Linux gOS: la distribuzione per il web

Le caratteristiche tecniche citate in merito alla proposta Everex suggeriscono che gOS non richiede configurazioni hardware particolarmente potenti, anzi. Per provare questa distribuzione è possibile utilizzare anche un vecchio PC. L'immagine ISO di installazione è disponibile via BitTorrent oppure attraverso alcuni mirror decentrati in differenti aree geografiche del globo.

L'installazione è estremamente semplice: all'utente viene richiesto di selezionare la lingua, il layout di tastiera e, successivamente, dovranno essere inserite le credenziali di Utente e di Root. GOS, a differenza di una classica installazione Linux, non richiede la selezione dei pacchetti da installare: gli sviluppatori hanno effettuato la scelta a priori e solo a installazione terminata sarà possibile personalizzare il software presente sul sistema. Nelle fasi di installazione i più esperti avranno sicuramente notato il profondo legame tra gOS e Ubuntu.

Anche l'elenco dei Repository software non nasconde la derivazione di gOS dalla nota distribuzione Linux: di default gli aggiornamenti di sicurezza o gli aggiornamenti extra sono quelli gestiti da Ubuntu. Nella pagina Archivi dei pacchetti sono invece visibili alcuni repository che indirizzano direttamente a risorse gestite da gOS.

A sistema avviato sarà possibile valutare la leggerezza dell'interfaccia grafica Enlightenment mentre nella parte inferiore del display sarà disponibile una comoda iBar da cui accedere alle varie applicazioni. Questo componente assomiglia parecchio alla soluzione da tempo adotta da Apple in Mac OS X e risulta di semplicissimo utilizzo.

Le impostazioni di default prevedono un rapido accesso ai vari servizi online di Google, a FaceBook, a Youtube e ad altri servizi per lo storage online; all'utente viene lasciata la possibilità di personalizzare gli elementi presenti. Questa operazione è effettuabile dal menu My Settings / Applications / iBar Applications.