Guida all'acquisto di un PC portatile

Guida all'acquisto di un PC portatile

Scegliere un PC portatile fra la moltitudine di modelli presenti sul mercato è compito arduo. Con questa guida intendiamo fare luce sugli elementi chiave che possono far differire un modello dall'altro, al fine di sviluppare un proprio giudizio critico esente dagli abbagli del marketing

di pubblicato il nel canale Portatili
 

Considerazioni e consigli

Abbiamo deciso di suddividere questo articolo per argomenti, in modo da renderlo più leggibile e facilmente consultabile in caso di rilettura in un secondo momento o per rendere maggiormente reperibili le informazioni contenute.

Alla luce di quanto esposto nelle pagine precedenti appare chiaro come non esista una linea guida precisa e univoca da seguire per l'acquisto di un PC portatile. L'intenzione di questa guida è quella di fare luce sulle opzioni disponibili, cercando di sviluppare un senso critico nel lettore indeciso.

Se siete alla ricerca di un PC in grado di rimpiazzare l'ingombrante case domenstico e le esigenze si limitano alla navigazione in Internet, posta elettronica e qualche applicativo tipo editor di testi e foglio elettronico, rientrate nella schiera dei fortunati, in quanto esistono moltissime opportunità. Entrate in un qualsiasi negozio di informatica e cercate il modello che preferite fra quelli più economici, scegliendo magari un modello con il masterizzatore DVD giusto perché non si sa mai.

Le scarse vendite di PC portatili equipaggiati con processore Celeron M, per esempio, parlano però chiaro: l'utenza media generalmente preferisce avere macchine sovradimensionate rispetto alle prorie esigenze e ciò a nostro avviso è poco intelligente, anche in ottica di rivendibilità. Ascoltate il nostro consiglio: se le esigenze sono quelle appena citate (utilizzo Office, navigazione e mail, standovene a casa) un Centrino o un Athlon 64 è troppo, state sprecando denaro.

Se volete o potete spendere qualche soldo in più potete rivolgere le vostre attenzioni anche ai modelli con pannello LCD da 17 pollici, mettendo in preventivo di escluderne un utilizzo "mobile".

Le cose si complicano non appena le esigenze si fanno più specifiche, come ad esempio per peso ed autonomia. L'utilizzo tipico può essere quello del pendolare che utilizza molto i mezzi di trasporto, che sceglie di impiegare il tempo sul treno/metropolitana o sull'autobus per lavorare, ma anche il rappresentante che non può contare su una presa di corrente sempre a disposizione.

Appare chiaro come in questo caso un modello leggero e con una buona autonomia sia ben gradito. In nostro consiglio è quello di scegliere un modello dal peso possibilmente inferiore ai 2,5 chili, con un processore in grado di gestire il risparmio energetico. Fissati questi parametri rimane da scegliere le dimensioni generali e di conseguenza il pannello utilizzato. I sub-notebook molto piccoli e leggeri, quelli intorno al chilo per intenderci, sono sì comodissimi da trasportare, ma spesso la ricerca esasperata del minor peso ha conivolto anche la batteria riducendone l'autonomia.

Cercate dunque, sempre in base alle esigenze, un giusto compromesso, consultando magari le prove di durata batteria degli specifici modelli che trovate nella nostra sezione dedicata ed escludete a priori modelli troppo pesanti (dai 3 chili in su) o con processori nati per il mondo Desktop (grazie a questa guida dovreste essere in grado di capire quali sono).

Gli esempi citati includono le casistiche più diffuse ma non sono di certo in grado di racchiudere tutte le esigenze, ovviamente. Con questa guida abbiamo voluto approfondire quelle che sono le caratteristiche dei PC portatili, spesso riportate su sintetici e criptici cartellini sugli scaffali dei negozi o sulle descrizioni del prodotto dei negozi on-line.

Non è nemmeno nostra intenzione cercare di indirizzare verso uno o l'altro modello o tipologia di PC portatile: il nostro obiettivo, che speriamo di avere in parte raggiunto, era proprio quello di mettere VOI nelle condizioni di scegliere.

65 Commenti
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Enzo7831 Gennaio 2005, 15:45 #1

Interessante...

... veramente utile ...
SaettaC31 Gennaio 2005, 15:48 #2

Imperdibile, bellissima questa guida!!!

LASCO31 Gennaio 2005, 16:04 #3
Io sinceramente mi aspettavo di più, anche se riconosco che fare un articolo completo su questo argomento è un pò utopistico, ma mi sembra che sia una guida per chi non sappia nulla di notebook.
Avrei gradito ad esempio la suddivisione dei notebook, eventualmente con degli esempi in commercio, per campi di utilizzo in maniera un pò specifica e meno generica.
prova31 Gennaio 2005, 16:07 #4
Articolo CICLOPICO!!!

Non vado oltre perchè l'ho solo sfogliato in fretta: stasera lo leggo con calma.
Cmq sembra strutturato veramente bene.

Too bad non ho soldi da spendere in un portatile. O meglio, se la banca mi estinguesse il mutuo sulla casa lo farei volentieri
Xadhoomx31 Gennaio 2005, 16:36 #5
Ci sono degli errori...io non ho mai visto dei portatili da 800Kg...l'ho letto..mi èvenuto da ridere..
Ciao che cavolo hai nel camion
Il mio nuovo portatile!

Forse era meglio trattare un po' di più sulle CPU per macchine Apple. IMHO
Alessandro Bordin31 Gennaio 2005, 16:50 #6
Originariamente inviato da Xadhoomx
Ci sono degli errori...io non ho mai visto dei portatili da 800Kg...l'ho letto..mi èvenuto da ridere..
Ciao che cavolo hai nel camion
Il mio nuovo portatile!

Forse era meglio trattare un po' di più sulle CPU per macchine Apple. IMHO



Corretto, grazie

800 chili sono in effetti troppi
ImperatoreNeo31 Gennaio 2005, 16:52 #7
Ottimo
Poix8131 Gennaio 2005, 16:58 #8
nella parte "porte di comunicazione" non vengono nominate la porta parallela e quella seriale.
In certi ambiti sono indispensabili!
lelino3031 Gennaio 2005, 17:03 #9
complimenti per l'ottima guida!!!
non è facile fermarsi, ragionare un pò e fare un quadro della situazione nella giungla del mercato globale dei notebook
Alessandro Bordin31 Gennaio 2005, 17:08 #10
Originariamente inviato da Poix81
nella parte "porte di comunicazione" non vengono nominate la porta parallela e quella seriale.
In certi ambiti sono indispensabili!



Le ho aggiunte (nella prima versione dell'articolo c'erano, ma sono andate perse fra una correzione l'altra).

Grazie.

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