD nel mercato PC.
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