ASUS ZenFone 4: la recensione del nuovo ''dual cam''

ASUS ZenFone 4: la recensione del nuovo ''dual cam''

Uno smartphone presentato per la prima volta a Taipei durante il mese di agosto vede ora e finalmente la sua commercializzazione anche in Europa e in Italia. ZenFone 4 è ora “premium” anche nel prezzo. Ecco la nostra recensione.

di pubblicato il nel canale Telefonia
ASUSZenfone
 

Un evento mediatico di grande spessore in quel di Roma, direttamente all’interno della ormai famosa “Nuvola” ideata e creata dall’architetto Fuksas, ha fatto da cornice alla presentazione della nuova famiglia smartphone di ASUS per il mercato europeo. Non uno, non due ma ben 6 smartphone che cercheranno di districarsi nel sempre più complicato mondo dei device “da tasca” dove la ricerca del design più sofisticato ma anche l’ottimizzazione tra hardware e prestazioni di certo non facilita il compito dei produttori. La doppia fotocamera è il comune denominatore di tutta la serie e lo ZenFone 4 è il primo della famiglia che abbiamo avuto modo di provare a fondo per molti giorni come device principale. Vi raccontiamo tutto nella  nostra consueta recensione.

[HWUVIDEO="2433"]ASUS ZenFone 4: la nostra recensione[/HWUVIDEO]

DESIGN: ancora più premium

Lo stile Zen che da tempo ASUS pone in tutti i suoi dispositivi, dagli smartphone ai PC passando anche per i tablet, si evidenzia anche in questo nuovo ZenFone 4 che raggiunge un livello superiore per quanto concerne i materiali come il design cercando di accontentare tutti coloro che cercano uno smartphone bello da vedere ma anche “premium” da toccare. Sì, perché inutile girarci intorno ma quando ci si accinge ad acquistare uno smartphone oltre alla potenza, oltre alla batteria, oltre alla presenza dell’ultima versione del sistema operativo di certo si cerca anche un device bello da vedere. Anche l’occhio vuole la sua parte e ASUS questo lo sa visto il lavoro che ha svolto in questi ultimi anni per rendere sempre più gradevoli i suoi prodotti.

Il nuovo ZenFone 4 ricalca proprio tutto questo e altro non è che un concentrato di vetro, Gorilla Glass di quarta generazione per la precisione, ed alluminio verniciato. Un vero e proprio “sandwich” dove la cornice fa da separatore tra i due vetri e dove la ormai conosciuta texture a spirale segno indistinguibile di ASUS splende nel posteriore dello smartphone. In questo caso la colorazione è la Midnight Black, una tonalità abbastanza scura che convince per eleganza, tralasciando qualche ditata di troppo, rispetto al modello Moonlight White, visto durante l’evento di Roma, che evidenziava troppo le fotocamere e i vari sensori.

Manca forse di originalità sia nella parte anteriore che soprattutto in quella posteriore ma le sue linee sono minimali e tutto risulta a portata di mano dal pulsante di accensione e spegnimento posto a lato al di sotto del bilanciere del volume, al classico vano per le SIM e la MicroSD nel laterale opposto. Presente il connettore per la USB Type-C al centro della feritoia per l’altoparlante e del jack da 3.5mm per le cuffie.

DISPLAY: "vecchio" stile ma vincente

Nell’era degli schermi privi di bordi e senza più pulsanti Home è palese che lo ZenFone 4 possa risultare forse un po’ fuori moda. Ma in molti non disdegnano ancora il vecchio stile e in questo il nuovo smartphone di ASUS comunque riesce a mantenere proporzioni ancora accettabili con un pannello IPS+ da 5.5 pollici dalla risoluzione Full HD di 1920x1080 pixel,  form factor da 16:9 e 401ppi.

E’ un pannello bello da vedere con un’elevata luminosità in tutte le situazioni, colori non esagerati ma comunque ben contrastati e soprattutto con neri intensi e profondi anche se non siamo di fronte ad un AMOLED. Se tutto questo però potrebbe non piacere ASUS permette di modificare i parametri del pannello stesso entrando nelle impostazioni e variando ogni singolo valore o magari agendo su preset generati dalla casa madre. Nota dolente o forse no la polarizzazione del pannello che dunque non potrà essere visionato con specifici occhiali da sole.

HARDWARE: tutto gira come dovrebbe

Ci siamo abituati in questo 2017 a vedere i nuovi top di gamma con il più potente Snapdragon 835 di Qualcomm che permette le massime prestazioni in ogni situazione. In questo caso ASUS ha deciso di relegare questo processore alla versione Pro dello ZenFone 4 e dunque lo smartphone che abbiamo provato vede la presenza di un altro Snapdragon, il 630, degno erede del 625 che Qualcomm ha mandato in pensione da poco tempo. Sulla carta il chipset di nuova generazione è prodotto con processo a 14nm e possiede otto core capaci di raggiungere i 2,2GHz alla massima necessità. Sulla pratica la nuova CPU permette di essere più efficiente rispetto al passato ma soprattutto con consumi decisamente inferiori.

Le prestazioni sono assolutamente ottime con una buona reattività dello smartphone anche in condizioni di importante stress. Questo sicuramente grazie anche alla presenza di 4GB di RAM e allo snellimento che ASUS ha realizzato nella sua interfaccia grafica. Le applicazioni vengono aperte praticamente nell’immediato, anche dopo essere state “congelate” nel multitasking e passare da un applicativo ad un altro è veramente qualcosa di naturale ed immediato. Tutto gira bene senza lag o ritardi e lo smartphone riesce a dare il proprio meglio anche con giochi più pesanti graficamente parlando e in questo caso a mantenere sempre la temperatura della back cover fredda o tiepida a differenza di molti suoi concorrenti.

  ASUS ZenFone 4
OS (al lancio) Android 7.1.1 Nougat con ZEn UI 4.0
Processore Qualcomm Snapdragon 630
RAM 4 GB
Display IPS 5.5" Full HD (16:9)
Risoluzione 1920x1080 px
Storage (al lancio) 64 GB + MicroSD fino a 256GB
Fotocamera Posteriore

Dual Camera:
Principale 12MP (f/1.8) OIS +
Grandangolare 8MP ang. 120°
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 8MP (f/2.0) ang. 84°
Extra

4G LTE Cat.13 con 600 Mbps
NFC
Sensore impronte digitali

Porte USB Type-C + jack da 3.5mm
Batteria 3.300 mAh + Ricarica rapida
Dimensioni 155.4 x 75.2 x 7.5 mm 
Peso 165 gr 

Nessun problema anche per quanto riguarda l’archiviazione dei contenuti multimediali visto che il nuovo ZenFone 4 possiede una memoria interna di 64GB che potrà comunque essere espansa fino a 256GB. In aggiunta, da non dimenticare, anche 100GB di spazio gratuito per un anno su Google Drive. Il resto della connettività è chiaramente tutto di ultima generazione con la presenza del Wi-Fi Dual Band, del Bluetooth 5.0 ma anche del modulo NFC per il trasferimento dei contenuti quindi la Radio FM e il GPS con GLONASS. Per quanto concerne infine la rete sullo ZenFone 4 viene posto un modulo LTE capace di raggiungere i 600 Mbps in download e i 150 Mbps in Upload. Ottimale la ricezione che sembra addirittura ottenere risultati superiore ad altri concorrenti in luoghi molto coperti dove il 4G riesce a resistere.

INTERFACCIA GRAFICA: la nuova e leggera Zen UI 4.0

Zen UI 4.0 è la nuova interfaccia grafica che ASUS ha posto in questo ZenFone 4. La UI è il risultato di un lavoro importante di restyling ma anche e soprattutto di affinamento nel vero senso della parola rispetto al passato. L’azienda ha eliminato tante applicazioni proprietarie che prima venivano inserite di default e ha lasciato solo quelle veramente utili ma soprattutto veramente utilizzate dagli utenti. L’interfaccia si basa su Android 7.1.1 Nougat e grazie proprio al miglioramento di Android, ma anche al lavoro di ASUS, il sistema gira come dovrebbe senza passi falsi e con alcune chicche che di certo semplificheranno l’usabilità degli utenti durante il quotidiano.

Sì, perché in questo senso non parliamo di una versione stock del software di Google e questo lo si vede sin dai primi passi della configurazione ma anche nell’utilizzo a posteriori con personalizzazioni piacevoli ed utili come l’applicazione dei Temi che in pochi tap modificano ogni aspetto grafico dello smartphone. Da non sottovalutare anche un menu dedicato per i vari widget o anche il Mobile Manager capace di far tenere sempre sotto controllo ogni aspetto dello smartphone all’utente più esigente.

 

FOTOCAMERA: doppia con un certo "piglio"

Per i produttori ormai “due è meglio che uno” e anche per ASUS sembra valere questa diceria per quanto riguarda la fotocamera. Nello ZenFone 4 infatti troviamo al posteriore un doppio sensore caratterizzato da funzionalità grandangolari e con peculiarità che ci hanno colpito per qualità. Esteticamente il lavoro della casa madre è egregio visto che la “Dual Cam” si inserisce senza sporgere e soprattutto al di sotto del vetro posteriore in una continuità che solo pochi hanno adottato.

Tecnicamente si parla di un modulo principale classico con sensore dalla risoluzione di 12MP ed apertura focale di f/1.8. A questo viene associato un secondo sensore da 8MP ma con caratteristiche grandangolari fino ad un’ampiezza di ben 120 gradi. Qui lo smartphone si vuole differenziare rispetto al fratello maggiore, lo ZenFone 4 Pro, che possiede invece un secondo sensore in tele obiettivo.

Ma gli scatti come sono? La doppia fotocamera lavora decisamente bene e riesce a produrre immagini di buona fattura con colori ben equilibrati in condizione di luce ottimale. Interessante notare che seppure con un importante ampliamento dello spazio della scena ripresa in condizioni di grandangolo, lo ZenFone 4 riesca a contenere la classica distorsione ai lati dell’immagine sintomo che ASUS ha lavorato decisamente bene in questo senso e i risultati si vedono anche rispetto alla concorrenza. Solite difficoltà con poca luce ma comunque gli scatti risultano ancora buoni e la possibilità di modificare ogni singolo parametro nella modalità PRO dell’applicativo della fotocamera permetterà di migliorare e di molto lo scatto rispetto a quello automatico. Oltre a queste anche altre 12 modalità permetteranno di far divertire l’utente negli scatti fotografici.

Anteriormente, ASUS, non si dimentica dei selfie ed anzi pone un sensore da 8MP con apertura focale da f/2.0 e soprattutto un sensore grandangolare da 84° che permette all’utente di realizzare autoscatti nella media ma con ampia estensione dello spazio di scena.

 

I video girati sono in linea con le prestazioni degli scatti. Prestazionalmente riusciamo a raggiungere la risoluzione del 4K UHD a 30fps con la fotocamera posteriore e qualitativamente sono molto ben stabilizzati grazie all’OIS. Da non sottovalutare anche la possibilità di registrare video in Slow Motion a 1080p a 120fps e fino a 240fps con risoluzione di 720p. Per la fotocamera anteriore invece i video si fermano a 1080p ma con una buona qualità per una cam frontale.

AUTONOMIA: ottimizzazione al massimo livello

Sarà per il lavoro di ottimizzazione di ASUS o sarà per la presenza di uno Snapdragon parco nelle richieste ma di fatto il nuovo ZenFone 4 raggiunge buoni livelli di autonomia seppure con una batteria di 3.300 mAh dunque non esagerata. La prova su strada ha permesso di superare senza problemi la giornata con un utilizzo anche stressante soprattutto in situazioni di rete ballerina, con molteplici riprese con la fotocamera o utilizzo importante del navigatore.

Per un utilizzatore medio di certo l’autonomia non potrà essere un problema e sicuramente con un utilizzo meno importante, magari in casa e o comunque sotto rete WI-Fi per la maggior parte della giornata, si potrà arrivare a sera con qualche decina di percentuale di carica residua. Sempre presenti i vari risparmi energetici ma soprattutto presente la ricarica rapida grazie alla tecnologia ASUS BoostMaster che permetterà di ricaricare velocemente il device.

CONCLUSIONI

Il nuovo ZenFone 4 è insomma uno smartphone che può competere con la concorrenza odierna e può farlo con le stesse armi se non con qualcosa di più. Un telefono che ha raggiunto la maturità sia per quanto concerne il design, che seppure un po’ anonimo, risulta senza dubbio premium nei materiali e nella costruzione. Comparto hardware non da top di gamma ma comunque ottimale per ogni tipo di attività quotidiana ma soprattutto fortemente ottimizzato nei consumi come anche nelle prestazioni grazie sicuramente al lavoro di ASUS che ha saputo alleggerire la sua nuova Zen UI 4.0 rendendola ora comoda e veloce da usare.

Dove allora lo ZenFone 4 pecca? Forse nel suo prezzo di vendita. Sì, perché per acquistarlo si deve sborsare la bellezza di 499 euro che non sono per nulla pochi in questa fascia di prodotto. Non mancheranno chiaramente diminuzioni che potranno permettere allo smartphone di identificarsi come un’ottima alternativa ad altri concorrenti soprattutto per l’importante casa madre alle spalle ma anche perché il prodotto vale veramente molto.

[HWUVIDEO="2433"]ASUS ZenFone 4: la nostra recensione[/HWUVIDEO]

PRO

  • Display ottimale
  • Ottime prestazioni
  • Bassi consumi
  • Materiali Premium

CONTRO

  • Design anonimo
  • Prezzo importante
16 Commenti
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suneatshours8607 Novembre 2017, 15:15 #1
500€ no.
Bestio07 Novembre 2017, 16:03 #2
Se solo la smettessero con sta assurda moda delle due fotocamere, e ne mettessero una sola ma decente!
gomax07 Novembre 2017, 16:10 #3
A 500€ c'è un certo S8 che lo spazza via sotto ogni punto di vista... Niente, Asus si è convinta di poter vendere i suoi giocattoli di fascia media ai prezzi dei top. Mah.

Ciao
DukeIT07 Novembre 2017, 16:16 #4
Il Zenfone 3 aveva un suo perché, al suo tempo era bello, aveva tutto (compresa radio, stabilizzatore ottico, dual sim, buona dotazione di memoria, gli utili tasti fuori dal display), e la minor potenza garantiva in compenso maggior autonomia, inoltre permetteva un discreto risparmio.
Questo come estetica è rimasto indietro, ma come prezzo è andato parecchio su.
Cfranco07 Novembre 2017, 16:19 #5
500 euro per un fascia media ?!?!

Ma che si fumano in Asus ??
demon7707 Novembre 2017, 16:51 #6
E dopo un buon inizio ASUS si è montata la testa.

Prezzo RIDICOLO.
Peccato.
Mparlav07 Novembre 2017, 17:39 #7
Prezzo assurdo, anche fossero i 400-450 euro che s'intravedo in altri shop europei.
Il Lenovo/Motorola Moto X4 lo si trova senza problemi a 350 euro e presto arriverà anche l'HTC U11 Life su quella cifra.
Sono 5.2", ma li trovo migliori dell'Asus.

Poi ci sono in giro modelli con Snapdragon 625 (Zenfone 3, Lenovo P2, Huawei Nova) e le differenze prestazionali del 630, secondo me, non sono tali da giustificare quell'ulteriore esborso.

Sono smartphone da vendere tra i 200 ed i 300 euro al massimo.

Ai 350-400 euro, si entra nel campo degli LG G6 o del Galaxy S7, questo senza parlare degli Xiaomi d'importazione (vedi Mi6)
monkey.d.rufy07 Novembre 2017, 17:58 #8
Originariamente inviato da: Bestio
Se solo la smettessero con sta assurda moda delle due fotocamere, e ne mettessero una sola ma decente!


non sono d'accordo

prova la doppia camera di lg (con wide + normale) e non ne potrai piu' fare a meno
HSH07 Novembre 2017, 18:52 #9
Originariamente inviato da: demon77
E dopo un buon inizio ASUS si è montata la testa.
Prezzo RIDICOLO.
Peccato.

quoto, di Z2 ne hanno venduto un gozzilione proprio per il buon prezzo.... questo resta sugli scaffali
bagnino8907 Novembre 2017, 21:02 #10
Dovevano chiamarlo ROG per poterlo vendere a quel prezzo

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