Intel, ora il computer fa davvero anche il caffè

Il promettente settore dell'Internet of Things inizia a fare la propria comparsa nella vita di tutti i giorni, con sviluppi per i futuro molto promettenti. Inserendosi in questo contesto Intel presenta una nuova piattaforma di riferimento nel settore del vending, ovvero quello dei distributori automatici. Vediamo di cosa si tratta
di Alessandro Bordin pubblicato il 09 Maggio 2014 nel canale WebIntel
Internet of Things, un mondo che avanza a colpi di web
Internet of Things, che più raramente è indicato come internet delle cose con una traduzione letterale ma forse meno efficace, è un neologismo che sentiremo sempre più spesso nominare non solo nel settore tecnologico in senso stretto, ma anche in ambiti apparentemente poco accostabili al concetto di internet e di rete. Eppure questa apparente distanza è proprio quella che l'lnternet of Things intende colmare, portando la connettività in oggetti e apparecchiature che oggi ne sono sprovviste.
A che pro avere un frigorifero connesso in rete, oppure una lavatrice con il Wi-Fi? Questi due semplici esempi permettono di capire meglio di cosa stiamo parlando: internet, per come la conosciamo oggi, viene considerata un "nuovo" media, che ci permette di informarci e di comunicare attraverso PC, smartphone e tablet. Le potenzialità di una rete praticamente ubiquitaria, grazie alla connettività senza fili, sono comunque immense e il web per come è comunemente inteso è solo la punta dell'iceberg.
Come abbiamo avuto modo di osservare al CES di Las Vegas, pur con qualche sorriso e con sensazioni a volte contrastanti, un frigorifero connesso in rete ci può avvisare su cosa sia necessario comprare, quali siano gli alimenti presenti al suo interno e vicini alla scadenza, oltre a "suggerirci" cosa acquistare qualora avessimo intenzione di cucinare, ad esempio, una carbonara per quattro persone. Si manda un SMS al proprio frigorifero (!) con il piatto che si intende cucinare e "lui", dopo un controllo, ci avvisa che mancano due uova, oppure che ci sono altri prodotti in scadenza ed è meglio cucinare altro. Fantascienza? No, realtà; può far sorridere o inorridire ma la tecnologia, insieme a molti produttori di elettrodomestici, mettono già a disposizione qualcosa di simile in alcuni prodotti di fascia molto alta.
Gli esempi si contano a centinaia, sebbene la maggior parte siano prototipi: esistono vasi per le piante che ci ricordano che è ora di bagnarle, grazie a sensori e a messaggi "push" che ci arrivano direttamente sullo smartphone (fondamentalmente può scriverci il nostro geranio implorandoci di bagnarlo), così come termostati per il riscaldamento in grado di capire da soli le nostre abitudini e armonizzare i consumi consultando online le tabelle tariffarie in base all'orario. La fantasia è quindi il limite per la diffusione dell'Internet of Things, che inizia proprio nei nostri tempi a diffondersi con applicazioni commerciali, credibili e concrete, al di là delle frivolezze che molti prototipi ci hanno mostrato.
I colossi della tecnologia, che fiutano da tempo il business, non si faranno di certo scappare questo importantissimo treno; tutti i reparti di Ricerca e Sviluppo stanno investendo cifre considerevoli in questo settore, che mette le basi a quella che sarà la normalità del futuro. Intel non poteva mancare all'appuntamento e ha annunciato mercoledì, nel corso della manifestazione Venditalia, una nuova piattaforma da integrare nelle macchinette che distribuiscono cibi e bevande, ma non solo. Cerchiamo di capire meglio cosa è stato presentato, e perché.