Futuro del Web, Internet of Things e Big Data. Parola a Microsoft
Quali saranno le evoluzioni del Web in futuro? Quali saranno le novità per utenti e sviluppatori che arriveranno da Big Data e Internet of Things? A Build 2014 ne abbiamo parlato con Giorgio Sardo - direttore del gruppo Technical Evangelism & Development di Microsoft Corporate
di Antonio Barba pubblicato il 07 Aprile 2014 nel canale WebMicrosoft
Come è cambiato e come cambierà il Web
In occasione di Build 2014 abbiamo avuto l'occasione di intervistare Giorgio Sardo - direttore del gruppo Technical Evangelism & Development di Microsoft Corporate -. Gli argomenti affrontati in questa chiaccherata spaziano da HTML5, all'evoluzione del mondo delle app e più in generale alla necessità di supportare anche le esigenze dei dispositivi mobile.

Giorgio Sardo è il direttore del gruppo Technical Evangelism & Development di Microsoft Corp, con l'obiettivo di valutare gli ambiti di sviluppo innovativi sulle piattaforme Windows, Windows Phone e Xbox.Vincitore del campionato mondiale Imagine Cup, nominato come Miglior Consulente dell'Anno dalla British Computer Society, Giorgio si è trasferito nei primi mesi del 2009 nella sede di Microsoft a Redmond per concentrarsi sul futuro del web.
In collaborazione con i partner più influenti di tutto il mondo, il suo team ha creato alcune delle applicazioni e giochi disponibili sul web in HTML5 più suggestivi e belli del Windows Store. Iniziamo subito con le domande.
- Negli ultimi 10 anni, le tecnologie sviluppate in seno al Web stanno pian piano invadendo ambiti sempre più lontani dagli originali ambiti legati alla fruizione di contenuti statici. Siamo passati in pochi anni da semplici pagine testuali a giochi complessi in grafica 3D e applicazioni Office complete. Secondo te, cosa possiamo aspettarci in futuro, diciamo tra altri 10 o 15 anni?
La caratteristica principale del Web, il motivo principale per cui ha avuto cosi’ successo, è la capacità di connettere persone in qualsiasi parte del mondo, condividere informazioni, distribuire contenuti. Credo che questo principio sarà ancora più valido nei prossimi anni, in particolare quando sempre più utenti (come emerging market) entreranno a far parte della rete. Allo stesso tempo, la tecnologia continuerà a evolversi, il gap tra “sito web” e “app” si ridurrà, e nuovi devices inizieranno a connettersi al Web e condividere con o senza l’input di un umano informazioni che veranno poi processati con Big Data. È il così detto “Internet of Things”.







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