SerialATA I, II e IO, alcuni doverosi chiarimenti
Il consorzio che approva le specifiche SerialATA ha manifestato disappunto per alcune incomprensioni che si possono trovare sui canali di informazione: ecco quali
di Alessandro Bordin pubblicata il 24 Giugno 2005, alle 10:21 nel canale StorageRecentemente è possibile trovare on-line alcune notizie riguardanti le specifiche SerialATA, al fine di fare chiarezza su alcuni dati usati impropriamente da moltissimi operatori del settore, fra i quali anche noi.
Oltre a scusarci delle imprecisioni, cogliamo l'occasione di far notare come però tutto il settore sia stato tratto in inganno da dichiarazioni fuorvianti di produttori e dalla mancanza di una tempestiva correzione delle imprecisioni da parte del consorzio che segue l'evolversi dell'interfaccia Serial ATA, cosa avvenuta in questi giorni.
Questa puntualizzazione non deve sembrare uno scaricabarile sulle responsabilità, in quanto bene o male tutti i magazine on-line e non stanno riportando la notizia per fare chiarezza, segno che una confusione generale in effetti serpeggiava da tempo. Capita infatti di trovare in commercio dischi dichiarati Serial ATA II ma con transfer rate massimo fra memoria cache e controller dichiarato di 1,5 Gb al secondo (esempio), contro gli attesi 3Gb/s, oppure dischi cosiddetti Serial ATA II senza il supporto al Native Command Queuing e via dicendo.
Ecco dunque che il consorzio scende in campo per fare chiarezza, direttamente dalle pagine del sito ufficiale www.sata-io.org, per smentire la credenza che SerialATA II sia sinonimo di 3Gb/s.
SerialATA II è prima di tutto il nome di un consorzio che ha riunito diverse aziende coinvolte in qualche modo nella produzione o nello sviluppo dell'interfaccia SerialATA. Il suffisso II indica che si è di fronte ad un consorzio che segue temporalmente il primo consorzio, composto da un numero minore di aziende. SerialATA II quindi è l'evoluzione del consorzio SerialATA. Allo stato attuale non esiste più nemmeno il consorzio SerialATA II, mutuato in SerialATA-IO, ovvero Serial ATA International Organization, probabilmente al fine di mettere le cose in chiaro una volta per tutte, evitando numerazioni o diciture fuorvianti.
Ciò che finora è stato indicato come "specifica SerialATA II", dunque, altro non era che OGNI specifica finora approvata per le periferiche SerialATA. Fra poco spiegheremo meglio questa affermazione.
Fonte: www.sata-io.org
Come si può evincere leggendo la tabella riportata, le specifiche SerialATA-IO includono TUTTE le specifiche relative al Serial ATA finora approvate, così come quelle SerialATA II. Dire che un disco è compatibile con le specifiche SerialATA II, fondamentalmente, non sottointende che supporti i 3 Gb/s, in quanto anche gli 1,5Gb/s sono a tutti gli effetti nelle specifiche del Serial ATA II o SerialATA-IO.
Stesso discasi per il Native Command Queuing: un disco cosiddetto "compatibile con le specifiche SerialATA II" non è obbligato a supportarlo. Può essere compatibile NCQ come non esserlo, essendo entrambe le configurazioni conformi alle specifiche.
Come orientarsi dunque, alla luce di queste puntualizzazioni? Attenersi alle specifiche tecniche dettagliate fornite dai produttori di dischi e controllers e accertarsi di volta in volta su cosa sia supportato e cosa non lo sia. E' chiaro infatti che, all'atto pratico, dichiarare che un disco è compatibile con le specifiche SerialATA II o SerialATA-IO, senza specificare quali, non vuol dire nulla.
Sarà nostra premura quindi segnalarvi di volta in volta, per ogni modello, le caratteristiche peculiari, sperando ovviamente nella chiarezza dei dati forniti delle case costruttrici di apparecchi SerialATA.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBella mossa!
I complimenti vanno al consorzio per la chiarezza!! Alla fine la morale è che uno deve vedere caratteristica per caratteristica cosa è supportato da un disco... il marchio non serve praticamente ad una mazza (da questo punto di vista)...Evviva le semplificazioni!
Ciò che è successo con il serial ata è una mezza furberia
Però il dubbio è grosso:
nel consorzio serial ATA IO vi sono anche i produttori di dischi. gli stessi produttori che poi mettono in commercio i dischi con, passatemi i termini, "specifiche fuori specifica".
Il fatto di usare serial ATA come nome di consorzio e non come nome di standard è una furberia
Generalmente difendo i produttori
Però questa rasenta la circonvenzione di incapace, visto che il 99% degli utenti (se non più, visto che un sito come HWUprade, molto informato, ha dovuto specificarle il problema) non è in grado di andare a vedere le caratteristiche tecniche, e gli basta la dicitura "SATA II" o "SATA IO".
In definitiva mi sembra un po'una presa per il.... i fondelli
Bye
Quel disco, supporta il Tag Command Queuing e non l'NCQ (come il Raptor). Vai tranquillo.
Hitachi ha una sola colpa, ovvero non dire e non reclamizzare come altri le numerose soluzioni tecniche di qualità che adotta.
per me possono fare tutti i consorzi che vogliono basta che non commercializzano hd con la dicitura serial ata II perchè sarebbe concorrenza sleale e pubblicità menzognera
Un po' OT...
L'algoritmo NCQ è il classico algoritmo dell'ascensore che si studia nei corsi di sitemi operativi... Per averlo introdotto, vuol dire che Windows non lo implementa... Poichè noto che in Linux il disco fa un po' meno rumore e sembri più veloce, sospetto che, invece, questo lo implementi in software... Qualcuno sa qualcosa in merito???domanda sull HOT SWAP
vorrei sapere se è vero che il supporto a Hot Swap dipende (anche) dal controller della mobo, dal chipset.E' vero ?
il SATA del chipset VIA k8T890 supporta l'hot swap ?
il controller SATA aggiuntivo VT6420-6421 lo supporta ?
Grazie delle risposte !
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