Facebook e Twitter, parole vietate per tv e radio francesi
Il consiglio superiore degli audiovisivi francese decide che nominare Facebook e Twitter può essere considerata pubblicità clandestina: per questo motivo queste parole non dovranno più essere nominate, se non in notizie, da TV e Radio
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 07 Giugno 2011, alle 14:40 nel canale MultimediaI cugini d'Oltralpe non sono mai stati famosi per l'apertura nei confronti dei termini anglofoni: da disc dur a ordinateur, gli esempi possono essere centinaia. La questione odierna, riguarda invece Facebook e Twitter: in Francia infatti, sarà vietato citare i nomi dei popolari servizi di social network in televisione e in radio. Secondo quanto riportato dal Consiglio superiore degli audiovisivi (Conseil Superieur de l'Audioviseul -CSA), infatti richiamando un decreto del 1992, si tratterebbe di pubblicità "clandestina".
I termini "Twitter" e "Facebook" potranno essere utilizzati qualora vengano trattati all'interno di una notizia, ma non come fonte per divulgare contenuti: a seguito di un telegiornale, riportiamo a mero titolo di esempio, non sarà pertanto possibile concludere con un "per eventuali aggiornamenti potete seguirci sulla nostra pagina Twitter".
Il decreto, rilasciato il 27 Marzo del 1992, può essere consultato nella sua forma originale a questo indirizzo. A tentare di dare una spiegazione è Christine Kelly portavoce del CSA e, ironicamente, nata come commentatrice televisiva: "perchè scegliere Facebook e Twitter quando ci sono molte altre alternative?" ha commentato, aggiungendo "Si tratterebbe di una concorrenza sleale".
La decisione portata avanti dall'organo Francese ha fatto e farà sicuramente discutere, tuttavia non è stata eccessivamente criticata dalle emittenti soggette alla regolamentazione.
Una spiegazione più articolata e maliziosa viene offerta da Businessinsider, a questo indirizzo. Secondo l'autore, infatti, parte della motivazione cha ha portato il CSA a prendere questa decisione sarebbe legata al fatto che Facebook e Twitter, in quanto aziende americane, rappresentino un chiaro segno della dominazione Anglo-sassone.
A seguire la testuale "bizzarra" spiegazione:
" [...] But there is another, more plausible, explanation. Facebook and Twitter are, of course, American social networks. In France, they are regarded — at least implicitly — as symbols of Anglo-Saxon global dominance — along with Apple, MTV, McDonald’s, Hollywood, Disneyland, and other cultural juggernauts. That there is a deeply-rooted animosity in the French psyche towards Anglo-Saxon cultural domination cannot be disputed; indeed, it has been documented and analysed for decades. Sometimes this cultural resentment finds expression in French regulations and laws, frequently described, and often denounced, by foreigners as protectionism"
30 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"bizzarra" spiegazione?
per me sembra una genialata...ieri in tutte le conferenze dell' E3 mi hanno rimbabito di facebook e twitter and social mamma mia...pure i videogiochi hanno rovinato sti social...
x i cugini
livre des visages e gazouillerSuonano proprio bene!!!
HAHAHA
quindi trovo stupido fare pubblicità gratuita a concorrenti conclamati.
""perchè scegliere Facebook e Twitter quando ci sono molte altre alternative?" ha commentato, aggiungendo "Si tratterebbe di una concorrenza sleale"."
non dovranno più menzionare nessuna casa automobilistica tedesca, giapponese o americana, sarebbe concorrenza sleale.
E poi che gli frega a loro della "dominazione anglo-sassone"? Giocano a chi ce l'ha più grosso?
In pratica:
notizia "Facebook è crashato" ok
notizia "Gheddafi è stato preso, se ne parla anche su facebook" no ok
e penso che sia giustissimo. Non mi pare sia attualmente consentito di fare questo tipo di pubblicita occulta a marchi automobilistici, del tipo
"Traffico pericoloso sulla firenze-bologna, anche le audi hanno problemi"
Per il discorso FB e Twitter sono le solito trovate di qualche bizzarro politico che no sa come passare il tempo. Un po' come da noi chi si era inventato quelle assurde restrizioni sui collegamenti wifi pubblici ...
Era una domanda o un augurio?
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".