Specifiche WiGig ufficializzate, la Wi-Fi Alliance si unisce al gruppo

WiGig comunica il completamento delle specifiche per il nuovo standard di connessione, capace di garantire una velocità di trasferimento dati pari a 7 Gigabit al secondo
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 10 Maggio 2010, alle 09:17 nel canale PerifericheGià qualche mese fa si era parlato, con questa notizia, delle specifiche di WiGig (Wireless Gigabit). Tra le novità introdotte dal nuovo potenziale standard, che impiega lo spettro di frequenze dei 60GHz per la trasmissione dei dati, ricordiamo la possibilità di trasferire dati con velocità fino a 7 Gigabit al secondo che apre la possibilità di poter vedere connessioni HDMI e DisplayPort wireless.
Nel corso di questo periodo di tempo l'organizzazione che si occupa dello sviluppo di WiGig ha comunicato di aver terminato le specifiche del nuovo standard e di aver raggiunto una partnership con la Wi-Fi Alliance per la gestione del logo e il programma di certificazione della tecnologia. Secondo quanto riportato dall'annuncio, inoltre i membri dell'organizzazione possono così cominciare lo sviluppo dei primi prodotti in grado di sfruttare il nuovo spettro di onde radio. Al momento, secondo quanto riportato sul sito ufficiale, lo sviluppo secondo le nuove specifiche non comporta il pagamento di tasse o royalties, il che dovrebbe facilitare la diffusione del nuovo standard.
Mancano al momento informazioni precise circa la roadmap di implementazione per WiGig: le informazioni parlano di una connessione stabile e senza particolari problemi raggiunta già nel mese di Dicembre e i produttori dovrebbero cominciare a fornire le prime soluzioni già a partire dal prossimo anno.
Nel contempo il consorzio Wi-Fi ha cominciato lo sviluppo di un nuovo programma di certificazione per la gestione delle operazioni "Wi-Fi" anche su frequenza a 60GHz: in questo modo buona parte dei prodotti 60GHz (se non tutti) saranno in grado di garantire una retrocompatibilità con gli standard Wi-Fi già esistenti da 2,4 e 5GHz. La retrocompatibilità non sarà solo un elemento importante per riuscire a mantenere vivo il parco dispositivi attualmente presente sul mercato, ma sarà necessario anche a colmare quella che sembra essere una importante mancanza di WiGig: il nuovo standard è in grado di funzionare ad una distanza massima di 20 metri.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAl momento non mi sembra molto interessante
Il Bluetooth è un diverso standard trasmissivo, non interconnesso con WiFi. Non c'è alcuna compatibilità oggi, quindi ovviamente non ci sarà "retrocompatibilità" domani.
Tornando all'annuncio:
Se il limite è di 20 metri teorici, immagino che dentro normali edifici muri e disturbi riducano il segnale e la banda al punto di operare entro 5, max 10 metri. In pratica serve un apparato per locale.
Continuo a pensare che, caso per caso, sia opportuno rivalutare l'utilità di mantenere un cablaggio fisico invece di rincorrere sempre il wireless, i cui pregi non dovrebbero sdoganarlo come soluzione sempre migliore.
In effetti ci sono casi in cui un po' di buon senso sarebbe auspicabile. Tenere una wireless in casa dovrebbe venir accompagnata da una certa "cura", sia in fase di installazione e configurazione che nell'uso quotidiano.
Purtroppo la necessità di semplificare l'installazione per tutti gli inesperti fa trascurare la scelta di un buon posizionamento degli apparati, la scelta del canale trasmissivo meno affollato, la scelta della potenza trasmissiva minima necessaria per raggiungere correttamente le aree da servire.
In altri termini: un apparato posizionato male e che opera dove vi è affollamento di altri segnali, sarà costretto a operare a piena potenza per "superare" i disturbi e raggiungere le aree richieste. Maggior consumo, maggior emissione, maggiori (potenziali) effetti nocivi, maggior superamento dei confini di proprietà (rende più facile per un esterno ricevere e agganciare il nostro segnale e cercare di violarne le protezioni).
Ho parecchio semplificato, ma mi pareva opportuno mettere sul tavolo questo aspetto. Obiezioni e critiche sono benvenute.
Voglio dire, non potrebbero mandare, ad es., i dati di un blu-ray così come vengono letti con il wi-fi "normale" e decodificarli vicino al televisore?
Ci vorrebbe una sistema di decodifica per ogni apparecchio ma una chippetto per decodificare i flussi HD ormai è economico e in più si può utilizzare l'economica rete wi-fi esistente.
Ciao.
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