Asteroid Institute e Google Cloud hanno identificato 27500 potenziali asteroidi

L'Asteroid Institute ha annunciato che grazie all'utilizzo di Google Cloud e a un nuovo algoritmo sono stati in grado di identificato 27500 potenziali asteroidi tra i quali oltre 100 NEO (Near-Earth Object). Un passo avanti per la difesa planetaria.
di Mattia Speroni pubblicata il 06 Maggio 2024, alle 21:07 nel canale Scienza e tecnologiaGoogleGoogle CloudAI
Tra i pericoli dello Spazio c'è la possibilità che un grande asteroide (o una cometa) colpisca la Terra, magari in una zona densamente popolata. Non si tratta di un'eventualità altamente probabile ma non per questo impossibile. Asteroidi di piccole dimensioni vengono avvistati frequentemente (bruciando poi nell'atmosfera) ma un evento come quello di Tunguska potrebbe causare molte vittime se capitasse vicino a una città.
Fortunatamente buona parte della superficie della Terra è coperta da acqua mentre le terre emerse sono per lo più disabitate. Scoprire e catalogare gli asteroidi e in particolare i Near-Earth Object (NEO) è un compito fondamentale per farsi trovare pronti con missioni come NASA DART in un prossimo futuro.
Negli scorsi giorni l'Asteroid Institute (programma della B612 Foundation) e Google Cloud hanno messo a segno un ottimo risultato identificando 27500 nuovi potenziali asteroidi. Il lavoro è stato svolto nel corso di diverse settimane dovrebbe permette di avere una mappatura migliore del Sistema Solare dare quindi agli scienziati nuovi dati per cercare di proteggere la Terra da impatti potenzialmente catastrofici.
Come spiegato dall'Asteroid Institute, per la catalogazione degli oggetti non ci si è basati su nuove osservazioni ma, sfruttando Google Cloud, su algoritmi e sui dati del NOIRLab Source Catalog Data Release 2 (NSC DR2). Buona parte dei nuovi asteroidi fanno parte della fascia principale, che si trova tra Marte e Giove, ma anche oltre 100 Near-Earth Object, decisamente più insidiosi per la Terra.
L'algoritmo è stato sviluppato dall'Università di Washington insieme all'Asteroid Institute e si chiama Tracklet-less Heliocentric Orbit Recovery (THOR) che viene eseguito sulla piattaforma di astrodinamica Asteroid Discovery Analysis and Mapping (ADAM). Questo è comunque solo l'inizio. Sono attualmente in corso alcuni studi preliminari per l'utilizzo di tecnologie di Intelligenza Artificiale di Google per controllare e verificare automaticamente le immagini che vengono selezionate da THOR. Questo consentirà di far crescere ulteriormente le informazioni disponibili per gli scienziati.
Massimo Mascaro (Technical Director Google Cloud) ha dichiarato "in Google, ci piacciono sempre le sfide computazionali dure e l'Asteroid Institute ci ha fornito dati complessi non strutturati che richiedevano un'elaborazione computazionale pesante, grandi requisiti di tracciamento e nuove capacità di intelligenza artificiale. Siamo orgogliosi di collaborare con l'Asteroid Institute per aiutare ulteriormente la scoperta scientifica e ampliare la consapevolezza del nostro Mondo sui bellissimi vicini che abbiamo nel nostro Sistema Solare".
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOrmai ad ogni capodanno cerco di indovinare quale sará la crisi dell'anno nuovo XD
E vabbè... peccato...
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