Sharebot 42: risposta alla alla domanda fondamentale sulla stampa 3D

Con un po' di ironia da smanettoni, Sharebot ha voluto denominare la sua nuova stampante a filamento '42': essa vuole essere la sua risposta a tutti gli attuali problemi della stampa 3D FFF. Arriverà sul mercato assieme a un filamento di nuovissima generazione sviluppato da NextMaterials e dal Politecnico di Milano: 3Dpaper
di Roberto Colombo pubblicato il 01 Marzo 2016 nel canale PerifericheSharebotStampa 3D
3Dpaper: il materiale del futuro
Dalle ricerce del Politecnico di Milano e del suo spin-off NextMaterials è nato un nuovo materiale, pensato per essere la base degli imballaggi, ma non solo, del futuro: 3Dpaper o Poly-Paper. Si tratta di un materiale (oggetto di brevetto) a base di carta che può sostuitire strutturalmente anche le parti plastiche degli imballaggi e risulta totalmente riciclabile in un'unica filiera. Spesso capita infatti che, se l'utente è poco attento, finiscano gettati nella stesso cassonetto carta e platisca, i due materiali che a oggi sono i più utilizzati per gli imballaggi. Con 3Dpaper tutte le parti della scatola di imballaggio potranno andare nello stesso cassonetto e seguire la stessa filiera di riciclo.
NextMaterials ha studiato una versione stampabile di 3Dpaper e ha dato in licenza la commercializzazione delle bobine di filamento. Questo materiale ha diversi vantaggi: può essere stampato a basse temperature (circa 180°C) e risulta saldabile tramite semplice bagnamento con acqua, oltre che essere facilmente lucidabile per sfregamento con alcol etilico. Risulterà quindi più facile l'unione di diversi pezzi (che potranno essere incollati semplicemente bagnando le due superfici di contatto) e la finitura degli stessi, a differenza di quanto avviene oggi con il PLA. In caso di oggetti che devono venire a contatto con acqua e umidità è possibile effettuare trattamenti con smalti a solvente per proteggere la base tramite impermeabilizzazione. Il materiale appena stampato è molto flessibile e formabile e può essere 'bloccato' in una determinata forma tramite riscaldamento, una sorta di veloce cottura. Poly-Paper nasce dall'unione di PVA e fibre di cellulosa.
3Dpaper punta a essere anche più ecologico del PLA, sfruttando fibre di cellulosa da carta riciclata e non sottraendo terreni all'agricoltura, come invece avviene per il mais che è alla base di quest'ultimo. Inoltre il PLA è biodegradabile, ma non riciclabile. Si tratta di un materiale al momento unico al mondo, che ha le carte in regola per colonizzare molti settori, non solo quello della stampa 3D. I primi filamenti saranno in vendita in concomitanza con l'arrivo di Sharebot 42 sul mercato.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque il sensore per l'autolivellamento e la webcam, gli voglio mettere anch'io sulla mia !
sssshhhhh...
mi ricorda la barzelletta della bambina che non sa cosa sia il tampax ma che sa che, con quello ci può ballare, saltare, nuotare
come che sia, aspettiamoci l'aggressione verbale dei talebani del 3d printing...
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