Aggiornamento forzato da iOS 6 ad iOS 7: nuova class-action contro Apple

Secondo una nuova class action depositata nello stato della California Apple avrebbe utilizzato mezzi subdoli per costringere gli utenti ad aggiornare ad iOS 7 e non pagare più servizi esterni legati alla vecchia versione
di Nino Grasso pubblicata il 03 Febbraio 2017, alle 15:31 nel canale AppleAppleiOS
Christina Grace ha depositato una nuova class-action per alcune condotte irregolari di Apple, che anni fa avrebbe danneggiato volontariamente FaceTime su iOS 6 per spingere gli utenti ad aggiornare ad iOS 7. La notizia è stata riportata da AppleInsider, che sostiene che alla base del gesto della compagnia ci fossero degli accordi monetari con Akamai.
La class action nasce da alcuni documenti interni di Apple ed e-mail divulgati nel processo contro VirnetX, concluso con il pagamento da parte di Apple di circa 302 milioni di dollari per la violazione di alcune proprietà brevettuali. Nel 2010 Apple utilizzava due metodi per la connessione all'interno del servizio FaceTime: una con tecnologia peer-to-peer creando una connessione diretta fra due dispositivi, e l'altra che per l'interfacciamento utilizzava i server di Akamai.
Fra le proprietà intellettuali violate da Apple nel processo VirnetX c'era proprio la tecnologia peer-to-peer utilizzata su FaceTime. Nel 2012 quindi la compagnia si è trovata costretta ad utilizzare esclusivamente i server Akamai per le connessioni fra iPhone pagando, un anno dopo, una tariffa di circa 50 milioni alla compagnia partner. Ma il costo naturalmente in aumento dovuto all'uso dei server della società esterna ha iniziato a infastidire i vertici della compagnia di Cupertino.
I tecnici della società hanno così risolto il problema creando una nuova tecnologia in P2P che avrebbe debuttato su iOS 7, ed è qui che subentra la class-action. In quel periodo, secondo la denuncia mossa contro la società, Apple avrebbe creato un bug volontario all'interno di iOS 6 in modo da invalidare un certificato digitale a partire dal 16 aprile 2014. Così impediva l'uso di FaceTime con le vecchie versioni del sistema operativo, il tutto per risparmiare le tariffe di Akamai.
Chi rimaneva su iOS 6, e quindi utilizzava la vecchia tecnologia , non poteva più utilizzare FaceTime e di conseguenza Apple non avrebbe più dovuto pagare il prezzo dell'uso dei server della società partner. In quel periodo Apple ha riconosciuto l'esistenza del bug, avvisando gli utenti all'interno di una nota di supporto che per correggerlo l'unica soluzione sarebbe stata installare iOS 7. In seguito nella denuncia si fa riferimento ad uno scambio di email fra due ingegneri al lavoro in Apple.
Uno dei due sostiene che Apple stesse "facendo qualcosa" per ridurre l'uso dei servizi di Akamai, l'altro ammette che il SO si affidava troppo al partner, così che Apple ha scelto di "rompere iOS 6" e spingere gli utenti ad aggiornare ad iOS 7. E in effetti l'adozione alla nuova versione del sistema operativo è stata fulminea, soprattutto dopo la fatidica data del 16 aprile 2014 secondo la class action, operazione che avrebbe rallentato e reso più instabili iPhone 4 e iPhone 4S.
Al momento in cui scriviamo non sono stati dichiarati i danni richiesti ad Apple, e mancano le prove di una presunta violazione delle leggi americane sulla concorrenza sleale e le normative vigenti nello stato della California, dove la class action è stata depositata.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoadesso faccio una class action contro... mia moglie.. non le avevo detto di aggiornarlo.. uffi..
adesso faccio una class action contro... mia moglie.. non le avevo detto di aggiornarlo.. uffi..
Che cass ... hem..., che class action vuoi fare, se non l'abbiamo fatta manco nel caso di aggiornamento forzato a Win 10?
Questa moda di aggiornamenti forzati, magari danneggiando il sistema precedente, sta prendendo piede impunemente.
Attendo con ansia un aggiornamento forzato globale da Win 10 a Linux...
Questa moda di aggiornamenti forzati, magari danneggiando il sistema precedente, sta prendendo piede impunemente.
Attendo con ansia un aggiornamento forzato globale da Win 10 a Linux...
Ero ironico.. mia moglie mi ha veramente aggiornato iOS.. ma non le farò causa..
E nessuno dei miei computer con win7 si è aggiornato a win10 senza il mio consenso.. tanto che due sono ancora oggi con win7 e solo 3 hanno win10.. idem per iPad e iPhone.. tutti aggiornato manualmente..
Fare class action per qualsiasi cosa rende ridicolo il concetto di class action.. ma lo so.. per i soldi si fa qualsiasi cosa.. anche una class action ridicola.. ed ecco perché la mia ironia.. sarò mica l'unico a cui la moglie fa aggiornamenti senza chiedere
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